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2007, Marsilio da Padova, a cura di E. Ancona e F. Todescan, Cedam, Padova.
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Lo studio sulla letteratura critica che nell'ultimo cinquantennio si è occupata del pensiero di Marsilio da Padova conduce a interrogarsi, a partire dalle più recenti interpretazioni del Defensor pacis, su alcuni problemi giusfilosofici fondamentali che in quell'opera furono sollevati e sulle soluzioni che vi furono prospettate. Indice: Premessa; 1. Marsilio e i problemi della sua opera; 2. Marsilio e le sue fonti; 3. Marsilio e la nascita della comunità politica; 4. Marsilio e la costituzione della comunità politica; 5. Marsilio e la legislazione della comunità politica; 6. Marsilio e la disputa sui due poteri; 7. La tesi dell’ideologia marsiliana; 8. Conclusioni; Bibliografia; Indice dei nomi.
It has made the familiar strange, and the strange familiar». Oliver W. Sacks (1) SOMMARIO: 0. Due contributi di Marsilio da Padova alla filosofia del normativo. -1. Primo contributo alla filosofia del normativo: la tetracotomía dei sensi di 'ius dicere'. -2. Secondo contributo alla filosofia del normativo: la dicotomía dei sensi di 'praeceptum'. 0. Due contributi di Marsilio da Padova alla filosofia del normativo 0.1. «Omne praeceptum fieri est permissum fieri, sed e converso non semper». «Tutto ciò che è prescritto fare è permesso fare; ma l'inverso non vale». «Omne prohibitum fieri permissum est non fieri, quamvis non e converso». «Tutto ciò che è proibito fare è permesso non fare, ma l'inverso non vale». Queste due verità della logica deontica appaiono nel 1342 nel Defensor minor, un'opera (come già dice il titolo) minore di Marsilio Mainardini [Padova, 1284/1287 -Monaco di Baviera, 1343], noto come Marsilio da Padova, autore del celeberrimo Defensor pacis, opera composta e terminata a Parigi, nel vico della Sorbona, nel 1324 (2) . (1) OLIVER W. SACKS, Seeing Voices. A Journey into the World of the Deaf, 1990, p. xxii. (2) Cfr. MARSILIO DA PADOVA, Defensor pacis, 1324, 2001, II.12.4, p. 544. Di verità logiche deontiche, di «logical truths wich are peculiar to deontic concepts» parla Georg Henrik von Wright nel saggio Deontic Logic, 1951. Sulla nozione di «verità logiche specificamente deontiche», cfr. AMEDEO GIOVANNI CONTE,
Info tratte da Frulli di uccelli, stormire di cipressi, lontano cantare di campane, ricordi, rimpianti, sospiri, speranze... questo è il mondo poetico del Pascoli di "Myricae", termine latino per "Tamerici". Giovanni Pascoli è un poeta facile da leggere e difficile da giudicare. Salvo eccezioni piuttosto rare, infatti, le sue poesie non hanno bisogno di commenti particolari, si capisce subito cosa vogliono dire, entrano dritte nel cuore, toccano tutte le corde del sentimento, commuovono. Le difficoltà cominciano quando si tratta di raccogliere le somme delle nostre impressioni immediate per definire il valore assoluto di ciò che abbiamo letto. La bravura del poeta è fuori discussione: Pascoli era un mago della parola e della sintassi: vocaboli arcaici, locuzioni moderne, espressioni popolaresche. Leggiamo insieme le prime strofe de "La Tessitrice", che alcuni
2023
I saggi presenti nel seguente volume sono stati sottoposti, in forma anonima, al vaglio di personalità del mondo accademico, esterne al comitato scientifico.
Edizioni Excelsior, Milano, 2009
Cavalcata delle Vertigini di Paolo Buzzi esce a puntate nel periodico «La Rivista di Milano. Politica e lettere», nel corso del 1922, per i tipi del Corbaccio. È solo nel 1924 che il romanzo di Buzzi ha una seconda e più diffusa edizione ad opera dell'editore Campitelli di Foligno, non nuovo ad imprese editoriali futuriste. Questa seconda edizione reca una Prefazione dello stesso autore, datata «Milano, autunno 1923», che appare assai significativa per iniziare a tracciare una linea interpretativa del romanzo. Buzzi afferma di voler proporre consapevolmente al suo pubblico un certo tipo di romanzo che si discosta dagli statuti della sua tradizionale definizione. Allo stesso tempo lo scritto riguarda un «[…] meraviglioso tipo regalatomi dalla guerra, fra i miei grandi amici d'arte […] -Luigi Russolo -ne ho fatto la crisalide d'un bozzolo imaginario [sic] che avrebbe voluto essere luminoso come un alone».
La deputata pugliese ex-missina Adriana Poli Bortone, fondatrice del movimento «Io sud», ha invocato l’adozione nelle scuole, come libro di testo, del fortunato volume del giornalista Pino Aprile, stando al quale l’unificazione italiana sarebbe costata intorno al 1861 la vita di centinaia di migliaia di terroni consentendo al Nord di perpetrare ogni tipo di nefandezza ai danni del Sud. L’ex-democristiano Raffaele Lombardo, leader di un «Movimento per le autonomie» e presidente della Regione siciliana, ha definito il 1861 come la data d’inizio per l’isola di un centocinquantennio di oppressione e sfruttamento – ignorando il fatto che nel primo Ottocento analoghe recriminazioni siciliane contro i napoletani furono la base per la distruzione del regno borbonico.
Partendo dalle lettere inviate e ricevute dall'agostiniano Angelico Aprosio l'autore ricostruisce come egli sia venuto creando la propria biblioteca personale attraverso scambi e acquisti condotti talvolta di persona ma più spesso tramite una ampia rete di riferimenti e corrispondenti, comprendenti altri letterati e bibliofili così come mecenati, tipografi e editori.
A Napoli, fra gli inizi degli anni Quaranta e la fine dell'Ottocento, fu vivo un movimento di pensiero, quello degli hegeliani napoletani, considerato «l'ultimo fatto filosofico» dell'epoca. Un moto culturale che influenzò profondamente la vita civile e politica italiana e che rappresentò un punto di riferimento nel più vasto moto risorgimentale europeo. Il suo massimo esponente fu Bertrando Spaventa di cui il 26 giugno del 2017 ricorrerà il bicentenario. In preparazione delle giornate di studio che si auspica siano organizzate per ricordare il nostro filosofo, si vuole con questo breve scritto porre in evidenza alcune caratteristiche del suo pensiero filosofico e politico.
Introduction The Anthropology of the state and the institutions is presented by the two editors of the present special issue as a peculiar body of interests within the Anthropology of the Politic. The specific objective of this issue of Meridiana is to present the state of affairs in the anthropological studies of governance, governmentality and institutions which have broadly developed in the past two decades. The editors aim at setting forth the strategic aspects of this field of anthropological research that has achieved a remarkable level of coherence in its theoretical frameworks, in its patterns of analysis and deconstruction of political and institutional categories, in its methodologies of approach to the rhetoric, the poetics and the practices of the institutional and political settings. The texts presented here deal with very different institutional contexts: national public administration and political framework, international agencies, non-governmental organizations (anticorruption associations), universities, local and traditional governments, in very different geographical contexts (Italy, New Zealand, Senegal, South Africa, Thailand). The analysis of the rhetoric and the practices is carried out through the particular looking-glass of anthropology showing the various ways in which this field of study may contribute to the contemporary social and cultural research on the politic.
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Padova 1310. Percorsi nei cantieri architettonici e pittorici della basilica di Sant’Antonio, a cura di Luca Baggio e Luciano Bertazzo
De agro Pomptino. Giornata di studi sul territorio di Cisterna, 2018
Padova e il suo territorio, 196, 2018
La viabilità antica nei Campi Flegrei, 2011
Il sangue e la carta. Introduzione a Silvio Micheli, 1991
in M. CASTIGLIONE, A. POGGIO (a cura di), Arte-Potere. Forme Artistiche, Istituzioni, Paradigmi Interpretativi, Atti del Convegno di Studio (Scuola Normale Superiore, Pisa 2010), Milano 2012, pp. 8-9.
Livio Padova e l'universo veneto. Nel bimillenario della motre dello storico, 2018
Il conservatorio di musica di Palermo nel contesto italiano ed europeo, 2022
Oristano e il suo territorio 1 Dalla preistoria all’alto Medioevo. A cura di Pier Giorgio Spanu e Raimondo Zucca, 2011