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Prime riflessioni sulla riforma della loi de bioéthique in Francia BioLaw Journal-Rivista di BioDiritto, n. 3/2021 PMA pour toutes, anonimato di donatori e donatrici di gameti e potenziali conseguenze discriminatorie dell'esclusione della GPA. Prime riflessioni sulla riforma della loi de bioéthique in Francia
La Nonnità, 2018
L'esperienza di diventare nonna diventa l'opportunità per riflettere sulle relazioni tra madri e figlie, sulle emozioni che ci attraversano, sul contesto politico che ci circonda. The experience of becoming grandmother is an occasion to reflect about relashonships between mother and daughter, about the emotions, about the political context.
2009
Cinta muraria localizzata presso il limite Nord-Ovest della parte più elevata del sito (nucleo posto tra Via San Martino e Via Roma). Il muro, che si presenta attualmente in stato di rudere fortemente restaurato, è ora utilizzato come sostegno del terrazzamento della parte più alta del sito, dopo aver svolto la funzione difensiva di cinta muraria nel periodo medievale.
BENANO E LA SUA VALLE, 2013
Il toponimo attuale è riportato anche nella forma medievale Venano, la cui etimologia richiama 'vena', ovvero risorsa idrica, falda o sorgente. L'acqua è infatti la caratteristica principale di questa stupenda valle, ricca di copiose sorgenti (quella detta "di Tristi", la più nota, risale al periodo etrusco), caratterizzata dalla valle del torrente Romealla e dal fitto reticolo idrografico locale (torrenti e fossi) che in questo rachide principale confluiscono. Il Fosso di Romealla è un torrente che nasce a Castel Giorgio dalla confluenza di due fossi che scendono dai rilievi Volsinii. Il suo letto incide le ignimbriti dell'altopiano dell'Alfina dividendolo nelle due macroaree dell'Aeroporto, a Nord, e del Lapone, a Sud. Tra Casa Pisana ed il Citerno (S. Maria della Guardia; zona di sepolture etrusche e romane) l'alveo ha creato una serie di cascate e laghetti, costellati da orride balze ignimbritiche a strutture poligonali, note come "sassi del diavolo". Le rupi ospitano caverne che furono abitate nell'Età del Bronzo. Da qui si entra nella Valle di Benano. Tra i poderi, interessante quello denominato "Doglie"; il toponimo (uno analogo si trova tra Titignano e Todi) richiama il latino dolium, contenitore di grosse dimensioni per l'olio: ancora oggi una delle ricchezze di questa terra. Cenni storici (periodo medievale) È l'antico castrum Benani nel Piviere di S. Donato, dal Catasto duecentesco (in Carpentier; Waley; Pardi), luogo di una famosa pace nel 1390 tra Muffati e Malcorini. Tale denominazione-castrum-può far ipotizzare una fondazione romana-su un preesistente sito etrusco (tombe nella zona; bottino etrusco di Tristi et al.; tomba volsiniese sul Citerno/S. Maria d. G.)-come castrum stabile sul tracciato della Traiana, in una zona strategica militarmente ma anche per la manutenzione continua di cui aveva sicuramente bisogno il percorso, qui caratterizzato da notevoli pendenze e terreni franosi. Il toponimo castrum ha anche un'origine bizantina; come sito strategico contrapposto ad altre posizioni controllate dai Longobardi, che nella regione orvietana antica erano concentrate più verso la Montanea (Montarale-Peglia). Nella seconda metà del Duecento, a Benano insistono proprietà del più ricco dei signori d'Orvieto, dal Catasto del 1292: Simone di Ranieri di Guido, che qui possiede "in pertinentiis castri Benani, sub ripas castri Benani". È lo stesso Simone de' Filippeschi citato da Cipriano Manente. Ghibellino sfegatato ed attivissimo, due volte podestà orvietano e di Benevento; braccio destro di Neri Della Greca, il grande capitano del Popolo fondatore del palazzo del capitano. Presso Benano erano possedimenti anche dei Monaldeschi della Cervara, i discendenti di Cittadino di Beltramo (Catasto 1292). Ampliato dopo il 1313, da castro diverrà villa del contado.
parò un complesso di 40 musicanti che si esibì in modo impeccabile, per cui fu concesso un premio di lire 200 a ciascuno dei partecipanti. Nello stesso periodo la banda si esibì con uno scelto programma musicale a Castelgiorgio, guadagnando 850 lire che furono divise tra i musicanti. Gli anni della seconda guerra furono difficili e il maestro Brinchi dovette attendere la fine del conflitto per riorganizzare le file e riprendere l'attività musicale. Con l'impegno e la collaborazione dei vecchi musicanti, circa 25 elementi, riportò la banda a un ottimo livello. Alla fine degli anni '50 lasciò l'incarico e subentrò al suo posto il fratello Egisto, il quale riuscì a tenere in vita il complesso, ridotto nel numero, ancora per numerosi anni. Nel concludere questa sintetica carrellata storica della banda musicale grottana, mi sembra opportuno evidenziare che soprattutto i maestri Ruspantini e Brinchi furono gli appassionati artefici della preparazione culturale musicale di numerosi grottani in un periodo di circa 80 anni. Essi insegnarono l'amore per la musica, un'arte che conquista, avvince, eleva, addolcisce e rende sensibili gli animi. Auguriamoci che ancora oggi la tradizionale passione per quest'arte continui e sia tramandata di generazione in generazione e che mai il nostro paese debba ricorrere a complessi bandistici in prestito per allietare e rendere solenni le nostre più importanti cerimonie.
L’articolo illustra il percorso e le tecniche seguite per una catalogazione sistematica del Fondo Manini. La ricchezza e l’eterogeneità dei documenti ha rchiesto uno studio di più anni, che, sulle orme di Luigi Manini, ci ha portato oltre che in Italia ed in Portogallo, anche in Sud America. È stata eseguita un’analisi approfondita anche delle tecniche e dei materiali utilizzati dall’ecclettico maestro in tutte le attività cui si dedicò (decorazione, scenografia, pittura, disegno, architettura, fotografia).
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L’elegia del puer aeternus in un amante del Loin-Près, 2020
Un caso di incontro tra una società industriale e una vivente nel Neolitico: la Nuova Zelanda, 2017
L'arte della quadratura. Storia e restauro. Quadraturismo e grande decorazione nella pittura di età barocca, a cura di Isabella Di Liddo, Mimma Pasculli, Marianna Saccente, 2023