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Affermare che l'impianto dello Staatsrecht mommseniano non sia apprezzato dalla nostra dottrina può considerarsi un eufemismo.
Article 12 of Directive 2006/123/EC requires impartial and transparent selection procedures in the event that the number of available authorizations is limited due to the shortage of natural resources; tourist services and in particular bathing businesses fall under this case. In Italy the coastline is 7,000 km long (35% of the total European bathing coast) and, still, the coastal concessions are renewed automatically and tacitly. This prevents other potential economic operators from accessing the market, determining inequality and contrasting with the freedom of establishment (Article 49 TEU) and other principles of European competition law. In a comparative perspective with the French and Spanish systems, we try to analyze the specific characteristics of the state-owned maritime tourism sector and elicit which ones should be safeguarded as the concessions are allocated through public procurement, in order to better clarify the regulation on concessions and provide operators with more resolute rules.
Tra tanti crisi in cui il ventunesimo secolo si è sommerso, la cultura del denaro. In tale cultura in cui tutto si misura sulla base del denaro, la realtà dell’uomo diventa fluida, cioè, perde il suo fondamento e significato. In fondo questa ricerca ha lo scopo di scavare il fondamento e ricercare il significato dell’uomo svanito tra tanti crisi odierne. Per raggiungere questo scopo, occorre rispondere alla domanda «chi è l’uomo»? I teologi contemporanei, specialmente J. Ratzinger-Benedetto XVI ha provato di rispondere a quella domanda. Questa ricerca ha il compito di studiare come il teologo tedesco, J. Ratzinger-Benedetto XVI ha indagato l’uomo in quell’uomo perfetto, Gesù Cristo . In tale senso, si tratta di analizzare i pensieri cristologici di J. Ratzinger-Benedetto XVI confrontandoli con alcuni teologi che hanno esaminato la sua cristologia. Per cui, il metodo di questo lavoro sarà ermeneutico-critico. Prima di entrare nel discorso, si riveli alcune notizie riguardante l’influsso su J. Ratzinger-Benedetto XVI.
STUDI ITALIANI DI LINGUISTICA TEORICA E APPLICATA, 2018
The two most frequent passive constructions of present-day Italian – the so-called periphrastic passive formed by the auxiliary essere 'be' + the past participle and the so-called si passivante or reflexive passive – differ from one another in both structural and semantic properties. However, if we look at the form and distribution of these two constructions in Old Italian, these differences appear to be much less pronounced. The aim of this article is to describe these differences and to sketch a reconstruction of the mechanisms that have led to the increasing differentiation between the two constructions throughout the history of Italian. We will show that this process can be described as a process of reinforcement of two prototypical associations between content and form (i.e., between a given configuration of semantic traits and a given construction) driven and determined by frequency.
EUROSCAMBI, 2018
Riceviamo spesso dagli abbonati alle pubblicazioni dell'Euroitalia quesiti attinenti le problematiche connesse alla riesportazione di merci nel commercio diagonale in ambito paneuromediterraneo; in sostanza, ci viene chiesto, dovendo riesportare tal quali merci di origine preferenziale non europea, quali documenti di origine potremo andare a richiedere e su quali presupposti, ossia quale documento di origine precedente dovremo avere a disposizione. La questione è indubbiamente complessa. Per quanto gli estensori della Convenzione abbiano cercato con apprezzabile sforzo di condensare in unico articolo (art. 16 dell'Appendice) tutte le svariate casistiche, le idee spesso rimangono confuse; si ha l'impressione che l'introduzione del cumulo diagonale e del certificato EUR-Med, che ne rappresenta lo strumento probatorio, non sia ad oggi stata ben "digerita" dagli operatori. Per trattare la materia, anche se ci limiteremo qui al caso della riesportazione, è necessaria una breve introduzione a carattere normativo. Come sappiamo, gli Accordi di Libero Scambio di tipo paneuromediterraneo conclusi dall'Unione (e precedentemente dalla Comunità) Europea contengono un allegato chiamato "Protocollo origine", che stabilisce le regole applicabili in materia di origine preferenziale e anche, naturalmente, le condizioni alle quali è possibile rilasciare i documenti probanti: EUR 1, EUR-Med e le corrispondenti dichiarazioni su fattura ove applicabili. Alcuni Paesi, nel corso degli anni, hanno sostituito il singolo Protocollo origine con l'Appendice alla Convenzione regionale sulle norme di origine preferenziale paneuromediterranee (GUUE L54 del 26 febbraio 2013). Per quanto riguarda l'Unione Europea, attualmente essa applica la Convenzione negli scambi con i Paesi EFTA, le Far Oer, l'Egitto, l'Autorità palestinese, i Paesi dei Balcani Occidentali, la Moldova (dati desunti dalla tabella riepilogativa pubblicata sulla GUCE C 73 del 9 marzo 2017; ma si veda ora la tabella aggiornata pubblicata su GUUE C333 del 4 ottobre 2019); mentre negli scambi con gli altri Paesi, pur aderenti alla Convenzione, rimane applicabile il rispettivo Protocollo origine allegato al singolo Accordo bilaterale. Cosa significa questo, concretamente? Significa che, se importo merce ad esempio dal Marocco, dovrò cercare le regole di origine nel Protocollo UE-Marocco; se poi riesporto la stessa merce in Norvegia, le regole di origine saranno quelle contenute nell'Appendice alla Convenzione (la Norvegia è Paese EFTA e SEE). Quindi, nel commercio diagonale, possiamo avere più fonti normative di riferimento, sostanzialmente analoghe, ma formalmente difformi. Un ulteriore documento, questa volta di prassi, da tener presente è la circolare 44/D dell'Agenzia delle Dogane del 1 dicembre 2006; anche se antecedente alla stesura della Convenzione, gran parte del contenuto è ancora attuale. L'altro elemento da tenere bene a mente, quando applichiamo la Convenzione (quindi negli scambi con i Paesi che abbiamo elencato più sopra) è la distinzione, sostanziale, tra gruppi di Paesi ai fini del cumulo, distinzione che si riflette anche nel caso di riesportazione. Tale distinzione si trova all'interno dei primi due paragrafi dell'articolo 3 dell'Appendice: rientrano nel par. 1 (sono i vecchi Paesi paneuropei); rientrano nel par. 2 tutti gli altri Paesi (i vecchi Paesi euromediterranei più i nuovi Paesi partecipanti al processo di stabilizzazione e di associazione dell'UE, Moldova, Georgia e Ucraina). Individuare il gruppo del Paese del quale è originaria la merce e quello del Paese verso cui andremo ad esportare è necessario per verificare se si potrà emettere un certificato di origine preferenziale e, in caso affermativo, quale. Avendo in mente queste nozioni di base, possiamo affrontare degli esempi concreti di riesportazione nel commercio diagonale.
DIALOGHI MASSONICI, 2011
Nei primi tempi del mio percorso massonico, volendo mettere le mie idee su carta, credetti di farlo con originalità, usando la metodica del dialogo. Poi scoprii che in questo modo di procedere venivo ben ultimo rispetto a tanti altri Massoni. Non ho rinunciato all'idea, per la mia ben nota caparbietà. Anche qui, come in altri miei scritti, tratto di argomenti direttamente legati ai fatti interni della Massoneria, ma in questo caso appunto in forma di dialogo. Questa è un modo stilisticamente non facile, ma ha il gran pregio di mettere in discussione con un ipotetico avversario d'idee quelle proprie. In altri termini, ponendo a verifica logica il proprio ragionare, è un po' come giocare a scacchi da soli. Ho detto che non è facile e aggiungo che è pure stancante e talvolta molto irritante, specialmente quando accade di porsi delle obiezioni non previste, rimanendo col fiammifero acceso in mano. Per qualcuno sarà un po' ostico seguire un ragionamento in forma di dialogo e lo comprendo, siamo addestrati e abituati a leggere un ragionamento in tutto il suo evolversi, senza frazionarlo in battute dialettiche. Penso, però, che tornare a ragionare come fecero i grandi dell'antichità, Socrate e Platone, dibattendo nel cortile dell'Accademia o colloquiando sul palcoscenico della tragedia, Eschilo e Sofocle, sia un utile esperimento per incominciare innanzitutto a dialogare con se stessi e poi a saperlo fare con gli altri. Questi dialoghi si distinguono tra loro per il tono e la forma e molto spesso si sviluppano con " verve " ironica, anche pungente. Spero di non essere mai sceso al livello del sarcasmo che considero l'ironia degli ignoranti incivili. Sono Dialoghi " risoluti " perché hanno una forma apodittica, nel significato datogli da Kant che intendeva la parola nel senso di "necessario": un giudizio è apodittico quando afferma o nega in modo necessario, perché è "determinato attraverso le leggi dello stesso intelletto". Ma forse con maggior rigore la forma apodittica di alcuni di questi dialoghi è da intendere nel senso " retorico " aristotelico, cioè come sinonimo di logicamente certo [o di certamente falso], di necessariamente vero [o falso] e in opposizione a "dialettico". Sul vero o falso, ovviamente, è il lettore a decidere. Alcuni lettori meno rigorosi potrebbero intendere questo tipo di dialoghi nel senso di categorici, dogmatici e anche questa è una loro libera decisione. Altri Dialoghi riportati in questo libro hanno la forma di " insoluti " , nel senso di argomentazioni con conclusioni aperte, in altre parole, atte a suscitare dibattito. Pratica che sappiamo non essere usuale in tante logge, dove ci si limita a leggere una tavola e a fare quale sintetico e formale apprezzamento, chiudendo la cosa lì e guardandosi bene dal tornarci sopra. Ma il termine insoluto può benissimo essere inteso nel suo senso etimologico, di " non-soluto " , che non è sciolto, in altre parole irrisolto, lasciando la libertà di trovare la propria soluzione, sperando che qualcuno abbia voglia di dare una soluzione. Infine, ci sono i Dialoghi " dissoluti " , quelli apparentemente leggeri, che vorrebbero essere delle provocazioni intellettuali, una sorta di shock mentale che dovrebbe portare a pensare a qualcosa d'altro, di livello superiore o almeno diverso. Non ci si faccia confondere, di solito c'è molto più in mezzo alle battute del dialogo che dentro le battute stesse. Questi dialoghi sono stati elaborati nel corso di diversi anni, dall'inizio del mio apprendistato massonico fino ad ora. Il lettore attento, quindi, potrebbe osservare che alcune considerazioni sullo stesso argomento si differenziano tra uno scritto e l'altro. Questo non è altro che la conseguenza di un percorso di studio e ricerca che si è svolto man mano che affinavo il mio pensiero massonico e lo stesso vale per lo stile di scrittura. Rileggendo oggi i miei primi dialoghi da Apprendista e Compagno, ne scopro l'ingenuità e li rileggo un po'con nostalgia e un po'con fastidio, tuttavia li ho ugualmente riportati come espressione dell'angustia del pensiero in formazione dei primi due gradi e anche come resoconto dell'excursus personale di un Massone.
INSERIMENTO DEI DIAMANTI NELL'ASSET DI PORTAFOGLIO, 2019
INSERIMENTO DEI DIAMANTI NELL'ASSET DI PORTAFOGLIO I Diamanti tagliati e certificati sono spesso apprezzati in genere come un modo per conservare il valore del proprio denaro. E' ragionevole e intuitivo che i Diamanti abbiano un valore intrinseco simile a quello dei metalli preziosi. Gli investitori stanno acquistando un qualcosa che sia "solido e tangibile". Questo è un fattore di differenziazione fondamentale tra le attività reali e le attività finanziarie come le azioni e tutti i contratti cartacei rappresentativi di un bene. Come i metalli preziosi, sarebbe anche ragionevole supporre che i Diamanti posseggano la qualità di bene rifugio sicuro, il che significa che durante una crisi economica i diamanti salvano il patrimonio.
ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO. 450 ANNI DI STORIA, a cura di L. Zangheri e Bert W. Meijer, 2015
From a study published in 1989, a route is followed which aims to demonstrate the existence of a clay diagram to form a square which was the basis of the algebraic art of archaic Civilisation, analysing the problems and the considerable identity found on the cuneiform tablets, supported by new hypotheses and connecting them to the mathematics of Potamian and Thalasso Civilisations, the East and the Mediterranean.
La ricchezza della tradizione ha da tempo permesso di parlare, per la Commedia, di «officine scrittorie», sebbene un'ottica precipuamente filologica abbia più toccato che sistematicamente affrontato l'esame paleografico e codicologico dei manoscritti in nostro possesso. E da quel punto di vista, non a torto: la corruttela testuale,-. appare infatti diffusa sin dagli strati più alti della tradizione, ed eventuali spostamenti dell'arco di databilità di alcuni codici difficilmente porterebbero apprezzabili risultati alla ricostruzione del te-, sto; a questo s'aggiunga la provata infedeltà del singolo copista ad tiri proprio, preciso esemplare di copia (si pensi al rapporto Triv/Ga di Francesco di ser Nardo da Barberino)'.
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la disciplina europea delle concessioni demaniali, 2019
La Chimica e l'Industria, 2021
Annalice Del Vecchio de Lima, 2019
La "Divina Commedia" nei dialetti italiani, in «Dante», 2017
ATTUALITÀ DEL BEATO COLUMBA MARMION, O.S.B. (1858-1923), 2024
DINAMICHE INSEDIATIVE NEL PAESAGGIO STORICO DI DURRËS FRA ETÀ CLASSICA E TARDA ANTICHITÀ, 2021
Literatura Medieval (Hispanica) ): nuevos enfoques metodologicos y críticos, 2018
Rivista diocesana andriese, 2011
LA LOGICA FINANZIARIA DELL' INVESTIMENTO IN DIAMANTI, 2019
Treccani.it - Lingua italiana, 2023
Itinerarium, n.73 , 2019
P. Cappellari, Eori d'Italia. Documenti della Mostra della Rivoluzione Fascista, Edizioni del Centenario, Roma, 2020
All'ombra di Murat. Studi e ricerche sul Decennio francese, 2007
Giornale storico della letteratura italiana, 2017