Ingegneria idraulica antica

Stretta è la relazione che corre tra lo svolgimento millenario della tecnica di lavoro dell'uomo, e i rapporti con l'ambiente naturale. L'uomo primitivo, come l'animale, raccoglie e consuma frutti spontanei colla semplice operazione prensile, e come l'animale fugge senza controllo davanti al dirompere del fenomeno naturale che ne minacci la vita. Come la produzione artificiale di prodotti pel consumo, e l'accumulazione di riserve di prodotti stessi e di utensili, lo costringe a fissarsi, così lo costringe a difendersi dalle minacce di meteore e sconvolgimento naturali. Una tale difesa, non diversamente da quella contro altri gruppi concorrenti alla sede migliore, o predatori della accumulata riserva, non può che essere collettiva. Da queste esigenze collettive, come tante volte vedemmo, nasce la divisione in classi e lo sfruttamento da parte dei dominatori.

In Marx, "il modo di produzione capitalistico presuppone il dominio dell'uomo sulla natura". Esso presuppone anche la guerra della natura contro l'uomo. Una troppo generosa e prodiga natura non sarebbe ambiente favorevole al sorgere del capitalismo.

L’obiettivo della ricerca è avviare uno studio sulla tecnologia idraulica antica della città di Matera, di cui non si ha un’aggiornata conoscenza, nonostante cisterne, pozzi e canali abbiano contribuito all’iscrizione della città nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1993. Cisterne e pozzi, tipici di molte civiltà rupestri del Mediterraneo, sono stati studiati attraverso fonti bibliografiche e d’archivio. Le strutture idrauliche sono risultate strettamente correlate alle caratteristiche idro-geomorfologiche dei luoghi e rappresentano l’esempio di una profonda conoscenza del territorio e della sua gestione virtuosa. La relazione tra l’approvvigionamento idrico e il paesaggio (studiato da un punto di vista geografico, idrogeologico e litologico) ha permesso una lettura integrata delle forme naturali e antropiche delle antiche reti idriche. The aim of the present research is the knowledge of the ancient hydraulic systems for water supply at the Materan Sassi in the Basilicata region (Southern Italy), before the advent of modern aqueduct. An up-to-date knowledge on Materan ancient hydraulic technology is not available, despite underground cisterns, wells and canals contributed to the city’s inscription on the World Heritage List in 1993. Cisterns and wells, typical of many Mediterranean rock civilizations, are an example of a deep knowledge of the territory and its potential and virtuous management. In fact, the hydraulic structures differ according to the hydro-geomorphological characteristics of the places. For this reason, the relationship between water supply and landscape (studied from a geographic, hydrogeological and lithological point of view) will be analyzed, to promote an integrated reading of the natural and anthropogenic forms of water networks.

Lettera del Signor Francesco Bernardino Ferrari al Chiarissimo Signor Eustachio Zanotti sul grande sostegno ora distrutto chiamato la conca Grande di Paderno sopra l'Adda (1777), con disegni che documentano il manufatto prima della sua distruzione - Monografie di GCM, n. 55

Foto 180°  - Light Painting di Gabriele Debetto - a cura di Riccardo Pece - luglio 2013

In allegato l’immagine in alta risoluzione dei rilievi archeologici sperimentali realizzati dalla CIS Iniziative Sociali Cooperativa Sociale – onlus, nell’ambito della ricerca sulla valorizzazione del patrimonio storico archeologico dell’isola di Ponza, effettuata e diretta da Riccardo Pece, Guida Turistica della Provincia di Latina, documentalista e responsabile del Servizio IAT Latina – Informazione ed Assistenza al Turista.
La foto è stata realizzata in light painting da Gabriele Debetto. Composta da 9 pose da 20° per 10 esposizioni a posa di 1'e15 sec realizzate in illuminazione stroboscopica è il risultato di una elaborazione computerizzata di 4 ore. Il file ad alta risoluzione consente una ricostruzione a dimensione natuale della stampa.

L’isola di Ponza, come del resto tutta la provincia pontina, è straordinariamente ricca di emergenze storico-archeologiche da rileggere e valorizzare, al fine di promuovere una destagionalizzazione della domanda turistica e la strutturazione di nuovi prodotti turistici legati ai beni culturali.

Questi sono i primi risultati sulla riscoperta degli ambienti ipogei della provincia di Latina attraverso nuove tecniche di rilevamento, con la speranza che tale iniziativa dia una “nuova luce” allo studio, alla riscoperta e alla divulgazione del nostro patrimonio .

Raffaella Zama, studiosa, docente della libera Università della paglia di Cotignola, con Alessandro, Nicolò e
Viola del Liceo Scientifico di Lugo.
In occasione del 500esimo anniversario della morte di Leonardo, l’insegnante con alcuni suoi studenti impegnati
come guide volontarie, parleranno della struttura e della funzione dell’antica chiusa di Tebano, ma soprattutto
del suo rapporto con il genio di Vinci, ripetendo la recente esperienza di valorizzazione delle Giornate
FAI di Primavera.

L'Aventino si presenta come una collina completamente isolata, di forma quadrangolare, circondata da incisioni vallive che la delimitano su tutti i lati: a nord la valle del Circo Massimo, sbocco al Tevere della Valle Camena; a sud e ad ovest la Valle del Tevere; ad est due modeste valli, una diretta a nord l'altra a sud, lungo l'attuale Viale Aventino, con spartiacque in una zona a morfologia più elevata in corrispondenza di Piazza Albania.

The article describes the discovery of a singular octagonal hypogeum, found fortuitously during the paving of Piazza Papireto in the historic center of Palermo. The survey allowed us to determine the geometric characteristics, the type and function of the building to be referred to the draining of the Papireto marshes in the 16 th century, when Andrea Salazar was the praetor of the Senate of Palermo. 1. INTRODUZIONE Uno dei temi maggiormente documentati dalle fonti storiche e ampiamente illustrato dall'iconografia palermitana è stato quello delle sorgenti di Danisinni e dei corsi d'acqua del Papireto e del Kemonia, che condizionarono fin dall'antichità lo sviluppo urbanistico e la crescita economica della città, fornendo acqua per gli usi domestici, per l'irrigazione e quella energetica necessaria per le attività produttive (mulini ad acqua, trappeti, stazzoni, concerie, , etc). Purtroppo l'impatto ambientale e antropico con il tessuto urbano della città, che già nel medioevo era attraversato direttamente dai due corsi d'acqua, aveva prodotto pesanti effetti negativi per la salute, la vita e i beni materiali della popolazione. Tra i vari fattori, naturali e dovuti alla mano dell'uomo, i seguenti fenomeni hanno avuto una notevole influenza sull'espansione urbanistica e sulla sicurezza della città: 1) Le ripetute e devastanti inondazioni prodotte dal Kemonia che ancora nel 1557 avevano causato 600 morti e distruzioni; 2) l'impaludamento del Papireto che rese vaste zone inedificabili e fu responsabile di gravi condizioni igieniche a causa di esalazioni nocive che resero l'aria irrespirabile e malsana, tanto da produrre mortali epidemie e pestilenze (1558 e 1575); 3) il progressivo interramento e restringimento del porto antico causato dagli apporti del materiale solido trasportato e scaricato dal Kemonia e dal Papireto sia come carico alluvionale sia come rifiuti solidi urbani gettati per consuetudine dal popolo lungo i due corsi d'acqua e nel porto. Un fenomeno che innalzò il livello di base del Papireto rallentandone il deflusso e incrementando ulteriormente il ristagno delle acque. La fortuita scoperta, nel rinterro storico di piazza Papireto di un ipogeo cupoliforme, in muratura, a pianta ottagonale, avvenuta durante i lavori di pavimentazione della piazza, da parte dell'Ufficio comunale Città storica di Palermo, ci ha coinvolti assieme alla Soprintendenza BB.CC.AA. in una ricerca sulla sua funzione, tecnica costruttiva e sulla sua datazione. Lo studio si è basato sull'esplorazione e il rilievo della struttura cupoliforme e di una galleria a essa collegata, interamente sotterranee e parzialmente insabbiate, sull'analisi delle fonti storiche bibliografiche e cartografiche, al momento disponibili, e sulla ricostruzione dell'ambiente geomorfologico e idrologico dell'area al contorno. Sappiamo dalle fonti (SANCES 1914) che la pazza Papireto è stata costruita nel 1881 nell'ultimo lembo dei terreni di risulta alle antiche paludi ricolmate, dopo avere abbattuto il muro di cinta che univa il bastione di Porta D'Ossuna al "baluardotto" del quartiere S. Giacomo (figg. 4-5-6). 2. LINEAMENTI GEOMORFOLOGICI E GEOIDROLOGICI DELLA DEPRESSIONE DEL PAPIRETO Nella lunga evoluzione geologica e storica fino alla sua canalizzazione e scomparsa, il Papireto è stato un corso d'acqua a regime torrentizio alimentato da un piccolo bacino idrografico, coincidente con la fossa di Danisinni. Questa riceveva le acque di due sorgenti, una naturale Papireto-Danisinni, posta sulla scarpata settentrionale, e un'altra artificiale (qanāt) Papireto-Cappuccini con sbocco sull'orlo meridionale, molto più

Os mosteiros e conventos da Idade Média e Moderna, para funcionarem em condições de higiene e salubridade adequadas, careciam de um hidrossistema sólido e tecnicamente eficiente, na forma e no traçado, desde a captação de águas, seu transporte por gravidade, armazenamento e distribuição pela área intramural dos cenóbios, até à descarga dos resíduos domésticos e pluviais. Nesse sentido, o clero regular de outrora ensinou-nos a conquistar e a domesticar a água, ou seja, como se explora, conduz, acumula e administra com racionalidade e inteligência. Os testemunhos abaixo apresentados certificam um repertório de saberes e técnicas acerca do nosso amplo e diversificado património histórico-hidráulico de concepção pragmática e instância religiosa, hoje caídos em desuso e secos ou a funcionar modificados por novos equipamentos mecânicos. Esta afortunada manifestação de experiências e aptidões legadas, referentes à pesquisa e ao uso intensivo da água, legitima uma porção substancial de memória identitária bastante ignorada e ameaçada, que ultrapassa o domínio da tecnologia e urge recuperar e restabelecer na pluralidade da nossa cultura. É uma obrigação ética comum evitar o colapso desses importantes projectos centenários, atribuídos à ousadia e firmeza de espírito dos anónimos monges e frades de antanho. Amiúde, tais infra-estruturas são vitimadas por facilitações mesquinhas e actos abusivos de interesse privado económico-financeiro especulativo, que apagam ou ocultam o seu valor e significado históricos. Por isso, é improrrogável a nossa mobilização cautelar, assente no respeito e na responsabilidade pelos bens herdados das gerações precedentes, a fim de assegurarmos a sua salvaguarda, num propósito correlacionado de usufruto e defesa estáveis do nosso devir civilizacional.

Le murature del tratto di emiciclo dello Stadio di Domiziano, tuttora visibili, permettono di comprendere e di ricostruire, seppur parzialmente, l’organizzazione del sistema idraulico funzionale allo smaltimento delle acque. La scansione dei discendenti e la loro posizione segnalano una precisa scelta progettuale legata anche ai percorsi interni degli spettatori ed anche alla stessa funzione dei giochi. Inoltre i sistemi idraulici assumono una loro peculiarità se confrontate con quelli visibili in altri edifici per lo spettacolo in Roma, come il Teatro di Marcello ed il Circo Massimo. A completamento dell’analisi del monumento si presentano le analisi di alcuni residui calcarei da acquedotto antico ritrovate in un discendente del tratto dell’emiciclo, i cui risultati permettono di prendere in esame il complesso tema del rifornimento idrico del Campo Marzio centrale e del suo sistema di smaltimento.

The aim is to study ancient fountains in their architectural context, in the belief that the context will reveal their function in the dwelling.  This article first analyzes the fountain structures and examines the relationship between each structure and the architecture. Through this approach, it is possible to reach some conclusions of more general value, concerning the function of central parts of Roman houses.

La localizzazione delle città e la loro forma ha subito, nella storia, l'influenza dei corsi d'acqua. Essendo sempre stata una preziosa risorsa, si può scoprire nel passato soluzioni di utilizzazione e convivenza tanto più preziose oggi quando l'acqua diventa un bene sempre più prezioso e il suo uso necessariamente deve assumere un approccio sostenibile.

Lo studio riguarda l’opera dell’architetto settecentesco Andrea Vici in ambito locale. Lo studio prende le mosse dal restauro della loggia belvedere della cascata delle Marmore che, danneggiata dal terremoto del 1785, fu restaurata nelle forme attuali nel 1793, alla fine dei lavori del Canale Pio, fortemente voluti dal papa Pio VI, allo scopo di salvaguardare quel “sorprendente spettacolo” della cascata ed affidati da papa Braschi all’architetto di Arcevia. Il saggio pone in evidenza che è grazie agli interventi progettati e realizzati dal Vici se oggi possiamo ancora ammirare la cascata, così come la vedevano Pio VI e i viaggiatori del Grand Tour. In base allo studio di nuovi documenti archivistici, il saggio descrive in dettaglio l’opera del Vici, entrando perfino nel merito del monumento commemorativo dei lavori voluti da Pio VI e delle sue diverse collocazioni nel tempo, e arriva a fornirci una ricognizione completa e documentata dell’opera del Vici nell’area ternana, includendo anche la realizzazione di palazzo Gazzoli, già attribuito da altri studiosi all’architetto di Arcevia.

A distanza di 15 anni dal primo incontro di studi sull'archeologia tardoantica e medievale, organizzato nel 2008 nell'ambito del Premio Cimitile, il 16 e 17 giugno 2022 si terrà il Convegno Internazionale “fluxit abunda tuis aqua potibus atque lavacris: uso e simbologia dell’acqua fra tarda antichità e medioevo”, promosso dalla Fondazione Premio Cimitile, dal Comune di Cimitile, dall'Università del Molise, dall'Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ e dal Centro Studi Longobardi.

The fact that private fountains surpass public fountains greatly in number is one of the conclusions of this paper, which also concerns the delivered quantity of water.  The private fountains, and the revelation of their non-domestic display function, have produced knowledge that is incompatible with the modern urbanistic approach of how water supply to an ancient city should be viewed and understood.

Nonostante la predilezione per una vita ritirata, solitaria, lontana dai clamori e insofferente alle convenzioni cortigiane, la biografia di Massimiliano Palombara, quando potrà essere scritta, si rivelerà straordinariamente ricca, come gli episodi scelti per questo libro lasciano presagire. Ecco una sintesi dei temi affrontati: gli studi presso il Seminario Romano; il rapporto con l'Accademia degli Umoristi; la corrispondenza con Pierre-Jean Fabre, un Adepto, nel 1646; l'acquisto degli arcani ermetici e l'amico "Lesbio Lintuatici"; il viaggio a Venezia del 1677 e la relazione tra ingegneria idraulica, alchimia e ambienti rosacrociani; il "cerotto" Palombara che il figlio Zenobio somministrava a Castel S. Angelo, forse un'eredità del marchese Massimiliano.

Le immagini di proprietà dello Stato italiano provenienti dal territorio regionale sono state pubblicate su concessione del MiBACT -Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici -Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia -Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e del MiBAC -Polo Museale del Friuli Venezia Giulia. L'autorizzazione alla pubblicazione delle altre immagini è stata concessa dagli aventi diritto. È vietata ogni l'ulteriore riproduzione e duplicazione con ogni mezzo senza l'autorizzazione degli aventi diritto.

Il volume esamina l'approvvigionamento, l'uso e la gestione dell'acqua a Praeneste nell'antichità, anche attraverso l'esame dell'architettura, della sua topografia e dello sviluppo storico manifestatosi in città in ambito idraulico  durante le sue diverse fasi.

After drawing modern Rome Domenico Fontana was royal engineer in Naples and beyond his main work the royal palace, planned great hydraulic works as drainage of the plain between Nola, Caserta and Capua by canals Regi Lagni and conducting Sarno hydraulic power to foundries at Torre Annunziata. During this last work Pompei was found

L’articolo presenta  alcune testimonianze dell’uso di ruote idrauliche nei territori ostiense e portuense. Si presentano i risultati del restauro della ruota  lignea dalle terme dei Cisiarii , che nuovi ritrovamenti inediti consentono di far uscire dall'isolamento e che attestano  l'uso di sollevare  l'acqua di falda per sfruttarla  anche a fini diversi, nel caso specifico a scopo agricolo e manifatturiero. Si tratta di rinvenimenti effettuati fuori delle mura urbane di Ostia e nel territorio del Campus Salinarum Romanarum, presso la via Portuense.

Parole chiave (key words): villa romana (roman villa), cisterna seminterrata (semi-underground cistern) opus incertum, malta idraulica a cocciopesto (working water storage tank) Figura 1 -La Locride in età Romana Figura 2 -Complesso del Naniglio di Gioiosa Jonica (RC). Planimetria del settore ovest (Rilievo dott. M. Brizzi -D. Vivace)

The fortuitous discovery, below the backfill, of an old still perfectly intact stone bridge, called us for a search on the age and construction techniques employed. Through the analysis of ancient sources, the historical current mapping, chronicles of the time, it has outlined the history of the river Oreto crossing system, the expansion of the city to the area of the bridge, finding those social practices that have made that peculiar name. The study also traced the building phases of the different structures that have taken place on the site, by the end of the sixteenth century, up to a few years ago. We have found new information and unpublished images, useful for interpreting the purely technical issues, along with those related to the viability and development of the city.

Simone Menegaldo, D'ARZERE IN ARZERE. Testo dell'intervento tenuto a Maserada sul Piave il 31/03/2012, nell'ambito del convegno IL PIAVE DA PONTE A PONTE A disposizione dell'Ordine degli Architetti e Paesaggisti di Treviso, 13/07/2012 -Maborbo (TV) D'ARZERE IN ARZERE

Purpose-The paper presents a techno-economic analysis of the electromechanical equipment of traditional vertical axis water mills (VAWMs) to help investors, mill owners and engineers to preliminary estimate related benefits and costs of a VAWM repowering. Design/methodology/approach-Two sustainable repowering solutions were examined with the additional aim to preserve the original status and aesthetics of a VAWM: the use of a vertical axis water wheel (VAWW) and a vertical axis impulse turbine. The analysis was applied to a database of 714 VAWMs in Basilicata (Italy), with known head and flow. Findings-Expeditious equations were proposed for both solutions to determine: (1) a suitable diameter as a function of the flow rate; (2) the costs of the electromechanical equipment; (3) achievable power. The common operating hydraulic range of a VAWM (head and flow) was also identified. Reality checks on the obtained results are shown, in particular by examining two Spanish case studies and the available literature. The power generated by the impulse turbine (Turgo type) is twice that of a VAWW, but it is one order of magnitude more expensive. Therefore, the impulse turbine should be used for higher power requirements (>3 kW), or when the electricity is delivered to the grid, maximizing the long-term profit. Originality/value-Since there is not enough evidence about the achievable performance and cost of a VAWM repowering, this work provides expeditious tools for their evaluation.

Nuovi dati dall'esplorazione della cisterna: GIOVANNI CARATELLI Prima di ripercorrere sinteticamente e di aggiornare i risultati fondamentali di uno studio riguardante il complesso sostruttivo di piazza Pozzo Dorico a Cori, avviato ormai da qualche anno e tuttora in corso!, vorrei lumeggiare con altrettanta brevità lo stimolante e favorevole contesto culturale, caratterizzato da un clima di rinnovato interesse scientifico e accademico per il patrimonio storico e archeologico della città di Cori, nel quale è nata e si colloca questa ricerca".

Patrocinio Angela Pontrandolfo, Michele Scafuro (a cura di), Atti del I Convegno Internazionale di Studi ISBN 978-88-87744-76-7 (cinque tomi indivisibili) © Copyright 2017 -Fondazione Paestum -Pandemos s.r.l. Proprietà letteraria riservata Con il supporto economico di C O PI A A U TO R E. VI ET A TA LA D IF FU SI O N E. Paestum, 7-9 settembre 2016 a cura di Angela Pontrandolfo, Michele Scafuro del I Convegno Internazionale di Studi ATTI FONDAZIONE PAESTUM

La participación es gratuita hasta completar aforo online (200 personas). Toda la información para inscripciones, certificados y emisiones: C o mi t é A s e s o r : Y a y o A z n a r A l ma z á n [[UNED, IP del Proyecto I+D+i "FEST-digital"] B i e n v e n i d a y P r e s e n t a c i ó n Félix Labrador Arroyo [Universidad Rey Juan Carlos] R e s t i t u c i ó n v i r t u a l d e l R e a l S i t i o d e L a I s a b e l a Cris Cristóbal Marín Tovar [Universidad Rey Juan Carlos] y Sergio Román Aliste [Universidad Rey Juan Carlos] U n p r o y e c t o d e p r e s a p a r a e l r í o J a r a ma , p o r e l i n g e n i e r o E u g e n i o B a r r ó n ( h . 1 8 6 0 ) Magdalena Merlos Romero [Responsable técnico Patrimonio Histórico del Ayuntamiento de Aranjuez] y Sergio Román Aliste [Universidad Rey Juan Carlos] R e c r e a c i ó n d i g i t a l d e l a s f u e n t e s d e l J a r d í n d e l a I s l a d e l R e a l S i t i o d e A r a n j u e z Jean Passini [EHESS-École des hautes études en sciences sociales] R R e c r e a c i ó n d e l a n o r i a y e l a c u e d u c t o q u e s u b í a a g u a d e l T a j o a l a c i u d a d d e T o l e d o Amalia Mª Yuste Galán [Doctora en Historia del Arte]