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Sommario: 1. Il silenzio del legislatore comunitario e la posizione dell'interprete. -2. Il contenuto della decisione Seagon vs. Deko Marty Belgium. -3. Oltre il decisum. -4. Considerazioni de lege ferenda. ( 1 )
2006
SOMMARIO: 1. Primauté, controlimiti e Trattato costituzionale. -2. Le sfide nazionali alla primauté costituzionale: un tentativo di classificazione. -2.1. Paesi che non ammettono la primauté costituzionale. -2.2. Paesi che, in linea di principio, non ammettono la primauté costituzionale, ma che consentono di superare l'ostacolo con una procedura rinforzata. -2.3. Paesi che, in linea di principio, ammettono la primauté costituzionale, ma pongono limiti materiali (controlimiti). -2.4. Paesi nei quali la primauté costituzionale è pienamente accettata. -3. Primauté temperata e dialogo tra giurisdizioni.
La varietà dei comportamenti che gli studi socio-criminologici individuano come peculiari dell’agire mafioso si riflette in maniera significativa sui modi di manifestazione delle tipologie di reato tradizionalmente proprie della criminalità organizzata di stampo mafioso, come le estorsioni. In questo ambito infatti, i contorni delle condotte di autori e vittime divengono talvolta tanto sfumati da complicarne l’inquadramento entro le categorie del diritto penale. Il saggio, valorizzando gli esiti di una ricerca multidisciplinare sulle dinamiche del fenomeno estorsivo di matrice mafiosa nel meridione di Italia, intende per l’appunto individuare i punti di “contatto” e i punti di “frizione” tra discorso giuridico e discorso sociologico sulla posizione delle vittime dell’estorsione mafiosa. In particolare, a partire dalla figura del c.d. “imprenditore acquiescente”, questo contributo: a) ricostruisce il tipo di interazione rinvenibile tra le condotte dei c.d. imprenditori “acquiescenti”, da un lato, ed il “metodo” utilizzato dalla mafia nell’attuazione della pretesa estorsiva, dall’altro lato; b) verifica la possibilità — ossia la “tenuta teorica”, alla stregua dei “dogmi penalistici” — di attribuire una qualche rilevanza penale ai “motivi” che determinano le scelte di comportamento delle vittime (o presunte tali); c) analizza la prospettiva di valorizzare il ruolo che i suddetti motivi svolgono ai fini di una diversa qualificazione penalistica della condotta dell’estorto, che potrebbe così passare dall’essere considerato “soggetto passivo” del reato di estorsione al venire addirittura eventualmente sanzionato.
DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO - 055SP (2015/2016) prof. SCARCIGLIA Roberto
SOMMARIO 1. La crisi identitaria dell'Unione europea e i segnali dell'involuzione costituzionale e democratica. 2 La "perversione della democrazia" e la "fuga dal diritto dell'Ue". 2.1. Il protagonismo decisionale del Consiglio europeo e la tendenza alla sua deistituzionalizzazione. 2.2. Le riforme della governance economico-finanziaria tra ipertecnocrazia e antidemocraticità. 3. Le spinte centrifughe: la Brexit, i populismi e i sovranismi. 3.1. Un'ulteriore minaccia disgregativa: i secessionismi e lo spettro di un'Europa delle "piccole patrie". 4. Prospettive di riforma: quali scenari possibili entro il 2025?
Rivista internazionale dei diritti deII'uomo, 1988
Descrizione del regime giuridico dell'obiezione di coscienza in Italia (1988)
2007
LA CODIFICAZIONE DEI DIRITTI NELLA COSTITUZIONE EUROPEA (saggio destinato agli scritti in onore del professor Giovanni Grottanelli de' Santi 2006) SOMMARIO: 1. Premessa: ma allora è femmina! La centralità dei diritti fondamentali nella Costituzione europea. -2. I diritti fondamentali nell'Unione europea: una costruzione giurisprudenziale. -3. Il momento della scrittura: dalla Carta di Nizza alla Costituzione europea. 3.1. Perché scrivere i diritti. 3.2. Le conseguenze della scrittura -4. Alcune caratteristiche del Bill of Rights europeo. -5. La Carta dei diritti e il rapporto UE-Stati membri e UE-CEDU. 1. Premessa: ma allora è femmina! La centralità dei diritti fondamentali nella Costituzione europea. Molto si è discusso sulla natura del testo firmato a Roma il 29 ottobre del 2004 dai rappresentanti dei 25 Stati membri dell'Unione europea, successivamente sottoposto a un travagliato processo di ratifica, di cui è difficile prevedere l'esito dopo il risultato negativo dei referendum francese e olandese del 2005. Nonostante l'incertezza nella quale versa il processo di costituzionalizzazione del diritto europeo, permane l'attualità delle sfide, culturali prima ancora che giuridiche, che ne derivano (e che continueranno a derivarne, quali che siano gli itinerari futuri). Emblematiche sono state le parole con le quali il vicepresidente della Convenzione europea, Giuliano Amato, ha commentato il testo appena partorito, nel giugno 2003: è maschio (un trattato)! Mentre, ha subito precisato, egli avrebbe preferito una femmina (una Costituzione).
30 settembre 2015, n. 19559sez. VI Pres. FINOCCHIARO -Rel. DE STEFANO Conferma App. Napoli, 4 luglio 2013
Merita un approfondimento l'analisi della recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione, riunita in sezioni unite, nella causa Chez (Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 16 luglio 2015, causa C83/14, CHEZ Razpredelenie Bulgaria AD / Komisia za zashtita ot diskriminatsia.), nella quale viene affrontata, per la prima volta, una questione relativa alla discriminazione per motivi etnico-razziali nei confronti della minoranza Rom. I Rom presenti negli Stati membri dell'Unione sono circa 8-10 milioni di persone le quali vivono in condizione di forte disagio sociale ed economico, soggetti a forte pregiudizio e discriminazione e sono da considerarsi, per una serie di ragioni storiche, culturali e socio-economiche, la minoranza più svantaggiata in Europa. Per tale ragione, l'integrazione sociale dei Rom è uno degli obiettivi dichiarati dell'Unione europea.
A TRIBUNALE DI VENEZIA, ORD. 5 MAGGIO 2014 1. Introduzione. -2. La normativa di riferimento. -3. I profili della questione. -4. Qualche considerazione sulle possibili decisioni della Corte costituzionale alla luce della sua giurisprudenza... -5. …e di quella straniera: le sentenze del Bundesverfassungsgericht. -6. Conclusioni. * Dottorando di ricerca in Diritto pubblico comparato (Istituzioni e diritto dell'economia) nell'Università degli Studi di Siena [email protected] R I V I S T A A I C
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Rivista internazionale dei diritti dell'uomo, 1989
Ordine internazionale e diritti umani, 2019
Diritto Pubblico Europeo Rassegna online Fascicolo 1/2020 1, 2020
Diritto&Questioni pubbliche, 2017
Rivista trimestrale di scienze dell'amministrazione
GIUSEPPE VITELLO, 2015