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celebrazione. Nella liturgia bizantina, da cui è tratta, la celebrazione dell'Akathistos ha il suo posto originario nel periodo quaresimale, il quinto sabato di quaresima, chiamato appunto "sabato dell'Akathistos": e questo non solo per la prossimità con la festa dell'Annunciazione, nella quale tuttora figura un brano dell'Akathistos, ma perché quest'inno, insuperato gioiello di teologia e di spiritualità mariana, proietta il mistero natalizio a quello pasquale: la nascita del Verbo in carne umana alla sua Pasqua di morte e risurrezione e alla nostra rinascita dai sacramenti della rigenerazione, la maternità di Maria a Betlemme alla sua presenza materna presso il fonte battesimale. La sua articolazione attorno al ciclo natalizio, costituisce 'una prolungata memoria della maternità divina, verginale e salvifica di colei la cui 'illibata verginità diede al mondo il Salvatore' "(Paolo VI, Marialis cultus, 5).
Dopo aver esaminato alcuni aspetti storici nella ricerca intitolata "L'eredità della famiglia Hoshino" , sarà presentato ora il libro "Iaijutsu" scritto da Hoshino Ryūta nel 1932 sull'Hōki‐ ryū insegnato dalla famiglia a Kumamoto. Completata l'esposizione dei principi generali nella Prima Parte, nella Seconda saranno esaminati i 15 kata tradizionali del curriculum. Il testo permetterà di comprendere gli insegnamenti fondamentali della scuola e di apprezzare le differenze a confronto con la linea Nakazono‐ha, come trasmessa da Kumai Kazuhiko sensei.
L'Arcangelo insussistente, una tela di Luca Giordano ritrovata nei depositi di Palazzo Abatellis, 2023
L'ARCANGELO INSUSSISTENTE Il libro che si è presentato mercoledì 8 novembre 2023 presso la Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, tratta del rinvenimento di un importante dipinto del pittore napoletano Luca Giordano, maestro del barocco, una grande pala d’altare scomparsa da più di settant’anni e per questo assolutamente sconosciuta alla Critica d’Arte. Il volume, edito dalla Associazione Genius Loci Palermo, divulga le circostanze del rinvenimento del dipinto da parte dell’autore del testo, Carmelo Lo Curto, e documenta la successiva ricerca archivistica condotta dallo stesso autore che ricostruiscono le vicende dell’opera da quando essa venne dipinta dal famoso pittore, noto ai contemporanei come "Luca fa presto" sia per facilità di mano che per sveltezza di esecuzione, alla sua rimozione dall'altare sul quale essa era collocata, sino al trasferimento da Napoli a Palermo dove venne esposta al pubblico sino a quando se ne persero le tracce, vivendo in clandestinità, insussistente, sotto mentite spoglie. Edizioni Genius Loci Palermo, [email protected]
2015
La presente tesi si pone l’obbiettivo di approfondire il fenomeno dell’ anatocismo ripercorrendo l’evoluzione normativa e giurisprudenziale della materia. Prima di entrare nel vivo della questione sarà brevemente analizzato il contesto nel quale il fenomeno anatocistico si inserisce, ovvero le obbligazioni pecuniarie. L’analisi dell’ anatocismo inizierà con l’esegesi dell’ art. 1283 c.c e proseguirà fornendo un’evoluzione dell’applicazione del fenomeno nell’ ambito delle operazioni bancarie. Si partirà, con riferimento a tale ultimo aspetto, dalla lettura dei passaggi chiave delle pronunce più rivoluzionarie sulla materia, le sentenze n. 2374 e n. 3096 della Cassazione, sino a giungere all’ approfondimento dei più recenti interventi legislativi, la legge n. 347 del 27 dicembre 2013 (legge di stabilità per il 2014) e il D.L. 91/2014. L’elaborato si conclude con brevi cenni sulla tutela collettiva e commissione di massimo scoperto
2009
I funghi superiori sono stati utilizzati dal genere umano da millenni, inizialmente in ambienti rurali ed a fini d’integrazione nutrizionale, successivamente, con il migliorare delle condizioni di vita e di alimentazione, sono entrati nelle diete perlopiù per meriti culinari (sapore ed odore), contenendo comunque anche minerali, vitamine e nutrienti quali proteine e polisaccaridi ed un basso tenore in grassi. Ma usi medicinali sono noti da migliaia di anni soprattutto in Cina e in altri paesi dell’estremo oriente.
La definizione del concetto di φαντασία 1 è sempre stata oggetto di interpretazioni tra loro contrastanti. Etimologicamente legata al verbo φαίνεσθαι, "apparire", ha mantenuto questa accezione in Platone, ma poi il significato è cambiato in maniera considerevole da Aristotele in avanti. Personaggi del calibro di Philoponos, Alessandro di Afrodisia e Tommaso d'Aquino, nel tentativo di definire in maniera sempre più precisa e allo stesso tempo comprensibile il significato di questo concetto, hanno sovrapposto le loro idee e lo spirito del loro tempo arrivando talvolta a stravolgere completamente il senso originario. Obiettivo di questo lavoro è quello di ritornare al significato più autentico del termine partendo dai testi originari (in particolare dal III libro del De Anima di Aristotele) e confrontandoli con le più significative interpretazioni offerte dagli studiosi moderni. Comincerò col mettere a confronto le definizioni che i lessici filosofici e alcuni studiosi moderni hanno messo a punto in proposito. Nei capitoli successivi tratterò del ruolo della φαντασία in rapporto al mondo animale, alla percezione, alla verità, al pensiero e alla memoria.
Le macromolecole di cui i vari organismi sono formati hanno, nella maggior parte dei casi, struttura e configurazione strettamente determinate e proprie della specie biologica cui appartengono. Per una data classe di macromolecole, le differenze da specie a specie non dipendono tanto dalla composizione percentuale e dalla natura o dal numero delle molecole elementari che vi sono rappresentate, quanto dalla forma del complesso, dalla posizione che in esso occupano i vari gruppi chimici e dalla loro maggiore o minore vi-cinanza e accessibilità. Questa particolare individualità chimico-fisica delle macromolecole biologiche è la specie-specificità. Quando uno di questi individui macromolecolari viene a trovarsi, per qualsiasi motivo, in un organismo estraneo, questo non lo riconosce come proprio e non lo tollera, ma tende ad eliminarlo attraverso una serie di fattori e di reazioni che costituiscono nel loro insieme i meccanismi immunitari. In definitiva, il risultato finale è l'allontanamento della specie macromolecolare intrusa ed il mantenimento dell'individualità biologica dell'organismo; in altre parole, un risultato difensivo. Tra gli agenti estranei che possono venire a trovarsi all'interno di un organismo, i più frequenti sono gli agenti viventi di malattie infettive. In questo caso, la messa in opera dei meccanismi immunitari ha come risultato finale la guarigione e rappresenta il mezzo di difesa più valido di cui l'organismo dispone per superare le malattie infettive. Per questo si è spesso portati a considerare l'immunità come l'insieme dei meccanismi specifici e aspecifici di difesa contro le malattie infettive. Lo stesso termine di immunità sottolinea questo concetto, in quanto implica meccanismi capaci di rendere gli individui «immuni» dalle malattie. L'immunità, però, è qualcosa di più; essa esprime infatti non tanto l'insieme dei meccanismi di difesa contro i microrganismi, quanto un fenomeno biologico di portata generale, di cui anche i meccanismi antinfettivi fanno parte. Anche per quanto riguarda il termine «difesa» è opportuno fare delle riserve; infatti si incontrano fra le reazioni immunitarie, oltre a processi con risultato indubbiamente utile, anche fenomeni che portano a sofferenza, spesso assai grave, dei tessuti e dell'organismo. I meccanismi su cui poggia l'immunità possono essere aspecifici o specifici. Nel primo caso si tratta per lo più di sostanze o di processi genericamente rivolti verso agenti estranei, indipendenti entro ampi limiti dalla loro natura. Nel secondo caso, invece, si tratta di reazioni elettivamente rivolte verso un tipo macromolecolare determinato, e solo verso di quello. I meccanismi dell'immunità aspecifica (o naturale o innata) sono quasi sempre già presenti all'atto della nascita, anche se possono talvolta potenziarsi in seguito al ripetuto contatto con l'agente. Possono essere rappresentati da meccanismi basati sull'attività delle cellule, come la fagocitosi (fattori cellulari), oppure da sostanze presenti nei liquidi del corpo e specialmente nel sangue, aventi la proprietà di agire in qualche modo sui microrganismi, uccidendoli o rendendoli più facilmente fagocitabili (fattori umorali). Gran parte di questi fattori coincidono con i fattori coinvolti nel processo infiammatorio e sono stati descritti in dettaglio nel capitolo corrispondente. I meccanismi dell'immunità specifica (o acquisita o adattativa) presuppongono invece il contatto con la macromolecola estranea nel periodo della maturità immunologica, cioè in un momento della vita in cui l'organismo abbia acquisito la capacità di reagire. Le macromolecole estranee capaci di evocare la reazione specifica sono dette antigeni; la risposta dell'organismo consiste nella produzione di fattori umorali e cellulari capaci di reagire specificamente con quel particolare antigene promuovendone l'eliminazione; questo avviene per lo più reclutando, dirigendo e potenziando i fattori dell'immunità innata. I fattori umorali dell'immunità specifica sono gli anticorpi, prodotti dai linfociti B e presenti nei liquidi dell'organismo, specialmente nel plasma, ma anche nelle secrezioni mucose. I fattori cellulari dell'immunità specifica sono i linfociti T; essi sono normalmente localizzati (insieme al linfociti B) in tessuti addetti specificamente allo sviluppo e organizzazione della risposta immunitaria, detti organi linfatici secondari (linfonodi, milza, tessuto linfatico associato alle mucose), e sono richiamati nella sede di infezione dopo essere stati attivati nel corso della risposta immunitaria. Fra l'entrata in gioco dei fattori aspecifici e di quelli specifici esistono differenze di ordine cronologico e filogenetico. Per quanto riguarda la cronologia degli eventi, i fattori aspecifici iniziano la loro azione prima di quelli specifici ed operano in modo da limitare l'infezione nelle sue fasi iniziali e rendere possibile il successivo intervento dei fattori specifici. Vari fattori umorali dell'immunità naturale, come il lisozima e varie opsonine (come il complemento o le pentraxine), agiscono sui microrganismi, modificandone la struttura e la vitalità e favorendone il riconoscimento da parte dei fagociti. La successiva fagocitosi determina non solo l'uccisione ed eliminazione del microrganismo, ma anche la " semplificazione " dei suoi componenti antigenici rendendo possibile l'attivazione di opportuni linfociti T, detti linfociti T helper, i quali hanno la capacità di organizzare la risposta immunitaria specifica, la quale è per lo più volta a rendere più efficiente l'eliminazione delle particelle estranee da parte degli stessi meccanismi dell'immunità aspecifica. La risposta immunitaria specifica ha la proprietà di conservare la memoria del microrganismo incontrato, acquisendo la capacità di rispondere una seconda volta allo stesso microrganismo con una rapidità ed efficienza decisamente maggiore. La memoria è invece assente nella immunità aspecifica. Per quanto riguarda la filogenesi, è sicuro che i meccanismi di difesa aspecifica si sono sviluppati prima dei meccanismi specifici. Questi ultimi sono pienamente sviluppati solo nei vertebrati, mentre la fagocitosi è presente anche in organismi unicellulari, come le Amebe. Come vedremo in seguito con maggiori particolari, la capacità di produrre fattori dell'immunità specifica si è sviluppata nella filogenesi in coincidenza con la comparsa di organi linfoidi e con la maturazione di elementi cellulari caratteristici, i linfociti. Tra le specie biologiche esistenti, questa evoluzione è evidente nelle Lamprede (Petromyzon marinus), mentre manca ancora del tutto nei Missinoidi (Eptatretus stouti). La piena maturazione è raggiunta soltanto nei vertebrati superiori, per i quali i meccanismi immunitari finiscono per rappresentare il maggior presidio difensivo (vedere l'Approfondimento). FATTORI ASPECIFICI DELL'IMMUNITA' Si tratta di fattori presenti negli organismi indipendentemente da precedenti sollecitazioni e fanno quindi parte dell'immunità naturale o innata. Come già accennato, i fattori dell'immunità aspecifica svolgono però una parte importante anche nell'immunità specifica, agendo sia nella fase di induzione della risposta immunitaria specifica sia nella sua fase effettrice, ovvero nella fase in cui la risposta immunitaria specifica provvede alla eliminazione dei microrganismi estranei. In effetti si osserva che l'attività di molti fattori dell'immunità aspecifica aumenta nel corso dello sviluppo della risposta immune specifica. La delimitazione del campo di azione dei fattori dell'immunità aspecifica si trova non nella particolare natura dell'agente riconosciuto, ma piuttosto in un complesso di caratteristiche fisiche o chimico-fisiche condivise per lo più con altri agenti. La
2020
Nullità va cercando, ch'è sí cara come sa chi per lei legittimità rifiuta: spunti su alcuni "comportamenti attizi" tra amministrazione e giurisdizione SOMMARIO: 1. Premessa: sulla doverosità istituzionale della giustizia amministrativa.-2. L'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni confiscati e sequestrati tra nullità ed autotutela.-2.1. Potere in fatto o in atto?-2.2. Segue: La nullità strutturale (per mancanza dell'oggetto).-2.3. La questione del provvedimento di autotutela riguardante un atto viziato da nullità strutturale.-3. Le conseguenze applicative in punto di giurisdizione.-3.1. Le ragioni della spettanza al giudice amministrativo della cognizione sul provvedimento di autotutela avente ad oggetto un atto affetto da nullità strutturale e/o sulla conseguente domanda di risarcimento dei danni.-3.2. Segue: Le ragioni della spettanza al giudice ordinario.-4. Conclusioni. 1. Quando Silvio Spaventa, nel suo "Discorso" preparato per l'inaugurazione della Quarta Sezione del Consiglio di Stato, inneggiò all'imprescindibile beneficio derivante dalla tutela processuale del cittadino nei confronti del pubblico potere invocabile davanti ad un giudice speciale, ebbe modo di riferirsi specificamente ad alcuni valori intrisi di una forte semantica collettiva 1. Testo aggiornato e riveduto dell'intervento svolto in occasione del convegno tenutosi a Palermo il 18 dicembre 2018 sul tema "Diritto amministrativo e misure di prevenzione della criminalità organizzata. La gestione dei beni confiscati: criticità e prospettive dopo le recenti riforme legislative (a cura di Nicola Gullo). 1 Valori a loro volta figli dell'evoluzione del rapporto tra Stato e cittadino quali, tra gli altri, la libertà, la solidarietà e l'uguaglianza umana, che "una volta emerse nella coscienza degli uomini, diventano fattori inesauribili e perenni del diritto, e sottopongono lentamente a sé tutti i rapporti in cui quelli vivono, non solo tra loro, ma con la comunità di cui fanno parte e, se non giungono sempre a dare a questi rapporti tale energia da suscitare un vero potere individuale contro la comunità di cui fanno parte, obbligano il governo di questa ad esercitare su di sé una vigilanza costante, per mantenere al possibile un'armonia fra tutti gli atti dei suoi organi e le norme stesse": S. SPAVENTA, Per l'inaugurazione della IV sezione del Consiglio di Stato, in www.giustizia-amministrativa.it; ma v. pure S. SPAVENTA, La giustizia nell'amministrazione, Torino, 1949, 60 ss. Parla di influssi germanici sull'orientamento culturale ed istituzionale di Spaventa, B. SORDI, Spaventa, Silvio (Il Contributo italiano alla storia del Pensiero-Diritto), in Enc. Treccani, online, 2012; più in generale, M. NIGRO, Silvio
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ExCogita Milano, 2004
Archivio di filosofia, XCII, 2024
Tradizioni epiche sulla sosta di Achille a Sciro e la nascita di Neottolemo, 2010
Vesper. Rivista di architettura, arti e teoria | Journal of Architecture, Arts & Theory: Moby Dick: avventure e scoperte | Moby Dick: Adventures and Discoveries, 2021
Aristonothos. Scritti per il Mediterraneo antico, 2010
Rinascimento e genesi della modernità, 2022
Studia universitatis hereditati, znanstvena revija za raziskave in teorijo kulturne dediščine, 2019
Classics@ Journal, 2021
Insegnare l'ininsegnabile. Nietzsche, Foucault, Deleuze, 2010