Linguaggio on Line

We propose the role of the interface in the form of a data visualization, which we call Infopoetry and which was tested at the School of Design of the Politecnico di Milano. It is based on the same methodological process as the infographic, the aim of which is to make people not only see but, above all, feel the content expressed by the data. The metaphor is the semiotic mediation that translates the data into a visual artefact. This means that in infopoetry, the interface as an expressive and pragmatic means is no longer visible or explicitly identi able. As a translation of data, infopoetry does indeed provide for the existence of an interface, but this is then deleted, so to speak, in the nal realization. Consequently, infopoetry is not only a translation but also a transgression; it goes beyond the tasks that visualization would entail. Infopoetry is in fact a deviation from denoted/connoted content towards provoked/evoked content. It invites the user to a form of mental rather than physical interaction. In doing so, the mediation of the metaphor shifts the experience towards emotional experiences that provide traces of the author's subjectivity on the one hand and, stimulate the imaginative capacities of the user's individuality on the other.

Ente di afferenza: () Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.

1. PREMESSA Tra i temi del diritto amministrativo dell’informatica, una delle questioni che ha maggiormente impegnato la giurisprudenza è stata quella inerente il rilievo giuridico delle misure di conoscenza telematiche, sia individuali che, soprattutto, collettive. Non di rado, infatti, i giudici amministrativi si sono trovati a dover stabilire se la pubblicità1 svolta attraverso i mezzi informatici avesse un qualche valore e, quindi, fosse idonea a concretare il decorso dei termini di impugnativa degli atti partecipati elettronicamente o costituisse adeguata forma comunicativa di tali atti2. L’importanza dell’argomento è poi testimoniata anche dal crescente interesse ad esso riservato dalla dottrina, che, sempre più frequentemente, si è occupata di comunicazione pubblica e di informazione amministrativa3, dedicando specifica attenzione alle forme di comunicazione

Rivista giuridica del Mezzogiorno / a. XXXIV, 2020, n. 1 Sommario: 1. Introduzione. -2. Il quadro normativo generale. -3. Le modifiche introdotte dalla «legge comunitaria» per il 2009. -4. La direttiva 2013/37/Ue. -5. Il Codice dell'Amministrazione digitale e il Codice della trasparenza. -6. La direttiva 2019/1024/Ue e i possibili scenari futuri. -7. Nota conclusiva. 1. Introduzione È stato stimato che i dati in possesso del settore pubblico (Pubbliche Amministrazioni, imprese pubbliche, ecc.) produrranno un valore economico che dai 52 miliardi del 2018 potrebbe raggiungere il valore di 194 miliardi nel 2030.

The development of geomatics applications and, in particular, Geographic Information Systems (GIS), represent an important innovation for the collection, organization and use of information related to the territory. Thanks to new IT and telematic technologies it is possible to carry out complex processing of data and information. For these reasons, today the modern GIS technologies have become an indispensable tool, because they have exponentially expanded the possibilities for using geographical data, with a consequent increase in the importance, even strategic, of this type of information that is presented as essential for all policies related to land management.

The present essay, after an introduction that reconstructs-through the news appearing in the media-the various stages of virtual rooting of the Camorra, focuses on the criminal Google generation. It is proposed, a research that applies the "historical gaze" (Gruzinski, 2016) to the use of Facebook by the boys affiliated to the Camorra clans. The author, in fact, presents a research that applies the "historical gaze" (Gruzinski, 2016) to the use of Facebook by the boys affiliated to the Camorra clans. From the survey of individual profiles, emerges the formation of a criminal "interreal" dimension. The practices of impression management and personal brand competing on the one hand to pass on the traditional mafia imaginary through online sharing of media content (now globalized), on the other hand to innovate the slang language through the use of images and iconic signs such as the emoji. Il presente saggio, dopo un'introduzione che ricostruisce-attraverso le notizie apparse sui media-le diverse fasi di radicamento virtuale della camorra, si concentra su quella che viene definita Google generation criminale. L'autore presenta una ricerca che applica lo «sguardo storico» (Gruzinski, 2016) all'uso di Facebook da parte dei ragazzi affiliati ai clan di camorra. Dall'indagine dei singoli profili, emerge la formazione di una dimensione «interreale» criminale. Le pratiche di impression management e di personal branding concorrono da un lato a tramandare l'immaginario mafioso tradizionale attraverso lo sharing online di contenuti mediali ormai globalizzati, dall'altro ad innovare il linguaggio gergale tramite l'utilizzo di immagini e segni iconici quali le emoji.

Abstract della Relazione su "I vincoli di norma al trattamento documentale: tutela della privacy e obblighi di trasparenza" al secondo incontro de "I lunedì di Ermes", tenutosi il 16 maggio 2016, ore 15.00 - Università degli Studi di Napoli Federico II.

L'audio dell'intervento è disponibile al link http://www.ermes.unina.it/index.php/it/secondo-lunedi-di-ermes-16-maggio-2016

Negli stati preunitari gli archivi dipendevano dai min dell'interno o dell'istruzione, le carte fiscali presso il min di grazia e giustizia o delle finanze. La commissione cibrario stabilì che le carte degli stati preunitari fossero gestite dal min dell'interno. Si privilegiò aspetto politico-giuridico dei doc e si poneva un'organizzaz decentrata grazie alla creazione degli arch di stato. Nel 1874 creato il Consiglio per gli archivi. A liv territoriale create 10 soprintendenze che ricalcavano gli stati preunitari, ogni soprintendenza comprendeva vari archivi di stato. Avevano compiti di coordinamento e direzione tecnico-archivistica e di vigilanza su archivi enti locali. Le soprintendenze soppresse con rd nel 1891. A liv centrale le funz archivi capo alla direz gen amm civile che nel '31 divenne ufficio centrale archivi di stato. Primo ordinamento gen fatto nel 1875 poi 1902,1911 che ampliava la materia archi. Poi nel '39 prima legge in materia arch nella quale ogni prov doveva istituire un arch di stato nelle ex capitali e una sez di arch di stato in tutte le altre città. Ripristinate le soprintendenze arch. Nel '62 ordinamento personale degli arch che istituì la direz gen degli arch di stato. Il consiglio sup arch funzioni consultive, confermate le funzioni di vigilanza su arch enti pubbl e privati. Nel 74 istituito il min bc nel quale confluivano le direz gen. Al min interno rimase consultabilità carte riservate. Nel nuovo min la direz gen degli arch divenne ufficio centrale per i beni archivistici. Nel 98 il dlgs stabili la possibilità di cooperaz tra stato reg e enti terr. Creato istituto centrale per archivi per definire standard. Nel 2000 min articolato in 8 direz gen. Nel 2004 soppressione segretariato gen e fatti 4 dipartimenti nei quali inquadrate le direz gen. Nuovo regolam nel 2007 che riporta la situaz alle direz gen centrali e regionali a liv periferico rimase articolaz in soprintendenze. La legge del 1963 diceva: conservazione doc stati preunitari e dello stato italiano spettasserro all'arch centrale stato e agli altri arch stato. La vigilanza su arch stato e privati spettava alle soprintendenze create in ogni regione. Qst disposizioni cessarono per il TU del 99 e per il CBC del 2004. Lo stato esercita funz conservaz e vigilanza, l'arch centr e qll di stato effettuano conservaz dei doc organi centr e periferici. Nel 1939 44 arch e previsto uno in ogni provincia ma qst raggiunto solo nel '63. Lo stato esercita funz vigilanza su arch non statali tramite le soprintendenze arch le quali hanno i seguenti compiti: dichiarare interesse cult archivi privati e qst innesca serie di vincoli ed obblighi per il proprietario. Il CBC aumenta potere delle soprintendenze dandogli potere ispezione in ogni momento delle carte. Create organizzaz internaz per arch come il CIA nel 195 che ogni 4 anni promuove convegno. Ad oggi ne fanno parte 190 paesi e 1500 membri. Obiettivo principale è sensibilizzaz e importanza ruolo arch. Cap 2 Il CBC e la tutela dei beni archivistici Nel 2004 emanato il CBC che si fonda su art 9 e 117 della costituz che rispettivamente dicono che lo stato promuove la cultura e che ha potestà legislativa in materia dei bc. Definisce la tutela e la valorizzaz e la conservazione che però rientra nella tutela. Parola arch significa: complesso dei doc prodotti o acquisiti da ente durante sue funzioni e sue fasi arch corrente dep e storico; istituto culturale che conserva e gestisce gli arch storici. Criteri importanti sono quello di territorialità e provenienza. Il primo prevede lo smembramento dei fondi arch per distribuirli in parte a varie località. Il secondo invece salvaguardia l'integrità dei fondi lasciandoli nei luoghi di produz. Gli archivi notarili distrettuali dipendono dal min grazie e giustizia e sono inviati dopo 100 anni da morte notaio agli arch di stato. Lo stato le reg e gli enti pubbl non territoriali obbligo di conservare, ordinare e inventariare i prp arch. Al momento non esistono arch storici reg. Enti pubbl non territoriali es enti vigilanza bilanci come controllo conti svolte da ispettorato gen finanza. Concordato Laterananse del 1984 tra min bc e presi conferenza episcopale italiana su conservazione e consultazione arch sto e le biblio ecclesiastiche. Il CBC assimila qst arch a arch privati di persona giuridica senza fine lucro.

Sommario: 1. Introduzione. -2. La trasparenza e i modelli nel prisma delle riforme amministrative. -3. Il modello delle intenzioni: il diritto all'informazione. -4. Il modello realizzato: l'accesso ai documenti e la sua evoluzione. -4.1. L'accesso senza trasparenza. -5. Il nuovo modello: la pubblicità (on line) delle informazioni. -5.1. La «Operazione trasparenza» e la riforma «Brunetta». -5.2. I pregi della «accessibilità» totale. -5.3. I rischi insiti nel nuovo modello. -6. L'opacità della trasparenza. -7. Indicazioni conclusive.

Sommario: 1. Premessa. -2. Il principio di trasparenza come principio generale dell'azione amministrativa. -3. Trasparenza e diritto di accesso. -4. Accesso, accessibilità, disponibilità. -5. Il valore «informativo» dei dati: il problema della quantità e qualità minima delle informazioni. -6. Prime conclusioni (sulle tendenze della trasparenza).

"La rubrica Reset presenta altri saggi di diversa natura e aspirazione. Lamuraglia chiede attenzioni per una comunicazione non truccata, reagendo alle provocazioni delle parole mana dettate da un uso ammiccante delle tecnologie comunicative".
Angelo Semeraro, direttore Quaderno di Comunicazione

Il presente contributo indaga l’uso dei social media, e in particolar modo di Twitter, da parte delle pubbliche amministrazioni in occasione di eventi critici ed emergenze ambientali. In particolare il paper si concentra sul caso del Comune di Firenze che durante le nevicate del mese di febbraio 2012 ha promosso l’utilizzo, tramite una specifica conferenza stampa, dell’hashtag #firenzeneve per informare i cittadini e i media locali delle possibili criticità e dei disservizi legati alle imminenti nevicate. Una rivoluzione nel modo di fare comunicazione pubblica da parte delle amministrazioni, spesso ancora troppo conservatrici nella definizione di strategie di comunicazione verso la cittadinanza e il sistema dei media. Alla luce della ormai vasta letteratura sulla gestione degli eventi di crisi internazionali attraverso i social
media, si è proceduto ad una analisi quanti‐qualitativa dei 6581 Tweet recanti l’hashtag #firenzeneve pubblicati fra il 31 Gennaio e il 28 Febbraio 2012. Tecniche di social network analysis hanno consentito di esaminare le modalità di propagazione dell’informazione di pubblica utilità relative alla neve, di evidenziare le pratiche comunicative sviluppate dal basso, la struttura delle reti di re‐Tweet di mention e link postati, oltre a tratteggiare una prima mappa delle relazioni digitali tra il Comune di Firenze, il sindaco Matteo Renzi, media locali e singoli cittadini. Le strutture di relazioni emerse dall’impiego di queste tecniche di
analisi quantitativa, insieme alle interviste in profondità con i soggetti che hanno ideato e gestito la campagna all’interno dell’amministrazione comunale, hanno orientato la successiva analisi del contenuto dei Tweet.

English: This paper investigates the use of social media, and especially Twitter, by public administrations during critical events and environmental emergencies. In particular, the paper focuses on the case of the Minucipality of Florence during the snowfall of February 2012 promoted the use of hashtag #firenzeneve to inform citizens and local media of possible problems and inefficiencies related to the impending snowfall. The paper reports a quantitative and qualitative analysis of the 6581 Tweet containing the hashtag # firenzeneve published between January 31 and February 28, 2012. Using techniques of social network
analysis we examined the propagation of information
related to snowfall, and we highlighted the communicative practices developed by the citizens and the structure of the networks of re-Tweet, mention and link posted.  This analysis  outlines a first digital map of relationships between the City of Florence, the Mayor Matteo Renzi, local media and individual citizens.

Redazione: Simone Gianolio Realizzazione grafica della sovracoperta: Alfredo Corrao L'edizione cartacea del volume è pubblicata da: © 2013 -Espera s.r.l. Editoria e Servizi per Archeologi Via Fulvio Palmieri, 4 00151 Roma [email protected] www.archeologica.com 1° edizione ISBN 9788898244058

Nicola Guerra’s essay deals with the recent Italian migration to Finland. The author examines why a growing number of young people has moved to Finland in the last ten years and many young Italians look to the Scandinavian country with a desire to settle there soon. The investigation of the driving forces behind
the flow is accomplished through the semantic analysis of the migrants’ narratives. The study places the reasons for the exodus within the social and economic settings that characterize the two European nations. Guerra identifies the quality of life, rather than the opportunity to get a job matching one’s
educational qualification, as the reason for the decision to migrate.

La trasparenza è una proprietà costituzionalmente necessaria della pubblica amministrazione alla cui realizzazione e al cui mantenimento hanno finora contribuito i tradizionali istituti dell’accesso e della pubblicità. Vi è, però, un altro fenomeno, che sta assumendo connotati giuridici sempre più definiti anche nel nostro ordinamento e che pare in grado di proiettare la trasparenza amministrativa verso un nuovo stadio evolutivo: l’open data. Le prospettive di riutilizzo a fini non lucrativi dei dati pubblici promettono una trasparenza “a grana più fine”, in grado di aprire spazi inediti di conoscenza e di cittadinanza amministrativa, favorendo una più piena attuazione dei principi di eguaglianza, imparzialità, buon andamento e sussidiarietà orizzontale. Le avanzate esperienze normative regionali e i processi di riforma in atto a livello comunitario richiamano il nostro legislatore nazionale ad un impegno non più eludibile: l’emanazione di uno statuto dei dati pubblici conforme al paradigma open.

Il lavoro indaga, attraverso un caso di studio, le potenzialità dei social network sites (SNS) quali strumenti di ascolto per la pubblica amministrazione. A tal fine è stata realizzata una websurvey che ha coinvolto i cittadini di età compresa tra i 18 e i 24 anni residenti nel Comune di Spello (PG), utilizzando come canale di contatto il SNS Facebook. La ricerca ha messo in luce come i social network sites possano rivelarsi utili canali di ascolto per la pubblica amministrazione al fine di indagare la percezione dei servizi e mettere in luce bisogni e consumi comunicativi dei cittadini, in particolare delle fasce più giovani della popolazione.

English:
New listening strategies for Public Administration. Monitoring citizens’ satis-
faction through social network sites
by Alessandro Lovari and Lorenza Parisi
This paper aims to analyze the opportunities offered by the social network
sites (SNS) as tools for public administrations to listen to citizens’ voices. For this purpose a web survey delivered via Facebook took place in Spello, a municipality located in Central Italy, involving young citizens (18-24 years old) and analyzing their satisfaction as customers. The research has highlighted how SNS can help and become useful and strategic channels for public administrations by monitoring citizen satisfaction toward services provided by local governments and by identifying citizens’ relational needs and communicative consumptions, above all those of the youngest members of the population.