Sinapsi: definizione e significato medico | Corriere Salute

Sinapsi

Zona di contatto tra la terminazione dell’assone di una cellula nervosa e i dendriti (s. assodendritica) o il corpo (s. assosomatica) di un’altra cellula nervosa  a livello delle s. ha luogo la trasmissione dell’impulso nervoso da una cellula all’altra. Ogni cellula nervosa riceve in genere numerosissime s., da diverse altre cellule, così che la sua superficie ne risulta in gran parte ricoperta  a sua volta essa prende di solito contatto con molte altre cellule nervose. Le s. sono strutture specializzate, che presentano caratteristiche morfologiche particolari, individuabili soprattutto con l’esame al microscopio elettronico: l’assone termina con uno o più rigonfiamenti a forma di bulbo, entro i quali sono contenute numerose vescicole (vescicole sinaptiche): queste contengono la sostanza chimica che funge da mediatore nella trasmissione dell’impulso nervoso e che viene liberata nello spazio sinaptico (compreso tra le due membrane cellulari, quella della terminazione assonica, membrana presinaptica, e quella della cellula con cui si stabilisce il contatto, membrana postsinaptica, che distano l’una dall’altra 200-300 Å). La liberazione del mediatore chimico nello spazio sinaptico determina modificazioni nel potenziale elettrico della membrana postsinaptica, e con ciò il passaggio dell’impulso nervoso. In una accezione più ampia vengono definite s. anche quelle tra le fibre nervose ed elementi cellulari non nervosi (s. citoneuroniche).

23 marzo 2022 (modifica il 25 giugno 2024 | 08:37)

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Redazione Salute