Academia.eduAcademia.edu

La fenice nella letteratura latina

2007, Sezione di Lettere

La fenice nella letteratura latina * 1. Il titolo proposto per questo contributo promette più di quanto si possa mantenere nei limiti di spazio consentiti ad un articolo: circoscriveremo di fatto il nostro discorso alla letteratura latina pagana fino al II secolo d.C., allungando lo sguardo sui rapporti che con essa intrattiene il Phoenix di Claudiano (Carm. min. 27). Daremo per scontate le coordinate essenziali del mito, «ein Thema ohne Ende», per usare la affranta definizione di Bömer 1 : le origini orientali del mito, penetrato nella cultura greca e latina e di lì assunto dalla cultura cristiana; l'associazione dell'uccello fenice con il sole e l'accostamento e contaminazione con miti paralleli di uccelli solari, in particolare con l'egizio benu; gli elementi caratterizzanti il mito-pur nella varietà dei dettagli-(l'unicità, la longevità, l'autorigenerazione del volatile favoloso) e le sue implicazioni cosmologiche, per l'associazione del ciclo vitale della fenice con i grandi cicli cosmici; e, infine, la disponibilità del mito a farsi simbolo, intorno al suo cuore profondo, ovvero il motivo della ciclicità e rigenerazione: e dunque a farsi simbolo di rinnovamento ed eternità, declinato in molteplici figure, sul versante pagano e più ancora sul versante cristiano 2. 1.1. Le prime attestazioni nella letteratura latina si sfumano in una nebbia di incertezza, che vela da un lato un testo perduto e dall'altro un enigmatico frammento. Sappiamo da Plinio il Vecchio (Nat. X 4) che il senatore Manilio 3 , nel 97 a.C., primus atque diligentissime togatorum de eo (scil. phoenice) prodidit, con informazioni dettagliate anche sul processo della rigenerazione (avremo occasione di riparlarne più avanti); e il grammatico Carisio (p. 376 Barw.) ci ha conservato, discutendo di questioni metriche, versi che-dice-sunt in pterygio Phoenicis Laevii novissimae odes Erotopaignion: dunque un frammento di Levio 4 , di un carme (forse) figuratum, in forma di aluccia, con il titolo (forse) di Phoenix, che aveva per tema (forse) l'uccello fenice. Insisto