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Vite parallele: Vitaliano Brancati, Elio Vittorini

Alla fine degli anni Trenta, poco oltre i massacri della guerra di Spagna e poco prima di quelli del secondo conflitto mondiale, il siciliano Elio Vittorini scopre che "non ogni uomo è uomo". Semplice come un teorema, la sua spiegazione, come al solito affidata a coinvolgenti metafore; e limpida, senza contrasti, come la strada assolata ai cui estremi si affrontano, nell'epopea western, l'eroe del Bene e l'antieroe del Male assoluto, della sopraffazione, dell'orrore.