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2019, Articolo alle pp. 157-166 di Alessandria: 850 anni di Storia a cura di Renzo PENNA e Giancarlo PATRUCCO, Associazione. “Città Futura”, Alessandria, 2019.
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Sintetica presentazione dell’immensa opera poetica in dialetto alessandrino, prodotta da Giovanni Rapetti (Villa del Foro 1922 - Alessandria 2014), scultore allievo di Manzù, che come un antico aedo canta la vita e i personaggi di una piccola comunità contadina.
SOMMARIO: 1. Introduzione.-2. L'ONA, la Governance Network Theory e l'utilizzo delle relazioni sociali informali per migliorare le performance delle AA.PP..-3. Il disegno della ricerca.-4. L'oggetto dell'indagine.-5. Metodologia.-6. Risultati dell'analisi.-6.1. Analisi topologica della rete nel suo complesso.-6.2. Analisi topologica di R1 (rete comunicazione/amicizia).-6.3. Analisi topologica di R2 (rete comunicazione/lavoro).-6.4. Analisi topologica di R3 (rete del problem solving).-6.5. I legami forti e deboli della rete.-6.6. I sottogruppi della rete.-6.7. La rete percepita-7. Note conclusive e suggerimenti di policy.
2019
per l'arazzeria Barberini: novità dalla fototeca Roberto Longhi (Alessandra Cosmi) PARAGONE Rivista mensile di arte figurativa e letteratura fondata da Roberto Longhi
La preparazione del volo e la scelta dell'aereo. La partenza. Sosta di 42 giorni per riparazione dell'elica e trasformazione del carrello. La ripresa del volo. Sosta di 26 giorni per altra riparazione dell'elica. Adamoli e Pretti spiccano il volo per Majunga, in Madagascar. La partenza da Majunga per la capitale del Madagascar. La ripresa dei voli sul Madagascar. Il volo dal Madagascar a Salisbury, un primato italiano. L'arrivo a Città del Capo e l'ampio giro nel Namaqualand. Il ritorno in Italia. Le varie relazioni tecniche ed alcuni echi nei giornali.
In the last decades, interest and research on violence risk assessment tools for patients suffering from mental disease has significantly increased, providing different approaches that vary from actuarial to structured clinical judgement. From a national perspective, it may be useful for psychiatrists not directly involved in forensic context to become familiar with tools that are mostly studied and used elsewhere. The imminent announced closing of the six national OPGs (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) will inevitably increase the number of mentally disordered offenders directly managed by local general services (Dipartimenti di Salute Mentale), which will be asked by the courts to assess the risk of danger of some of their clients. Our aim herein is to review the international literature over the last 10 years in terms of evidence for the predictive validity of major violence risk assessment tools in correctional, forensic and general psychiatric settings.
Gli Autori esaminano il tema del ne bis in idem: anzitutto, sottolineano l'importanza di tale principio, che rappresenta un valore fondamentale della società democratica e moderna; in secondo luogo, si concentrano, in maniera critica, sul concetto di ne bis in idem e lo inquadrano quale garanzia essenziale del sistema giuridico. Ulteriore passaggio è quello dedicato alla differenza tra il ne bis in idem sostanziale e quello processuale. La trattazione si conclude, da un lato segnalando i profili di merito del "dialogo" in atto sullo specifico tema tra le Corti e dall'altro lato facendo cenno alle soluzioni future per scongiurare la duplicazioni dei procedimenti e dei trattamenti sanzionatori.
La poesia del Settecento si impone nella tradizione letteraria italiana per la sua modernità che supera gli stereotipi di un gusto romantico incline alla sensiblerie, a un eccesso di sentimentalismo e all'individualità di cui la cultura contemporanea è ancora in parte intrisa e diffonde un umanesimo moderno fondato sulla visione illuminata di una cultura civile, basata sulla condivisione di un linguaggio sociale, sull'espressione del sentimento, l'interesse per la natura, l'uomo, il tempo, la scienza, la socialità. Una poesia legata a una cultura aperta e illuminata sulla quale peserà poi il prevalere di moti antilluministi e assolutistici che hanno influenzato per lungo tempo lo sguardo sul Settecento, anche per ciò che riguarda il versante letterario e poetico.
Lanx, 2008
L'evergetismo di Traiano ed Adriano nelle città dell'Italia. Opere pubbliche e modalità di intervento. 1. Introduzione «Fenomeno collocabile tra il politico, l'economico e il sociale l'evergetismo occupava un posto essenziale nella vita delle comunità. Il termine è un neologismo contemporaneo che indica l'atteggiamento munifico e i benefici (evergesie) degli individui verso le collettività […]. Questa dimensione civica è fondamentale e distingue l'evergetismo da altre forme di generosità, giustificate dalla pietà religiosa, dalla carità o dal mecenatismo, così come dai benefici legati alle relazioni personali». 1 Strade, porti, acquedotti, terme, teatri, anfiteatri, templi, magazzini, mercati. È questa l'immagine dell'evergetismo di età imperiale, prodotto della liberalità delle città, dei magistrati locali, dei collegia, dei privati ed infine strumento fondamentale della politica dei principes, da quando, con Augusto, l'immagine del principe costruttore-architetto divenne il prototipo dell'imperatore "buono" quasi per antonomasia 2. L'evergetismo di matrice imperiale, oggetto di questo breve contributo, costituisce, prendendo a modello la classificazione elaborata da Helene Jouffroy, una delle fonti principali di finanziamento nell'ambito della munificenza pubblica, affiancandosi alle evergesie riconducibili alle città (siano esse prodotto dell'ordo municipale o dei magistrati) e a quelle riconducibili a soggetti privati 3. Il ruolo dell'imperatore si fece progressivamente più centrale, in particolare per la realizzazione di quelle che potremmo definire, rubando un termine alla moda nelle discussioni politiche odierne, "grandi opere". Va però aggiunto, almeno per il periodo qui considerato (i regni degli imperatori Traiano ed Adriano), che l'accresciuto ruolo del princeps non determinò tout court una scomparsa degli altri soggetti ricordati: si nota, è vero, una progressiva erosione delle iniziative legate alle città o ai loro magistrati, che conobbero la maggiore intensità nel corso del I secolo d.C., ma non un loro esaurimento in qualche misura definitivo ed irreversibile. I testi epigrafici ci documentano liberalità che spaziano dal restauro di templi 1
Giorgio Pasquali sessant’anni dopo. Atti della giornata di studio (Firenze, 1° ottobre 2012). Contributi di G. Arrighetti, L. Canfora, A. Guida, L. Bossina, D. De Martino, Firenze, Accademia fiorentina di papirologia e studi sul mondo antico, 2014, pp. 59-96, 2014
I contributi pubblicati rispecchiano l'ordine con cui furono pronunciati in quella circostanza. Vogliamo qui ringraziare, in primo luogo, i relatori, che hanno con paziente collaborazione atteso i tempi di questa pubblicazione, seguendone l'iter con amichevole e sentita partecipazione, da Graziano Arrighetti, allievo diretto di Pasquali alla Normale di Pisa, a Luciano Canfora, che molto autorevolmente si sofferma sulla dimensione politica di Pasquali, in particolare sui "Socialisti tedeschi", immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale, ad Augusto Guida, già autore di numerosi e importanti contributi che hanno portato nuova luce sul complesso rapporto tra Pasquali e il mondo filologico tedesco (in particolare con Wilamowitz e Snell), a Luciano Bossina, che ha curato una interessante ricerca sull'influenza pascoliana sul nostro studioso (finora mai adeguatamente rilevata) e infine a Domenico De Martino, che ha messo in luce il costante dialogo tra Pasquali e gli italianisti, a cominciare dal suo 'allievo'(non diretto, ma di fatto acquisito) Lanfranco Caretti, a conferma di una delle più significative e attuali eredità che Pasquali ha lasciato, ovvero la capacità di guardare oltre gli steccati disciplinari, spesso solo artificiosi, e di creare dialoghi intensi e proficui tra saperi diversi. Non possiamo non rivolgere un altrettanto grato ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della Giornata fiorentina, che ha visto un largo concorso di pubblico, anche di studenti, segno della perenne attualità della figura di Pasquali: oltre alla Tipografia "La Celere", a cui si devono questi Atti (impreziositi dall'indice curato dal nostro valente collaboratore Davide Debernardi), vogliamo ricordare l'Accademia di Scienze e Lettere "La Colombaria", che ci ha cordialmente e calorosamente accolto nella sua prestigiosa sede di Firenze, e l'amico Saverio Orlando, Vice Presidente della nostra Accademia e Presidente della Delegazione fiorentina AICC, al quale si deve la realizzazione degli inviti; Presentazione 1. Esule in patria Chi è «Petrus de Mola»? È il destinatario di un omaggio librario di Giorgio Pasquali, adornato di una dedica non convenzionale, resa nota dall'attuale e fortunata proprietaria del volume (trovato per caso «e per pochi soldi» 1): Petro de Mola Georgius Pasquali foris exsuli domi exsul d.d.d. L'approdo del volume «in una libreria antiquaria di Basilea» conferma che il dono era rivolto a Peter von der Mühll («Petrus de Mola»!), il grande filologo basileense, amico e interlocutore prezioso di Pasquali fin da quando si trovarono entrambi a Gottinga a seguire le lezioni di Eduard Schwartz. Ma la dedica è senza data, e resta l'interesse di capire quando e perché egli potesse definire von der Mühll exsul foris, e sé stesso, soprattutto, exsul domi. L'ipotesi che Pasquali volesse lamentare un rassegnato senso di isolamento politico nell'Italia fascista non è percorribile: e non tanto per i «cedimenti di Pasquali al fascismo» (che «certamente vi furo
Pirandello mai visto. Dalle collezioni della Biblioteca nazionale centrale di Roma e dell'Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo, 2019
Il testo tratta di un ritratto di Luigi Pirandello eseguito da Nino Bertoletti, e lo contestualizza relazionandolo all'ambiente artistico di Anticoli Corrado. pp. 115-120
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Archeologia della guerra nelle Romagne al tempo della battaglia di Pavia (1525), 2024
Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo, Firenze, Edizioni CLORI, 2021
Sistematizzazione dei dati archeologici nel suburbio ostiense tra la valle di Malafede e i lembi dello Stagno, 2018
«Segni di maraviglia». I ricami su disegno del Pollaiolo per il Parato di San Giovanni, 2019
Dizionario biografico degli italiani, 2019
Rileggendo Petronio e Apuleio, 2020
Un altro 1969: i territori del conflitto in Italia, 2020
in Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione culturale, a cura di G. De Sensi Sestito, S. Mancuso, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2011, pp. 191-233., 2011
Archivio di Stato di Rieti , 2012
"Bruno Morassutti 1920-2008", ed. by G. Barazzetta and R. Dulio, Electa, Milano 2009