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Una storia di oltre dieci anni fa. una riflessione sulle tensioni in un processo di apprendimento istituzionale, tra spinta a assestarsi sui saperi stabilizzati e necessità di destabilizzarli per rispondere a nuovi compiti.
Il tramonto della motivazione ad apprendere. Chiunque opera nel mondo della formazione, scolastica o extrascolastica, si rende conto ogni giorno di un'evidenza a crescita progressiva: la bassa motivazione all'apprendimento. Nella Scuola dell'Obbligo aumenta l'evasione, nelle Scuole Superiori crescono le bocciature, all'università la percentuale dei fuori corso e dei ritirati è enorme, nei corsi post-diploma o post-laurea la motivazione è talmente bassa da spingere i promotori retribuire i partecipanti. Uno dei motivi centrali di questo fenomeno va ricercato nel basso livello qualitativo dell'offerta formativa. Non solo la scuola diventa ogni giorno meno qualificata, ma anche la formazione extrascolastica o post-scolastica naviga ai livelli sempre più scadenti. Tuttavia questo problema è oggetto di frequenti dibattiti – più circa la formazione scolastica che relativamente a quella extra o post-scolastica. Invece, la prospettiva riguardante il soggetto che apprende, è molto meno dibattuta. Malgrado sia innegabile che nella bassa motivazione all'appendere una parte rilevante è assegnabile all'allievo, al partecipante, allo studente, cioè a chi (comunque lo si voglia chiamare) interpreta il ruolo di protagonista nel processo di apprendimento. Cercherò qui di indagare i diversi aspetti della caduta motivazionale ad apprendere.
2018
This paper\u2019s endavour is to show the substantial continuity between learning and teaching. The main basis of this identity is concealed in the idea of tradition. Observe and experiment in awareness and mutual commotion: these are the 4 general keywords which join, and bind in one thing, student and teacher. From Plato to Comenius to modern pedagogy the everlasting ideal of transmission \u2018from mouth to ear\u2019 is the real trait d\u2019union of every school
lizzo del libro elettronico costituisce accettazione dei termini e delle condizioni stabilite nel Contratto di licenza consultabile sul sito dell'Editore all'indirizzo Internet http://www.liguori.it/ebook.asp/areadownload/eBookLicenza. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi alla traduzione, alla citazione, alla riproduzione in qualsiasi forma, all'uso delle illustrazioni, delle tabelle e del materiale software a corredo, alla trasmissione radiofonica o televisiva, alla pubblicazione e diffusione attraverso la rete Internet sono riservati. La duplicazione digitale dell'opera, anche se parziale è vietata. Il regolamento per l'uso dei contenuti e dei servizi presenti sul sito della Casa Editrice Liguori è disponibile all'indirizzo Internet
Ogni sistema, che sia naturale o sociale, si basa su precisi parametri di “organizzazione” che ne regolano il funzionamento e la sopravvivenza. Questo accade anche nell’ambito di precise di dinamiche di comunicazione e di scambio di informazioni, in particolar modo se queste vedono come loro tratto distintivo la necessità di interazione a più livelli degli elementi che compongono il sistema e una “armonia comunicativa” di base a garantire lo svolgersi indisturbato dei processi di creazione e scambio di informazioni. Dunque il concetto di organizzazione sta alla base di qualsiasi processo comunicativo, oltre che alla base di tutti i sistemi esistenti. Ma cosa si intende esattamente per “Organizzazione”?
This is an account of the opportunities of learning for adults in Piedmont in 2013, providing a comparison with other European regions. It draws on the distinction among formal, non-formal and informal learning. Co-working and Fablab are presented as examples of informal learning, to point out the relevance of work organization and business strategies to create learning opportunities. This is a chapter in a Report prepared by SISFORM for the Regione Piemonte.
N. 134 – 135 Come si apprende: Costruttivismo, Nuovo Realismo e Neuroscienze, 2023
Nuovo realismo e Neuroscenze * Docente di materie scientifiche e Socia oPPi. 1 Szücse e Goswami lo definiscono come termine ombrello volto a indicare diversi gradi di combinazione delle neuroscienze cognitive con la psicologia cognitiva, comportamentale e con le prassi educativo-didattiche.
Núcleo do Conhecimento, 2019
L'articolo presenta studi sulle nuove sfide poste all'istruzione ed è essenziale pensare al modello di valutazione utilizzato oggi dagli insegnanti. Pertanto, abbiamo cercato di analizzare i processi di pianificazione della valutazione effettuati nei gradi iniziali della
Apprendimento e comunità di pratiche 7 Michael Cole introduce la teoria del contesto che confronta l'approccio "universalista" alla cultura con quello "distribuito"; mentre nel primo le esperienze di apprendimento sono interpretate da un unico "elaboratore centrale" (universale all'interno di una medesima cultura), nel secondo il sistema di elaborazione è, appunto, distribuito e permette di collegare ogni singola esperienza d'apprendimento con la rispettiva prestazione attraverso schemi intesi come forme di codificazione e interpretazione della conoscenza. Il contesto gioca dunque per Cole un ruolo fondamentale per l'apprendimento poiché è un sistema di attività strutturate al cui interno gli individui interagiscono. Cfr. B.M. Varisco, Costruttivismo socio-culturale. Genesi filosofiche, sviluppi psico-pedagogici, applicazioni didattiche, Carocci, Roma, 2002, pp. 112. 8 Utile a tal proposito la ricerca di natura etnografica di Geoffrey B. Saxe su un gruppo di ragazzini brasiliani che ha permesso di rilevare come la comprensione della matematica possa avvenire seguendo strategie non canoniche (come nel caso della matematica di strada). Ivi, pp. 115-116.
2003
Il termine "competenza" è diventato da alcuni anni una parola ricorrente in prospettive disciplinari e in contesti diversi: è largamente usato in settori differenti delle scienze organizzative (cfr. per una rassegna, Consoli e Benadusi 1999), ricorre negli studi psicologici cognitivisti e socio-culturali (Billett 1996; Billet 2001), è presente nelle riflessioni a proposito di valutazione e certificazione e nelle politiche del lavoro (Auteri e Di Francesco 2000), è indicato infine, come leit-motiv delle politiche rivolte alla scuola come criterio innovatore. Questa larga diffusione tuttavia è ragione di forti ambiguità, sia per la polisemia inevitabile dovuta proprio alla ricorrenza in ambiti diversi e talora anche lontani, sia perché non sempre sono chiare le Apprendimento e competenza: un nodo attuale Anna Maria Ajello* La nozione di apprendimento a cui si può far riferimento, se pensiamo alla competenza, si caratterizza come esito di attività autentiche a cui il soggetto prende parte e di cui riconosce a pieno il significato, e non come esito di apposita memorizzazione. La sua fondamentale caratteristica è il diretto coinvolgimento dell'individuo e il suo prendere parte attiva, tanto da imparare con tutti i cinque sensi e non soltanto mediante l'ascolto e lo studio solitario. * Anna Maria Ajello insegna Psicologia dell'educazione presso la Facoltà di Psicologia 2 dell'Università di Roma "La Sapienza2". Studia i problemi di acquisizione delle conoscenze sociali e della competenza professionale. Ha pubblicato di recente: La competenza professionale (Milano, Franco Angeli,1998), curato con S. Meghnagi; L'orientamento dentro e fuori la scuola (Firenze, La Nuova Italia, 2000), curato con S. Meghnagi e C. Mastracci; il saggio Economy and knowledge acquisition: How to make easier, how to face obstacles nel volume Young People's Understanding of Economic Issues in Europe a cura di M. Hutchings, M. Fulop e A.M. van den Dries (Stoke-on-Trent, Trentham, 2001). ([email protected]).
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MeTis. Mondi educativi. Temim, indagini, suggestioni, 2018
L’apprendimento permanente degli adulti, 2023
Journal of Educational, Cultural and Psychological Studies, 2022
E|C Serie Speciale Anno VII, n. 17, 2013, 2013