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2022
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Pars dissertationis della tesi dottorale titolata: MOVIMENTO ECUMENICO DI SICILIA. Il contributo del cardinale Salvatore Pappalardo e delle Chiese di Sicilia al dialogo cattolico-ortodosso nel Mediterraneo degli anni Settanta-Ottanta del XX secolo.
Età arcaica e classica; vasi con superficie priva di decorazione; tipologia; contesti. As in many ancient centers, also in those of the hinterland of Sicily there is pottery of common use, not painted and without any decoration on the surface; it is found both in buildings and in sanctuaries, as well as in grave goods. In the light of the reference contexts and comparisons with specimens found in other ancient centres, an attempt will be made to enucleate the most recurring shapes, also attempting to identify the workshops where they were produced and their function. Consideration will be given to indigenous sites of Sikan ethnicity such as Sabucina, Vassallaggi, Marianopoli, which were intensively frequented between the 6th and 5th centuries B.C. and which came into contact with the colonial centres first of Gela and then of Agrigento.
St Nicholas is the Saint with more interconfessional churches. In the world are about 3000 Orthodox, 3000 Roman Catholic, 1200 Protestants (Anglican and Lutheran). Although for different reasons and with different approaches he is very much loved by all the people. His Basilica in Bari, where his bones rest, is attended by a great number of pilgrims from everywhere. The Russians and all the Slavs have not only the feast of his birth to the heaven (6 of December) but also the Translation feast, that is the arrival to Bari from Myra in Asia Minor the 9th of May 1087 (that is a catholic feast posterior to the schism of 1054). The Dominican Fathers who take care of the Pontifical Basilica since 1951 have as their mission the coming together of all Christians.
In questa quinta edizione del "Premio Ulisse" abbiamo voluto dare alle stampe il libro del Prof. Melchiorre Trigilia intitolato "1 viaggi ed i luoghi di Ulisse in Sicilia", non solo per scoprire le origini del Premio che porta il nome dell'eroe omerico, simbolo per antonomasia della "virtù e brama di conoscenza" dell'universale umano ingegno; ma soprattutto perché, al confine tra mito, storia e geografia millenaria della Sicilia, la nostra terra in particolare può vantare, come provano le accurate ricerche dell'autore, più di ogni altra, grazie ai numerosi riscontri, i nomi ed i luoghi, di aver ospitato il Viaggiatore e conoscitore di nuove terre, popoli e civiltà, la cui sete di ricerca e conquista continua ancor oggi e continuerà domani nell'esplorazione di nuove frontiere sconosciute.
"Boccaccio e la Sicilia", a cura di Giuseppe Manitta, Il Convivio 2015, pp. 342
4. LAYOUT DEL’IDEA PROGETTO il Presente Progetto, LUESM, per la realizzazione a Caltagirone di una UNIVERSITA’ EUROPEA PER GLI EMIGRATI che per la prima volta offre l’intera gamma di discipline a : • 2.000 studenti / anno, provenienti da tutti i del Mediterraneo per la formazione in una Università con diverse sedi ripartite nei Paesi Europei La Sede di Caltagirone prevede l’allocazione fissa di : 1. Università degli Studi (aule, laboratori, Biblioteche, Database) 2. Campus Universitario 3. Scuola di alta formazione dell’artigianato i mediterraneo Cosa prevede il Campus di Caltagirone - 2.000 STUDENTI - DA 2OO a 400 tra DOCENTI e RICERCATORI - Aule d’insegnamento, Biblioteche, Sale Studi, Laboratori) - Attrezzature di Laboratorio (leasing) Campus Universitario – Residenze Studenti - Campus Universitario – Residenze Docenti - arredati cadauno (200 - 400 p.l.), - . Aree sportive, refettori, servizi, verde attrezzato - artigianato (leasing) Almeno 500 studenti dell’Università avranno bisogno di altrettante camere in affitto/ pensione in città, poiché nella progettazione dell’Università si è praticata la scelta di evitare volutamente una copertura totale dei fabbisogni di alloggiamento, per lasciare ai proprietari di case in città la possibilità di ottenere una piccola entrata extra dall’affitto di una camera ad uno studente pensionante. Il complesso Universitario darà vita a fast-food, pub, bar e locali per i giovani.
Mi è stato consigliato e dato da mio figlio Federico la lettura del testo: Italiani in Tunisia-Passato e presente di un'emigrazione di Gianturco Giovanna e Zaccai Claudia, edizione Angelo Guerini e Associati S.p.A.-Milano, novembre 2004. Le autrici sono due ricercatrici e l'opera è uno studio sociologico della migrazione "italiana" in Tunisia. Una volta una persona anziana u 'zzu Stefanu, pace a l'anima sua, mi raccontò che era stato emigrato in Algeria. Siciliani ve ne erano tantissimi, addirittura si arrivò a contare prima della fine del XIX secolo quasi una decina di migliaia e nella prima metà del secolo successivo a quasi 40.000. U 'zzu Stefano mi raccontò che i Siciliani erano dediti all'agricoltura, pesca e anche costruzioni di case. I Siciliani facevano i muratori, i carpentieri, falegnami, abbianchini, elettricisti, fabbri, idraulici e tutto ciò che comprendeva l'artigianato. Ricorda che si stava bene tra Algerini e Siciliani. Se non che la mania espansionistica fascista incominciò a fare ingelosire le autorità francesi. I quali iniziarono a mettere in giro delle voci su i Siciliani che erano dei "terribili assassini mafiosi" rompendo quell'armonia di convivenza tra le due etnie fin a quando, raccontava u 'zzu Stefano, sono stati costretti andare via e abbandonare ogni cosa. Alì Noureddine nel suo testo: Les étrangers et la justice pénale française à Sousse. Le cas de la "criminalità sicilienne" (1888-98) nel sostenere la tesi che il siciliano non è né violento né arretrato documentò ciò che i Francesi accusavano ai Siciliani:"criminali incalliti,irascibili, imprevedibili, violenti e molto pericolosi nella loro maggioranza gli europei della Reggenza e la popolazione tunisina accettarono questa rappresentazione negativa dell'elemento siciliano. Il luogo comune del siciliano bellicoso, armato di coltello o di revolver, che uccide per futili motivi rimase fisso nel tempo". Il pregiudizio razziale francese su i Siciliani aveva origini "italiane". Per la repressione piemontese al Regno delle Due Sicilie il potere italiano si servì delle teorie razziste di Lombrosio. E queste teorie furono il biglietto di presentazione per i Siciliani, Napoletani, Calabresi e Pugliesi che sfuggirono sia nel Mediterraneo che nelle americhe. Lombroso è stato seguito da altri teorici del razzismo:
QUANDO GLI ELEFANTI VIVEVANO IN SICILIA di Ignazio Messana, 2018
per i preziosi consigli e suggerimenti tecnici. Un particolare ringraziamento al prof. Benedetto Barranca, giornalista, per la revisione del testo. Un sentito ringraziamento al prof. Antonino Piccolo, presidente dell'UNITRE di Alcamo, per avere contribuito alla traduzione in lingua inglese della prefazione ed avere collaborato attivamente alla pubblicazione del libro.
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RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO, 2023
Itinerari Ecumenici - Tempi di Unità - Periodico della Comunità di Gesù - 5 Febbraio 2006
E. Rodriguez Gonzalez, S. Celestino Perez (Eds), Tarteso. Nuevas Fronteras [MYTRA 12], Mérida, 2023
Misión Jurídica, 2019
Discorsi sull’amianto o discorsi sul metodo? Ipotesi, pratica e verità in un’analisi di caso, 2021
“Materia giudaica”. XXII (2017), pp. 119-148., 2017
Pubblichiamo il messaggio finale della Terza Assemblea Ecumenica Europea, celebrata a Sibiu, Romania dal 4 al 9 settembre 2007 della Commissione Preparatoria dell’AEE3.