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in I tesori delle Cattedrali. Le arti nell'antica metropolia di Santa Severina e nella diocesi di Crotone, Catalogo della mostra (Santa Severina, 2 luglio-31 agosto 2021), a cura di Mario Panarello, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, pp. 144-145.
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stampato in italia nel mese di giugno 2021 da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl 88049 Soveria Mannelli (Catanzaro) www.rubbettinoprint.it LOGHI
Le opere e i giorni. Exempla virtutis, favole antiche e vita quotidiana nel racconto dei cassoni rinascimentali, a cura di A. De Marchi e L. Sbaraglio, 2015
La mostra "Mandylion. Intorno al Sacro Volto da Bisanzio a Genova", aperta dal 18 aprile al 18 luglio 2004 presso il Museo Diocesano della città ligure, nell'ambito delle manifestazioni con cui essa ha celebrato il suo ruolo di Capitale europea della cultura, ha presentato una serie di opere di accertata o presumibile produzione costantinopolitana, conservate presso musei genovesi, collegabili ai temi della traslazione di reliquie e dei rapporti strettissimi con l''oltremare'. 1 In questa sede si intende riesaminare il reliquiario del braccio di sant'Anna, che per l'accertata provenienza e le vicende a essa collegate si presenta come un testimone speciale del rapporto fra Genova e Bisanzio, mostrando caratteri tecnici, stilistici e formali che lo rendono del tutto peculiare fra gli oggetti d'arte pertinenti al patrimonio storico del capoluogo ligure, per molti secoli una fra le 'capitali' del Mediterraneo, e quindi dell'intera Europa.
Milano. Museo e Tesoro del Duomo. Catalogo generale, 2017
Milano. Museo e Tesoro del Duomo. Catalogo generale, 2017
www.accardi.eu, 2001
Come nasce un'opera di oreficeria sacra adattando simboli comprensibili a tecniche artigianali.
Arte Lombarda, 2012
Il Reliquiario della Santissima Croce, conservato nel Duomo Vecchio di Brescia, fa parte del tesoro delle Santissime Croci. La preziosa oreficeria, che appare oggi ai nostri occhi come una stauroteca, è il risultato di alcuni restauri e modifiche subite dall’oggetto nel corso del tempo. Infatti, quello che in origine doveva essere certamente solo un «tabernaculum», ovvero una custodia realizzata in argento, in parte dorato e smaltato, dall’orafo Bernardino Dalle Croci fra il 1477 e il 1487 per contenere la preziosa reliquia della Santa Croce, fu riadattato già nel 1516 – dallo stesso artista – a piedistallo, per collocarvi la reliquia non più al suo interno, ma fissata sulla sommità. Solo una terza fase conclusiva comportò la trasformazione definitiva dell’oggetto, con l’aggiunta di una preziosa teca in oro, smalti e pietre preziose, eseguita tra il 1533 e il 1557 dall’orafo Giovanni Maria Mondella, che seppe abilmente e sapientemente fondere le due parti in un insieme elegante e omogeneo. Accanto alla ricca documentazione che ha permesso di ricostruirne la storia, il reliquiario, citato nelle antiche fonti bresciane e anche nella letteratura artistica più recente, ha goduto pure di una discreta fortuna iconografica che ha contribuito a fornire maggiori informazioni sulle sue trasformazioni e sulle possibili aggiunte subite anche in epoche successive. The Reliquary of the Holy Cross in the Duomo Vecchio in Brescia is part of the treasure of the Holy Crosses. This precious work, which would be classified today as a staurotheque, is the result of a series of restorations and alterations through the years. What was originally nothing else than a "tabernaculum" – i.e. a silver case for the relic of the Holy Cross, partially gilded and enameled by goldsmith Bernardino Dalle Croci between 1477 and 1487 – was turned into a pedestal by the same artist in 1516, so that the relic would not be kept inside it, but rather on top of it. A third alteration brought to the definitive transformation of the object, with the addition (1533-1557) of an exquisite golden shrine, enamels and precious stones, the work of goldsmith Giovanni Maria Mondella, who was capable of skillfully blend the two parts in an elegant, cohesive whole. In addition to the abundance of documents – through which it has been possible to trace back its history – and acknowledgments both in local sources and in the most recent literature, the reliquary has been depicted frequently, which provides specific information on its alterations and the possible additions of later years.
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Restauri al Museo Diocesano di Palermo. Schedatura e raccolta dei dati tecnico-conservativi volume 1 (2004-2012), 2018
SicA 115: 13-24., 2024
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LA CATTEDRALE DI VITERBO RILETTURA DI UN MANUFATTO ARCHITETTONICO, 2021
Sonus 1. Firenze Museo dell'Opera del Duomo, 2021
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Stregonerie e vari capricci da Salvator Rosa a Giacomo del Po, 2021