Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2022, lo Spazio e la psiche
…
2 pages
1 file
La nostra esperienza dello spazio è il frutto di una storia evolutiva e culturale che riguarda sia lo spazio visibile che quello che non si dà ai sensi ma che costituisce una parte determinante per la generazione dell’ambiente che ci circonda. Lo spazio che ci è dato percepire negli stati di coscienza ordinaria è la punta di un iceberg che affonda il suo corpo nelle acque profonde dell’inconscio del mondo. Un vasto e misterioso ambiente psichico entro il quale i nostri corpi si muovono e i nostri pensieri emergono. Una dimensione invisibile che ci accompagna fin dalla nostra preistoria, da quel momento iniziale durato migliaia di anni che corrisponde all’alba della nascita della coscienza e che ci ha permesso di edificare la complessa realtà in cui viviamo.
Claudio Catalano, I sandali di Einstein: introduzione all’estetica dello spaziotempo, 2023
Nuova edizione. La nostra generazione vede il mondo allo stesso modo delle precedenti? È possibile che scienza e arte abbiano, di volta in volta, mutato il modo di entrare in relazione con la realtà? Molti ancora non ne sono consapevoli perché educati unicamente all’interno del mondo classico della geometria di Euclide, della matematica di Cartesio e della fisica di Newton, ma la scienza del XX secolo ha prodotto due monumentali interpretazioni che hanno minato alla base l’abituale nozione di spazio e di tempo. Negli stessi anni, l’arte ha esplorato lo spazio scoprendone analogie con l’indagine scientifica. Inaugurando la collana «Gli Strumenti» diretta da Antonino Saggio, Claudio Catalano compie un affascinante percorso tra scienza ed arte: da Newton a Boullée da Riemann a Turner, da van Gogh a Poincaré, da Einstein a Duchamp, da Heisenberg e Bohr a Cage. Ne nasce un percorso ricco di scoperte e a tratti entusiasmante che spingerà il lettore a ipotizzare nuove dimensioni del proprio operare.
"Lo spazio sacro come kerygma e mistagogia", in RTE XIV(2010)28,353-380, 2010
Scrive san Giovanni Damasceno: «Se un pagano viene e ti dice: Mostrami la tua fede!, tu portalo in chiesa e mostragli la decorazione di cui è ornata, e spiegagli la serie dei quadri sacri». L'interesse per il patrimonio artistico cristiano è uno dei fenomeni di massa più sorprendenti negli ultimi anni. La comunità cristiana sta iniziando a cogliere questo «segno dei tempi» come un movimento dello Spirito che parla alle Chiese e le rinnova. Le masse di turisti che entrano nelle nostre chiese sono una inattesa occasione di annuncio, ma esse ci colgono impreparati. Nasce allora una sfida per ripensare l'anmincio e l'accompagnamento nella fede. Il presente articolo si ra dica in una riflessione sul fenomeno, e fornisce alcuni materiali per nuove forme di annuncio e mistagogia a partire dallo spazio sacro.
lezione nell'ambito del workshop Iuav "Silvia Gmur e Livio Vacchini. Misura figura forma", a cura di Maura Manzelle, 12 maggio 2017) L'immagine logica dei fatti è il pensiero. Ludwig Wittgenstein Rispetto allo spazio "vuoto" che ho altrove indagato esplorando la ricerca di Jorge Oteiza e i suoi rapporti con l'architettura (cfr il mio La materia del vuoto, Universalia, Pordenone 2015), c'è un altro tipo di spazio "vuoto", in qualche modo anch'esso relazionabile al lavoro di Malevic, che potremmo provare a definire "spazio astratto". Non è in questo caso uno spazio "disoccupato" come quello proposto dall'opera di Oteiza, ma piuttosto uno spazio "costruito" attraverso operazioni geometricoproporzionali, capaci di misurare e in certo modo rivelare, attraverso coordinate spaziali, lo spazio vuoto: forse più costruttivista alla El Lisickij che suprematista alla Malevic.
La designazione della Coscienza di Zeno come 'autobiografia' non appare soltanto nella lettera a Montale, ma è già quella che usa il dottor S. nella Prefazione (cfr. idem, La coscienza di Zeno, in Romanzi, a cura di M. Lavagetto, con la collaborazione di F. Amigoni, N. Palmieri e A. Stara, Torino, Einaudi-Gallimard, 1993, p. 509: «io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi»); nel Profilo autobiografico Svevo si serve di una perifrasi che in sostanza ribadisce il concetto: «E il romanzo è la storia della sua vita e delle sue cure» (cfr. idem, Racconti e scritti autobiografici, edizione critica con apparato genetico e commento di C. Bertoni, Saggio introduttivo e Cronologia di M. Lavagetto, Milano, Mondadori, 2004, p. 812). Quando poi è Zeno, nell'ultimo capitolo del romanzo, a dare una definizione di ciò che ha scritto, lo fa ripetutamente ricorrendo a 'confessioni' (cfr. idem, La coscienza di Zeno cit., pp. 865, 892), cioè riferendosi a un sottogenere dell'autobiografia. Mi sembra evidente insomma l'intenzione di catalogare il testo sotto una precisa etichetta di genere, così com'è evidente che tale intenzione rientri nel fondamentale gioco letterario e metaletterario intorno al quale Svevo sviluppa la cornice del romanzo e che del romanzo, a ben vedere, costituisce una delle cause efficienti. Di fronte a questa evidenza, stupisce che ci sia chi, come Eduardo Saccone, neghi che di autobiografia si tratti: «Zeno, è bene chiarirlo una volta per tutte, non narra la sua vita, non scrive la sua autobiografia: narra invece della sua malattia [corsivo dell'autore]» (cfr. Commento a «Zeno». Saggio sul testo di Svevo, Bologna, il Mulino, 1973, p. 66). 4 È l'istanza a cui rinvia ancora più esplicitamente, nel Diario, un pensiero del 1927: «Chi legge un romanzo deve avere il senso di sentirsi raccontare una cosa veramente avvenuta. Ma chi lo scrive maggiormente deve crederci anche se sa che non in realtà mai si svolse così» (cfr. I. Svevo, Racconti e scritti autobiografici cit., p. 760).
2013
This paper aims at providing a thorough examination of one possible interpretations of the relationship between art and senses within the field of contemporary visual arts, through a specifically identified case study: Massimo Bartolini's works. In particular, a selected number of works based on synaesthesia has been chosen (Casa di Francesca Sorace, 1993; Mixing Parfums, 2000; El Jardì de Roses, la Font de Pedres, 2007; La strada di sotto, 2011): these projects concern environmental distortion aiming to redefine the perception of space questioning the usual and established modalities of fruition. La messa in crisi dei metodi abituali di percezione dei luoghi attraverso i sensi caratterizza una linea di ricerca che attraversa le più recenti sperimentazioni visive e i cui antecedenti possono essere rintracciati in esperienze che vanno dalle ricerche optical al concettuale, dal minimalismo alla land art. A questo proposito, in occasione della mostra Spazi Atti, tenutasi al PAC di Milano nel 2004, Roberto Pinto 1 individuava quali riferimenti imprescindibili gli "ambienti spaziali" di Fontana, in cui all'aspetto celebrativo della scultura come immagine simbolica si sostituisce la concezione del rapporto artistico in termini di esperienza, aprendo un filone sulla praticabilità dello spazio che potrà considerarsi definitivamente acquisito con l'arte povera. Pinto vedeva in particolare quale elemento connotante delle ultime ricerche rispetto a quelle del passato l'aver sviluppato l'idea di un'opera da vivere mediante i sensi, da abitare, convertendo lo spazio teorico dello spazialismo in uno spazio vissuto, un luogo di esperienza individuale. 1 R. Pinto, "Suggestioni e racconti dello spazio", in J.H Martin e R. Pinto (a cura di), Spazi Atti/Fitting Spaces. 7 artisti italiani alle prese con la trasformazione dei luoghi, catalogo della mostra, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, 12 novembre
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
OltreUmano - Per un'architettura del vivente, 2023
Masterplan 2. La Riva San Vito di Marano Lagunare. Boulevard tra terra e acqua, 2022
La forma e lo spazio. Mito, natura, hi-tech, 2022
Studi e Materiali di Storia delle Religioni 85/1, 2019
E|C - AISS (Associazione Italiana Studi Semiotici), 2017
CoSMo. Comparative Studies in Modernism, 2022
Notiziario della Banca Popolare di Sondrio, 2020
Etudes Romanes De Brno, 2009