Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2013
…
16 pages
1 file
2009
This paper present in short the result of a research focused on Giuseppe Verdi Square (Bologna) as public space. The aim of the research was to carry out the different perspectives and interpretation of the square by the different local users. Piazza Verdi, situated in the historic centre of Bologna, is often represented in recent years as a pragmatic place of the "damage" that characterizes the town. In September 2007 the research began, promoted by the Office of Culture & Cor-porate Communication of the University of Bologna in collaboration with the Department of Education and the Department of Sociology, and it’s completed in October 2008. The group of research conducted an analysis of the issues, needs and expectations highlighted by the multiplicity of social actors who use Giuseppe Verdi Square, their practices of daily life, their methods of use of the site, different perceptions and representations of the square produced by these social actors. Besides, it raises ...
2006
La Sapienza", in piazza Borghese 9, oggi occupata dalla Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni", costituisce, insieme al palazzo Borghese e al palazzo detto 'della Famiglia' 1 , una delle quinte della piazza di forma approssimativamente rettangolare che prende nome dalla illustre casata romana .
http://www.ub.edu/claustra/Monestirs/view/697, 2013
monastero benedettino fondato su antiche strutture bizantine nei primi anni del XVI secolo. Scavi archeologici hanno riportato alla luce edifici molto antichi con affreschi di pregio
La piazza d'Italia di Sassari, 2005
Analisi storico urbanistica, con riferimento alla configurazione originaria, e indagine conoscitiva sull’identità dei luoghi e i caratteri consolidati del tessuto urbano, relativamente alla piazza d’Italia di Sassari
testi di Edoardo ARBORIO-MELLA, Gaspare BOSIO, Niccola GABIANI, Silvana CASARTELLI, Sandro CHIERICI (e fotografie di ZODIAQUE), Louis CHARBONNEAU-LASSAY, Edouard URECH - 42 fotografie di Giancarlo MAURI
sposò e fissò la sua residenza a Montagnana, città a cui rimase legato fino alla morte, nonostanti i suoi numerosi viaggi in Ungheria e alcuni anni d'insegnamento a Bologna. Nel 1483 vi ricevette la visita di Marino Sanudo: ma non in quella tradizionalmente nota come "casa di Galeotto Marzio", che non fu la sua abitazione.
Il tenimento di S. Leucio, il cui toponimo trae origine dalla presenza di una cappella citata per la prima volta in una bolla vescovile del 1113, era parte integrante della vasta proprietà della famiglia Acquaviva, feudataria della città di Caserta dal 1509, che dai giardini della residenza nel casale della Torre (identificabile oggi nel palazzo Vecchio) si estendeva verso nord-ovest inglobando anche il palazzo del Boschetto 1 . Oltre ad una serie di fondi agricoli e boschivi, la pertinenza leuciana comprendeva il cosiddetto casino del Belvedere, localizzato ai margini meridionali della proprietà e completato presumibilmente entro il primo quarto del XVI secolo da Andrea Matteo Acquaviva, se in un apprezzo stilato nel 1635 l'edificio è indicato come «palazzo nuovamente fatto, dove si dice a Belvedere sotto la Pendice della Montagna di Santo Lieuci» 2 . Dalla lettura di un ulteriore apprezzo apprendiamo che alla residenza si accedeva attraverso «un portale grande, e magnifico (…), e salendo per grada a cordoni (…) s'entra in una piazzetta», dalla quale si giungeva all'edificio principale «che si posa fra quattro torri circolari ne' suoi quattro angoli» 3 . La compatta costruzione a pianta quadrata, sviluppata su tre livelli caratterizzati da ampie aperture sul paesaggio circostante, doveva presentare le peculiarità tipiche delle ville suburbane, con eleganti giardini e vaste aree dedicate alla produzione agricola e all'attività venatoria. Dall'analisi dei due documenti è possibile ricostruire la distribuzione originaria degli ambienti interni della villa, estremamente razionale: al piano terreno, destinato al personale di servizio, trovavano sistemazione la cucina, il forno, la dispensa e la cantina; il livello superiore, raggiungibile tramite una scalinata posta in facciata, era invece caratterizzato da uno stretto vestibolo dal quale si accedeva ad un salone a doppia altezza, ornato con «figure di buona mano». Direttamente su di esso si aprivano, simmetricamente, quattro ambienti di rappresentanza per lato, anch'essi riccamente affrescati 4 . Al primo piano dell'edificio vi erano una «galleria delle pitture», i guardaroba e le stanze riservate al principe, oltre ad una piccola cappella collocata al di sopra dell'atrio di ingresso e affacciata direttamente sul salone sottostante. In ultimo, il sottotetto era interamente destinato alla servitù. Particolare attenzione doveva essere destinata alla cura dei terreni circostanti: entrambi gli apprezzi descrivono le aree ai lati dell'ingresso, «vitate di lagrime, falangina, grechi, et altri», oltre ai giardini della Loggetta e delle Cetrangole, «compartiti in labirinti altri angolari altri circolari, tutti ornati di fiori di diverse qualità, spetie, et colori intrecciati» 5 , dove ci si poteva intrattenere nei mesi più caldi.
«Tuttovacanza», anno 4, n. 38, luglio 1985
Il racconto di una piazza, a Savigliano, che ha la propria origine nel Medioevo -e forse anche prima- e che ha conservato nel tempo il medesimo ruolo urbanistico modificandosi invece parzialmente nell'aspetto con il trascorrere dei secoli ed adeguandosi alle necessità che la società ha via via imposto. Prima piazza Foranea, poi del Presidio, quindi Vecchia, oggi è dedicata a Santorre di Santa Rosa
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Agorà. Ombre e storia nelle piazze di Napoli, 2022
1 SAN FIORENZO DI BASTIA MONDOVI', 2012
Alessandra Guerrini (a cura di) , Il Medagliere del Palazzo Reale di Torino. Storia e restauro della Sala delle Collezioni, in Bollettino d’Arte, volume speciale, MiBACT, Roma, , 2014
Adventus Hadriani. Investigaciones sobre Arquitectura Adrianea, 2021
SICILIA RITROVATA Arti decorative dai Musei Vaticani e dalla Santa Casa di Loreto, 2012
Rivista Mineralogica Italiana , 1986
in Archeologia Classica, 62, 2011, pp. 413-444
Pignatti L. et alii, a cura di, Atti del convegno IFAU 2018 - Territori fragili. Paesaggi, Città, Architetture, 2nd international forum on architecture and urbanism, Gangemi International, Roma, 2019, pp- 130-140, ISBN 978-88-492-3668-2, 2019
a cura di Bruno Buratti, Massimo Favilla, Gianmario Guidarelli, Ruggero Rugolo, Roma – Venezia, Museo Storico della Guardia di Finanza – Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2019