Le 10 monete più deboli al mondo nel 2025

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Aggiornato: 05/03/2025, 04:42 pm

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Nell’immaginario comune, il dollaro USA è generalmente considerato la valuta più forte, ed è sicuramente la più scambiata a livello globale. Anche se il primato nella classifica delle monete più forti al mondo spetta al dinaro kuwaitiano, e anche se oggi è relativamente più debole rispetto all’euro (al cambio attuale, 1 USD = 0,96 EUR), il dollaro si è rafforzato dopo l’annuncio di Trump sui dazi e sfiora la vetta nella lista delle principali 180 valute fiat riconosciute come moneta a corso legale in tutto il mondo.

All’estremo opposto della classifica, le monete che valgono di meno vengono scambiate per minuscole frazioni di dollaro. E alcune richiedono decine di migliaia di unità per acquistare solo 1$.
Diamo un’occhiata alle 10 valute più deboli del mondo nel 2025. La lista è stata stilata in base al valore delle monete rispetto al dollaro statunitense, ma ci può aiutare anche a capire anche dove l’euro vale di più e può essere conveniente viaggiare.

Chi decide quanto vale la moneta?

Il valore delle monete viene stabilito principalmente attraverso il mercato dei cambi, o Forex (Foreign Exchange), dove le monete vengono scambiate in coppie, come EUR/USD, USD/JPY, GBP/EUR ecc. Ogni valuta ha sempre un prezzo legato a un’altra valuta, detto tasso di cambio, che determina quanto una moneta può acquistare dell’altra.

Sul valore delle valute incidono diversi fattori, tra cui le condizioni economiche di un paese (PIL, inflazione, tassi di interesse, disoccupazione…), la sua stabilità politica, gli eventi geopolitici come guerre e tensioni internazionali, il sentiment del mercato, e il livello di domanda e offerta.

Inflazione e politiche monetarie

Quando l’inflazione in un paese è elevata, il potere d’acquisto della sua moneta si riduce, causando un basso tasso di cambio rispetto alle valute più stabili. Ad esempio, se l’inflazione negli Stati Uniti è più alta rispetto all’Eurozona, il dollaro può perdere valore rispetto all’euro.

Le banche centrali intervengono per controllare l’inflazione attraverso la politica monetaria, modificando i tassi di interesse. Quando una banca centrale, come la Federal Reserve o la BCE, alza i tassi, rende la valuta nazionale più attraente per gli investitori, rafforzandola. Al contrario, una riduzione dei tassi tende a indebolire la moneta.
Per esempio, nel 2022, la Fed ha aumentato il tasso di riferimento del dollaro americano per combattere l’inflazione elevata. Questo ha reso il dollaro più forte rispetto all’euro e alla sterlina britannica, perché gli investitori cercavano rendimenti più elevati negli Stati Uniti.

Eventi geopolitici e instabilità valutaria

Guerre, sanzioni economiche e tensioni internazionali sono fattori che possono generare incertezza e ridurre la fiducia degli investitori in una determinata valuta, portando a una sua svalutazione. Un caso emblematico è stato il rublo russo nel 2022: a seguito delle sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, il valore del rublo è crollato bruscamente.

Allo stesso modo, crisi politiche interne o colpi di stato possono causare shock economici e minare la stabilità valutaria. Ad esempio, il colpo di stato in Myanmar nel 2021, unito alla pandemia, ha portato a un crollo della valuta nazionale, il kyat, rendendo le importazioni più costose e aggravando la crisi economica.

Il sentiment del mercato e le aspettative degli investitori

Un altro fattore cruciale nel determinare il valore di una valuta è il sentiment del mercato, ossia la percezione e le aspettative degli investitori. Se gli investitori ritengono che un’economia sia solida e in crescita, tenderanno ad acquistare la sua valuta, rafforzandone il valore. Al contrario, se c’è pessimismo sull’andamento di un paese, la sua moneta si deprezza.

Ad esempio, l’incertezza legata alla Brexit ha portato a una forte svalutazione della sterlina britannica tra il 2016 e il 2020, poiché gli investitori temevano conseguenze economiche negative per il Regno Unito.

Tassi di cambio e impatto sulle persone e sulle imprese

La maggior parte delle valute ha un regime di cambio fluttuante, il che significa che il valore della moneta oscilla a seconda della domanda e dell’offerta. Tuttavia, alcune valute sono “ancorate”, cioè il loro valore rispetto a un’altra valuta (come il dollaro USA) è fissato a un tasso concordato.

I tassi di cambio sono fondamentali nel determinare il costo di beni e servizi quando si effettuano acquisti in valuta estera, influenzando il potere d’acquisto di chi viaggia o compie transazioni internazionali. Per esempio, l’euro è considerevolmente più forte rispetto alla rupia indonesiana, quindi una vacanza a Bali diventa molto conveniente per i cittadini dell’eurozona. Questo fa sì che i viaggiatori provenienti da paesi con monete forti possano godere di un’elevata capacità economica in una nazione dove la valuta locale ha un valore assai inferiore.

Le oscillazioni dei tassi di cambio creano anche un’opportunità per gli investitori che cercano di realizzare un profitto dal trading sul forex.

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Le 10 valute più deboli: classifica 2025

Abbiamo analizzato le valute più deboli in base al numero di unità di valuta estera ricevute in cambio di un dollaro USA. I tassi di cambio provengono dal nostro convertitore di valuta, sulla base dei dati di Open Exchange al momento della scrittura (5 marzo 2025).

Ecco la classifica delle prime 10 monete più deboli del mondo:

  1. Lira libanese (LBP)
  2. Rial iraniano (IRR)
  3. Dong vietnamita (VND)
  4. Kip laotiano (LAK)
  5. Leone della Sierra Leone (SLE)
  6. Rupia indonesiana (IDR)
  7. Som uzbeko (UZS)
  8. Franco guineano (GNF)
  9. Guarani paraguaiano (PYG)
  10. Ariary malgascio (MGA)

1. Lira libanese (LBP)

La lira libanese (LBP) è attualmente, e di gran lunga, la valuta più debole al mondo rispetto al dollaro statunitense. Una lira libanese equivale a soli 0,000011 dollari, o, in altre parole, 1 dollaro vale ben 90.909 lire libanesi.

Il Libano, situato sul Mar Mediterraneo e confinante con Israele e la Siria, si trova in Medio Oriente. L’economia del paese è basata principalmente sui servizi, ma include anche l’esportazione di pietre preziose, metalli, prodotti chimici, e alimenti e bevande.

Da diversi anni, la lira libanese è sotto forte pressione rispetto al dollaro a causa di una combinazione di fattori, tra cui un’economia in crisi, un’inflazione galoppante, alti tassi di disoccupazione, una crisi bancaria e un’instabilità politica diffusa.

Il Libano, già bloccato da un prolungato stallo politico che ha paralizzato l’economia, oggi deve far fronte a seri rischi per la sicurezza, con l’espansione del conflitto israelo-palestinese e l’offensiva israeliana sul suo territorio.

2. Rial iraniano (IRR)

La valuta ufficiale dell’Iran è la seconda moneta più debole al mondo, con 1 rial (IRR) che vale solo 0,000024 dollari USA (o, in altre parole, 1 dollaro equivale a 41.666,6 rial iraniani).

Il rial iraniano fu introdotto per la prima volta alla fine del 1700. In seguito fu agganciato alla sterlina britannica e poi al dollaro statunitense. Anche se ora fluttua liberamente, negli ultimi anni la valuta si è mantenuta intorno ai 42.000 rial per dollaro.

L’Iran si trova sul Golfo Persico, tra l’Iraq e l’Afghanistan, ed è uno dei principali esportatori mondiali di petrolio e gas naturale. Tuttavia, le sanzioni economiche hanno messo sotto pressione la valuta iraniana, insieme ai disordini politici e all’alta inflazione.

3. Dong vietnamita (VND)

Il dong vietnamita (VND) chiude il podio delle monete più deboli al mondo: 1 dong equivale a 0,000039 dollari USA (o 1 dollaro equivale a circa 25.641 dong vietnamiti). Il dong è entrato in circolazione nel 1978 e ha un “ancoraggio strisciante” rispetto al dollaro USA (il che significa che può fluttuare gradualmente nel tempo).

Il Vietnam confina con il Mar Cinese Meridionale e ha come vicini Cina, Laos e Cambogia. I servizi rappresentano la quota maggiore del prodotto interno lordo (PIL), seguiti da industrie come l’elettronica, l’energia e il tessile.

La valuta vietnamita è stata indebolita dalle restrizioni agli investimenti stranieri e da un recente rallentamento delle esportazioni, oltre che dall’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

4. Kip laotiano (LAK)

Il kip laotiano è la quarta valuta più debole, con 1 kip che acquista 0,000046 dollari (o 1 USD equivale a 21.739 kip laotiani). Il kip è stato introdotto negli anni ’50 ed è fluttuante.

Il Laos è un paese senza sbocco sul mare tra Vietnam, Thailandia, Cambogia e Cina e fa molto affidamento sulle esportazioni di rame, oro e legname.

Il paese è stato colpito da una lenta crescita economica, dall’aumento del debito estero e dall’elevata inflazione, che ha messo sotto pressione la sua valuta.

5. Leone della Sierra Leone (SLL)

Il leone sierraleonese (Le) è la quinta valuta più debole al mondo: 1 leone equivale a 0,000048 dollari (o 1 dollaro equivale a 20.833 leoni della Sierra Leone). La moneta è stata introdotta per la prima volta nel 1964 ed è lasciata fluttuare liberamente.

La Sierra Leone si trova in Africa occidentale e confina con la Guinea e la Liberia. Le esportazioni principali includono legname e minerali come diamanti, oro e metalli industriali.

Il valore del leone è stato trascinato al ribasso da un’inflazione superiore al 40%, oltre che da un debito significativo, da un rallentamento della crescita economica e dagli effetti a lungo termine dell’epidemia di Ebola.

6. Rupia indonesiana (IDR)

La rupia indonesiana è la sesta valuta più debole al mondo con 1 rupia che acquista 0,000061 dollari USA (1$ equivale a 16.393 rupie indonesiane). La rupia è stata introdotta nel 1946 ed è stata inizialmente ancorata al dollaro USA prima di passare alla fluttuazione libera.

L’Indonesia comprende oltre 17.000 isole nel Pacifico, tra cui Bali, Giava, Sumatra e parti del Borneo e della Nuova Guinea. È il più grande paese del sud-est asiatico per PIL, grazie al settore dei servizi, ed è anche un paese ricco di materie prime. Tuttavia, la rupia è scesa rispetto ad altre valute a causa dell’elevata inflazione e dei timori di recessione.

7. Som uzbeko (UZS)

Il som uzbeko è la settima valuta più debole del mondo: 1 som acquista 0,000078 dollari (1$ vale 12.820 som uzbeki). È stata introdotta nel 1993 e fluttua liberamente.

L’Uzbekistan è un’ex repubblica dell’Unione Sovietica e si trova in Asia centrale. È uno dei principali esportatori mondiali di cotone e possiede notevoli riserve minerarie, di petrolio e di gas.

Il Paese ha attuato riforme economiche, ma continua a lottare con una bassa crescita economica, un’inflazione elevata, la disoccupazione e la corruzione.

8. Franco guineano (GNF)

Il franco guineano è l’ottava valuta più debole del mondo: 1 franco acquista 0,000116 dollari. Questo significa che 1 dollaro equivale a 8.620 franchi guineani). La moneta è stata introdotta nel 1959 e fluttua liberamente.

La Guinea è un’ex colonia francese nell’Africa subsahariana. Ha un’abbondanza di risorse naturali come oro e diamanti, ma ha lottato con un’inflazione elevata, disordini militari e un afflusso di rifugiati dalle vicine Liberia e Sierra Leone.

9. Guarani paraguaiano (PYG)

Il guarani paraguaiano è la nona valuta più debole: 1 guarani vale 0,000126 dollari (o 1$ equivale a 7.874 guaranies paraguaiani). È stata introdotta nel 1952 e fluttua liberamente.

Il Paraguay non ha sbocchi sul mare e confina con Brasile, Argentina e Bolivia. Il paese è uno dei principali produttori di soia, stevia (sostituto dello zucchero) e carne bovina, e grande esportatore di mais e canna da zucchero. La sua valuta è stata fortemente indebolita dall’inflazione, dalla corruzione e dalla circolazione di moneta falsa.

10. Ariary malgascio (MGA)

L’ultimo della lista è l’ariary malgascio (MGA), la moneta del Madagascar. Introdotto nel 1961, l’ariary malgascio ha ufficialmente sostituito il franco nel 2005. Attualmente, un ariary vale 0,000215 dollari, il che significa che un dollaro equivale a 4.651 ariary.

Il Madagascar è un’isola situata al largo della costa sud-orientale dell’Africa. L’economia del paese si basa principalmente sull’agricoltura, che include la coltivazione di rafia, sull’estrazione mineraria, la pesca e la silvicoltura. Tra le principali esportazioni del Madagascar figurano la vaniglia, il nichel e i chiodi di garofano.

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Domande frequenti

Qual è la moneta più debole del mondo?

La moneta più debole del mondo è la lira libanese (LBP). 1 lira libanese equivale oggi a 0,000011 USD, a 0,000010 EUR e a 0.000008 GBP.

Dove la moneta vale di meno?

Le monete tendono a valere di meno nei paesi in via di sviluppo o che affrontano una crisi economica. Tra i fattori che influiscono sul valore di una valuta ci sono l’inflazione alta, l’instabilità politica o economica, il debito pubblico elevato e la bassa domanda di moneta. Venezuela, Zimbabwe, Libano, Iran, Argentina sono esempi di paesi in cui la moneta locale ha un valore molto basso, soprattutto rispetto a valute forti come euro, dollaro USA e sterlina britannica.

Dove l’euro vale di più nel 2025?

Nei paesi con monete deboli puoi sentirti davvero ricco se guadagni in euro o in dollari. Per esempio, l’euro vale di più della moneta locale in Egitto, Turchia, Argentina, Thailandia, Malaysia, Indonesia, Laos, Filippine, Vietnam, India, Nepal e Colombia (un peso colombiano vale 0,000233 euro. Questo significa che circa 42.934 pesos colombiani equivalgono a 10 euro), ma la lista può essere ancora più lunga.

Come si chiama la valuta che perde valore?

La valuta che perde valore viene definita come svalutata o deprezzata. Per svalutazione monetaria si intende la perdita di valore di una moneta nei confronti di una o più monete. È una misura controllata da una banca centrale o da un governo e avviene in un regime di cambio fisso.

Il deprezzamento della moneta avviene in un sistema di cambi variabili o fluttuanti e indica una progressiva perdita di capacità di acquisto rispetto a una o più monete estere.

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