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2023, SENECIO <http://www.senecio.it>
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Una riflessione su Giustizia e Pace partendo da Esiodo e arrivando ai giorni nostri, memoria presentata a Padova, Liceo Barbarigo, nell'ottavo Convegno della rivista on lineEx Senecio
SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), 2015
FrancoAngeli dolore hölderlin la boétie rabbia epitteto gratitudine Direttore: Segreteria di redazione Redazione Comitato editoriale Comitato scientifico internazionale Consulenti e collaboratori Direzione e redazione: Progetto grafico: In caso di copia digitale, l'Utente nel momento in cui effettua il download dell'opera accetta tutte le condizioni della licenza d'uso dell'opera previste e comunicate sul sito www.francoangeli.
Instant book antologico, contenente brevi testi tratti dal dibattito protestante, in particolare tedesco, in merito all'aggressione russa in Ucraina e all'atteggiamento delle chiese
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La proclamazione di diritti senza contestuale strumenti che ne assicurino l’effettività è fonte di crisi de diritto e della Giustizia. Occorre proporre un nuovo ‘modello’, per il quale il diritto ed il processo romano appaiono fonte di suggestioni e di spunti innovativi applicabili anche all’oggi. In particolare è inammissibile l’enfatizzazione dei ‘Trattati’ sino al punto di minacciare l’uomo e l’ambiente. Il diritto romano indica la via per impedire l’assoggettamento agli interessi economico- finanziari di pochi.
La realtà attuale è caratterizzata spesso dall'enunciazione, quando non addirittura dalla solenne proclamazione di diritti, che poi restano inevasi a causa dell'impossibilità di farli valere, per mancanza di idonei procedimenti di attuazione.
2003
Gesù è venuto nel mondo per rivelarci il volto d'Amore di nostro Papà: Giovanni 1,18: «Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, Lui lo ha rivelato.» Egli ci indica la via regale della Salvezza: Giovanni 15,9-12: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.. . Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, COME io vi ho amati.» Giovanni 14,23: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.» E Giovanni insiste: 1 Giovanni 4,7-8: «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri.. . Dio è amore.» Il profeta Maometto conferma questa Realtà eterna dicendo: Corano XI; Hud 92: «Implorate il perdono del vostro Signore, poi rivolgetevi pentiti a Lui. Il mio Signore è veramente Misericordioso e pieno di tenero amore (Wadoud).» Corano XIX, Maria 96: «A coloro che credono e operano il bene, il Misericordioso accorderà il Suo tenero amore (woudd).» Nostro Padre non è solamente Amore, è tenero Amore. Durante tutta la sua vita, Gesù ci ha rivelato il volto d'Amore del Padre, ma ci ha anche rivelato il suo volto di Giustizia: Matteo 6,33: «Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia e tutto il resto vi sarà donato in aggiunta.» Luca 11,42: «Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre.» E Zaccaria sotto l'ispirazione dello Spirito Santo loda Dio dicendo: Luca 1,72-75: «Così egli ha concesso misericordia ai nostri Padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro Padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.» E il profeta Maometto ci mette anche in guardia:
Blog Moralia (Il Regno), 2019
Quale pace giusta per la Siria? Il conflitto tra governo e ribelli è praticamente finito: i russi (con iraniani ed Hezbollah) hanno fatto vincere il regime di Al-Assad, e si è in una fase di transizione. Come applicare oggi in Siria i processi della transitional justice? Giustizia di transizione La «giustizia di transizione» è finalizzata a ricostituire un tessuto sociale dopo guerre civili, genocidi o gravi violazioni dei diritti umani da parte di regimi: contesti in cui spesso non è possibile punire tutti i rei attraverso il sistema giudiziario classico (retributivo), per il costo dei processi e perché molti poliziotti e giudici sono complici o sotto accusa. Con processi «esemplari» o accusando solo i «più cattivi» (dei perdenti) si rischia di avere solo dei «capri espiatori», offuscando la responsabilità di tanti.
Ha ragione chi dice che dobbiamo capire che esistono le Paci e che ognuna dipende dalla storia di quella regione del mondo. E che regioni diverse possono avere stili e percorsi opposti e apparentemente divergenti. Quindi, quando mi trovo di fronte all’ennesimo conflitto, la prima domanda che mi faccio è: quale idea di Pace avete fratelli? Somiglia alla mia? Possiamo costruire insieme una Pace che sia buona per entrambi? Oppure, siamo portatori di valori e di visioni del mondo che non possono mai convivere senza generare conflitto e inimicizia? Siamo pronti, entrambi, a rinunciare alla nostra idea di Pace per costruire una Pace diversa ma che ci permetta di vivere in comunione fraterna?
2019
This book collects contributions on questions of justice. It proposes a reflection on justice observed from different disciplinary perspectives (organization, philosophy, labor law, economics, work psychology) concerning the basic assumptions underlying the research approaches on this topic. Then, the book considers justice in relation to different issues that are widely debated in the social arena (corporate governance, organizational design, well-being, digitalization of work processes, smart working). A critical point of view on the different positions is adopted. We believe that recognizing the specificities of single disciplines and their defining and applicative problems is a fundamental premise in order to face the new challenges that a subject as ancient as justice seems to bring to the forefront of today’s society.
Rivista Italiana di Conflittologia, 2012
La Rivista italiana di Conflittologia cura la pubblicazione di articoli, ricerche e studi, inediti in Italia, a carattere scientifico, che riguardano nella prospettiva più ampia (da quella filosofica, a quella sociologica, psicologica, pedagogica, criminologia, giuridica, antropologica) la tematica del conflitto. Il periodico, a carattere quadrimestrale, è pubblicato sia online, che stampato, in tre numeri annuali che escono nei mesi di Aprile, Agosto e Dicembre. L'opera ha carattere interdisciplinare e vuole essere uno strumento in grado di coagulare riflessioni, discussioni, sollecitazioni e provocazioni sul conflitto provenienti da approcci culturali differenti. Il logo della rivista è rappresentato da un labirinto, che identifica anche tutte le altre produzioni ed attività dell'Associazione italiana di Conflittologia. Il labirinto, uno dei simboli più antichi ed affascinanti, evoca l'incomunicabilità del conflitto ed è metafora di complessità: di un percorso in cui è facile smarrirsi, ma da cui è anche possibile uscire, con impegno, metodo e dedizione. "Non esiste labirinto per chi l'ha attraversato" ci ricorda Calvino, nel "Castello dei destini incrociati", citando Hans Magnus Enzensberger. La rivista, oltre ad essere un forum multidisciplinare ed interdisciplinare, vuole anche essere uno strumento multidimensionale; capace quindi di affrontare l'argomento conflitto, non solo da differenti prospettive culturali, ma a differenti livelli di complessità. Alla sezione "Rivista" di approfondimento scientifico, dal taglio più spiccatamente teorico e speculativo, si affiancano, quindi, sezioni più divulgative, "lights". La sezione "Recensioni" contiene articoli e schede di lettura su saggi, opere letterarie ed artistiche. La sezione "Digressioni" si compone, invece, di tre rubriche: a) Report, che contiene articoli, interviste e reportage; b) CineConflitti, ove vengono recensiti films ed approfondito, più in generale, il tema del conflitto nel cinema, nel teatro e nelle arti visive; c) Speaker's corner, presente nella sola versione online della rivista è, infine, uno spazio libero, a disposizione di tutti gli utenti della rete che vogliono esprimere il loro punto di vista sul conflitto, sollecitati da argomenti di cronaca e/o da questioni "calde".
Studi e saggi, 2012
At least until the beginning of the 1990s, when the paradigm of recognition seemed to supplant the paradigm of redistributive justice theories, all the biggest contemporary political theories attempted to single out injustice in some form of inequality and tried in various ways to make individuals equal within a particular space for interpersonal comparison: whether this be the space of fundamental freedoms, income, wealth, conditions for self-respect, well-being, chances of well-being or capabilities. The objective of this work is to rebuild the main notions of equality and justice which have emerged from the contemporary philosophical-political debate and, at the same time, account for the critical theories that they have inspired, from the theories in which the language of difference adds to or surpasses the language of equality, to the paradigms located radically beyond all those regulatory positions which more or less explicitly arise from the liberal tradition, such as the par...
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https://www.micromega.net/guerra-e-o-pace-il-dilemma-della-religione/, 2023
DIRITTI UMANI: UN’EREDITÀ VIVA, 2020
Finitudine senza dogmi. Studi offerti a roberto Garaventa, 2022
Il canto XX del "Paradiso" - Giustizia e predestinazione, 2014
Amministrazione, cultura giuridica e ricerca empirica, 2018