Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2022, Quaderni di Studi e Materiali di Storia delle Religioni
…
31 pages
1 file
Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance “speciale”, cioè avvertita come al di fuori dall’ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall’antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo.
G. Ferri (ed), Ritual Movement in Antiquity (and Beyond), 2022
Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance "speciale", cioè avvertita come al di fuori dall'ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall'antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo.
Ritual Movement in Antiquity (and Beyond), 2022
Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance "speciale", cioè avvertita come al di fuori dall'ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall'antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo.
Abstract del volume Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance “speciale”, cioè avvertita come al di fuori dall’ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall’antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo. Angela Bellia, Dancing in the Sacred Space/Danzando nello spazio sacro As something that does not tend to leave direct material traces, dance is not often considered in archaeological work. However, dance was an important aspect of ancient life that can be investigated using a new approach to the archaeological remains. The goal of this contribution is to analise the evidence for a notable number of images of dancing performances attested for the decoration of Greek sacred architecture. Taking in consideration their role within their sacred context, these images with dance performances in the sacred sphere will be explored in order to enhance our knowledge on the interactive relationship between sacred spaces, body movements, and human participants to the ceremonies. Come qualcosa che non tende a lasciare tracce materiali dirette, la danza non è spesso considerata nei lavori archeologici. Tuttavia, la danza era un aspetto importante della vita antica che può essere indagato utilizzando un nuovo approccio ai resti archeologici. L’obiettivo di questo contributo è quello di analizzare le testimonianze di un notevole numero di immagini di performances coreutiche presenti nella decorazione dell’architettura greca. Queste immagini con attività coreutiche saranno esplorate tenendo conto della loro funzione nella sfera sacra e della interazione tra spazi sacri, movimento corporeo e i partecipanti al rituale. KEYWORDS Dancescape, Danza in circolo, Metope, Aulos, Spazio sacro Dancescape, Circular Dance, Metopes, Aulos, Sacred space
Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance "speciale", cioè avvertita come al di fuori dall'ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall'antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo.
“Koinos. Gruppo e funzione analitica”, a. XXI, n. 1, gennaio-giugno 2000, pp.20-27., 2000
Gli antropologi sono concordi nel ritenere che tentare di elaborare una teoria generale del rito sia impresa vana e oltremodo rischiosa. In effetti, ogni volta che ci si è avventurati in una simile direzione si è finiti per cozzare contro gli scogli del particolarismo storico, vale a dire contro i problemi "oggettivi" posti dalla specificità, dalla varietà e dalla multidimensionalità delle situazioni e dei comportamenti umani. Ciò nonostante la dimensione del rito non ha mancato di dar corpo ad una vastissima letteratura (non solo) antropologica e si sono seguite le strade più diverse per definirne tanto le forme quanto i contenuti. Dobbiamo a James Frazer -è noto -l'idea che il rituale consista in un'azione tecnica da considerarsi illusoria perché fondata su credenze magico-religiose, a-scientifiche.
SMSR, Roma, 2022
Les danses rituelles dans les ekphraseis de Philostrate et Calli- strate. Jeux de multisensorialité et transmédialité / Ritual Dances in Philostratus and Callistratus’ ekphraseis. Play- ings of multisensoriality and transmediality. Inspirés par les études intermédiales contemporaines et les pratiques et théories anciennes de l’ekphrasis et de l’enargeia, un ensemble d’outils et notions critiques permettent de mieux apprécier des figurations textuelles du mouvement rituel dansé : synesthésie, combinant des perceptions visuelles, orales, verbales, kinesthésiques/proprioceptives, haptiques, olfactives, etc ; cognition incarnée et empathie ; dialectique immersion/distance et illusion/vérité ; dialogue peinture/ poésie/danse. Cette étude se concentre sur les ekphraseis ou descriptions intenses de peintures ou de sculptures représentant des danses, en chœur ou solo, dans les Images de Philostrate, par exemple Midas (i.22), Humnêtriai (ii.1) et Horai (ii.34), et de Callistrate (2. Bacchante). La représentation rhétorique de danses rituelles converties en œuvres plastiques, dont on donne quelques exemples, par- tagent certains traits avec le sensorium d’ekphraseis d’œuvres représentant des combats, des morts, une impulsion érotique ou esthétique, voire Narcisse. Ces textes fonctionnent comme des dispositifs synesthésiques combinant au moins la vision, l’ouïe et la kinesthésie, et faisant des lecteurs et auditeurs du texte le public de performances dynamiques, plutôt que les observateurs d’images sta- tiques : le rendu de mouvements rituels et gestes de danse structure et dynamise à la fois les arts visuels et le discours sophistique. Both inspired by contemporary intermedial studies and ancient practices and theories of ekphrasis and enargeia, a set of critical tools and notions may help to better appreciate textual figurations of ritual, especially danced, move- ment: synaesthesia, combining visual, oral/aural, verbal, kinaesthetic/propri- oceptive, haptic, olfactive, etc, perceptions; embodied cognition and empathy; dialectics of immersion and distance, as well as of illusion and truth; dialogu- ing painting, poetry, and dance. This paper will focus on ekphraseis or intense descriptions of pictures and sculptures representing dances, choral or solo, in Philostratus’ Images, for instance, Midas (i.22), Humnêtriai (ii.1), and Horai (ii.34), and Callistratus (2. Baccha). The rhetorical figuration of plastically converted ritual dances, in which some examples are presented, share some fea- tures and implications with other sensorial sets in ekphraseis of paintings and sculptures representing fights, deaths, erotic and aesthetic impulses, or even Narcissus. These texts function as synesthetic devices combining at least vision, audition, and kinaesthesia and making readers and listeners the audience of dynamic performances, rather than watchers of static images: the rendering of ritual movements and gestures of dance structures and energizes both visual arts and sophistic discourse. KEYWORDS Philostrate et Callistrate, ekphrasis, danse rituelle, kinesthésie, multisensorialité Philostratus and Callistratus, ekphrasis, ritual dance, kinaesthesia, multisensoriality
Synthesis, 2021
Questo lavoro esamina tre casi euripidei nei quali il riferimento ad azioni rituali specifiche (il riconoscimento di un nuovo nato, la celebrazione di un rito funerario, la purificazione di un omicida) funziona come strumento di inganno utilizzato da uno o più personaggi ai danni di un altro. Si tratta di casi in cui il rito assume una precisa funzione drammatica e permette di creare una complicità con l’uditorio, che coinvolge tanto l’autore quanto coloro che, in vari momenti dell’Elettra, dell’Ifigenia tra i Tauri e dell’Elena, si trovano sulla scena.
Sergio Ribichini I Il l r ri it to o s se eg gr re et to o. . A An nt ti ic ch hi i c cu ul lt ti i m mi is st te er ri ic ci i IN QUESTE DISPENSE: INTRODUZIONE: INIZIAZIONI, MISTERI, SALVEZZA Empio chi parla! LA SIGNORA DEL GRANO: DEMETRA E I RITI DI ELEUSI I libri di Mnasistrato GLI DÈI SENZA NOME: CABIRI E MISTERI DI SAMOTRACIA La domanda di Samotracia «POSSEDUTI» DAL DIO: DIONISO E L'ORFISMO Una guida per l'aldilà SALVATI DA UN BAGNO DI SANGUE: ATTIS E LA GRANDE MADRE L'idolo sepolto IL LAMENTO PER IL DIO MORTO: OSIRIDE E I CULTI ISIACI Una preghiera per Iside NELLA MILIZIA DIVINA: I MISTERI DI MITRA Sabazio: il dio attraverso il seno LA DIMENSIONE RELIGIOSA La villa dei misteri LA DIMENSIONE SOCIALE L'affare dei Baccanali IL TRAMONTO Il vocabolario dei misteri PER SAPERNE DI PIÙ S. Ribichini, Il rito segreto. Antichi culti misterici 2
Rituale funerario nell'antica Grecia
Approfondimento del rituale funerario nell'antica Grecia eseguito per il corso universitario di Letteratura greca, a.a. 2016/2017 - Università degli Studi di Udine.
M. Ven.: Fratello 1° Sorvegliante, a che scopo ci riuniamo? 1° Sorv.: Per edificare Templi alla Virtù, scavare oscure e profonde prigioni al vizio e lavorare al Bene e al Progresso dell'Umanità.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI, 2021
Oikos. La casa in Magna Grecia e Sicilia, Catalogo della Mostra, a cura di Carmelo Malacrino e Maurizio Cannatà, 2018
Experiencing the Landscape in Antiquity 3, 2024
Verso un'architettura per i rituali funebri laici (a cura di Caterina Padoa Schioppa), 2024
J.M. ÁLVAREZ, T. NOGALES, I. RODÀ (edd.), Centro y periferia en el mundo clásico. Actas del XVIII Congreso Internacional de Arqueología Clásica, Merida 2014 (2015)
Thiasos, 2020
Scienze dell'Antichità 27,2, 2021
2014