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CARI.O ANGELICI * ''Potere" e "interessi" nella grande impresa a-xionaria: a proposito di un recente libro di Umberto Tombari *':' 1. Non è certo un caso che il recente libro di Umberto Tombari (•) sia già stato pubblicamente discusso e commentato in molteplici incontri. Ciò dipende sema dubbio dai suoi pregi intrinseci: non ultimo qu ello di aver lucidamente esposto e precisato i tanti fattori e le tante hnplica':lioni che caratterh7imo una lematica certamente complessa, per molli versi ambigua e di ticonente attualità. Ma dipende forse anche dalla p!H'ticolaritn del momento storico: in cui si assiste al venir meno di rassicuranti certe-:•;e (2) e nel quale un'evidente crisi delle classi dirigenti le induce a ricercare nuove ra• gioni di legittima'lione. Significativo potrebbe essere in tal senso, fra l'altro, che le invoca 'lioni a favore di una maggiore« socialità »dell'attività imprenditoriale provengano non tanto dagli esponenti delle classi sociali che, come i sindacati dei lavoratori, erano storicamente destinati a svolgere tale ruolo, quanto da luoghi e organb:;a•ioni in cui fondamentalmente si esprimono le C!lites imprcndito• dali e manageriali (3). 11 che penso denunci, oltre forse a un qualche (conscio (•) Professore emerito di Diritto commerciale presso I'Univcr~ità l..a Sapicl17a di Roma. (••) Testo tielaborato dell'intervento del 19 novembre 2019 p11:~~o l'Università di Mi. !ano. ('l Mi riferisco, ovviamente, ul saggio "Por ere• e "interessi • nella grand c impresa a:ionaria. Milano, 2019. (>) Si pensi, per esempio. al dubbio che la crisi esplosa nel 2008 non sia un fatto solo congiunturale e temporaneo e che. per U mondo occidentale, possa venir meno la fid ucia che In << normalità • sia la «crescita»: cfr. in parlicolarc, naturalmente con un'attcn<ionc soprailutto dedicata nll'evoluo;ione negli Stati Uniti d'America. J.K. GAUlRAnHjr., Tlte End o[ Norma/, Ncw Yot•k, 20 14; un n sorta di venir meno della fiducia illumi nistica nel« progresso». (l) 13nsta in proposito pensare, per indicare solo un dato tccentissimo che hn suscita to pnrticolarc interesse cd è stato occosionc ddl'npct•tttt"~ di un dibaltiit) anche nella nostra dottt:inn, ullo Statement on the Purpos(l of a Corpomtion, dell'agosto 2019. dc.:lla Business Ri••i.•tu delle società • 2020 ©Copyright Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A. 2020. Tutti i diritti r iservati. Roundtuble, coo cui i CEOs di importanti società dichiarano il proprio« commitmeut 10 ali of our sro keholders »; ev. del re~to. ricostruendo le origini della Direttiva 2014/95/UE del22 ottobre 2014. per tuui. O. KrNDERMAN. Corporale Socitll Rcsponsibility •Der Kmnpf um die EU-!Vchflinie, in IVSJ Mitteilrmgen, 20l5. 613. (4) Mi rìferi~co. naturalmente, a A.A. Bmu.g jr. , The 20 111 Cenlury Capilll/ìst Rer•olution. New York. l954: ma v. anche il, pur meno noto. snggio TlreAmerican Economie Repub!ìc. New York, 1963. (5) Mi riferisco n1 saggio in questo senso decisivo, e ancora oggi ampiamente istruttivo. di F. lvlmrMSF.N, 1ur Lcl~rc l'Oli dcmlntcressc, Brnum.,chwcig, 1855, per quanto qui soprnllullo inl.:ressa, spec. 16 ss. ©Copyright Giu f frè Franci s Lefebvre S.p. A. 2020. Tutti l diritti r ise rv ati. non meramentc metaforico solo esasperando il ruolo della pet•sonalità giuridica della società (ovvero riconoscendo una qualche soggettività all'impresa); mentre altrimenti, secondo un orientamento che almeno t'lei nostro ordinamento e in altri con esso fondamentalmente omogenei sembra decisamente afrermato (6) , può soltanto approssimativamente indicare i modi c le finalità pct• cui si compongono i concreti inter~ssi di coloro che sono variamente coinvolti dalla e nella attività sociale. Perciò espressioni come quella tradi•ionale dell'interesse uti socius e quella. moderna dello shareholder value nJeritano di essere accomunflte, ptn• nelle loro d iversitì1, da un rilievo comune: che con esse in realtà, ipotÌ'l~<mdo unfictional slwreholder, non si individua un vero e proprio« interesse», a qualcuno in concreto rifelibile; è come se si dicesse ai soci, per esprimerci in maniera certamente ro- ;-.a, quale è (ma allora, a ben guardare, deve essere) il Loro <t interesse» anche se in effct ti non sono d 'accordo (7). 11 che non è certo logicamente escluso. Significa però spostare il discorso dal pinno dell'essere, quello in cui si collocano gli interessi rL•ali, a quello del dover essere: secondo allora una scelta poli tica dell'ord inmne.nto la quale. definendo a priori l' 11 interesse dei soci», potn:bbe corrispondere a una linea in certo modo" palemalistica". Opp011unameme del resto Tombari ribadisce la eterogeneità degli interessi degli a-:ionisti (!S) e in tal modo, in ultima analisi, il carattere« fin-;ionistico » dei tentativi di ricondurli a unità: al che aggiungerei, riprendendo un rilievo già altre volte formulato, la contraddbionc che ne risulterebbe wn la fun7 ionc della società per a-.ioni di raccogliere investimenti pur diversamente mo tivati (ll). Significativo è d'allra parte che di recente pute da parte dell'economista. il quale è ben più del giurista portato a oggcttiviT;are (e, quando può, quantificare), si proponga d i considerare gli interessi come in concreto e soggettivamente (quindi individualmente) riferibili agli a'rionisti: la proposta, cioè, di guardare non a un astratto shareholder value, q uanto a un con-(0) lt11crcs~antc può cs~crc $OliO quc$10 profilo una lcllura dell'ampia disFcrtaJionc di t\. Bf.><NI"ii,Le voilede/'intérer soc:ial, Patis, 201 l, spec. 79 ss. e323 ss. ('} V. per tutti. sottolineando la contraddi-o ione f111l'obieUivo di proteggere gli a7ionisti e la circo~mn7a che essi non necessariamente vogliono una profìtmaximizatiou, P. WIDnEL-'1.). Roooms, nroad Slroreholdcr Va/uc mrd ilu: b!CIIitable Rolo of Cor:scietlce. in New York Univl!rsity Jo1mwl of Law an d Business. 12 (2015). . 35; cfr. invece, per un recente tentntivo di costruire un • interesse social~ »in tetmìni oggettivi, M. MAUCElU, Informazione 11011 finanziaria c interesso: sociale, in questa Ril,ista, 2U 19,992. (~) Così U. ToMeARI (n t. t), 24 ss,;cfr. invece. per un esem pio di posbionlldivcrsa, G.W. DF-~T. 11tc Essen t io/ Unily of SIIOreltoldi!r.~ and t/te Mytlt of lttVl'Stor Slzort-Termism , in Di!la• ware }ourn(l/ ofCorporate Lwv, 35 (20 l 0), 97. (9) Per una sintesi di quc~to argomento mi pennctlo rinviare al mio l-a società per azioni. l. Principi e problemi, Milo no, 2012, l 06 s.
Enciclopedia del diritto - Annali, 2014
SOMMARIO: 1. Questioni terminologiche. -2. Individualismo e diritto amministrativo. -3. Il dibattito sugli interessi diffusi degli anni Settanta del Novecento. Legge Royer e class action. L'alternativa tra mutamento del processo e mutamento degli interessi diffusi. -4. Gli orientamenti della giurisprudenza: legittimazione delle associazioni e interessi seriali. -5. Gli orientamenti normativi: la legittimazione delle associazioni ambientaliste. -6. La legittimazione delle associazioni dei consumatori. -7. La legittimazione dei sindacati e delle associazioni di categoria. -8. Il procedimento amministrativo. -9. Il ricorso per l'efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici. -10. Interessi diffusi e collettivi. I profili costituzionali e di politica del diritto della tutela degli interessi diffusi. -11. Oggettivismo e soggettivismo nella tutela degli interessi diffusi.
Sommario 1. -Profili storico-evolutivi 1.1. -L'origine del concetto di interesse collettivo nel nostro ordinamento 1.2. -L'interesse collettivo nell'esperienza del corporativismo 1.3. -L'interesse collettivo nella Costituzione 1.4. -Il dibattito sulla tutela giurisdizionale degli interessi sovraindividuali 2. -Interessi collettivi e interessi diffusi: le nozioni 2.1. -Le prevalenti concezioni dell'interesse sovraindividuale 2.2. -L'utile distinzione tra concezioni aggregate-soggettive e concezioni unitarie-oggettive 2.3. -L'opportuno superamento della concezione unitaria-oggettiva 2.4. -Il concetto di interesse collettivo e la sua tutelabilità nelle forme del diritto soggettivo individuale 3. -Profili generali del giudizio collettivo 3.1. -Funzione e struttura del giudizio collettivo 3.1.1. -Il giudizio collettivo proprio o inibitorio 3.1.2. -Il giudizio collettivo improprio o risarcitorio 3.1.3. -Il giudizio collettivo su questioni 3.2. -I limiti soggettivi del giudicato 3.3. -L'accertabilità con efficacia di giudicato dell'illeci to 4. -La tutela della libertà e dell'attività sin dacale 4.1. -L'art. 28 dello Statuto dei lavoratori 4.2. -L'oggetto del giudizio ed i suoi effetti 5. -La tutela antidiscriminatoria 5.1. -Esame di sintesi dei rimedi 5.2. -L'oggetto del giudizio 5.3. -Gli effetti del giudizio 6. -La tutela dell'ambiente 6.1. -L'azione pubblica di risarcimento del danno ambientale 6.2. -Pubblicizzazione della tutela e natura collettiva degli interessi tutelati 6.3. -Gli strumenti alternativi di tutela 7. -La tutela dei consumatori 7.1. -Le azioni collettive inibitorie 7.1.1. -Esame generale della disciplina 7.1.2. -La natura della azioni collettive inibitorie 7.1.3. -I limiti soggettivi del giudicato 7.2. -L'azione collettiva risarcitoria 7.2.1. -Premessa e ambito di applicazione della disciplina 7.2.2. -Legittimazione ad agire e ammissibilità dell'azio ne 7.2.3. -L'adesione, l'intervento e l'oggetto del giudizio 7.2.4. -Gli effetti del giudizio 8. -Fonti normative 9. -Bibliografia 1. -Profili storico-evolutivi 1.1. -L'origine del concetto di interesse collettivo nel nostro ordinamento.
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Banca Borsa Titoli Di Credito Rivista Di Dottrina E Giurisprudenza, 2014
Per inquadrare il concetto di comunicazione, bisogna partire dalla sua definizione e in particolare dall'etimologia del termine. Comunicare è storicamente collegato alla parola comune, che deriva dal verbo latino communicare ("condividere", "rendere comune"), a sua volta correlato alla parola latina communis ("comune", "che appartiene a parecchi", e sostantivato "comunità, nazione, bene comune").
La Scala 48 (1994) 373-383
Gli Inni sulla Natività di Efrem il , pubblicati da Edmund Beck osb. in Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium 186 (Lovanio 1959), si compongono di ventotto componimenti che celebrano la nascita del Signore. Anche se ci sono indizi assai chiari che alcuni di questi inni sono opera di seguaci di Efrem, la loro maggioranza sembra essere della mano del grande poeta-teologo siriaco. Nel numero di gennaio di questa rivista abbiamo già presentato la traduzione italiana del terzo inno di questa raccolta, il quale descrive con immagini sempre nuove i benefici dell'incarnazione salvifica del Signore e mostra quanto Efrem trova piacere ad accentuare i paradossi della fede nel Dio fatto uomo. Ora presentiamo l'inno 23, il quale, per il suo linguaggio, le sue immagini, il suo stile, è assai simile al terzo inno; per evitare delle repetizioni, ci prendiamo la libertà di rimandare alcune volte a delle spiegazioni che si trovano nelle note dell'articolo precedente.
Rerum Vulgarium Fragmenta RIMARIO redatto sulla base del testo Contini da Pasquale Stoppelli ‹ academia.edu › febbraio 2022 AGRO Da l'altra parte un pensier dolce et agro, 264.55 sente quand'io agghiaccio, o quand'io flagro, 264.60 s'i' son pallido o magro; 264.61 AI per la pietà del suo Factore i rai, 3.2
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Rivista di diritto civile, 2016
VI Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica DI.FI.MA. 2013, 2015
Monografia Collana Diritto commerciale interno e internazionale, 2006
Giornale Di Metafisica, 2012