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Prorogata la mostra "Federico da Montefeltro e Gubbio" curata da Francesco P. Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli, Fulvio Cervini
Alle radici della modernità. Progetti di riforma, dinamiche sociali, patrimoni culturali (sec. XVIII-XIX), 2020
Il testo parte da immagini relative alla Grande Guerra: soldati eugubini e soldati senesi riproducono al fronte rituali emblematici delle loro comunità di riferimento, la mostra dei Ceri di Gubbio e la corsa del Palio di Siena. Queste dinamiche di dislocazione e ricreazione del rituale al di fuori dello spazio e del tempo consueti molto suggeriscono circa il radicamento nel vissuto individuale e collettivo di queste feste secolari, che segnano profondamente la vita sociale e la dimensione emozionale dei protagonisti. In età moderna è sul tessuto urbano popolare che insistono le due feste: le contrade a Siena, le corporazioni a Gubbio, assicurano nel tempo la continuità del rituale, sul quale l’aristocrazia esercita un ruolo di sorveglianza e tutela. Nel corso del XIX secolo la base sociale delle due feste è sottoposta a cambiamenti profondi. Il testo si soffermerà sugli elementi e le dinamiche complesse che hanno permesso alle due feste di proiettarsi oltre la soglia del XIX secolo, di costruirsi come feste civiche nella nuova cornice dello Stato nazionale. The text starts from images related to the Great War: soldiers from Gubbio and Sienese soldiers reproduce on the front emblematic rituals of their communities, the exhibition of the Ceri di Gubbio and the race of the Palio di Siena. These dynamics of dislocation and recreation of the ritual outside the usual space and time suggest a lot about the deeply rooted in the individual and collective experience of these secular festivals, which profoundly mark the social life and emotional dimension of the protagonists. In early modern times it is on the popular urban structure that the two festivals insist: the contrade in Siena, the corporations in Gubbio, ensure the continuity of the ritual over time, on which the aristocracy exercises a role of surveillance and protection. During the 19th century the social base of the two feasts underwent profound changes. The text will focus on the complex elements and dynamics that allowed the two feasts to project themselves beyond the threshold of the 19th century, to build themselves as civic feasts in the new framework of the national state.
Nel Settecento, a Bassano, villa Roberti apparteneva al conte Guerrino Roberti, uomo colto e di fine ingegno, che riuniva nel suo palazzo una dotta ed erudita compagnia di nobili ed ecclesiastici non solo del luogo. Fu in questo clima vivace culturalmente che visse la di lui figlia Francesca, destinata a diventare una pastorella arcade con il nome di Egle Euganea, animatrice del cenacolo di letterati ed eruditi che presso di lei si riunivano. 1 Francesca Roberti, fine poetessa e traduttrice, ebbe una formazione improntata alla conoscenza degli autori classici italiani e latini; amante del Petrarca, si dedicò soprattutto a tradurre opere di autori greci e stranieri, coniugando questa scrittura con quella in prosa e in poesia. Fu animatrice del salotto in cui, come abbiamo detto, convergevano i più noti letterati ed artisti, ad esempio Melchiorre Cesarotti, Ippolito Pindemonte e Jacopo Vittorelli. Si trasferì a Padova nel 1766 a seguito del matrimonio con il nobile padovano Andrea Franco, da cui ebbe un figlio, Ludovico, che, diventato giacobino, dissipò il patrimonio della famiglia e costituì il suo più autentico dolore. 2 Tra i molti rapporti che la Roberti intrattenne, aggiungiamo in questa sede anche quello con il friulano Alfonso Belgrado. Nell'Archivio di Stato di Udine 3 sono conservate otto lettere autografe della Roberti indirizzate al nobile Belgrado di Udine. 4 Delle otto missive, sei risultano datate e coprono l'arco di tempo 1 Per le notizie su Francesca Roberti Franco (Bassano, 1744-Venezia, 1817) vd.: L. Chiarelli, La contessa Francesca Roberti-Franco ed il suo salotto in
Panta rei. Studi dedicati a Manlio Bellomo, a cura di O. Condorelli, III, Roma, 2004
anche in: VI Centenario della morte di Baldo degli Ubaldi 1400-2000, a cura di C. Frova, M.G. Nico Ottaviani e S. Zucchini, Perugia, Università degli Studi, 2005, pp. 17-24
Et quam saepe evenit, ut etiam rebus allis occupati nequeamus non facere, quin mente et animo aliquas aedificationes commentemur! LEON BATIISTA ALBERTI, De re aedzjicatoria, incipit, 3. Non mancano motivi che inducano a confrontare Ie carriere dei due architetti toscani, ma un'analisi di questa genere puo scivolare su equivoci pericolosi dovuti soprattutto alla scarsa e a volte dubbia storiografia su Baccio Pontelli, che dipende da un lato dalla difficolta ill reperire do cumenti sulla formazione fiorentina e la prima attivira pisana almeno fino al 1476, e dall'altro dalla confusione creata da Giorgio Vasari che attri buisce a Baccio gran parte delle costruzioni romane commissionate da Sisto IV.! Desidero ringraziare il proEessore Francesco Paolo Fiore e il Comune di Urbino per I'oppor tunita datami eli panecipare aI convegno e eli scrivere questo saggio. Sono grato a Howard Burns, Manuela Morresi e Richard Schofield per i consigli e 10 scambio di idee. Mi estata anche utile una conversazione con Joseph Connors su Francesco di Giorgio. Andrea Masciantonio ha pron tamente e gentilmente trascritto due fogli del manoscritto Cod. Urb. Lat. 992. Matteo Ceriana mi ha dato preziose notizie sui palazzo Varano eli Camerino. Infine, come aI solito ringrazio Pier Ni cola Pagliara che, oltre a fornirmi di critiche e segnalazioni essenziali incluso il documento su
Grande e monumentale edificio fatto costruire da Bortolamio Mora nel Settecento. C'è chi, in passato, ha parlato di una proprietà risalente al '300, ma i fatti raccontati dai documenti sono invece i seguenti. Attorno alla metà del 1600 quella che sarebbe diventata la grande proprietà Mora era frazionata tra i Cicogna (antichi proprietari dell'intero fondo) e un certo Francesco Riva, ragioniere ducale; il quale nel 1664, dopo l'acquisto effettuato dai Cicogna, chiede ai magistrati veneziani dei Beni Inculti di poter irrigare i suoi due broli, in uno dei quali insiste un edificio colonico, nucleo originario della futura villa 1 . E` quindi assai verosimile che Il presente saggio è stato pubblicato dall'autore, con qualche riduzione, in Montebelluna. Storia di un territorio (cartografia ed estimi tra Sei e Settecento), La villa nel territorio, Archivi, Venezia 1992; e in Acqua patrizia. Ville e canali nell'alta campagna trevigiana, in Il Dissegno generale di tutta la Brentella di Angelo Prati, a cura di Danilo Gasparini, Treviso Canova 2004. 1 Archivio Storico Consorzio Piave (già Brentella Montebelluna), Bocchetti Privati, Bocchetto Morassutti, b. 26, fasc. 45. La domanda ai Beni Inculti passò per competenza all'Ufficio Acque (Brentella) e si trova ora nei fondi archivistici del Consorzio. La domanda del Riva, che si riferiva all'irrigazione di nove campi, venne esibita come documento fondativo -assieme al disegno che
Martinis I-XIV 5-03-2008 9:55 Pagina III Tutti i diritti riservati © 2008, Pearson Paravia Bruno Mondadori S.p.A.
2022
The paper talks about Bartolomeo from Urbino (his live, his studies and his work) and his epistolary report with F. Petrarca.
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Il sogno di Pico, 2010
Proposte per Francesco Torbido e Antonio da Vendri, in “Verona Illustrata”, 34, 2021, pp. 59-68, 2021
Spoleto sacra 1200. Nell’825° anniversario della consacrazione della Cattedrale, catalogo della mostra (Spoleto, Museo Diocesano, 2 aprile – 16 luglio 2023) a cura di G. Sapori, Livorno 2023, pp. 140-145, 2023
Sbarbaro e gli altri. Atti del Convegno, 2019
Arte veneta, 2022
Bruno Reichlin, Letizia Tedeschi (a cura di), Luigi Moretti Razionalismo e trasgressività tra barocco e informale, pp. 207-211 , 2010
Gaetano Giulio Zumbo 1656-1701 , 2023
in «Verona Illustrata», n. 16, 2003
Il contributo italiano alla storia del pensiero. Musica, a cura di Sandro Cappelletto, Istituto della Enciclopedia italiana Treccani, Roma , 2018
Archeologia del Passaggio, Scambi scientifici in ricordo di Livio Mano, Atti del Convegno, Tenda-Cuneo, 3-4 agosto 2012, Bulletin du Musée d’Anthropologie Préhistorique de Monaco, supplement n. 4, pp. 63-72.
Rivista di Storia dell'Università di Torino, 2017
INCONΦIDENTIA: Revista Eletrônica de Filosofia, 2020