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2022, Gazzettino Quelli del Cordusio n.9
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Lectura tenuta alla Casa di Dante in Roma domenica 13 dicembre 2009. Il testo è stato rivisto in base ai criteri del presente volume.
La critica al denaro come elemento peculiare del mondo moderno, accompagna tutta l'opera di Péguy. Non è che al Nostro interessi specificare delle mete di carattere economico, quanto piuttosto di evidenziare gli snodi cruciali della propria epoca. Come la filosofia e il diritto, così anche l'economia poggia le proprie basi su una metafisica. Seguire il discorso che Péguy svolge sul denaro significa allora individuare la metafisica che a suo avviso detta i principi dell'economia, per poi verificarne quelle manifestazioni esterne che rendono venale il mondo moderno. Occorre allora riguardare l'analisi svolta da Péguy sul tempo presente, perché è proprio a questo livello del discorso che il problema viene affrontato. Il nucleo del travisamento operato dal mondo moderno consiste nell'irrigidire il presente, nel narcotizzare quelle forze vitali e feconde che il tempo porta con sé. Ebbene per Péguy il denaro è tutto fuorché un elemento vitale e fecondo. Nel denaro Péguy individua quella forma di irrigidimento che rende venale il tempo moderno. La venalità è derivata interamente dal fatto che per spirito di risparmio si è voluto mettere da parte il presente. E per essere sicuri di metterlo proprio da parte lo si è messo al passato
Monete Antiche, 114, 2020
L'articolo tratta una delle più rare e intriganti emissioni romane repubblicane è senza dubbio quella di un denario a nome di Cetegus, nota in unico esemplare nella Bibliothèque Nationale di Parigi, con n. di inventario 9305 (Fig. 1) e classificato dal Crawford come RRC 288/1, datato al 115-114 a.C.
... PER MEDITERRANEUM. LA MONETA TRA NORD AFRICA ED EUROPA OCCIDENTALE IN ETÀ ANTICA E POST-ANTICA Atti del VI Congresso Internazionale di Numismatica e di Storia monetaria Padova, 27-29 ottobre 2022, 2023
ABSTRACT – The period from Augustus to Commodus is characterised in Cyrenaica by a shortage of coin circulation. Various expedients were therefore used to compensate for this shortage, such as the reuse of older specimens by halving and countermarking. Another characteristic of Cyrenaic finds of the period is the high presence of smaller nominals such as the semisse and quadrant: this already suggests that the economy in the region was characterised by a lower price level than in other areas of the empire.
Irpinia, Ariano Itpino, Vitale storia famiglie illustri
Gazzettino Quelli del Cordusio, 2020
Tutto parte da una moneta acquistata era classificata come CNI 1/11 1 riuscito ad aggiudicarmi il Denaro imperiale solamente dopo una serie di rilanci. Dalla , sono emerse tutta una serie di particolarità che, di seguito dopo una sua rapida descrizione, andrò ad illustrare. Al D/, in campo le lettere I P R T (Imperator), attorno ad un punto, entro cerchio puntinato. appaiono come IRI, mentre la S è posizionata orizzontalmente). Al R/, il campo è occupato dalla seguente iscrizione, su quattro righe ed entro cerchio puntinato: AVG-IOLA-NIV .
Un giovanile errore di Galileo nell'applicazione delle leggi di scala
I giuristi incominciarono ad interessarsi del diritto internazionale del mare nel momento della espansione coloniale verso i nuovi territori d'oltre mare all'incirca nel secolo XVII.
Διονύσιος ὁ Συρακούσιος – Dionysǐus Syracusanus (431/0-368/7 a.C.) Dionisio I di Siracusa detto il Vecchio (per distinguerlo dal figlio e successore) fu il più potente e longevo dei tiranni siracusani, e superò tutti gli altri per abilità politica e militare, riuscendo ad estendere il suo potere praticamente su tutta l'isola, eccetto l'estremità occidentale di pertinenza cartaginese. Suo merito fu quello di avere posto sullo stesso piano Siculi ed Elleni, cercandone l'integrazione in funzione della sua lotta contro Cartagine, che egli bloccò nelle sue mire espansionistiche pur con alterne vicende e ne limitò fortemente il potere costringendola a rinunziare per sempre ad ogni forma di dominio sulle città siceliote. In questo senso Dionisio si può ritenere un precursore della politica di Roma nel Mediterraneo e nella Sicilia. Geniale come politico e come militare (adoperò per primo, durante l'assedio di Mozia, nuove macchine militari, fra cui la catapulta), non fu da meno come amministratore della cosa pubblica, in cui seppe risanare e consolidare le deboli strutture finanziarie dello Stato. Nonostante queste sue qualità, e forse proprio per queste, divenne il bersaglio preferito della critica anti-tirannica di tutti i tempi, antichi e moderni. Attorno alla sua figura si formarono ben presto numerose storie e leggende, numerose quanto stravaganti, il cui aspetto negativo è che non si può né prestarvi fede, né rettificarle, né rifiutarle del tutto (Finley cit., p. 90). La personalità storica del tiranno risulta sfuggente, anche a volere diffidare delle fonti a lui avverse, quale lo storico Timeo, e dare più credito a Filisto (attraverso Diodoro) che, stretto collaboratore di Dionisio, si astenne, nella sua opera sulla Sicilia, dalle esagerazioni e dalle valutazioni fortemente negative presenti in altre testimonianze. In genere più favorevole a Dionisio si mostra Diodoro, anche se lo storico siceliota non tralascia di sottolineare gli insuccessi artistici del tiranno (cfr. nota a T1).
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L'Unica via è il pensiero. Scritti in memoria di Vincenzo Pirro, a cura di Hervé A. Cavallera, 2019
Annalice Del Vecchio de Lima, 2019
Esperienze Letterarie
in "Testi, immagini e filologia nel XVI secolo", a cura di E. Carrara e S. Ginzburg, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2007
Monete Antiche, 103, 2019
Giornale storico della letteratura italiana, 2017
Tesi Di Stefano, 1996
Comunicazione. Bollettino della Società Numismatica Italiana Anno XXIX, N° 68
Atti e Memorie, 2024
Dante e diritto, 2022
Rivista trimestrale di diritto penale dell'economia , 2021