Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2012
…
7 pages
1 file
Pubblicata nella rassegna annuale <<Pirandelliana>> del 2012, viene qui presentata l'inedita lettera di L. Pirandello alla sorella Annetta corredata dalla riproduzione dell'originale e da una immagine fotografica delle di lei figlie, cui si accenna nel corpo della medesima lettera.
26. IX. 1906. Cara Annetta, io non ti serbo il minimo rancore. Ti dissi nell'ultima mia che ti compativo perchè non intendevi come tuttora non intendi, (e forse non puoi) tutto il male che mi hai cagionato con le tue lettere tanto pietose per altrui quanto per me ingiuste e accanitamente crudeli. Non ritorniamo più su tale argomento. Soltanto ti dico di assicurare in segreto la santa e disgraziatissima Mamma nostra, che il mio cuore per Lei, per Lei soltanto, non è per nulla mutato, che io sono e voglio esser per sempre per Lei il suo Luigi, e che per tale, senza dirlo a nessuno, Ella mi deve tenere. Questo Le dirai, e che io purtroppo non ho più ormai alcun mezzo per dimo-strarLe apertamente questo mio amore immutato, unico superstite, insieme con quello pei miei figli, nel mio cuore esulcerato. Quanto all'incarico che mi dài di trovarti due maestre, debbo dirti che le professoresse che escono dall'Istituto Superiore son fornite d'un diploma ch'equivale alla laurea universitaria, e vanno ad insegnare nelle scuole normali. Per 80 lire al mese, alloggio e servizio, non possono venire a insegnare a Porto-Empedocle, in un istituto privato, cioè senza nessuna garanzia di stabilità. Oggi, non dico le maestre di scuole normali, ma anche quelle delle elementari son pagate bene, e han tutte le garenzie e il diritto a gli aumenti e alla pensione. A ogni modo, fuori dall'Istituto Superiore dove insegno io, di cui non è il caso di parlare, di codesta tua faccenda potrebbe occuparsi Vincenzo al Provveditorato degli Studii (ove presta servizio), se tu dessi qualche notizia più particolareggiata dell'istituto che tuo cognato vorrebbe fondare, cioè del grado di esso, delle materie da insegnare e via di seguito, e spiegassi più chiaramente che cosa sia il servizio gratis. Addio, cara Annetta. Salutami Alfonso, baciami fortemente le tue belle dolcissime bambine, che vedo qua, nello studio di Rocco, effigiate in un caro atteggiamento, sotto un ombrello, e tu abbiti un abbraccio dal tuo Luigi
Italianistica, 2019
Edizioni Ca'Foscari Edizioni Ca'Foscari «Un viaggio realmente avvenuto» Studi in onore di Ricciarda Ricorda a cura di Alessandro Cinquegrani e Ilaria Crotti Nell'aprile 1906 Ada Negri viene inviata dal Corriere della sera a Napoli e nei comuni campani colpiti dall'eruzione del Vesuvio. È la sua prima e unica esperienza di 'redattrice viaggiante' nella vicenda di una collaborazione lunga trent'anni e che si articola in due fasi, separate da un lungo intervallo: dal 1903 al 1913 e dal 1926 al 1943. 1 All'altezza del 1906 è un'autrice affermata e soprattutto dalla grande popolarità: a vent'anni ha ottenuto uno straordinario successo, anche internazionale, con le liriche di Fatalità (1891) cui hanno fatto seguito altre due raccolte di versi, Tempeste (1894) e Maternità (1904); gode di un'ampia notorietà anche grazie all'impegno sociale, umanitario e a sostegno dell'emancipazionismo femminile; ha le suggestive etichette di 'maestrina di Motta Visconti', di 'vergine rossa' e la fama di voce sempre dalla parte degli umili e degli oppressi per aver esperito sofferenza e povertà. Collabora al Corriere dal 1903. Oltre a qualche lirica, legata ad avvenimenti di cronaca e sempre con il prestigio della prima pagina, scrive articoli di costume e d'attualità spes-1 Per un quadro dell'intensa attività pubblicistica di Ada Negri, esercitata su numerose testate, e sulle sue ricadute nella scrittura narrativa si rimanda a Gambaro 2010, 125-52.
International Gramsci Journal, 2020
This is the first volume of the Epistolario (Correspondence), forming part of the National Edition of Antonio Gramsci's Writings, includes letters both sent and received by Gramsci, nearly 160 of them, while others have come to light since this publication. The volume covers his period at school in Sardinia (Santu Lussurgiu and Cagliari), his university experiences and political-especially journalistic-activities in Turin, and the first part of his stay in Moscow as one of the representatives of the Italian Communist Party at the Third (Communist) International. There he was a member of the Comintern's Executive Committee and, up to its Fourth Congress in November-December 1922, of the more restricted Presidium of the International. Ill health caused his stay, on and off, in a sanatorium at Serebrjanyj Bor ("Silver Wood"), then outside, and now in a suburb of, Moscow. He met there a fellow-patient, Evgenija Schucht, with whom, it transpires, he had some kind of amorous relationship. Through her, he met her younger sister, Julija, who interpreted for him at factory meetings in the textile town, Ivanovo-Voznesensk, where she was working, 250 kilometres from Moscow. As one of the appendices, the volume includes drafts of letters of Julija's from this time, in the first stages of what became a partnership for life.
Vita dell'infanzia. Rivista mensile dell'Opera Nazionale Montessori, 2023
'La lettera ritrovata. 1976: scrivemmo a Primo Levi' di Manuela De Luca, Docente di Lettere Scuola secondaria di primo e secondo grado. Nei primi anni Settanta partecipò alla sperimentazione nella Scuola media Montessori di Villa Ada a Roma. Intervista di Olivia Santovetti, Associate professor of Italian Literature, Leeds University, U.K.
1997
Il libro contiene l'edizione della matricola notarile dei notai di Cremona dal 1809 al 1916, preceduta da un'introduzione sull'organizzzione del Collegio notarile e sull'evoluzione della normativa in materia.
Educazione. Giornale di Pedagogia critica, 2020
The letter and the postman. Due to the explosion of the pandemic, the need for alternative solutions to face-to-face teaching has arisen. However, the solutions adopted did not thoroughly consider the instructional message and its general framework. Distance education has sustained a supplementary role, and, particularly in Italy, it has been put in place following neither a long-term plan nor a culture of teaching communication. Resumen La carta y el cartero. Debido a la eclosión de la pandemia, se necesitaban soluciones de comunicación alternativas a la presencial. Sin embargo, estas soluciones han eclipsado el mensaje educativo, así como la creación de un conjunto orgánico de intervenciones que se habría podido poner en marcha. La función de la educación a distancia ha sido esencialmente vicaria y, por lo menos en Italia, se ha ejercido sin la elaboración de un plan, el desarrollo de una capacidad de planificación específica y la elaboración de una cultura de la comunicación didáctica. Palabras clave: Pandemia, Educación a distancia, Modelos de enseñanza, Italia, Mensaje educativo.
Sull'importanza di una corrispondenza Nelle poche righe che seguono è riassunta la vita di un uomo. Nella maggior parte dei casi, però, succede che nome e cognome finiscano su una lapide, molto più probabilmente solo in un registro depositato in un Archivio Comunale che man mano si copre di polvere e che, nella migliore delle ipotesi, viene dimenticato. Molte di queste testimonianze ufficiali o private fanno una fine peggiore: si perdono. Può anche accadere, ma è molto, molto raro, che qualcuno ritrovi fortunosamente un piccolo involucro con lettere, documenti, foto e quant'altro una madre può raccogliere del figlio morto in guerra. Su seicentomila morti della Grande Guerra questa scoperta può avvenire anche a cento anni di distanza e chi comincia a leggerne il contenuto, ha sensazioni diverse da chi sfogliava le stesse pagine poco tempo dopo la fine del conflitto. Sappiamo che un giovane militare tende, nella corrispondenza, a tranquillizzare i propri congiunti, a nascondere i pericoli, la fame o le malattie, ma non può celare del tutto i suoi stati d'animo e, comunque, lascia una traccia dei suoi rapporti con i compagni d'armi, i suoi superiori o del clima di guerra. Solo i diari e le lettere agli amici possono rivelare una parte della verità. Il familiare che scrive al congiunto in zona di guerra è invece più spontaneo, anche se opportunamente prudente nel comunicare brutte notizie. Non essendo sottoposto a una strettissima censura come il militare, riferisce sulla vita del paese, sulle vicende famigliari e degli amici. Abbiamo poi i documenti tipo le licenze, i permessi, gli appunti intimi, la corrispondenza con i compaesani, anche loro militari, o le foto, che aiutano a completare il quadro di quella vita che finirebbe racchiusa in poche righe. Tenteremo con questo studio di fare il ritratto di un giovane isolese, vittima ma non eroe nel senso comune della parola, che rappresenta tanti altri di Isola del Cantone, Comune appenninico, che fornì all'officina della guerra, come la chiama Antonio Gibelli docente dell'Università di Genova, almeno 400 soldati e 41 vittime. Non eviteremo la retorica ma neanche cederemo a stereotipi guerrafondai o pacifisti, se possibile. 9 o 09)
2012
Dopo lo studio di Chiara Nicora del 1991 su Guido Cagnola . Collezionista e conoscitore d'arte (riedito nel 1996), a distanza di vent'anni ecco che escono dall'Archivio di Villa Cagnola le lettere e gli scritti che il nobile Guido ha ricevuto dal 1892 fino alla sua morte, nel 1954.
Panorama Numismatico, 2024
L a monetazione longobarda di Benevento non presenta in genere particolari problemi di classificazione e, grazie alla presenza di iniziali, monogrammi o nomi per esteso in legenda, l'attribuzione delle diverse coniazioni ai vari duchi e principi risulta di solito piuttosto agevole ad eccezione di alcune emissioni anonime la cui collocazione cronologica risulta ancora piuttosto indefinita. Fra queste, a prescindere dalla monetazione anonima di secolo VII 1 , possiamo ricordare i solidi e tremissi con la mano guantata nel campo 2 e i denari d'argento di IX secolo con il nome della città al diritto e la legenda S(an)C(t)A MARIA al rovescio, questi ultimi oggetto della presente nota. Fino alla fine degli anni '20 del secolo scorso, di questa tipologia di denari erano conosciuti solamente due esemplari a cui negli anni successivi se ne aggiunsero diversi altri in seguito ad uno o più ritrovamenti. In Figura 1 la descrizione della moneta.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Giornale storico della letteratura italiana, 2019
Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio
Atlante della letteratura italiana, S. Luzzatto et G. Pedullà (ed.), vol. II, Einaudi, Torino, 2011, p. 249-255., 2011
Giorgio Sìderi detto Calapodà, Portolano 6. 1550. Saggi e apparati, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, p. 1-70, 2016
2024
Santu Antine, Vol. 1, p. 101-135., 1996