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La dimensione fraterna e la guerra

2022, Quaderni di Gestalt

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Abstract

La dimensione fraterna e la guerra The Fraternal Dimension and the War Il numero 2022-1 dei Quaderni di Gestalt ha per titolo la dimensione fraterna-un tema a cui da qualche tempo il nostro Istituto sta dedicando le sue riflessioni cliniche, che vedono una prima forma scritta nella sezione Relazioni, con un contributo di Elisabetta Conte e Alessia Repossi. Ma questo tema merita una riflessione speciale in questo editoriale. La prospettiva del rapporto tra fratelli è sempre orizzontale e ci riporta al senso della parità, del sostegno reciproco, del ritrovare se stesso nell'altro e quindi della spinta alla cooperazione e alla continua ricerca di un contatto profondo: idee che in questa epoca sembrano cozzare con una realtà drammaticamente intrisa di individualismo e di prevaricazione sul "diverso da me", in una visione narcisistica della vita e del rapporto tra le nazioni che, nella nostra visione gestaltica, è sinonimo di annientamento e quindi di patogenesi. Nel presentare ai lettori questo numero, dunque, non posso che cogliere ed evidenziare l'aggancio con la tremenda attualità, che sembra contraddire il bene prezioso della fratellanza umana. Nella notte del 24 febbraio del 2022 è esploso un conflitto tanto terribile quanto assurdo. La Russia ha invaso l'Ucraina, e da allora sino al momento in cui scrivo queste righe, migliaia di persone, sia militari che civili, sono state uccise o deprivate di tutto: del frutto delle loro fatiche, delle loro passioni e della loro identità. Assistiamo tutti, impotenti, a questa ondata di violenza e non abbiamo parole "giuste" per rispondere alla domanda fondamentale: "Perché?". Quel che ci lascia ancora più sbigottiti è la consapevolezza che i popoli ucraini e russi sono, per l'appunto, fratelli. Sono uniti da forti legami parentali e culturali, da ideali comuni di libertà e reciproco rispetto, dalla bellezza delle loro città e della loro arte.