Teseo fra Trezene, Sparta e Atene (2022)

Humanitas [Coimbra], 2010

It is customary to dismiss as irrelevant the news that Athenians awarded Thales with the title of sophos, and in connection with this event appointed the Seven Wise; however there is ample room for reconsidering the matter, since several clues are here to suggest that something of the kind is likely to have occurred. This paper is devoted to explore the relevant evidence.

Axon 2,2 , 2018

This paper presents a new critical edition of the alliance decree signed between Athens and Thebes in the early 370s. It is accompanied with a historical and epigraphical commentary. Despite the fragmentary state of the text and several critical issues it raises, the palaeographic examination allows us to supplements lines 3, 11, 14, 15-19. The decree shows that Thebes entered the Second Athenian league at some point in 378 BC.

È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno e didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell'art. 171 della Legge n. 633 del 22.04.1941 Realizzazione editoriale e informatica: Arun Maltese (www.bibliobear.com) Grafica della copertina a cura di Paolo Ferrero ([email protected]) Il ritorno di Teseo ad Atene tra il XV e il XVI secolo: una ricognizione critica Ce Thésée-là n'a rien à faire avec le Thésée de l'Antiquité 1 Quando fra Firenze e la Napoli angioina, durante gli anni 1339 e 1341, Giovanni Boccaccio compose il Teseida, l'ambiente culturale, storico-artistico ed economico era favorevole ad una rivisitazione celebrativa di Teseo, l'eroe ateniese per eccellenza. 2 Erano gli anni in cui Niccolò Acciaiuoli (1310-1365), 3 al tempo ancora amico 1 Così icasticamente J. Schmitt, La Théséide de Boccacce. La Théséide grecque, in J. Psichari (éd.), Études de philologie néo-grecque, Paris 1892, pp. 279-345: 298. Una recente messa a punto della tradizione arcaica su Teseo e la perduta Teseide antica si deve a E. Cingano, Epic Fragments on Theseus: Hesiod, Cecrops, and the Theseis, in T. Derda, J. Hilder, J. Kwapisz (eds.), Fragments, Holes and Wholes. Reconstructing the Ancient World in Theory and Practice, Warsaw 2017, pp. 309-332. 2 Bibliografia di base sul Teseida: alle tre edizioni novecentesche del Teseida, a cura di S. Battaglia (1938), A. Roncaglia (1941), A. Limentani (1964), si aggiunge adesso E. Agostinelli, W. Coleman (edd.), Teseida delle nozze d'Emilia, Firenze 2015, basata sull'autografo Laur. Acquisti e doni 325 (d'ora in poi Agostinelli-Coleman, Teseida). Vd. inoltre E. Agostinelli, A Catalogue of Manuscripts of Il Teseida, «Studi sul Boccaccio» 15, 1986, pp. 1-83; M. Mazzetti, Testo e apparato editoriale nel «Teseida» di Giovanni Boccaccio, tesi di dottorato, Università di Firenze 2014; Tra testo e paratesto: il Teseida di fronte alla sua tradizione, in G. Frosini, S. Zamboni (edd.), Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni, Firenze 2015, pp. 115-126; P. Mazzitello, G. Raboni, P. Rinoldi, C. Varotti (edd.), Boccaccio in versi, Firenze 2016, in particolare G. Brunetti, La lectura di Boccaccio: Il Teseida fra autografo e ricezione, pp. 71-88; L. Di Sabatino, Spigolature sulle fonti del Teseida, pp. 89-100. Bibliografia secondaria: R. Librandi, Corte e cavalleria della Napoli angioina nel Teseida del Boccaccio, «Medioevo romanzo» 4, 1977, pp. 53-72; A. Pertusi, Venezia, la cultura greca e il Boccaccio, in V. G. Velli, L'apoteosi di Arcita: ideologia e coscienza storica nel 'Teseida', «Studi e Problemi di Critica Testuale» 5, 1972, pp. 33-66. Utile per un quadro generale R. Morosini, Penelopi in viaggio 'fuori rotta' nel Decamerone e altrove. 'Metamorfosi' e scambi nel Mediterraneo medievale, «California Italian Studies» 1, 1, 2010, pp. 1-32, http://escholarship.org/uc/item/3nd68932. In occasione del centenario della nascita di Boccaccio (2013) si è svolta una giornata su Boccaccio in Grecia presso la Fondazione M. Kakogiannis (Pireo), i cui atti non sono stati pubblicati; tuttavia l'intervento di N. Budini Gattai è reperibile in https://www.academia.edu/9918065/La_Morea_latina_attraverso_lo_sguardo_ di_Giovanni_Boccaccio. 3 F. P. Tocco, Niccolò Acciaiuoli. Vita e politica in Italia nella metà del XVI secolo, Roma 2001.

I Tirannicidi, Armodio e Aristogitone, copia romana del gruppo scultoreo di Kritios e Nesiotes. Napoli, Museo Archeologico Nazionale, (inizi V secolo a.C.).

Tesina sulle monete coniate ad Atene tra il 229 ed il 50 ca. a.C.

È dato ormai appurato che nella tragedia greca Atene, Argo e Tebe rappresentino tre diversi stereotipi: Atene, la città ideale e libera; Argo, il cosiddetto “middle term”, ora positivo ora negativo; Tebe, tutto il contrario di Atene. Nelle Supplici di Euripide troviamo le tre città rappresentate da diversi personaggi: Teseo, Adrasto e le madri supplici ed infine l’araldo tebano. La tragedia offre molti spunti di riflessione circa l’argomento relativo all’io greco e al suo contrario, ma l’ἅμιλλα λόγων tra il re ateniese e l’araldo tebano rappresenta al meglio un esempio dello scontro tra alter e ego nel genere letterario del dramma antico. Alla luce degli studi anglosassoni sulla figura del barbaro e sulle tensioni sociali nella tragedia greca, l’oggetto del mio contributo consiste nell’analisi dettagliata del dibattito tra Teseo e l’araldo. In tale sezione del dramma Euripide mette a confronto (e fa scontrare) due modelli ideologici completamente diversi: un io ateniese ideale, col quale Atene generalmente si identificava, e un anti-io rappresentato da Tebe, città storicamente considerata quasi barbara, filo-oligarchica, filo-tirannica e sede delle più funeste vicende mitologiche. Attraverso un’analisi letteraria, storica e linguistica del dibattito, verranno portate alla luce tutte le alterazioni che Euripide ha costruito sull’araldo e che servivano a loro volta a dare forma all’identità ateniese. Si appurerà, perciò, la veridicità delle parole di Eco, secondo cui “avere un nemico è importante non solo per definire la nostra identità, ma anche per procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori e mostrare, nell’affrontarlo, il valore nostro”. Il contributo mirerà infine a porre l’attenzione sulla modernità del tragediografo, il quale non indica alcun vincitore nell’incontro/scontro tra alter e ego, ma anzi, sottolineando l’inutilità di un dibattito fatto di vana retorica, poneva già domande sui pregiudizi su ciò che è diverso da noi.

"Métis. Revue d’anthropologie du monde grec ancien", 11 (1996), 69-82., 1996

1. Aristotele, Politica III, 1278 a 25-26: εν Θήβαις δέ νόμος ?ιν τον δέκα ετών μή άπεσχημένον της αγοράς μή μετέχειν αρχής.

L'etimologia della parola sarda "teràcu" come finora è stata spiegata non convince. Per trovarne una più fondata occorre partire dalla Tracia e dal suo antico popolo

I primi scavi di Eleusi. Trittolemo e i giganti di Atene, in ASAtene 81, 2003, pp. 153-194, 2003

Alfa le/tura delle bozze hanno co//ahorato A. Inglese, S. Giannobile Copyright 2004 SCUOLA ARCHEOLOGICA ITMJANA Ili ArENI' !SSN 0067-008 l wivlv.scuoladia tene. i t sa ia«?~:otenet.gr scuo!aatene(~iJtin. il

Dictynna. Revue de poétique latine, 2010

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