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Può un analista cambiare il passato? Mia madre era psicotica, mio padre alcolista, mia sorella è stata assassinata dal marito perché voleva separarsi da lui, e questi, dopo dieci anni di manicomio, tornato nella casa in cui aveva ucciso mia sorella, si è impiccato: ora, mi dica lei che può fare… Forse può darmi qualche interpretazione, ma i fatti restano. Si ricorda di quel detto? Historia magistra vitae? Quando qualcosa accade, accade per sempre». * Eventuali note relative all'articolo.
Raccolta di testimonianze orali su Mattia Giurelli e di William Gallo, anarchici italo-americani coetanei del 1897. Con una traduzione daPaul Avrich "Anarchist Vite parallele di due anarchicioices of America".
Disordine e ordine. Il fattore mimetico in politica e nella storia, 2012
Il simbolico è anche pensiero inconscio e collettivo. Attraverso un'analisi di tipo filosofico politico e simbolico politico ho analizzato, e accostato, due racconti popolari russi. Dall'analisi emergono figure simboliche relazionali non riducibili a tempi e luoghi storicamente accaduti, ma a "vissuti" individuali e collettivi delle comunità.
L'emigrazione è un complesso fenomeno sociale di carattere demografico ed economico ma anche una difficile esperienza psichica. Essa costituisce un accadimento sia individuale che collettivo in quanto è il singolo a subirne il trauma del distacco, del viaggio, dell'adattamento al nuovo ambiente, eppure nella partenza viene coinvolta l'intera comunità, per prima la famiglia. Nella storia dell'emigrazione italiana la famiglia ha avuto un ruolo determinante, sembrerebbe che nessun viaggio di un singolo sia mai stato individuale e che la strategia migratoria non sia scaturita da una sola mente ma abbia visto all'opera i ragionamenti, i giudizi e i calcoli dell'intera parentela 1 . Il ragazzo partito da un paese della Calabria per l'America non lo ha fatto per caso, lì ha trovato uno zio o un cugino ad accoglierlo, lo zio ha chiamato il nipote e il nipote ha accolto il cugino, e così via. All'interno della famiglia si decideva chi doveva partire ed era la famiglia a procurare i mezzi per il viaggio e la prima sistemazione 2 . Nella maggior parte dei casi il gruppo familiare si separava. Era frequente che partisse prima un membro, in genere il marito e padre, mentre gli altri componenti si spostavano successivamente. In tal modo un componente della famiglia preparava il terreno per l'arrivo degli altri, trovava un lavoro per se eventualmente anche per la moglie, e una casa 3 . Il meccanismo propulsivo che incrementava i flussi migratori era largamente determinato dai legami sociali che univano chi già si trovava all'estero e chi in patria intendeva tentare la strada dell'emigrazione, grazie a questi legami circolavano le informazioni e si progettavano le partenze.
Antrocom, 2005
Il neopaganesimo è un movimento che si presenta assai variegato, con una pluralità di sfaccettature e di aspetti, con componenti che sono assai differenti tra loro sia per quanto riguarda i contenuti dottrinali e le credenze religiose sia per le modalità organizzative. Il movimento è privo di testi sacri e non vi sono documenti che siano riconosciuti sacri da tutti i membri. Nondimeno è anche un movimento fondamentalmente unitario e riconoscibile che si richiama ad una specifica tradizione religiosa. I membri si riconoscono parte di questa tradizione unitaria e, al di là delle differenze, ritengono di condividere una base comune di valori e di intenti 1 . La tradizione cui tutti si richiamano è quella dell'antico paganesimo pre-cristiano, che viene inteso come un'unica grande religione comune ai vari popoli, con gli stessi dei (al di là delle differenti denominazioni), gli stessi riti, le stesse esigenze morali, culturali, economiche. Questa religione, sostanzialmente unitaria, al di là delle differenti manifestazioni presso i vari popoli, sarebbe sopravvissuta alle persecuzioni cristiane celandosi all'interno del folklore contadino. Qui avrebbe prolungato, soprattutto nelle campagne, i suoi valori di celebrazione spontanea della natura e dei suoi ritmi, della fecondità e della sessualità, del ruolo positivo della donna. Le tante streghe processate come eretiche e come adoratrici del demonio nel corso del medioevo (burning times, come vengono definiti) non sarebbero altro che le adepte di questa religione pagana. Il cristianesimo, infatti, fondato su una concezione patriarcale del potere e dei ruoli sociali, sulla negazione della natura e del corpo a vantaggio di un Dio trascendente e dello spirito, non poteva giungere a compromessi con il paganesimo e avrebbe cercato in tutti i modi di cancellarlo. Solo ai giorni nostri l'antica religione sarebbe tornata alla luce e con essa si apre la possibilità di una liberazione dalla repressione patriarcale e cristiana. Questa antica tradizione cui pretendono di richiamarsi i neopagani è stata arricchita oggi da altri apporti ed è stata integrata ecletticamente da elementi tratti dalle religioni dei vari popoli cosiddetti primitivi e, in misura minore, dalle grandi tradizioni orientali 2 . Ovviamente il neopaganesimo non si limita a ripresentare tradizioni passate ma le reinterpreta. I membri sono, infatti, coscienti che molti dei loro comportamenti religiosi non corrispondono alle antiche tradizioni ritengono però che le modificazioni attuali non ne cancellino il valore. Ad esempio il Valhalla, nella mitologia nordica luogo riservato agli eroi, è oggi interpretato come un luogo per tutti i neopagani, è democraticizzato. Il neopaganesimo è dunque una fede che rivive: nel senso che si adatta alle esigenze e ai Identità e valori nel movimento neopagano MARCO MENICOCCI
Scenari Quadrimestrale - ISBN: 9788857529134, 2015
Doppio movimento ovvero della necessità storica di una sinistra non "progressista" Nel suo capolavoro, pubblicato nel 1944, The Great Transformation, Karl Polanyi introduce l'idea di un "doppio movimento" (double mouvement) nello sviluppo delle società moderne. Da un lato troviamo una tendenza legata al diffondersi degli ordinamenti di mercato ed ideologicamente incarnata del liberismo economico, per cui il sistema degli scambi economici tende ad imporsi come un sistema autoregolantesi. In opposizione a questa tendenza troviamo invece «il principio della protezione sociale, che mirava alla conservazione dell'uomo e della natura oltre che dell'organizzazione produttiva, basandosi sull'appoggio variante di coloro che erano più immediatamente toccati dall'azione deleteria del mercato». 1 Lo sguardo storico ed antropologico di Polanyi ci insegna a cogliere il senso epocale del costituirsi di società dove le pratiche di libero scambio economico si impongono come dominanti (capitalismo). Polanyi osserva come il capitalismo emerga in epoca moderna da un terreno tradizionale di relazioni dove l'idea stessa di un'autonomia della sfera economica era priva di senso: ogni economia pre-capitalista è subordinata agli indirizzi tradizionali e morali della società in cui i rapporti economici si dispiegano. Ciò viene meno, appunto, con l'emergere di ciò che dopo Marx siamo soliti chiamare"sistema capitalista": il sistema degli scambi (idealmente) autoregolati, dove le transazioni guidate dall'interesse individuale dei transattori trovano, o almeno cercano, costantemente l'equilibrio. Tale sistema, ci dice Polanyi, ha un effetto di logoramento sistematico delle relazioni pre-economiche, in particolare del rapporto tra uomo e uomo, e tra l'umanità e la sua terra (o ambiente). Questo processo di logoramento (il primo movimento di Polanyi) è acutamente percepito ed istintivamente condannato già in contesti pre-moderni e pre-capitalisti, ogni qual volta situazioni di momentanea dominanza dell'economico fanno capolino: le condanne del denaro, come potere e come fine, sono tra i giudizi morali 1 Polanyi K., La grande trasformazione. Le origini economiche e politiche della nostra epoca, Torino, Einaudi 2000, p. 170.
Muoversi al di là dei margini, 2016
Sergio Sapetti: Tesi che studia l'utilizzo del gesto grafico e del movimento corporeo per un equilibrato e virtuoso sviluppo dell'individuo; il metodo può agevolare ed ottimizzare le fasi di crescita dei bambini e ragazzi, oppure può essere uno strumento adatto per il sostegno e l'eventuale recupero di soggetti disabili o anziani. Tesi del prof. Sergio Sapetti (relatrice prof.ssa Filomena Tramonte) discussa a Genova: UNIGE – DISFOR per Specializzazione docenti di Sostegno, il 16 gennaio 2016.
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euronomade, 2020
Alterità ed equivalenza. Modelli femminili nella tragedia italiana del Cinquecento, 2007
XENOI Immagine e parola tra razzismi antichi e moderni, 2012
Romanica Cracoviensia, 2014
Appendice dell’Enciclopedia Italiana di Lettere, Scienze e Arti, 2020
Aperto. Bollettino del Gabinetto dei disegni e delle stampe della Pinacoteca Nazionale di Bologna, 2017
Edizioni Sapienza | Italy | ISBN: 978-620-4-05330-1, 2021
Atti XXVI Colloquio AISCOM, Roma 2020, 2021