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PoNSUT Uapporteur •••-DuuvRE IHH~ 1\.G.-M.V. (avv. Ly.on-Cacn) c. M.ll. (avv. Bénabcnt).
Consiglio di Stato, VI Sezione, 29 settembre 2010, n. 7200 -Barbagallo Presidente -Contessa Relatore -L.B. (avv. Favini) -Ministero dell'Interno (Avv. Gen. Stato).
Rivista di diritto processuale, 2020
La possibilità, prospettata da recenti studi, di determinare il valore normativo marginale del precedente induce ad interrogarsi sugli indici suscettibili di considerazione in un simile «calcolo». In quest’ottica, appare utile il confronto con l’esperienza francese, ove – da un lato – una predizione sul contributo della singola pronuncia all’evoluzione della giurisprudenza è effettuato dalla stessa Cour de cassation, mediante la modulazione dei meccanismi pubblicitari degli arrêts; dall’altro, ricerche empiriche evidenziano le interrelazioni esistenti tra decisioni emesse in gradi e plessi giurisdizionali differenti, finendo così per confermare la dimensione collettiva e consuetudinaria della «jurisprudence».
JORDÃO, Eduardo Ferreira. Il controllo giurisdizionale dell Autorità francese della concorrenza. In: Alberto Lucarelli. (Org.). Diritto pubblico europeo dell economia. Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane, 2010, v. , p. 139-152.
e di Roma (La Sapienza), in regime di cotutela. 1. Introduzione Innanzitutto vorrei ringraziare l'Università di Napoli Federico II, e in particolar modo il Professor Lucarelli, per l'amichevole accoglienza che ha riservato a noi studenti dell'Università di Parigi. Come brasiliano, devo aggiungere che tutte le volte che vengo in Italia, mi sento a casa. C'è qui la stessa gioia, la stessa amicizia che provo quando sono fra brasiliani. Questa è una delle ragioni per cui ho scelto di fare la mia tesi in cotutela con l'Italia, presso l'Università di Roma, La Sapienza. Questa è anche la ragione per cui parlo un poco d'italiano, e proverò a parlarvi in questa lingua, scusandomi in anticipo per tutti gli errori che commetterò e per lo sforzo che dovrete fare per capirmi. Come avrete visto nel programma, il tema della mia relazione è "Il controllo giurisdizionale dell'Autorità francese della concorrenza". Per quale motivo mi interessa questo tema? Capirete certamente che qui siamo di fronte ad un caso estremo della complessa questione del controllo giurisdizionale delle Autorità indipendenti. 2 Infatti, tutti gli elementi peculiari di queste nuove strutture sono presenti nel caso dell'Autorità della concorrenza. Si 1 L'autore ringrazia Salvatore Prinzi per la revisione del testo in italiano. Tutti gli errori rimanenti sono comunque di responsabilità esclusiva dell'autore. 2 Il principale studio sul controllo giurisdizionale delle autorità indipendenti in Francia è la premiata tesi di Martin COLLET, Le controle juridictionnel des actes des autorités administratives indépendantes, Paris, LGDJ, 2003.
Sommario: 1. L'idea di giustizia sociale e la dimensione sociale dell'Unione Europea: alcune premesse; 2. Giustizia sociale e dumping sociale nell'argomentazione della Corte Europea di Giustizia; 3. Alcune note marginali sulla funzione civile delle teorie dell'interpretazione Con questo intervento intendo esaminare alcuni elementi dell'idea di giustizia sociale nel diritto e nella giurisprudenza comunitaria, per tracciare quella trasformazione che, nella Nota preparatoria di questo Convegno, viene descritta come perdita della dimensione politico-progettuale degli ideali di giustizia, e loro sostituzione da parte di un'idea "post-ideologica" di giustizia concreta o del caso individuale. Questo esame sarà condotto attraverso l'analisi dell'argomentazione di alcuni casi che trattano una questione paradigmatica della giustizia sociale, vale a dire il dumping sociale, in quanto questi casi hanno messo in rilievo -in maniera crescente negli ultimi due o tre anni -alcune notevoli "dissonanze" tra la "dimensione sociale" dell'Europa e le tradizioni costituzionali in materia di giustizia sociale. Nell'esaminare l'idea di giustizia sociale nella giurisprudenza comunitaria, toccherò in maniera marginale un altro argomento proposto nella già ricordata Nota preparatoria, vale a dire il ruolo dell'interpretazione, rectius delle teorie dell'interpretazione, nello stabilire/modificare la relazione tra diritto e giustizia, e segnatamente tra diritti e giustizia sociale.
La disclosure dei costi di un credito poggia sulla distinzione tra capitale prestato e corrispettivo (o interesse). Il rapporto tra le due entità costituisce la misura dell’interesse e ricade nel regime dell’interesse semplice, o proporzionale, che si contrappone a quello dell’interesse composto o esponenziale. Per la definizione del Taeg gli organi delegati alla definizione dei metodi di calcolo regolarmente optano per il regime dell’interesse composto, costituito dal rapporto tra interesse e capitale addizionato degli interessi. Sino a giungere all’aberrazione di una quasi monolitica giurisprudenza che qualifica l’ammortamento alla francese come regolato secondo il regime semplice - The disclosure of the costs of a credit rests on the distinction between capital and consideration paid (or interest). The relationship between the two entities is the measure of interest and pertains to the regime of simple, or proportional, interest as opposed to the compound or exponential one . For the definition of the APR, however, the agencies delegated to the definition of the calculation methods regularly opt for a compound basis, which is the ratio between capital and interest added by interest. This is why an almost monolithic line of judicial precedents qualifies «à la French» amortization as adjusted according to the simple regime.
Europa e diritto privato, 2007
Aspetti della causa in diritto civile francese. L'avant-projet di riforma. 1. Premessa. 2. Causa ed oggetto. 3. Causa dell'obbligazione e causa dell' engagement. 4. Causa oggettiva e causa soggettiva. 5. Mancanza di causa. Premessa. 6. Gli atti a titolo gratuito. 7. Causa illusoria e irrisoria. 8.Contratto inutile ? 9.La Fausse cause. 10.Mancanza di causa e nullità relativa. 11.La causa illecita. 1. Premessa. L'art. 1131 cod. civ. non definisce la causa 1 , ma gli interpreti e la tradizione depongono, almeno apparentemente, per una visione della causa come causa dell'obbligazione. Si dice apparentemente perché, in realtà, la nozione di causa, in Francia, è difficile da decifrare. Lo stesso commentario ufficiale ai Principi europei del diritto contrattuale, sotto l'art. 2: 110 ( punto b) afferma che è praticamente impossibile dare una definizione di causa nel diritto francese, perlomeno una definizione che sia universalmente accettata. Ed anche tra gli stessi francesi è diffusa la consapevolezza che la teoria della causa è << subtile, plus encore que la plupart des autres règles, d'un subtilité par fois inutile qui tourne au verbalisme >> 2 . In più, visibile è l'influenza dei grands arrêts , forse più che rispetto ad ogni altro istituto del diritto civile ; ed infatti, sia il rinnovato interesse per la causa, che le diverse proposte di riforma 3 , sono spesso da ascrivere alla vivacità della giurisprudenza 4 , tanto che quasi tutti gli autori che hanno proposto una loro teoria sulla causa si sono sforzati di mostrarne la corrispondenza con gli orientamenti della Cassazione. Da questo punto di vista l'avant-projet non fornisce indicazioni sicure, utili per una teoria della causa; non mira ad adottare la versione dottrinale più convincente, né a proporne una (eclettica o meno che sia) che possa consentire di superare i contrasti in materia. Piuttosto si tratta di un lavoro che fa tesoro di alcune indicazioni giurisprudenziali 5 , lasciando immutato il quadro dommatico di riferimento. Resta al fondo la concezione della causa come controprestazione dell'obbligazione. Ma anche la "soggettivizzazione" della nozione di causa, l'elevazione del motivo individuale a causa del contratto, e soprattutto, la rilevanza dell'errore sulla causa, che spesso, e non a caso, è inteso come errore sul motivo determinante. Una concezione della causa che è attenta alla tutela individuale e che perciò, non potendo fare soverchio affidamento su nozioni astratte, deve tendere a verificare il più possibile da vicino i motivi determinanti dell'engagement. La causa, rimane, anche in questo schema di legge, prevalentemente uno strumento di protezione dell'interesse del contraente; serve a tutelare chi si obbliga, e solo di riflesso è subordinata ad interessi generali. Finalità che è confermata da quelle concezioni, che 1 ) E' però opinione autorevole che, nonostante il legislatore non definisca la causa, e nonostante non fornisca a tal fine alcuna utile indicazione nei lavori preparatori, esso si è ispirato a Pothier, il quale riteneva la causa come la contropartita di ciascuna obbligazione, e negli atti gratuiti la liberalità medesima. Sull'influenza di Pothier v. RIPERT et BOULANGER, Traité de droit civil d'après le traité de Planiol, II, Paris, 1957, 114. 2 ) MALAURIE, AYNES, STOFFEL--MUNCK, Les obligations, 2^ ed., Paris, 2005, 298. 3 ) Basti pensare che Ghestin, dopo aver redatto gli articoli dell' avant-projet sulla causa, ha mutato avviso ed ha proposto una diversa formulazione, la quale si può leggere in appendice a GHESTIN, Cause de l'engagement et validité du contrat, Paris, 2006, 904 ss. 4 ) D . MAZEAUD, La cause, in 1840. Le Code civile , un passé, un présent , un avenir, in Dalloz, 2004 ) Del resto, per l'influenza della giurisprudenza sulla formazione del diritto civile francese si v. CAPITANT, Les grandes arrêts de la jurisprudence civile, 11^ ed., Paris, 2000 ( a cura di Terrè).
Rivista della Cooperazione giuridica internazionale, 2013
Quadrimestrale dell'Istituto Internazionale di Studi Giuridici ARACNE Istituto Internazionale di Studi Giuridici L'Istituto ha lo scopo di: a) Studiare e dibattere, collaborando anche con altri Enti ed Istituti Intemazional~ la soluzione dei problemi che interessano la legislazione di tutti i popoli, in un piano mondiale, attraverso 1' organizzazione di cOnvegni, conferenze e manifestazioni culturali al fine superiore della elaborazione dei principi fondamentali comuni. Tale attività si esplica anche a mezzo di pubblicazioni, di raccolte bibliografiche e di informaziont b) Favorire gli studi di diritto comparato, facilitando le relazioni e gli scambi fra gli studiosi di diritto del mondo intero, docenti universitari, magistrati e avvocati. c) Realizzare programmi e corsi di formazione, autonomamente o d'intesa con altri Enti ed Istituzioni pubbliche e private. d) Effettuare ricerche e studi sulla cooperazione giuridica europea ed internazionale. e) Curare la pubblicazione della Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale. f) Pubblicare i risultati di ricerche ed attività svolte dali 'Istituto in singoli volwni o periodici similari. Presidente ad Onore: dott.ssa Daniela Veronica G~a de Dragan. Consiglio di Amministra~ zione: prof. N. Cappuccio (P); prof. G.L. Cecchini; prof. A. Mastrangelo; avv. F. Petralia; dott. A. Ricca; prof.ssa E. Spatafora. Collegio dei Revisori: dott. S. Lollai (P); dotl P. Boni; dott. G.P. Rinaldi. Per riflettere DOTTRINA A. L. Valva, Il contributo della normativa europea in materia di unioni di fatto T. Russo, Il caso dei Marò tra giurisdizione nazionale e internazionale C.R. Carchidi, La "coesione" sociale nell'Unione europea M. Immediato, Pareggio di bilancio e diritto europeo G. ~osco, La dichiarazione del G8 (aprile 2013) contro la vwlenza sessuale nei coriflitti armati F. V~cc~io, l nuovi passi nel "cammino comunitario" del Conseil Conslltutwnnel francese e le responsabilità della Corte di Giustizia europea NOTE E COMMENTI P. Bargiacchi, La sentenza 18 gennaio 2013 della Corte Suprema indiana apre una nuova(?) fase nella vicenda dei Marò M. Sosa Navarro, Concerning torturers through internationallaw: ~he role of domestic prosecution in the eradicating human rights violations m Guantanamo. An italian approach A.L. Verdecchia, Il v Summit Brics di Durban (26-27 marzo 2013) L. Corso, Costituzionalismo popolare in Italia? Il caso della rappresentanza politica di genere S. B~rile, Antropologia del dominio e del potere. Manifestazioni culturali del diritto contemporaneo V. Giannetta, A spring surprise in Turkey? New movement on the_Kurdish issue DOSSIER STATI-REPUBBLICA DEL CILE 7 9 33 46 64 80
1. -«L'année qui vient de s'achever a été marquée par tant de bouleversements engendrés par des jurisprudences, nationales ou européennes, parfois contradictoires entre elles dans le même ordre juridictionnel, posant la problématique de la place des magistrats du ministère public […]».
Il giudice amministrativo può annullare un atto per contrasto diretto con il principio di precauzione? E a quale categoria di vizî dell’atto rientrerebbe tale contrasto? Sono questioni che con sempre più vigore si pongono, in generale, negli ordinamenti dei Paesi membri dell’Unione Europea e, specialmente, in Francia, dove il Legislatore costituzionale ha annesso alla Costituzione una “Carta dell’ambiente”, di tal guisa che, nel caso in esame, legalità amministrativa e legalità costituzionale si trovino in una posizione di profonda interazione. Le risposte a tali domande risultano particolarmente complesse almeno per due ragioni. In primo luogo, perché il principio di precauzione si trova, spesso, ad essere in conflitto con altri diritti del cittadino che rivestono eguale valore costituzionale, come, ad esempio, il fondamentale diritto di proprietà. In secondo luogo, perché il principio in esame risulta essere connotato da una certa ambiguità semantica: se da un lato, il legislatore francese ne ha fornito diverse definizioni, talvolta contrastanti tra di loro, dall’altro, alle definizioni del legislatore francese si contrappongono sia una ulteriore, diversa, definizione emersa in ambito europeo, sia una generale imprecisione della nozione di “precauzione” in sé, i cui tratti distintivi sembrano sovente confondersi con quelli della “prevenzione”. Il saggio analizza tali problematiche, cercando una risposta ai quesiti iniziali e proponendo al lettore italiano – che si trova oggi a dover affrontare problemi in qualche misura analoghi – alcune risposte interlocutorie.
Reg. (CE) 22-12-2000, n. 44/2001, art. 23 FONTE Int'l Lis, 2013 Sommario: 1. Premessa -2. I fatti -3. La decisione della Corte di cassazione -4. Analisi della decisione -5. La clausola di proroga "asimmetrica" nella dottrina e giurisprudenza di alcuni Paesi Per cominciare, le vicende che hanno accompagnato il passaggio dalla Conv. Bruxelles al Reg. 44/2001. Nel 1999 la Commissione Europea proponeva che la Convenzione venisse convertita in un Regolamento e, al contempo, che venissero adottate alcune modifiche (COM(1999) 348 final). Tale Proposta includeva modifiche all'art. 17 Conv. che furono poi effettivamente travasate nell'art. 23
Il caso giudiziario e le questioni di diritto.-3. Il foro competente e la natura quasi contrattuale dell'azione di nullità delle clausole anticoncorrenziali.-4. La legge applicabile alla controversia.-4.1. Le regole di tutela della concorrenza e del mercato come norme di applicazione necessaria tra obiter dictum e ratio decidendi.-5. Conclusioni.
European Papers - A Journal on Law and Integration, 2023
This Insight takes the Court of Justice's ruling in JP v Ministre de la Transition écologique and Premier Ministre (case C-61/21) as a starting point to reflect, more broadly, on the interpretation of the first condition of State liability for breaches of EU law, i.e. that the rule breached shall be intended to confer rights on individuals. Most notably, it focuses on the implications of such condition on the use of the Francovich remedy in defence of general or 'diffuse' interests and criticises the Court's sharp distinction between general and individual interests in this context. It also observes how the Court's recent case law traces a distinction between the scope of substantive protection and that of the action for damages: on the one hand, it ensures broad access to national courts to vindicate general or diffuse interests protected by EU law; on the other hand, it excludes the right to damages when the provision in question is not aimed directly and specifically to protect the interests of the individual. KEYWORDS: State liability for breaches of EU law-action for damages-provisions intended to confer rights on individuals-Francovich-individual rights in EU law-individual and general interests.
Banca Borsa Titoli Di Credito Rivista Di Dottrina E Giurisprudenza, 2014
Koreuropa, 2014
PAROLE CHIAVE: Minore, Convenzione dell'Aja del 1980, Sottrazione internazionale del minore, Diritto di affidamento 1. La pronuncia della Corte di Cassazione Nella sentenza in epigrafe la Corte di Cassazione francese affronta il caso della sottrazione internazionale di un minore di tre anni, nato dalla relazione tra un cittadino statunitense e una cittadina francese. La vicenda in esame prende le mosse dalla relazione coniugale instaurata tra la signora Y. e il signor X., i quali contraggono matrimonio e fissano la comune residenza nel Montana, nella città di Bozeman. Dall'unione nasce, il 4 aprile 2008, il piccolo H.. Successivamente, il nucleo famigliare si sgretola a causa della crisi coniugale della coppia che decide di separarsi: la circostanza spinge la signora Y. a tornare in Francia, nel maggio del 2011, con il piccolo H., senza ottenere il previo consenso del padre. Il signor X., tempestivamente, adisce il giudice del luogo ove il minore è condotto sollevando, ai sensi della Convenzione dell'Aja 1980, una richiesta di rientro del minore, asserendo essersi perfezionata una sottrazione internazionale del figlio ad opera della madre. Le juge aux affaires familiales du tribunal de grande instance de Grenoble si pone il problema dell'esatta configurazione della fattispecie pendente, al fine di verificare i presupposti applicativi della normativa internazionale in materia di déplacement illicite. Più in particolare, il diritto di famiglia dello Stato del Montana riconosce uguali diritti e doveri in capo ai genitori e, inoltre,
Scienza & Politica. Per una storia delle dottrine, 2010
Valerio Marchetu, Stefan Bielanski, Aldo Albonico, Maria Te resa Pichetto, Daniela Frigo, Giuliano Ferretu, Kenneth C. Schellhase, Jùrgen von Stackelberg ... Già nel 1641, Giovanni Corvino aveva pub blicato il De arcanis, aggiungendovi una lunga prefazione, ove erano illustrati i ...
La questione del riparto di giurisdizione in materia di servizi pubblici appare ancora caratterizzata da molteplici profili problematici i quali non sembrano essere stati superati neanche con l’entrata in vigore del codice del processo amministrativo. Lo scritto, muovendo da un esame critico di alcuni orientamenti giurisprudenziali, si sofferma sulla vicenda del riparto di giurisdizione sulla fase esecutiva delle concessioni di pubblico servizio, evidenziando una serie di incoerenze del sistema, sia in termini di chiarezza e certezza del criterio di riparto, sia in termini di effettività e pienezza della tutela.
ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI E LE RICERCHE PARLAMENTARI QUADERNO n. 25 Seminari 2020-2021, 2022
SOMMARIO: 1. I servizi sociali tra dimensione nazionale e dimensione europea. – 2. Il faticoso processo di emersione della categoria dei servizi sociali nell’ordinamento in- terno: nozione e caratteristiche. – 3. La progressiva attrazione dei servizi sociali nel- l’ordinamento europeo. – 4. Il problema della disciplina sull’affidamento dei servizi socio-assistenziali. – 5. Le prospettive dei servizi sociali nello spazio giuridico europeo.
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