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Venere Fisica trionfante: un nuovo ciclo di iscrizioni dal santuario di Venere a Pompei Auguri, maestro. Scrivere per celebrare i 70 anni di Mario Torelli, vuole essere innanzitutto un momento per raccogliersi idealmente intorno a lui, sorridergli e festeggiare l'uomo giunto ad una bella tappa del suo percorso di vita. Sorridergli per l'affetto sincero che ci lega a lui, ma anche per un atto dovuto al maestro che ha così fortemente segnato i nostri percorsi professionali.
2020
Un manoscritto padovano del ‘500 custodisce da secoli un poema inedito che celebra la bellezza “più che umana” di una giovane friulana, Giulia Savorgnan Strassoldo, una storia fantastica che coinvolge gli dei dell’Olimpo in una fatale disputa sopra l’Università di Padova. Il poema, opera del pugliese Vito Tesmofilo da Trani, viene qui pubblicato per la prima volta. Lo accompagnano le rime di altri due poeti folgorati dal fascino di Giulia, Giovanni Cotta e Antonio Isidoro Mezzabarba.
il manifesto, 2001
Per le raffigurazioni erotiche che ne ornano gli spogliatoi e l'originalità di piscine e porticati, le Terme Suburbane di Porta Marina sono destinate a diventare uno degli edifici più visitati di Pompei, non da ultimo per le figurae Veneris raffigurate nello spogliatoio che bene esemplificano la distanza tra l'ars erotica grecoromana e la moderna scientia sexualis dei moderni, per dirla con Foucault. Saranno aperte al pubblico a partire da dicembre 2001. Con alcune considerazioni a latere sulla politica culturale italiana tra vecchio e nuovo millennio.
Amedit, 2018
di Massimiliano Sardina Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 34 – Marzo 2018
Semiotica del testo. Stato dell'arte e prospettive Editor: Maria Pia Pozzato (Università di Bologna)
Questo lavoro è centrato attorno all’analisi di un’immagine fotografica (fig. 1)1 , da un punto di vista insieme iconografico e plastico. L’immagine in questione è fortemente “costruita” da entrambe queste prospettive, ma tale costruzione è funzionale a un’articolata operazione di comunicazione, attuata attraverso richiami enciclopedici ed intertestuali. L’operazione specifica compiuta dall’immagine consiste sostanzialmente nell’inserimento di un elemento di shock, che spezza di colpo il sistema di attese indotto da una struttura per altri versi più o meno stereotipata. L’operazione più generale è quella della promozione della dignità della disabilità, attuata essenzialmente attraverso l’esempio.
«Nell'anatomia che scompone e smembra la carne, nel simbolo del cadavere marcescente, lo scapigliato indica inoltre un preciso legame tra eros e thanatos. Se il bisturi solleva la pelle di delicate fanciulle, nude, esposte allo sguardo attento di un pubblico che non risparmia, con il solo sguardo ai cadaveri, un ultimo scempio erotico e necrofilo, la morte stessa, il corpo di ciò che si è materialmente perduto, ossessiona alcune penne», A. Carli,
Rassegna di Studi e Notizie vol. XXXIV 2011 (2012), pp. 71-86.
A ben guardare la bibliografia su Giuseppe Bossi e quella sul coevo milieu neoclassico a Milano, sembrerebbe non doversi aggiungere nulla di nuovo. Ma la storia insegna a non cedere il passo. La poliedrica personalità culturale e artistica di Giuseppe Bossi e la relativa importanza per la città meneghina di inizio Ottocento sono state indagate da più di uno studioso. Per carpire l'essenza di quest'uomo dalla multiforme attività e dalle influenti amicizie politiche e culturali nella Milano napoleonica, sono stati esaminati gli atti ufficiali da lui emanati all'interno dell'Accademia di Brera durante gli anni del suo segretariato (1801-1807), i suoi diari, la sua attività di letterato, editore e filologo, i riflessi degli interessi coltivati nelle sue collezioni private e certa corrispondenza. Proprio grazie ad un attento esame delle Memorie bossiane (1) è stato possibile rintracciare un inedito disegno di sua mano nelle collezioni del Castello Sforzesco. Come sappiamo, Giuseppe Bossi, dopo anni dedicati con passione e lungimiranza intellettuale al ruolo di segretario (2) dell'Accademia di Brera, nel 1807 licenziò le sue dimissioni, ferito nella consapevolezza del suo operato dal ripristino della vecchia carica di Presidente dell'Accademia: mossa che mal celava attriti e inimicizie da parte del marchese di Breme, nei confronti di Bossi (3) . Immutata rimaneva però la sua stima presso gli ambienti ufficiali, tanto che nello stesso 1807 venne incaricato dal viceré Eugenio di Beauharnais di eseguire una copia a grandezza naturale del Cenacolo vinciano (4) , allora gravemente minacciato dall'incuria del tempo e dalla mano dell'uomo (5) , tanto che «fa spavento e dispiacere» per usare le parole di Bossi (6) . Qualche anno prima, nel 1802, il Ministro degli affari interni chiese ad Appiani di restaurare l'affresco ma quest'ultimo, resosi conto dei rischi che comportava un tale incarico, preferì stabilire le norme per i visitatori e ne fece risanare il locale di conservazione (7) . Lo stesso Bossi si rifiutò di restaurare l'opera (8) , ma accettò ufficialmente di eseguirne la copia il 14 aprile e, dagli inizi di maggio (9) , l'impresa lo tenne impegnato per tre lunghi anni durante i quali sentì nelle sue mani
Fisica: femminile singolare. Sebbene la nostra lingua scelga il genere femminile per la disciplina della Fisica, non si può negare che oggi la scelta dello studio di tale materia da parte di una ragazza, venga ancora comunemente considerata "singolare". Del resto persino la ben nota divulgatrice scientifica Margaret Wertheim sostiene che "la Fisica è la Chiesa Cattolica della scienza e, come tale, sarà l'ultima ad accogliere le donne in seno alla propria ortodossia" [Margaret Wertheim (1996), I pantaloni di Pitagora. Dio, le donne e la matematica, 400 pagine, Traduttore A. Della Volpe, Editore Instar Libri]. Non è facile rintracciare il perché di questo ostracismo, anche per chi è già da anni nell'ambiente. Confrontandomi con le donne che hanno scelto di studiare nel corso di laurea in Fisica e ancor di più con coloro che si sono inserite nell'ambiente della ricerca, emerge l'ancora attuale difficoltà d'inserimento in un mondo prettamente maschile. Eppure non è semplice codificare atteggiamenti e situazioni che contribuiscono a queste difficoltà.
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Argomentazione e lessico nella tradizione giuridica. Atti del convegno della Società Italiana di Storia del Diritto. Camerino, 27-29 settembre 2018, a cura di Carlotta Latini, Torino, Giappichelli, 2021
«Studi Germanici», 15/16 (2019), pp. 277-312
Estr. da : La Scuola classica di Cremona. Annuario 2003. p. 153-166, 2003
Enna Provincia, 2011
InStoria - GB EditoriA
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VI Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica DI.FI.MA. 2013, 2015
Simulacra Romae II: Rome, les capitales de province …, 2010
Est enim ille flos Italiae--: vita economica e sociale …, 2008
Rapporto Tecnico RT/2018/3/ENEA , 2018
LetterateMagazine, 2022
Rapporto Tecnico RT/2014/3/ENEA, 2014