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Gli effetti di un programma statunitense volto a sostenere le famiglie più povere nelle scelte abitative Le politiche volte ad assicurare un'adeguata sistemazione abitativa alle famiglie più povere rappresentano un pilastro fondamentale di ogni sistema di welfare. A questo proposito una recente risoluzione 1 del Parlamento Europeo ribadisce che "l'accesso all'alloggio costituisce un diritto fondamentale, una condizione preliminare all'esercizio e l'accesso ad altri diritti fondamentali e ad una vita dignitosa". LA SITUAZIONE IN ITALIA In Italia la maggioranza delle famiglie, circa il 68%, vive in case di proprietà, il 21% in affitto. Nelle famiglie proprietarie di casa il capofamiglia ha un età compresa fra i 55 e i 64 anni (79%) o è laureato (76,5%). Gli af-fittuari sono invece i più giovani, con redditi tendenzialmente più bassi. Se consideriamo i capifamiglia sotto i 34 anni la quota di affittuari sale al 38% [Banca d 'Italia, 2012]. Essere proprietari o affittuari determina dunque l'appartenenza a fasce di reddito diverse. Tendono a essere affittuari gli italiani che vivono in condizioni economiche più precarie.
Considerato un orizzonte temporale mensile e data la serie storica dei rendimenti mensili dei titoli azionari contenuti nell'indice S&P
"Numero 23 di “Fata Morgana” dedicato ad "Azione". La deadline per la consegna dei saggi è il 15 gennaio 2014. La proposta (massimo 15 righe) va invece presentata entro il 31 ottobre 2013. Da inviare a: [email protected] Nella proposta bisognerà indicare in maniera chiara la sezione nella quale si colloca il saggio (Focus: saggi, di circa 10 cartelle, di carattere generale in cui il tema del numero è declinato secondo prospettive ampie; Rifrazioni: interventi più brevi, circa 5 cartelle, dedicati a singoli film, immagini, sequenze, legati al tema principale). Si ricorda che i saggi dovranno essere pensati ed elaborati appositamente per la rivista e che “Fata Morgana” prevede la procedura del peer review. Schema del numero: - Azione come praxis - Azione come performance - Azione e incontro - Logica dell’azione e potenza del visibile
Il Valore dell'azione, 2023
Il valore dell'azione (Gli approfondimenti e le idee sul concetto di azione, nel corso dei pensieri filosofici tra la fine dell'Ottocento e inizio del Novecento) (Ispirato al saggio "Per una filosofia dell'azione responsabile" di Michail Bachtin)
Nel 1917 un violento incendio distrusse quasi tutto il centro storico di Salonicco 1 , una città dalla straordinaria continuità di vita, sin dall'anno della sua fondazione, il 315 a.C. 2 . L'ingegnere capo del team che progettò il piano di ricostruzione urbanistica della città subito dopo l'incendio, l'urbanista, architetto e archeologo francese Ernest Hébrard, disegnò due assi perpendicolari al mare, che attraversavano uno l'antica Agorà e l'altro il palazzo di Galerio 3 . A tale progettazione Hébrard non giunse casualmente: grazie alla realizzazione di trincee preventive ci si rese subito conto che lungo i due assi si snodavano i principali edifici pubblici di Salonicco di età greca e romana ( .
Ho avuto il piacere di poter leggere prima della sua pubblicazione per le edizioni Simmetria di Roma l'ultimo lavoro lasciato incompiuto da Domizia Lanzetta, autrice di numerosi saggi sulla Roma delle origini e sugli aspetti meno conosciuti della sua spiritualità complessa e articolata.
RIVISTA MUNUS EDITORIALE SCIENTIFICA, 2013
GIOVANNA MARCHIANÒ WHITE LIST, ELENCHI DI MERITO E RATING DI LEGALITÀ: SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA? SOMMARIO: 1. Il metodo delle c.d. liste per la qualificazione delle imprese. -2. Problemi de jure condito e de jure condendo in tema di idoneità delle imprese nella contrattualistica pubblica. -3. L'elenco delle imprese. -3.1. Il ruolo dell'Autorità di Vigilanza: problemi e prospettive. -3.2. Il rating delle imprese adottato dall'Autorità Antitrust. -3.3. Le white list istituite presso le prefetture con particolare riferimento all'esperienza maturata nelle zone sismiche. -3.4. Le liste di merito nella legge regionale per l'Emilia Romagna. -4. Le incrinature al principio di adozione dei «bandi tipo» e della tassatività delle cause di esclusione dalle gare pubbliche. -5. Una semplificazione complicante. Munus, n. 1, 2013 Editoriale Scientifica srl giovanna marchianò giovanna marchianò
«La maggior parte di coloro che hanno scritto degli affetti e del modo di vivere degli uomini», scrive Spinoza inE3praef, «non ha cessato di denunciare le passioni come «ripugnanti alla ragione, vane, assurde ed orrende», interpretandole come l'espressione di «non so quale vizio della natura umana, che essi per questa ragione compiangono, deridono, disprezzano o come accade per lo più detestano». Subito dopo aver esposto l'atteggiamento di coloro che «hanno scritto degli affetti e del modo di vivere degli uomini», però, Spinoza non manca di ricordare, quasi di passaggio, che «chi ha saputo denigrare con maggiore eloquenza ed arguzia l'impotenza della mente umana è tenuto come divino». Essere «tenuto per divino» è ciò che può capitare a un uomo quando si ritrova oggetto di «devozione», un affetto che indica nel Tractatus theologico-politicus l'atteggiamento di sottomissione a Dio, e nell'Etica l'amore che possiamo provare per un uomo in ragione dell'ammirazione e della venerazione che suscita in noi la presunta eccezionalità delle sue virtù, e che ci spingo a considerarlo non più come un nostro «eguale» (E3p55cor2), ma come «di gran lunga superiore a noi» (E3p52sch). La retorica di colui che con grande eloquenza ed arguzia denigra la natura umana, e mette in risalto la natura viziosa delle passioni, umane viene insomma subito denunciata da Spinoza come indirizzata a suscitare il riconoscimento delle sue virtù e alla conseguente affermazione della sua superiorità ed «autorità» (E1app). Si tratta di un discorso esso stesso appassionato, mosso dall'ambizione con la quale il filosofo e il teologo pretendono di imporre un ideale ascetico di rinuncia alle passioni (E4p45sch), capace di indurre chi inevitabilmente le prova a vergognarsi di sé, a tenere a freno i propri desideri, a delegare ad altri, considerati superiori e magari «interpreti di Dio» (E1app), l'autorità di giudicare del bene e del male, del vizio e della virtù, del merito e della colpa. Il compito E3praef assegna al discorso sull'«origine e la natura delle passioni», nella più netta contrapposizione frontale al discorso dominante, è quello di conoscerle nella loro necessità, come delle proprietà coerenti rispetto alle «leggi e regole universali della natura secondo le quali tutto avviene e si muta […], che sono ovunque e sempre le medesime». La libertà dell'uomo di fronte alle passioni che tendono a soggiogarlo passa infatti non attraverso il loro volontaristico rifiuto, ma innanzitutto attraverso la loro intelligenza, e lo smascheramento di due forme di dominio inestricabilmente intrecciate: quello interno che la volontà pretende di esercitare sulle passioni, e che invece ne subisce proprio nella misura in cui pretende di negarle, e quello esterno che l'uomo esercita sull'altro uomo. Ma come si
Oggi ci tocca, giusto per darvi un attimo un'idea di quello che andremo a dire nelle prossime cinque ore di lezione, tra oggi e lunedì andremo a vedere in primo luogo il generale impatto e la partecipazione nel nostro paese che l'Unione Europea ha avuto sul generale approccio del potere pubblico ai rapporti economici, alla regolazione dei rapporti economici e alla gestione, intesa nel senso generale, di una serie economica. Poi faremo un focus abbastanza specifico sulla tutela della concorrenza, in quanto è una delle principali voci, forse la più rilevante, sulla quale si incentra diciamo l'attuale scommessa fondamentale circa il dovere per l'economia, fra livello nazionale e livello europeo. Proseguiamo.
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Trib. Bari 13 febbraio, in Foro it., 2024
il nuovo processo "ordinario" di cognizione di primo grado, 2023
EuroStudium 3w, 55, 2020, pp. 56-76, 2020