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2022, Trattato delle società - Tomo I Società in generale - Temi generali e operazioni straordinarie - Società e nuove tecnologie - Società di persone
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L'esame è dedicato alla disciplina dell’amministrazione e della rappresentanza delle società di persone, così come regolate agli artt. 2257 e 2258 c.c.: norme codicistiche che, pur previste specificamente per la società semplice, regolano i “modelli” applicabili a tutte le società personali. La materia è analizzata sotto diversi aspetti (dottrinale, giurisprudenziale e legislativo), anche alla luce delle recenti novità legislative in materia di crisi dell’impresa. La trattazione si articola secondo diverse tematiche: la “fonte” del potere di amministrare la società, la persona giuridica amministratrice della società semplice, il problema dell’amministratore non socio e della possibilità o meno della nomina di un amministratore giudiziario nelle società semplici (ed in quelle in nome collettivo), le convergenze e le divergenze tra le funzioni dell’amministrazione e della rappresentanza della società. La trattazione si chiude con un’analisi delle norme che regolano i rapporti tra gli amministratori ed i soci non amministratori, lungo le direttrici del diritto ad avere notizia dell’andamento degli affari sociali, a consultare i documenti sociali, ad ispezionare i luoghi dell’impresa e ad ottenere il rendiconto dagli amministratori.
SOMMARIO: 1. Nozione e fonti. -2. Titolarità del potere e caratteri del rapporto di amministrazione. -3. Amministrazione e rappresentanza. -4. Amministrazione e responsabilità gestoria nelle società di persone. -5. Caratteri legali e opzioni statutarie in tema di organo gestorio di s.p.a. -6. Vicende del rapporto di amministrazione nella s.p.a. -7. Organizzazione interna e regole di funzionamento dell'organo gestorio di s.p.a. -8. Doveri e diritti degli amministratori di s.p.a. -9. Responsabilità degli amministratori di s.p.a. e relative azioni. -10. L'amministrazione nei modelli alternativi e nelle società quotate. -11. L'amministrazione nelle s.r.l. -12. L'amministrazione nelle cooperative.
Le società a partecipazione pubblica tra tutela della concorrenza, moralizzazione e amministrativizzazione di Giuseppe Urbano SOMMARIO: 1. Premessa -2. La società a partecipazione pubblica statale: evoluzione storico-giuridica e ragioni del fenomeno -3. La società a partecipazione pubblica nel contesto locale -4. La società a partecipazione pubblica come tipo di impresa pubblica -5. La capacità delle pubbliche amministrazioni di costituire (o partecipare in) società di capitali -6. La legislazione degli ultimi anni sulle società a partecipazione pubblica tra spinte alla specialità e controspinte al diritto comune -7. I limiti alla costituzione e all'attività delle società a partecipazione pubblica -7.1. I limiti all'attività posti dall'art. 13 del d.l. n. 223/2006 (cd. Decreto Bersani) -7.2. I divieti legali alla costituzione di società a partecipazione pubblica posti dall'art. 3, commi da 27 a 29, della l. n. 244/2007 (legge finanziaria 2008) -7.3. Taglio delle partecipazioni societarie nei Comuni piccoli e medio-piccoli (art. 14, comma 32, del d.l. n. 78/2010) -8. I limiti alla società in house -9. I limiti alla società mista -10. L'ordinamento delle società a partecipazione pubblica tra spinte alla specialità e controspinte al diritto comune -10.1. La spinta alla specialità: le norme speciali sulla moralizzazione del fenomeno -10.2. La spinta alla specialità: l'estensione antielusiva delle norme pubblicistiche o "amministrativizzazione" delle società a partecipazione pubblica -10.2.1. Gli appalti delle società a partecipazione pubblica -10.3. Le controspinte al diritto comune: le vicende relative alla golden share -10.4. La controspinta al diritto comune: la responsabilità per illeciti amministrativi dipendenti da reato -10.5. La controspinta al diritto comune: il ridimensionamento della responsabilità erariale per gli amministratori delle società a partecipazione pubblica -11. Le norme sulla spending review tra tutela della concorrenza e moralizzazione -12. I criteri legislativi di differenziazione delle società a partecipazione pubblica -13. Criteri sostanziali di classificazione delle società a partecipazione pubblica -14. Spunti conclusivi. 1 Per una sintesi dei dati più significativi cfr. Dossier del Servizio Studi -Dipartimento bilancio della Camera dei Deputati su Le società a partecipazione pubblica, Serie Documentazione e Ricerche n. 237 del 27 maggio 2011 che fa riferimento alle ricerche svolte da L. Torchia, Il sistema amministrativo italiano, 2009, pp. 93 e ss.; cfr. anche: Corte dei Conti, Indagine sul fenomeno delle partecipazioni in società ed altri organismi da parte di comuni e province -Relazione conclusiva approvata nell'adunanza del 22 giugno 2010; Assonime, Principi di riordino del quadro giuridico delle società pubbliche, settembre 2008; Rapporto del Centro Europa Ricerche su Ruolo e Governance delle imprese controllate dallo Stato: analisi e proposte per il futuro, gennaio 2008. 2 Per una descrizione dei rapporti tra Stato ed economica, cfr. S. Cassese, La nuova costituzione economica, II ed., 2005, pp. 7 e ss. 3 Cfr. M. Clarich, L'organizzazione, in Appunti per le lezioni di diritto amministrativo, a.a. 2012-2013.
Amministrare , 2018
The essay deals with Giorgio Pastori's theory of public administration, pointing out the very center of his thoughts, the human being. On the ground of the concept of human being (and of its legal value), Pastori's theory proceeds along the concepts of society, Constitution and public administration. In this perspective, the essay examines Pastori's theory of society as concept strictly defined by its historical development, as foundation of Constitution and deepest reason of public organizations; furthermore, the paper point out the highlines of Pastori's idea of Constitution in relation with public administration: Constitution contains the purpose of public administration, its principles and the legal protection of fundamental rights; furthermore, the paper deals with Pastori's theory of public bodies' organization as pluralistic, objective and autonomous from political power. Under this perspective, the paper concludes considering the crisis of society, Constitution and politics in Italy, claiming that in Pastori's thoughts is possible to find valid answers to those crises
2022
L'articolo tratta il tema della posizione dei soci nelle procedure di ristrutturazione dell'impresa. Nella prima parte (paragrafi 1, 2, 3,) gli autori esaminano in termini generali il concetto di "ristrutturazione dell'impresa" ed il ruolo di portatori di interessi diversi dai creditori, in particolare dei soci, nelle procedure di ristrutturazione, in quanto concettualmente diverse e distinte dalle procedure di liquidazione dell'impresa. Sul versante dei diritti di voice dei soci (par. 4), il lavoro affronta, anzitutto, il tema della loro partecipazione alla decisione sull'accesso ad una procedura di ristrutturazione, alla scelta del tipo di procedura e alla definizione dei contenuti del piano, nonché quello delle modalità in cui tale partecipazione si articola. Il tema si intreccia con quello dell'informazione in favore dei soci nella fase iniziale dell'ingresso in procedura. Si esamina, poi, l'atteggiarsi della posizione dei soci rispetto all'approvazione del piano, anche nella specifica ipotesi in cui lo stesso contempli operazioni che, per regola di diritto societario, richiedono il loro consenso. A tal proposito si analizza criticamente la scelta di prevedere la collocazione dei soci, al pari dei creditori, in apposita classe di votanti, sia nella prospettiva del livello di tutela ad essi offerto, sia in quella del contrasto a possibili loro condotte "ostruzionistiche".
Giurisprudenza commerciale, 2008
L'amministrazione nelle s.r.l. a partecipazione pubblica
Le società a partecipazione pubblica tra tutela della concorrenza, moralizzazione e amministrativizzazione di Giuseppe Urbano SOMMARIO: 1. Premessa-2. La società a partecipazione pubblica statale: evoluzione storico-giuridica e ragioni del fenomeno-3. La società a partecipazione pubblica nel contesto locale-4. La società a partecipazione pubblica come tipo di impresa pubblica-5. La capacità delle pubbliche amministrazioni di costituire (o partecipare in) società di capitali-6. La legislazione degli ultimi anni sulle società a partecipazione pubblica tra spinte alla specialità e controspinte al diritto comune-7. I limiti alla costituzione e all'attività delle società a partecipazione pubblica-7.1. I limiti all'attività posti dall'art. 13 del d.l. n. 223/2006 (cd. Decreto Bersani)-7.2. I divieti legali alla costituzione di società a partecipazione pubblica posti dall'art. 3, commi da 27 a 29, della l. n. 244/2007 (legge finanziaria 2008)-7.3. Taglio delle partecipazioni societarie nei Comuni piccoli e medio-piccoli (art. 14, comma 32, del d.l. n. 78/2010)-8. I limiti alla società in house-9. I limiti alla società mista-10. L'ordinamento delle società a partecipazione pubblica tra spinte alla specialità e controspinte al diritto comune-10.1. La spinta alla specialità: le norme speciali sulla moralizzazione del fenomeno-10.2. La spinta alla specialità: l'estensione antielusiva delle norme pubblicistiche o "amministrativizzazione" delle società a partecipazione pubblica-10.2.1. Gli appalti delle società a partecipazione pubblica-10.3. Le controspinte al diritto comune: le vicende relative alla golden share-10.4. La controspinta al diritto comune: la responsabilità per illeciti amministrativi dipendenti da reato-10.5. La controspinta al diritto comune: il ridimensionamento della responsabilità erariale per gli amministratori delle società a partecipazione pubblica-11. Le norme sulla spending review tra tutela della concorrenza e moralizzazione-12. I criteri legislativi di differenziazione delle società a partecipazione pubblica-13. Criteri sostanziali di classificazione delle società a partecipazione pubblica-14. Spunti conclusivi.
Comunità, Milano, 1952
Prime esperienze in fabbrica «Tutto questo non bastava. Bisognava dare consapevolezza di fini al lavoro. E l'ottenerlo non era più compito di un «padrone illuminato», ma della società» (3-4) «vedevo che ogni problema di fabbrica diventava un problema esterno e che solo chi avesse potuto coordinare i problemi interni a quelli esterni sarebbe riuscito a dare la soluzione corretta a tutte le cose» (10) «Se io avessi potuto dimostrare che la fabbrica era un bene comune e non un interesse privato […] Il modo di equilibrare le cose esisteva, ma non era nelle mie mani: occorreva creare una autorità giusta e umana che sapesse conciliare tutte queste cose nell'interesse di tutti. […] Rendere la fabbrica e l'ambiente circostante economicamente solidali.» (11) Come nasce un'idea L'idea di Comunità nasce da uno sforzo di condensazione in una unica formula delle esperienze fatte da AO in diversi campi e, implicitamente, in un'unica «soluzione» tutti i bisogni espressi da decenni dal popolo: libertà, democrazia, socialismo ↓ sintesi «una nuova unità che assommasse e comprendesse organicamente i poteri del Prefetto, l'influenza del Deputato, il prestigio di un Senatore, la forza e l'indirizzo dei Partiti, la democratica figura del Sindaco e della sua Giunta, la volontà di difesa dei Sindacati, la potenza economica e finanziaria delle fabbriche» (19); «far coincidere su di un solo territorio l'unità amministrativa, l'unità politica e l'unità economica» (20) Principi fondamentali della democrazia integrata nella Comunità: 1. sovranità popolare = Presidente eletto della C. → Centri Comunitari, luoghi di formazione della coscienza politica 2. sindacalismo = Vice-Presidente eletto dai lavoratori → Comunità di Fabbrica e della Terra 3. valori essenziali della cultura e della scienza non disgiunta da fini etici = rappresentante cooptato → Centri Comunitari Culturali Società e Stato statolatria -dopo 1° guerra mondiale, società non più distinguibile da Stato; cf. Hegel, fascismo, comunismo «L'ingresso di Dio nel mondo è lo Stato» → «Questa falsa concezione dello Stato è definitivamente sepolta, chiusa nel suo fallimento storico.» (26) 1
Nuova Giurisprudenza Civile e Commentata, 2006
Amministrazione di sostegno - Oggetto dell’incarico dell’amministratore - Istituzione di trust nell’interesse del beneficiario e del figlio disabile di costui - Ammissibilità; L’amministratore di sostegno può essere autorizzato dal Giudice tutelare all'istituzione di un trust nell’interesse dello stesso beneficiario della procedura e del figlio di costui, anch’egli disabile.
Si è invece ritenuto di non considerare il livello della spesa per speci ci programmi di intervento pubblico, in quanto più che la loro dimensione nanziaria occorrerebbe valutare la loro e cacia in termini di e etti di benessere
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Ricerca interdipartimentale dell'Università degli Studi di Perugia in corso di pubblicazione
Dipartimento Metodi Quantitativi - Quaderni di ricerca, 2000
Una professione plurale. Il caso dell'avvocatura fiorentina, 2017
Ancora sull'amministrazione di risultato, 2021