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I classici latini nella biblioteca di Coluccio Salutati

Abstract

Coluccio Salutati arrivò ad allestire una biblioteca privata tra le più vaste dell’epoca. Berthold Louis Ullman fu il primo a proporre una ricostruzione della biblioteca salutatiana, arrivando a catalogare 111 manoscritti. Di questi uno risulta dubbio (BML 66. 2 Giuseppe Flavio Antiquitates) e quattro sono stati rifiutati, non contenendo elementi certi che possano attestare l’appartenenza salutatiana (BML 41.10 Petrarca Canzoniere, BML Ashb. 1726 Rhatorica ad Herennium, BML Edili 213 Cicerone De Officiis, Bibl. nat. de France Catullo) Oggi possiamo affermare che della biblioteca di Salutati ci sono rimasti 148 manoscritti tra certi e altamente probabili. Ma la collezione aveva proporzioni ben più ampie, come indica chiaramente il numero d’ordine «614» che compare nel codice Vat. lat. 845. Ma il numero potrebbe essere anche maggiore. Poggio Bracciolini, infatti, nell’orazione funebre per il Niccoli accennando all’importante lascito dell’amico, e cioè la biblioteca, passa in rassegna le collezioni librarie di altri quattro grandi umanisti, Petrarca, Boccaccio, Marsili e Salutati. Bracciolini attribuisce al Niccoli e al Salutati 800 volumi ciascuno.