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2016, Studi e saggi
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Like a two-faced Janus, Siro Ferrone carried out both research on theatre and theatre criticism, combining academic research and stage experience. His reviewer activity, carried out without interruptions, is now for the first time transcribed and organically collected in a volume. The articles, which appeared on the pages of “l'Unità-Toscana”, are today an important source for the analysis of significant shows staged in the main Tuscan theatres between 1975 and 1983. The result is the documentation of a period of fertile and avant-garde theatrical production, here retraced through the aware and illuminating testimonies of one of the main Italian historians of performing arts.
Il conoscibile nel cuore del mistero. Dialoghi su Gérard Genette, 2020
2000
◆ Il paradigma tecnologico: come nello stile architettonico dei Metabolisti (anni 60), lo scheletro interno della macchina è espresso in evidenza, quasi orgogliosamente: conoscere il programma equivale a conoscerne il funzionamento interno.◆ Il paradigma metaforico: Si prende una rappresentazione del mondo reale con qualche attinenza all'ambito dell'applicazione, e si imita il modello reale con il modello del computer, attuando una metafora.
Nel delineare il rapporto tra l'ultimo duca di Ferrara, Alfonso II d'Este, ed il teatro delle compagnie professionistiche, ci soffermeremo in particolare su due aspetti, entrambi manifestazione di un atteggiamento definibile come "conservatore" nei confronti della professione comica: la propensione ad usare gli attori individualmente in funzione di intrattenitori ed il disinteresse per le regole che si andavano codificando nel nascente mercato teatrale, a favore di una concezione cortigiana del mestiere attoriale. Si tratta di resistenze facilmente comprensibili, che discendono in un certo senso in modo naturale dalla visione del mondo propria di una corte che vive in pieno una fase di cruciale transizione nella pratica scenica e nella nozione stessa del ruolo che il teatro deve avere nella società e nella cultura. Non sarà comunque inutile soffermarvisi, sia per meglio documentarle, sia per ribadire che la commedia dell'arte nella sua diffusione non cancellò le forme organizzative precedenti, ma vi si introdusse lentamente e per gradi, a volte assumendole e a volte affiancandole. Nonostante l'impetuoso sviluppo del professionismo teatrale, l'"economia di mercato", che progressivamente si emancipò dall'"economia della festa", 1 ebbe il sopravvento (se mai lo ebbe compiutamente) con cadenze di lungo periodo, e di certo nei secoli XVI e XVII -direttamente nelle città sede di corte, indirettamente nelle altre -le esigenze di svago dei principi e l'uso politico delle rappresentazioni rimasero determinanti nel concreto strutturarsi del mondo dello spettacolo e nella vita dei suoi protagonisti, compresi i comici dell'arte.
2017
Ospitiamo qui il progetto dell’ “Osservatorio sulle edizioni critiche” proposto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici dell'Universita degli Studi di Milano, composto da Alberto Cadioli, Paolo Chiesa, Stefano Martinelli Tempesta, William Spaggiari, Roberto Tagliani. Ora il gruppo di lavoro intorno al progetto, coinvolge anche Paolo Borsa, Virna Brigatti, Massimiliano Gaggero, Rossana Guglielmetti, Giulia Ravera. Il progetto e stato presentato in un seminario tenutosi a Milano il 13 settembre 2017 (si veda la Cronaca accolta in questo terzo numero di «Prassi Ecdotiche della Modernita Letteraria: https://riviste.unimi.it/index.php/PEML/article/view/9272 ). Observatory on Critical Editions The project “An Observatory on critical editions” is promoted by the Department of Literature, Philolgy and Linguistics of Universita degli Studi di Milano. The research group is formed by Alberto Cadioli, Paolo Chiesa, Stefano Martinelli Tempesta, W...
Collaborative visual ethnographies and visual self-documentation by cultural minorities.
2022
Alcune annotazioni sulla guerra in Ucraina e la reazione della parte non occidentale del mondo, a partire dai voti all'ONU.
Permalink: http://www.neuroscienze.net/?p=1143 Premessa Ciò che la mente conosce proviene dal cervello, non esistendo un approccio diretto col mondo esterno. La visione è il processo che parte dalle immagini retiniche bidimensionali, coinvolge il nervo ottico ed il collicolo superiore, raggiungendo la corteccia cerebrale. Ci fa scoprire quali cose siano presenti nel mondo esterno e dove si trovino. Identificare l'oggetto che stiamo osservando e collocarlo in uno specifico contesto spaziale sono funzioni distinte, espletate in due vie anatomiche, indipendenti l'una dall'altra. Il sistema parvocellulare -interblob convoglia le informazioni relative alle forme e il parvocellulare-blob quelle relative ai colori. Le due vie terminano nella corteccia inferotemporale, l'area preposta al riconoscimento delle forme. Invece, la localizzazione degli oggetti nello spazio è propria del sistema magnocellulare che termina nella corteccia parietale posteriore, area specifica per quest'attività. L'analisi visiva comporta l'attivazione di diverse vie che sono in parallelo. In passato, si riteneva che fossero in successione come stazioni in serie e che l'integrazione delle informazioni avvenisse in modo progressivo: man mano che erano elaborate, passavano da una stazione alla successiva. Nel sistema di vie in parallelo ognuna con una propria funzione, l'integrazione è interattiva: ogni elemento visivo è trattato da più di una via. In tale processo, sono importanti anche le afferenze alle aree visive provenienti dai centri cerebrali, in grado d'influenzare il grado di attenzione come la corteccia prefrontale, il claustro ed il pulvinar. Questi sistemi permetterebbero ai meccanismi dell'attenzione il collegamento tra le diverse elaborazioni visive. La via magnocellulare connessa all'analisi del movimento e delle relazioni spaziali tra diversi oggetti è essenziale anche per il controllo del movimento. Spostarsi nel mondo esterno richiede una complessa analisi degli stimoli visivi, accompagnata dal riconoscimento delle diverse figure di sfondo e dalla valutazione delle distanze.
Sincronie, schizzo di articolazione globale della composizione (Paul Sacher Stiftung, Sammlung Luciano Berio, mappa «Sincronie»).
Gioacchino "di spirito profetico dotato" che Dante colloca in Paradiso, tra i sapienti del cielo del sole (canto XII), vissuto tra il 1135 e il 1202 circa, è stato considerato il più grande scrittore apocalittico dopo l'evangelista Giovanni, mistico e pensatore fra i più originali e fecondi del nostro Medio Evo, tenuto in grande considerazione dai papi, che lo considerarono prima un eretico e poi un santo, e dai monarchi (fu consigliere di Riccardo Cuor di Leone e dell'imperatrice Costanza). Abate cistercense, ma in contrasto con l'ordine, lo abbandonò verso il 1190 fondando un suo ordine monastico, quello dei florenses, che accentuava il rigore della regola benedettina. A lui furono attribuite numerose profezie apocrife che concorsero a creare la leggenda del "veggente" calabrese. Tutta la riflessione di Gioacchino sulla storia è innervata dal tema trinitario 1 . La sua teologia trinitaria è fondata nell'esperienza orante e mistica, ancorata alla vita liturgica e tutta orientata a valorizzare il registro del simbolico del vissuto cristiano, a combinare l'esercizio argomentante della ratio con la creatività (non arbitraria, ma anche logica) della immaginazione figurale: potenti intuizioni visivi orientano lo sviluppo del suo pensiero teologico. Il contributo principale di Gioacchino fu la sua peculiare visione della storia che 1 La sua peculiare esegesi e interpretazione del processo storico non si darebbe per nulla senza il puntuale riferimento ermeneutico alla dottrina sulla Trinità. Questa investe l'intera sua produzione letteraria, dall'inizio alla fine. Le tre opere principali ne sono un'icastica testimonianza. In sé costituiscono come una trilogia dedicata alle tre persone divine: la Concordia Novi ac Veteris Testamenti, in cinque libri, formula la teoria esegetica e si pone sotto l'emblema del Padre; l'Expositio in Apocalypsim, in otto libri (più il Liber introductorius che riprende, variandolo in alcuni punti lo scritto giovanile Enchiridion super Apocalypsim), svolge il grande disegno scatologico e può essere rapportata al Figlio; lo Psalterium decem chordarum, in tre libri, organizza la visione trinitaria dell'Abate ed è espressamente dedicata allo Spirito.
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PARALELLUS Revista de Estudos de Religião - UNICAP, 2017
La prosa di Eugenio Montale. Generi, forme, contesti, 2022
Quando l’Arte lascia il segno. Collezioni grafiche del Museo Civico di Pordenone, 2023
Nel segno di Masaccio. L'invenzione della prospettiva, ed. Filippo Camerota, (exhibition catalogue, , Uffizi Gallery, Florence, 2001), essay and catalogue entries, pp. 99-106., 2001
Ragione impura: Una Jam Session su …, 2006
Il Pianeta Terra - Testata di approfondimento dell'ANEV (recensito anche nel repertorio bibliografico del Centro Studi Gruppo Abele), 2022
The Editor Antonio L. Palmisano
Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia , 2021