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2015, Proceedings e report
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Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com).
Short report about phisiology, development and diseases of memory (in italian)
Analisi del significato della giornata del ricordo, istituita nel 2005
9° Congresso Città e Territorio Virtuale, Roma, 2, 3 e 4 ottobre 2013
1. La cultura del ricordo L'arte della memoria è saldamente radicato nella tradizione occidentale. Suo inventore è considerato il poeta greco Simonide, i romani codificarono quest'arte come una delle cinque partizioni della retorica e la trasmisero al Medioevo e al Rinascimento. Il principio della mnemotecnica consiste nello scegliere determinati luoghi e produrre immagini interiori delle cose da preservare nella coscienza agganciandole ai luoghi voluti. In tal modo la successione dei luoghi conserverà l'ordine della materia e le immagini così prodotto indicheranno le cose stesse. Possiamo distinguere "memoria naturale" e "memoria artificiale". L'arte della memoria è il fondamento della memoria "artificiale": consente al singolo di accogliere e disporre di una quantità di nozioni che verranno usate ai fini dell'argomentazione retorica. La cultura del ricordo non è compatibile con l'arte della memoria. L'arte della memoria concerne il singolo, e gli fornisce delle tecniche per esercitare la sua memoria, ossia migliorare capacità individuali. La cultura del ricordo risponde all'adempimento di un obbligo sociale. La cultura del ricordo concerne il gruppo. La domanda principale che il gruppo si pone è: Che cos'è che non dobbiamo dimenticare ? La cultura del ricordo quindi ha a che fare con la memoria che crea comunità e ,a differenza dell'arte della memoria che si manifesta principalmente in Occidente come tecnica specifica per la retorica, rappresenta un fenomeno universale. Non è infatti possibile pensare un raggruppamento sociale in cui non sia possibile attestare forme di cultura del ricordo. Nello specifico, per quanto universale, la cultura del ricordo acquisisce un ruolo fondante per un particolare popolo: gli Israeliti. Presso di loro, infatti, la cultura del ricordo acquistò una funzione sacrale: l'imperativo: conserva e ricorda. In tal modo esso è diventato popolo in senso affatto nuovo: è diventato prototipo della nazione. Dal carattere elettivo del popoli israeliano, generato attraverso il principio della contrapposizione etnica, deriva quello del ricordo: l'essere eletto non significa altro che un complesso di obblighi che in nessun caso devono cadere in oblio e solo in questo caso la cultura del ricordo diviene memoria artificiale ossia arte della memoria. La spazio afferisce all'arte della memoria mentre il tempo alla cultura del ricordo. Esso afferisce alla progettazione e speranza, ossia alla formazione di orizzonti concettuali e tempo sociale. Il tempo può essere intenso come scansione temporale del passato, presente e futuro. Ciò che accade nell'oggi appartiene già al passato, ma al contempo è proiettato nell'orizzonte futuro. Rispetto allo scorrere del tempo, le società possono assumere atteggiamenti diversi come "vivere alla giornata" dei Barbari e affidare l'oggi al passato che implica la sparizione e l'oblio, oppure regolare l'oggi sulla lunghezza d'onda della durevolezza come progetto in vista dell'eternità, oppure ponendosi il domani davanti agli occhi e gli interessi dell'eternità nel cuore-proiettare l'oggi nel domani ma preservando lo "ieri" come i sovrani egizi. Quindi il passato nasce solo nel momento in cui ci si riferisce ad esso. Questa asserzione si riferisce in particolare ai due concetti: cultura del ricordo e riferimento al passato. Affinché ci si possa riferire al passato, quest'ultimo deve entrare come tale nella coscienza. Ciò presuppone due cose: 1. Il passato non deve essere scomparso del tutto: devono esserci delle testimonianze. 2. Queste testimonianze devono presentare una diversità caratteristica rispetto all'oggi. La prima di queste condizioni è auto-evidente. La seconda può essere chiarita dal fenomeno del mutamento linguistico. Il mutamento fa parte delle condizioni naturali della vita di una lingua: non esistono lingue naturali che non abbiano vissuto trasformazioni. Tale mutamento riaffiora nella coscienza quando si conservano stadi linguistici più antichi. Altra condizione p che lo stadio linguistico conservato abbia sviluppato una diversità abbastanza autonomo rispetto alla lingua parlata da presentarsi alla coscienza come lingua autonoma. La differenza tra il vecchio e il nuovo può affiorare nella conoscenza grazie a molti fattori e su piani del tutto diversi da quello linguistico. Ogni rottura profonda della tradizione può portare alla nascita del passato, quando dopo una rottura si tenta di ricominciare da capo. I nuovi inizi si presentano sempre sotto la forma di una ripresa del passato. Nella misura in cui rendono accessibile il futuro, essi producono, ricostruiscono e scoprono il passato. Ciò si potrebbe mostrare con i vari rinascimenti della storia.
Numero 25 di “Fata Morgana” dedicato a Memoria. La deadline per la consegna dei saggi è il 30 settembre 2014. La proposta (massimo 15 righe) va invece presentata entro il 15 luglio 2014. Nella proposta bisognerà indicare in maniera chiara la sezione nella quale si colloca il saggio: Focus (saggi, di circa 15 cartelle, 30.000 battute, di carattere generale in cui il tema del numero è declinato secondo prospettive ampie) o Rifrazioni (interventi più brevi, circa 8 cartelle, 15.000 battute, dedicati a singoli film, immagini, sequenze, legati al tema principale). Si ricorda che i saggi dovranno essere pensati ed elaborati appositamente per la rivista e che “Fata Morgana” prevede la procedura del peer review. Da inviare a: [email protected] _______________ The 25 issue of “Fata Morgana” which is dedicated to Memory. The deadline for the submission of essays is September 31, 2014. The proposal (max 15 lines) should be received by July 15, 2014. In the proposal please clearly indicate the section in which you place the essay (essays for the Focus section, where the main theme is developed in a wider perspective, should be about 15 pages in length, 4.000 words; essays for the Rifrazioni section, which includes shorter entries dedicated to single films, images or sequences relating to the main theme, should be about 8 pages in length, 2.000 words). Please note that essays should be written specifically for the journal and that “Fata Morgana” is a peer reviewed journal. Send to: [email protected]"
Rivista di filologia cognitiva, 2005
Nella quinta parte del trattato di poetica noto con il nome di Leys d'Amors, Guilhem Molinier, il giurista incaricato di redigere l'opera dal Consistori del Gay Saber, mostra praticamente come chiunque, «cant que sia durs e rudes», possa procedere nella composizione di versi.
Analisi preliminare sulle attività culturali promosse a Modena in collaborazione con il Tavolo della Memoria del Comune di Modena in occasione di tre ricorrenze civili (27 gennaio, Giorno della Memoria; 10 febbraio, Giorno del Ricordo; 25 aprile, Anniversario della Liberazione) tra il 2000 e il 2015
In: Mario Capasso (a cura di), Quattro incontri sulla Cultura Classica. Dal bimillenario della morte di Augusto all’insegnamento delle lingue classiche, Lecce, Pensa Multimedia, 2019, 469-484
The topic of my paper is memory and oblivion in the literary field, as it appears in the work of Quintilian and, in particular, in the tenth book of his Institutio oratoria. After some general considerations, I focus on the comparison between the Roman writer and his Greek predecessor, Dionysius of Halicarnassus, about the construction of a shared literary memory in order thereby to identify what are the motivations and the discursive strategies Quintilian uses in the devel- opment of this dynamic process between memory and oblivion.
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Usi e piaceri del turismo. Percorsi semiotici, a cura di I. Pezzini, L. Virgolin, Aracne, Collana Riflessi, pp. 249-272, 2020
Prefazione a: F. ATTRUIA-E.RUSSO (ed), La memoria collettiva. Saggi di linguistica e letteratura, 2021