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2014, n. 23, "Azione"
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Il cinema, la semiologia e lo studio dell'"intera vita, nel complesso delle sue azioni" metà degli anni sessanta, quando il dibattito internazionale è perlopiù incentrato sullo sviluppo di una semiologia del linguaggio audiovisivo. Di certo incauto e a tratti contraddittorio nell'elaborazione della sua teoria -tanto da l'intenzione di pensare la semiologia del cinema nell'alveo di una semiologia generale capace di analizzare indistintamente le comunicazioni verbali e i gesti che caratterizzano l'azione degli uomini nella società:
Ermeneutica, estetica, ontologia. A partire da Maurizio Ferraris, ed. T. Andina and C. Barbero, Bologna, Il Mulino, 65-76., 2016
Per quanto le avanguardie ci abbiano invitato ad allargare i confini dell’opera musicale, non c’è ragione di pensare che qualsiasi oggetto o evento possa presentarsi come un’opera musicale. Questo problema è stato affrontato in base ad alcuni principali argomenti: 1) storico/concettuale (senza che ci sia l’idea di opera non ci possono essere opere); 2) ontologico (perché ci sia un’opera occorrono determinate caratteristiche oggettive e strutturali); 3) estetico-valutativo (è opera un oggetto musicale che, di fatto, viene concepito alla luce di un circuito di valutazione). Ripercorreremo queste piste per cercare di capire quale, in fin dei conti, si rivela essere la più pertinente nel delimitare l'effettivo modo di funzionare dell’opera musicale. Questa riflessione dovrebbe permetterci di chiarire in certo modo i rapporti fra estetica e ontologia, e in particolare il primato che è stato talvolta accordato alla seconda nello stabilire un quadro di riflessione di pertinenza estetica.
AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica
In Les mots et les choses Foucault presenta il personaggio di Don Chisciotte come limite epistemico tra Rinascimento e Âge classique. Nell’articolo proposto ci si incarica di descrivere in questi stessi termini l’evoluzione del genere epico nella forma romanzo, avvicinando la lettura foucaultiana a quella fornita dalla Teoria del romanzo di Lukács, dove il Don Chisciotte viene presentato come primo romanzo moderno. Si farà dunque richiamo alla descrizione del Seicento come momento di transizione epistemica e sociale, per individuare tanto nell’emergenza della forma romanzo, quanto nella follia di Don Chisciotte, il sintomo della crisi del sistema simbolico, sociale e politico che aveva giustificato il genere epico. Tale paradigma di lettura verrà applicato all’analisi dei frammenti del Don Chisciotte dedicati all’episodio del teatrino del Mastro Pedro (II, cap. XXV-XXVI).
Il discorso musicale: la musica e i suoi generi testuali nella storia, a cura di F. Finocchiaro, P. Gozza e S. Lombardi Vallauri, Torino, Accademia University Press, 2023, pp. 96-106, 2023
Per un atlante geostorico della letteratura tedesca (1900-1930) II (a cura di Francesco Fiorentino - Gianluca Paolucci - Giovanni Sampaolo), 2023
La fortuna del mito di 'Praga magica' quale topos del modernismo letterario, non soltanto in Italia, si deve notoriamente al libro di Angelo Maria Ripellino, Praga magica, pubblicato nel 1973 e tradotto in numerose lingue, nel quale lo slavista, con un ductus «sconnesso, sbandato, a frastagli, […] a capriccio» 1 , capace di ridare quella peculiare atmosfera, «quell'elemento occulto che potremmo chiamare 'pragheità'» 2 , a partire da una ricognizione sulla letteratura tedesca e ceca scritta a Praga tra la fine Ottocento e l'inizio Novecento, ripercorreva la storia della città alla luce dell'interesse delle sue élite culturali per le dottrine mistiche sviluppatesi nell'ambito dell'esoterismo occidentale, come testimoniavano in particolare le figure dell'imperatore Rodolfo II, appassionato di alchimia, o del rabbino Loew, il creatore del Golem secondo la leggenda ebraica, le quali erano spesso al centro di quella sorta di revival magico caratterizzante la letteratura di fine secolo. Nel frattempo, la narrazione di Praga magica è stata sottoposta a revisione da parte della germanistica. In un articolo del 1994 Peter Demetz, al fine di storicizzare la proposta ermeneutica di Ripellino, si interrogava sui «motivi che avevano sospinto al centro dell'interesse l'immagine specifica della Praga fantastica, magica, mitica, misteriosa» e sull'«ideologia» sottesa a tale operazione 3. Demetz definiva l'affresco di Ripellino un «mito compensatorio» 4 per l'intellettualità praghese e cecoslovacca di sinistra del secondo Novecento, che di fronte al «caotico, grigio, imprevedibile e freddo presente» del totalitarismo socialista si cullava nella «nostalgia» di quel «passato fittizio» 5 , che, come Demetz si proponeva di mostrare, a ben vedere, non era mai esistito. Nel libro 'Aura praghese': dalla letteratura al cinema espressionista
2016
Il contributo inquadra entro la prospettiva di un nuovo diritto costituzionale penale alcune delle piu rilevanti questioni approfondite nel libro di Elvio Fassone, "Fine pena: ora", Sellerio, 2015, in particolare il problema della ostativita e delle presunzioni legislative di tipo assoluto, basate sul diritto penale d'autore. Alla necessita di individualizzare il trattamento penitenziario sembrerebbe dover corrispondere un ruolo piu incisivo del giudice, altrimenti spogliato delle sue piu importanti funzioni.
Homo Cyber Ludens, a cura di M. Accordi Rickards e F. Belsanti, Idra editing, Roma, 2021
Dragana Rapo, 2019
This work examines “Two Women,” one of the most remarkable works of Alberto Moravia, and the cinematic transposition by Vittorio De Sica. Our main focus is on the narrative and cinematographic interpretation of the respective works. The writing of the novel, based on the experience of Moravia when he had to flee Rome in 1943, was suddenly interrupted after eighty pages and completed ten years later until its final publication in 1957. The 1960 film “Two Women,” shot by Vittorio De Sica, features Sophia Loren. Two years later, she received the Academy Award for Best Actress for her interpretation of Cesira. In the introduction, we explain the term ‘neorealism’: the movement which emerged shortly after World War II also as a reaction to the passivity of Italian intellectuals during the years of fascism. From then on, many artists have been expressing their wartime life experiences more objectively and faithfully. The analysis examines the Italian post-war neorealistic style of fiction by Moravia and of film by De Sica. Both artists bring out Italian reality of that period without filters, representing the conditions for women during and after the Second World War.
Configurazioni. Ricerche sulla poesia contemporanea
Questo saggio presenta alcune riflessioni sull’evoluzione dell’antologia in quanto forma e in quanto genere negli ultimi due decenni. Dopo una ricognizione storica e teorica sul tema, si procederà all’analisi di due fenomeni nello specifico, l’ibridazione tipologica e l’ibridazione intermediale, attraverso due studi di caso emblematici: 5x5. Poesia italiana dal nuovo millennio (2019), a cura di Ivan Schiavone, e Asemic writing. Contributi teorici (2018), a cura di Francesco Aprile e Cristiano Caggiula.
L’arte orale. Poesia, musica, performance, 2020
«Poesia sonora, poesia d’azione: la poesia e lo scarto epigenetico», in «L’arte orale. Poesia, musica, performance», a cura di LORENZO CARDILLI e STEFANO LOMBARDI VALLAURI, Mimesis Journal Books, collana di «Mimesis Journal. Scritture della performance», Accademia University Press, Torino, 2020, ISSN 2283-8783, pp. 151-157
Quasi niente: per una linea sottile dell'arte di oggi, in Grazioli E. Panattoni R. (a cura di) Not Straight: documento, piega, inganno, collana Imm' - Cultura dell'immagine, n.1, Moretti & Vitali Editore, Bergamo, 2015, pp.107/126
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"Diálogos con Pasolini - Dialogues avec Pasolini - Dialogues with Pasolini - Dialoghi con Pasolini", in "eu-topias", 27, 2024, pp. 91-97
Sinestesieonline, 2023
Borders Itineraries on the Edges of Iran
S. Scarrocchia, G. Arcidiacono (a cura di), Il Memoriale italiano ad Auschwitz, Sestante edizioni (collana Dialoghi anticocontemporaneo), 2014
Annali Online di Ferrara - Lettere, IX, 1, 2014 (pp. 45-58), 2014
Paolo Caneppele, Sguardi privati. Teorie e prassi del cinema amatoriale, Meltemi, Milano, pp. 424, 2022
SigMa Rivista di Letterature comparate, Teatro e Arti dello spettacolo , 2019
Fuori quadro. Follia e creatività fra arte, cinema e archivio, 2013
Letteratura e cinema: limiti e possibilità di prospettive nella poetica di Andrej Tarkovskij, 2021
Roberto Daolio. Aggregati per differenze, curated by D. Da Pieve, L. De Lena R. Pinto, C. Sinigaglia | Postmedia books, 2017
Harun Farocki. Pensare con gli occhi, 2017
Atti del XIV Congresso della Società internazionale di musicologia (Bologna, 27 agosto-1o settembre 1987) - Trasmissione e recezione delle forme di cultura musicale, vol. III, Free Papers, 1990
Lessico del Comico, 2019
Rivista Di Psicoanalisi, 2014
«Griseldaonline» 22, 2 |2023, 2023