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2021, «Per Leggere»
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Lettura e valutazione degli articoli (Open Peer Review) La rivista "Per leggere" riceve e valuta commenti, letture (lectiones) e edizioni critiche di testi della tradizione letteraria. Gli articoli, che devono rispettare le norme redazionali pubblicate sul sito www.rivistaperleggere.it, sono inviati in formato elettronico all'indirizzo della redazione e vengono sottoposti a una prima valutazione da parte della direzione, che provvede a recapitarli in forma anonima a due revisori, i quali sono invitati a fornire un parere scritto accompagnato da eventuali suggerimenti di modifiche o approfondimenti. In caso di parere divergente, la direzione individua un terzo revisore al quale sottoporre l'articolo. Sulla base del parere dei revisori, l'articolo può essere accettato senza riserve, accettato a condizione che l'autore lo sottoponga a modifiche, oppure respinto. I revisori sono individuati dalla direzione tra i membri del comitato scientifico o tra esperti esterni. I nominativi dei revisori sono resi noti alla fine di ciascuna annata. Una volta accettato, l'articolo viene trasmesso alla redazione, che provvede a comunicare all'autore il numero del fascicolo in cui sarà pubblicato. Gli autori degli articoli sono infine invitati a consegnare in allegato al testo definitivo l'elenco dei nomi, l'eventuale indice dei manoscritti citati, l'abstract dell'articolo in lingua italiana e inglese. Classificazione ANVUR: fascia A Per i numeri 40 e 41 sono stati revisori, secondo la formula del 'doppio cieco'
Italique, 1998
Come in limpido vetro o in onda pura, Se il destr'occhio del ciel risplende in lui, Mirar si può quel che ne' raggi sui Debil vista mirar non s'assicura, 4 Così la mia, ch'altro veder non cura, Perde, Donna real, mirando in vui Che siete un nuovo sole oggi fra nui: Ch'occhio non sano a gran splendor non dura.
While we wait for the forthcoming edition of Burchiello's poetry, the first English translation of his work, by F. Alfie and A. Feng, I share my ageing introduction to "I Sonetti del Burchiello", a cura di M. Zaccarello, Torino, Einaudi, 2004, pp. V-XXX (a full legenda to the sonnets' witnesses and to bibliographical references may be read at p. 311-339 of the volume).
La glorïosa fama di Davitti che Minerva cantò con dolci versi, sendo gli Ebrei spiriti perversi dal malvagio Fiton morsi e trafitti. 4 E perché e granchi son miglior rifritti, pietà mi venne e sì gli ricopersi in Galilëa ubi Petro spersi ante musica gal ter negavitti. 8 Coche dabosior stinche tralech fest istu mitaur guzinon irabisister zucche sanza sprech 11 Allabismile talabal meon leïselem scasach salem malech algul ganzir marai gracalbeon; 14 e disse «Nonne non, -al general che stava con riguardinon sunt, non sunti pisces pro Lumbardi» 1 . 17
XCI E mezuli eran già nelle capruggine 91 XCII Questi che hanno studiato il Pecorone 92 XCIII Va' in mercato, Giorgin, tien qui un grosso 93 XCIV I' non so chi tu sia ma standom'hic 94 XCV Di darme tante lode omai scivich 95 XCVI Pignatte con bombarde e duo mulini 96 XCVII Io ho studiato il corso de' destini 97 XCVIII Demo a Viniesa siei cappuzi al soldo 98 XCIX A meza notte, quasi in sulla nona 99 C Donne malmaritate e mercatanti 100 CI Gaine di scambietti e cappucciai 101 CII L'asseguitor del podestà degli Otto 102 CIII Chi guarir presto delle gotte vuole 103 CIV Cimice e pulce con molti pidocchi 104 CV Gli amorosi di Laüre e di Giove 105 CVI Nencio con mona Ciola e mona Lapa 106 CVII Parmi veder pur Dedalo che muova 107 CVIII Ècci una cosa quanto più la smalli 108 CIX Burchiel mie car, se tu girai alla fonte 109 CX Ben ti se' fatto sopra 'l Burchiel conte 110 CXI Burchiello, or son le poste nostre sconte 111 CXII Rosel, tu toccherai di molte cionte 112 CXIII Ben se' gagliardo, fante, in sul garrire 113 CXIV Buffon non di comun né d'alcun sire 114 CXV Rosel mie caro, o cherica apostolica 115 CXVI Fiorrancio mio, dè fuggiti a letto 116 CXVII Non pregato d'alcun, Rosel, ma sponte 117 CXVIII Rosel, per rimbeccarti a fronte a fronte 118 CXIX Fior di borrana, se vuo' dire in rima 119 CXX Caro Burchiel[lo] mio, se 'l vero ho inteso 120
Giornale Storico della Letteratura Italiana, vol. CXCVIII, 2021
Il ms. Grumelli della Civica Biblioteca di Bergamo (cass. 6.1), unico testimone latore della seconda redazione del commento di Alberico da Rosciate, trasmette un sonetto adespoto dedicato non al poeta, ma, inusualmente, al commentatore. Dopo una prima parte, più generale, dedicata alla disamina dei testi in laude di Dante o in ricordo della sua opera trasmessi unitamente ai commenti danteschi, il contributo presenta la trascrizione del sonetto corredata da un breve commento finalizzato a rintracciare i vari innesti intertestuali e le più diffuse reminiscenze dantesche.
Una burla (e tre sonetti inediti?) di Luigi PIrandello, 2020
All’interno del carteggio Pirandello-Spezi, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, il manoscritto ARC 46 AS Pirandello 13, reca tre sonetti ancora inediti dell’autore agrigentino. Si tratta di tre sonetti giocosi composti da Pirandello nel corso della villeggiatura che ebbe sul Monte Cavo nel 1893, poi trascritti da Spezi. Si dà conto dei sonetti e dell’occasione in cui essi furono composti. Parole chiave: Pirandello, Sonetti, Inediti
edito in «Per leggere», X, 2006, pp. 89-99
Debole spirito, alito tenace ch'abiti dove più buia è la mente, dove ogni grido scende nella pace e i giorni chiusi, l'erbe e i visi spenti, tu non lasciarmi ora che intendo quanti saranno, e soli, gli anni dei miei giorni. Parte di me già copre l'ombra; e sperde il vero, se le mani tendo, in polvere. Tu appena un fiato sei della mia polvere. Come alle fronde ferme nelle notti d'afa dall'aria sottili parole, parole ancora dal fondo dei sonni so che anzi l'alba mi rechi. Ma il giorno non le ritrova e non le riconosco. 1951 tit. Falso sonetto] DG Sonetto 1 spirito,] DG spirito 4 spenti,] DG spenti 5 lasciarmi ora] BO lasciarmi, ora 6 saranno, e soli, gli anni dei miei giorni] BO DG PE 59 pochi anni ancora ormai andrò nel giorno PE 69 PE pochi anni ancora andrò così nel giorno 8 il vero] BO DG PE 59 le cose 9 polvere.] BO polvere; 11 parole,] BO DG parole 13 so che anzi l'alba mi rechi. Ma il giorno] BO anzi l'alba ad ogni uomo levi eguali. 14 non le ritrova e non le riconosco] BO Non lasciarmi, remoto alito, solo DG non le ritrova, e non ti riconosco PER LEGGERE N. 10 -PRIMAVERA 2006 4 8 11 14 * Le raccolte di Fortini si citano, salvo diversa indicazione, dalle edizioni seguenti e si abbreviano così: DG = I destini generali, Roma-Caltanissetta, Sciascia, 1956; FV = Foglio di via, in Una volta per sempre.
“Fly me to the Moon”. La Luna nell’immaginario umano, a cura di L. Beltrami, L. Nicolini e L. Pagani, Genova, Genova University Press, [ISBN: 978-88-3618-116-2], 2022, pp. 199-210
L'articolo analizza il tema lunare nelle rime di Burchiello
1996
Michelangelo ZACCARELLO Scuola Normale Superiore -Pisa Al di lá del riconosciuto carattere enigmatico di buona parte dellopera di Burchiello (su cui pendono peraltro complesse questioni attributive) ', lo seacco esegetico palesato dalIa critica recente origina a mio parere da alcuni aspetti estrinseci, a partire naturalmente dalIa perdurante indisponibilitá di un testo criticamente stabilito che svincoli dalIa infida vulgata settecentesca 2.
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Cuadernos de Filología Italiana, 2017
[rec. a W. Pötters, Nascita del sonetto. Metrica e matematica al tempo di Federico II], edito in «Stilistica e metrica italiana», I, 2001, pp. 328-36
Silvana editoriale, 2024
Italique Poesie Italienne De La Renaissance, 1998
Otto studi sul sonetto. Dai Siciliani al Manierismo, a cura di Laura Facini e Arnaldo Soldani, Padova, Libreriauniversitaria.it, 2017, pp. 213-251
Forme, strutture e didattica dell’italiano. Studi per i 60 anni di Massimo Palermo
Per Leggere, 2024
Chi ride ultimo. Parodia, satira, umorismi
Poesie a Lentini anno XVIII, 2017
in «Rivista di studi danteschi» 18, pp. 184-200, 2018
Mosaico Italiano, 2009
Memoria poetica: questioni filologiche e problemi di metodo, a cura di Giuseppe Alvino, Marco Berisso, Irene Falini, Genova, Genova University Press, 2019