Archeologia Veneta 6 Mondin

Presenze barbariche nel V secolo in Italia e regioni contermini, 2022

Germanic people and artefacts of the late 4th and first half of the 5th century AD in the Italian peninsula To date, the identification of foreign (Germanic) people has been entrusted to epigraphy and the archaeology of clothing accessories. This paper examines certain types of brooches present in Italy between the end of the 4th and the mid-5th century AD; some such as the Keller 6-type “Zwiebelknopffibeln” were reserved specially for high military ranks, others, the “Stützarmfibeln” considered to be their imitations, were produced for the Germans in service in the Roman army; still others, the “Bügelknopffibeln”, came from Germanic territories together with their bearers, presumably Alamanni. Their presence is prevalent or even exclusive in northern Italy. As during World War II (but the same applies also to the central centuries of the Middle Ages), the area of the South Tyrol, Friuli and northern Istria was heavily garrisoned by Germanic troops, who had to guarantee transit of the Alpine passes and oppose enemies coming from the east. Their concentration in Aquileia and the surrounding area attests to the city’s importance in this period as the nerve centre of Italy’s defence network.

Archeo 430, 2020

Anche in Oriente, nonostante il tradizionale disinteresse per il passato preislamico, i nazionalismi nel Novecento sono ricorsi per legittimare se stessi all'evocazioni di radici antiche. Il caso turco, egiziano, libanese e iraqeno, con uno sguardo alla Siria, al Maghreb e alla Persia dello Shah.

Si tratta di uno studio scolastico effettuato al secondo anno di Liceo Artistico, nell'anno 1964-1965 (ritrovato nel 2023), che affronta il tema senza alcuna pretesa di fornire notizie o approfondire la materia, ma con l'unico scopo di mettere insieme la bibliografia esistente e di affrontare nel concreto un'esercitazione con argomento specifico. Trae principalmente origine dalla riscoperta effettuata l'11 gennaio 1965 della grande lapide funeraria della Gens Gavia, sino a quel momento utilizzata rovesciata come pietra d'altare nella chiesa di San Pietro in Savigliano. Indaga, con semplicità scolastica (ed è proprio per questo che il documento è curioso!), la millenaria presenza archeologica sul territorio di Savigliano. Si tratta di una seconda copia, realizzata con carta carbone (l'originale venne consegnato all'insegnante di Storia dell'Arte per la valutazione, che fu riconoscente ma non eclatante), i cui disegni hanno perso la nitidezza ed il dettaglio della versione primaria.

L'Indice penale, 2020

Le decisioni sono selezionate dall'autrice sulla base del livello d'importanza attribuito loro dal data base della Corte e.d.u. Tutte le pronunce di questa edizione sono di livello 2.

Arvalia, Lez. 6. Tardo Antico

La Fondazione Giorgio Cini, grazie al contributo di Pentagram Stiftung, bandisce una borsa di studio residenziale di 6 mesi del valore di euro 12.500 finalizzata allo studio dell’arte e della produzione vetraria a Venezia nel Novecento. La borsa, che rientra nell’ambito del progetto Le Stanze del Vetro, è destinata a laureati, dottorandi o post-doc italiani o stranieri che intendano trascorrere sei mesi continuativi di ricerca presso il Centro Studi del Vetro dell’Istituto di Storia dell’Arte tra aprile e dicembre 2017. Domande entro il 28 febbraio 2017

2020

2 L'assenza degli scarti di lavorazione potrebbe anche essere dovuta ad una carenza in fase di scavo delle operazioni di setacciatura/vagliatura che potrebbero aver causato la perdita degli elementi iper-microlitici. Questo non spiega, però, l'assenza di scarti di dimensioni maggiori.

Documento di 65 pagine, riassunto del testo sovracitato.