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1986, Antigüedad y Cristianismo
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Pustel de Coulanges, l'indimenticato maestro della storiografia francese del secolo scorso, discutendo dell'analisi dei testi storici, metteva in guardia dai pericoli ad essa connessi, primo fra tutti l'accentuato soggettivismo che induce lo storico a guardare non all'oggetto della sua indagine bensì al proprio pensiero, con la conseguente deformazione della realtà la quale non si presenta a lui COSI come sostanzialmente essa é, ma così come egli vuole che essa sia<'). Quando denunciava così un certo metodo di far storia, lo studioso francese non si illudeva di correggere l'ateggiamento assai disinvolto con cui spesso le fonti storiche vengono adattate ad un momento e ad un sentire particolari, ma intendeva, riteniamo, suggerire un motivo di riflessione e quindi una verifica critica dei testi già utilizzati dalla moderna storiografia. Una tale operazione di verifica intendiamo noi tentare nei confronti della Storia dei Franchi di Gregorio di Tours e non con l'albagìa di chi vuole battere ad ogni costo vie nuove e originali (torna, a tal proposito, ammonitrice l'espressione agostiniana riferita del prof. Orlandis nel suo accurato esame di un lavoro di storia visigotica: qui praeter viam currit, inani ter curritp, ma con l'intendimento di chi spera solo di contribuire ad una ricerca di chiarezza che si risolve poi sempre in un atto d'amore verso la Storia, ciceronianamente sentita come lux veritatis^^K La nostra indagine non intende perciò mettere in dubbio il valore storico incontestabile dell'opera del vescovo di Tours, né approfondire il ruolo che la Storia dei Franchi ha assunto all'interno del panorama storiografico altomedievale,-a qualificarla, è stato giustamente osservato, "basta la sua unicità, l'insostituibilità del suo contributo"!-"-, ma semplicemente rivedere l'atteggiamento mentale con cui Gregorio si è posto innanzi agli avvenimenti che racconta e dei quali, senza di lui, non si sarabbe certamente avuta traccia*''. Questo nostro intendimento, se ci fa respingere nettamente la preconcetta acrimonia di quanti hanno visto nell'opera del vescovo di Tours il frutto della mala fede, della tendenziosità, dell'impostura, insomma della falsificazione sistematica"'', ci porta nel contempo a verificare la fondatezza o meno di quelle tesi, anche autorevoli, che vedono nella ingenuità e nella scarsa cultura dell'auto
PAOLO DIVIZIA, Ancora un compendio del Libro de’ Vizi e delle Virtudi di Bono Giamboni, «Medioevo Romanzo», XXVII/1 (2003), pp. 33-43.
Lana, linum, purpura, versicoloria. I legati «tessili» fra diritto romano e archeologia, 2020
The research carried out in this monograph concerning the texts of the Roman jurists relating to the legacies of textile fibers has required an in-depth examination of the processing procedures of these materials widespread in the ancient world as well as of the evolution that these procedures underwent in the course of the history of Rome on a technological, social and economic level. Therefore the need to use an interdisciplinary method has been evident during the process of the exegesis of fragments whose legal problems, closely related to technical-specialist areas would imply the knowledge of the respective material contexts. This approach has made it possible to draw a series of conclusions on the texts under investigation based precisely on a careful reconstruction, even if hypothetical in many respects, of the material, social and economic context. But this analysis has not been able to ignore, especially with regard to the main source object of this study, fragment 70 D. 32 Ulp. 22 ad Sab., the well-chosen suggestions made by Mommsen on the internal arrangement of the paragraphs, thanks to which it has been possible to restore both order and logical coherence inside the long fragment. And the greatness of this scholar is amplified by the fact that at the time he formulated these conjectures he could not count either on the apparatus of innovative and up-to-date ancient studies nor on the array of archaeological findings available at present. Through the comparison with the material reality considered by the jurisprudential texts consisting in particular of cases regarding legacies including wool, flax, versicoloria (artificially coloured yarn) and purple, as well as flocks and ancillae lanificae in farms, the research has been able to confirm the validity of the reconstructions made by both archeologists and scholars of classical antiquity on the development of wool processing in some phases of Roman history (especially both in the late Republican and Imperial age). A sort of connection has therefore been found between the contents of the fragments of Roman jurists and the data obtainable from literary sources, archaeological discoveries, epigraphic and iconographic attestations. This in itself constitutes a noteworthy result because it shows on the one hand that jurists were extensively documented on the problems of daily life, domestic or artisanal work, of their time, from which they drew ideas for the advancement of the law on the other hand that also Roman law sources, despite their technicality, can inform Roman law scholars and all lovers of ancient disciplines about the technologies adopted by the Romans in this particular field. It has also been noted that the concrete law cases examined in this study refer to various environments, urban or rustic, belonging to higher social classes or less well-to-do classes, which reveals on the one hand the widespread diffusion in ancient Rome of the practices related to the textile activity on the other hand the interest of jurists for this reality, in urban or agricultural contexts, in high-ranking or medium conditions.
CRISI E TRASFORMAZIONI Storia, Archeologia e Storia dell'arte dall'antichità ai giorni nostri a cura di Alfonso Mammato e Giulia Moretti Cursi, 2020
La presentazione cerca di mettere in evidenza affinità e divergenze tra la rappresentazione agiografica dei longobardi in due specifici casi di studio contenuti nell'opera di Gregorio Magno e Gregorio di Tours
Il testo è attualmente oggetto di studio da parte di Olivier Delouis e Ivan Birr. Riporto, di seguito, la traduzione in francese del passo in questione, che mi è stata cortesemente trasmessa da Delouis-che ringrazio per i preziosi suggerimenti-il quale vi ha altresì evidenziato gli elementi comuni: «Typikon [oуставникъ, τυπικόν] comprenant les dispositions sur la nourriture et la boisson des moines, et toute autre règle (чинъ, τάξις) et conduite, à l'église et en tout lieu, établi mais non écrit dans le monastère stoudite par notre vénérable père le confesseur Théodore, qui en fut l'higoumène, et qui fut mis par écrit par Alexis, saint patriarche oecuménique, dans le monastère qu'il a fondé au nom de la Mère de Dieu. Père bénis». 2 Mi limito a rinviare ai lavori più recenti, latori dell'ampia bibliografia precedente: C.
Orientalia Christiana Periodica, 2022
This periodical began publication in 1935. Two fascicles are issued each year, which contain articles, shorter notes and book reviews about the Christian East, that is, whatever concerns the theology, history, patrology, liturgy, archaeology and canon law of the Christian East, or whatever is closely connected therewith. The annual contribution is € 46,00 in Italy, and € 58,00 or USD 76,00 outside Italy. The entire series is still in print and can be supplied on demand. Subscription should be paid by a check made to Pontificio Istituto Orientale or a deposit to ccp. 34269001.
Ogni autore è direttamente responsabile dei diritti relativi alle immagini pubblicate in relazione al suo contributo.
Negli anni Trenta del XIII secolo videro la luce alcune vitae di san Francesco d'Assisi tutte dipendenti, in vario modo, dalla Vita beati Francisci di Tommaso da Celano (1228-1229); tra il 1232 e il 1235 Giuliano da Spira compose una Vita in prosa con la quale, pur dimostrandosi attento alle esigenze del cursus ritmico, si proponeva di snellire il dettato di Tommaso e di fornire una propria rilettura dell'immagine di Francesco.
STUDIA PICENA LXXXIV, 2019
L’Archivio storico diocesano di Osimo conserva un ricco patrimonio documentario che racconta gli avvenimenti della diocesi e delle parrocchie dipendenti dal Medioevo all’Età moderna e contemporanea. Il presente contributo analizza le più antiche pergamene risalenti al secolo XIII, presentandone i regesti, preceduti da una breve introduzione. I documenti fanno luce su questioni relative alla storia della diocesi, in particolare al trasferimento della cattedra a Recanati dal 1240 al 1264, a fondazioni di chiese e ospedali, ma interessano anche situazioni apparentemente ‘lontane’, come le vicende di una famiglia signorile stanziata nei pressi di San Severino Marche.
1 Cfr. e g. Poeti bizantini di Terra d'Otranto nel secolo XIII, a cura di M. GiGAnte, Napoli 1979 (rist. Galatina 1985: Storia e cultura, 4); La tradizione degli scholia iliadici in Terra d'Otranto, a cura di E. SciArrA, Roma 2005 (Bollettino dei classici. Supplementi, 23). 2 Per una sintesi sugli studi sui manoscritti greci salentini cfr. D. ArneSAno, La minuscola « barocca » Scritture e libri in Terra d'Otranto nei secoli XIII e XIV, Galatina 2008 (Fonti medievali e moderne, 12), p. 7. 3 Cfr. e g. J. iriGoin, L'Italie méridionale et la tradition des textes antiques, in Jahrbuch der österreichischen Byzantinistik 18 (1969), pp. 37-55 (= iD., La Tradition des textes grecs Pour une critique historique, Paris 2003 [L'âne d'or, 19], pp. 439-465); iD., La tradition manuscrite des tragiques grecs dans l'Italie méridionale au XIII e siècle et dans les premières années du XIV e siècle, in Bisanzio e l'Italia Raccolta di studi in onore di Agostino Pertusi, Milano 1982 (Scienze filologiche e letteratura, 22), pp. 132-143 (= iD., La Tradition cit., pp. 537-552). 4 Per la Liturgia di Basilio cfr. A. JAcoB, La traduction de la Liturgie de saint Basile par Nicolas d'Otrante, in Bulletin de l'Institut historique belge de Rome 38 (1967), pp. 49-107; iD , Le cahier préliminaire du codex Ettenheim-Münster 6 de la Badische Landesbibliothek de Karlsruhe, in Synaxis Katholike Beiträge zu Gottesdienst und Geschichte der fünf altkirchlichen Patriarchate für Heinzgerd Brakmann zum 70 Gerburtstag, Teilb. I, herausgegeben von D. AtAnASSoVA, T. chronz, Münster 2014 (Orientalia -Patristica -Oecumenica, 6.1), pp. 301-316.
2011
Gli Stati delle Anime di Roma - Domenico Rocciolo; La fortuna critica Belinda Granata; Gli artisti citati nei libri parrocchiali romani dal 1600 al 1630 - Rossella Vodret; Artisti a Roma nel primo trentennio del Seicento - Massimo Pomponi; Schede dei documenti; Bibliografia citata nelle schede; Elenco dei registri parrocchiali consultati (anni 1600-1630); Elenco cronologico degli artisti nominati nei registri parrocchiali; Elenco cronologico degli artisti nominati negli Stati delle Anime; Elenco delle professioni e delle provenienze degli artisti nominati nei registri parrocchiali; Tavole. A cura di Rossella Vodret Anno di Edizione: 2011 Edizione: L'ERMA di BRETSCHNEIDER ISBN: 978-88-8265-627-0 Rilegatura: Brossura Pagine: 616, 100 ill. B/N Formato: 24 x 28 cm
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MEDIOEVO, n, 191 (dicembre 2012), pp. 40-47 , 2012
Ombre di dispotismo orientale sul principato. Caligola, Nerone e la figura di Serse, 2022
Figura: Studies on the Classical Tradition, 2013
Predella, 2022
Pubblicato in: Francesco e Chiara d'Assisi. Percorsi di ricerca sulle fonti, (Franciscalia, 2), Editrici Francescane, Padova, 2014, 2014
Scriptorium Revue Internationale Des Etudes Relatives Aux Manuscrits, 2001
2011
In A. Coscarella ed., Studi in memoria di Giuseppe Roma, RICERCHE Collana del Dipartimento di Studi Umanistici Sezione di Archeologia, Storia delle Arti e del Patrimonio Culturale XVI. Dipartimento di Studi Umanistici - Università della Calabria, pp.129-143. ISBN 978-88-98197-11-8, 2019
Published in: SANCTORUM 2, 2005, pp. 121-138
L'Inquisizione romana ed i suoi archivi. A vent'anni dall'apertura de 'ACDF, Gangemini editore., 2018