Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2023, MOD
…
2 pages
2 files
Partendo dall’Agenda 2030 dell’ONU, dal quadro internazionale di accordi e impegni per la salvaguardia dell’ambiente e dalla legislazione italiana e comunitaria in materia, s’intende fornire, in prospettiva didattica di educazione a una cittadinanza consapevole e attiva, una ricca e aggiornata mappatura di opera letterarie, in parte anche molto recenti, che affrontano i vari aspetti della crisi ecologica, non meno che stimoli e suggestioni in grado di coinvolgere e chiamare in causa aree disciplinari differenti, intorno a competenze trasversali e a spunti per la costruzione di percorsi didattici interdisciplinari.
Rivista di studi italiani, 2023
Questo saggio si sviluppa in cinque parti che, in quest’ordine, equiparano la poesia al Terzo paesaggio, celebrano la presunta “inutilità” della poesia, affrontano la questione del “verso” come espressione poetica e animale, indagano il linguaggio del “colonialismo verde”, e si soffermano su alcuni componimenti della poetessa milanese Daria Menicanti (1914-1995). Il suo quesito principale è se la poesia possa salvare la Terra. La risposta, affermativa, si basa sull’argomentazione che la poesia permetta di stabilire un contatto con l’Altro-dall’umano e sfochi i confini tra noi ed esso. Tali operazioni sono complementari e portano la poesia nel discorso ecologico e il discorso ecologico nella poesia dato che essa può ispirare e alimentare un rapporto tra le specie basato sull’incontro anziché sullo scontro.
L'uomo, l'ambiente e la letteratura. Le relazioni narrative fra ecologia e letteratura www.carmillaonline.com/2018/03/01/luomo-lambiente-e-la-letteratura-le-relazioni-narrative-fra-ecologia-e-letteratura/ di Paolo Lago Niccolò Scaffai, Letteratura e ecologia. Forme e temi di una relazione narrativa, Carocci, Roma, 2017, pp. 270, € 26,00 Quando pensavo alla relazione fra ecologia e letteratura mi veniva subito in mente, in maniera quasi automatica, il finale de Il barone rampante (1957) di Italo Calvino. In questo romanzo, il fratello del protagonista -narratore dell'intera storia -dopo il lungo flashback narrativo relativo alle vicende di Cosimo, il «barone rampante» che ha trascorso tutta la sua vita sugli alberi, afferma che adesso, nel momento in cui sta scrivendo le sue memorie, gli alberi non ci sono più o si sono drasticamente ridotti: «Ogni tanto scrivendo m'interrompo e vado alla finestra. Il cielo è vuoto, e a noi vecchi d'Ombrosa, abituati a vivere sotto quelle verdi cupole, fa male agli occhi guardarlo. Si direbbe che gli alberi non hanno retto, dopo che mio fratello se n'è andato, o che gli uomini sono stati presi dalla furia della scure» (I. Calvino, I nostri antenati, Mondadori, Milano, 2003, p. 303). Dopo la morte di Cosimo, il ragazzo e poi l'uomo che ha vissuto sugli alberi, gli stessi alberi sembrano non aver resistito, sono morti, sono stati tagliati. Il «barone rampante», infatti, era stato un po' un simbolo della sinergia uomonatura: come nota Gregory Bateson, almeno a partire dal XVIII secolo, si è creata una profonda frattura fra coscienza individuale umana e natura. Non è un caso, tra l'altro, che la vicenda del romanzo di Calvino si ambienti proprio nel Settecento, quell'epoca dei lumi in cui tale frattura ha iniziato a prodursi. Cosimo, diverso da tutti, è l'uomo che va in direzione opposta, che 'ritorna' alla natura. Bisogna inoltre ricordare che il romanzo è del 1957, in un periodo in cui l'Italia stava inesorabilmente e rapidamente mutando sotto la spinta del benessere e delle ricostruzioni postbelliche, e la penna di Calvino non è certo immune da uno spirito di denuncia nei confronti della società contemporanea, denuncia un po' nascosta sotto il piglio fiabesco della narrazione.
2022
Proveremo a osservare all’interno di alcuni libri di poesia di un autore contemporaneo, Giulio Marzaioli, sia alcune originali declinazioni del pensiero ecologico e antispecista, sia le relazioni che connettono una tale Weltanschauung alla costruzione di una “installazione poetica”, una forma testuale intrinsecamente ibrida e transgenerica. Nell’ambito di una breve panoramica sulla produzione più recente di questo autore, ci si concentrerà su un testo in particolare, Il volo degli uccelli, pubblicato nel 2019 per Benway Series.
Moderna/Comparata, 2016
What does the growing interest of literary criticism towards the representation of nature and its ethical implications tell us? In which folds of narrative, poetic or cinematographic discourse do the manifestations of a continuously renewed sensitivity for the contradictions of progress, for the precarious coexistence between human, animal and plant agents lie? And what kind of relationships can there be between the semantics of places and landscapes, expressed in a fictional world, and eco-criticism? Sixteen essays suspended between 'text' analysis and theory of criticism are solicited and collected by Nicola Turi, in an attempt to answer these and other questions affecting the function and orientations of contemporary criticism, its ability to give back the forms of artistic language, and at the same time its recurring temptation to confront, as Calvino's Bradamante would say, with the «life behind it that pushes and disarranges all the leaves of the book».
I passi fidi. Studi in onore di Carlos Lopez Cortezo, 2020
All'improvviso mi sono sentita come il calviniano Palomar, quando in un tardo pomeriggio autunnale aspettavo l'autobus a Roma. Il mio sguardo è stato ammaliato dagli storni che si rincorrevano nel cielo della capitale senza soluzione di continuità, creando forme più o meno distinte in un vortice incessante di volo. Ero troppo lontana per captare i loro richiami e troppo forte era il rumore delle persone che salivano, scendevano, aspettavano gli au-tobus per poterli distinguere. Immediato il pensiero è andato alla descrizione di Calvino e altrettanto immediato è stato il parallelo fra i frenetici voli degli storni e i movimenti altrettanto frenetici della folla che riempiva lo spazio dell'autostazione. Per dirla con Calvino: «perché questo affollarsi del cielo ci ricorda che l'equilibrio della natura è perduto? O perché il nostro senso di insicurezza proietta dovunque minacce di catastrofe?». 1 Forse in queste domande senza risposta consiste il motivo per cui lette-ratura e pittura hanno cercato nel corso dei secoli di mettere ordine nell'i-nevitabile scivolamento di uomini, animali, piante verso la morte e nell'av-vicinarsi della natura alla catastrofe. Salvo descrivere in molte circostanze la catastrofe che incombe sull'umanità da parte di una natura violata o sul dopo catastrofe, come ne La strada di McCarthy, dove i sopravvissuti, padre e figlio-non hanno più nemmeno il nome-, si trovano in una situazione di spaesa-mento perché non sanno da cosa devono fuggire, da cosa devono difendersi e tanto meno dove andare, non sanno se ci sono altri sopravvissuti che come loro cercano di ritrovare o ricostruire delle coordinate che permettano di recuperare una Umwelt in cui poter vivere di nuovo. Sanno solamente che vogliono riuscire a sopravvivere con quel poco cibo che riescono a trovare e che vogliono sfuggire ad altri sopravvissuti, predoni «imbacuccati dalla testa ai piedi. […] Gusci di uomini senza fede che avanzavano barcollanti sul sel-1. I. Calvino, Palomar, Milano, Oscar Mondadori, 2005 [19941], p. 64.
Ecocritica. La letteratura e la crisi del pianeta, 2013
Nuova Secondaria, 2022
Il contributo presenta i fondamenti disciplinari dell'ecocriticism (ecocritica o ecologia letteraria), offrendo spunti di applicazione su testi ed autori del novecento e contemporanei, con valenze interdisciplinari e di educazione civica.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Elisabetta Di Stefano e Diego Mantoan (a cura di), Libro d’arte biodiverso. Parole e immagini tra estetica, arte e ambiente (apparato iconografico di Laura Pitingaro), Edizioni Bisso, Palermo, 2024, pp. 4-9, [ISBN 978-88-944917-6-0]
Waldemaro Morgese – Vittorio Ponzani, Le ecobiblioteche, fondamenta per uno sviluppo sostenibile. In: Rapporto sulle biblioteche italiane 2015-2017, a cura di Vittorio Ponzani. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2019, p. 149-161.
M. Spunta and Silvia Ross (eds), Tra ecologia letteraria ed ecocritica: narrare la crisi ambientale nella letteratura e nel cinema italiani (Florence: Cesati, 2022), 2022
Le forme della narrazione nel Novecento: letteratura, cinema, televisione, musica, fumetto., 2013
M. Spunta and Silvia Ross (eds), Tra ecologia letteraria ed ecocritica: narrare la crisi ambientale nella letteratura e nel cinema italiani (Florence: Cesati, 2022), pp. 9-24 , 2022
Studia Romanica Posnaniensia, 2022
Journal of Italian Studies, 2023