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2022, Sui mobili confini del diritto Tra pluralità delle fonti ufficiali e moltiplicarsi di formanti normativi “di fatto” Scritti in onore di Massimo Paradiso
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SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Il principio di non discriminazione e la sua efficacia orizzontale. – 3. Discriminazione e contratto. – 4. Principio di non discriminazione e offerta al pubblico. – 5. Principio di non discriminazione e tecniche di negoziazione individualizzate. – 6. Principio di non discriminazione e contenuto del contratto. – 7. Principio di non discriminazione ed esecuzione del contratto. – 8. Diritto contrattuale, discriminazione e rimedi. – 8.1. Nullità. – 8.2. Riconduzione a equità. – 8.3. Esecuzione forzata dell’obbligo a contrarre. – 8.4. Risarcimento del danno. – 8.5. Tutela inibitoria e collettiva. – 9. Contratto e principio di eguaglianza
Primo capitolo di La tutela antidiscriminatoria. Fonti, strumenti, interpreti, 2019
Sommario: 1.1. I significati dell'eguaglianza.-1.2. L'eguaglianza come garanzia del pluralismo sociale. Il ruolo antimaggioritario delle corti.-1.3. L'eguaglianza come eguaglianza redistributiva e mezzo di integrazione sociale.-1.4. L'eguaglianza come diritto umano e come diritto della "persona situata".-1.5. Eguaglianza e non discriminazione nello spazio comune europeo.-1.6. La tutela antidiscriminatoria nel sistema della Convenzione europea di salvaguardia dei diritti del-l'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU).-1.7. La funzione dell'eguaglianza nel processo di integrazione europea.-1.7.1. Il divieto di discriminazioni basate sulla nazionalità.-1.7.2. La cit-tadinanza europea e la solidarietà transnazionale: nascita e crisi di un'idea.-1.7.3. Il divieto di discriminazioni basate sul genere.-1.8. La nuova stagione del diritto antidiscriminatorio. Fonti e ambiti di applicazione.-1.9. Il principio di non discriminazione come «leva di Archimede».-1.9.1. In principio era Mangold.-1.9.2. I percorsi tortuosi del dopo Mangold.-1.9.3. Verso la costruzione di un controllo d'eguaglianza diffuso.-1.9.4. Chi ha paura dell'effetto diretto?-1.9.5. Il revival dei contro-limiti e "l'identità costituzionale".-1.10. L'evoluzione della tutela an-tidiscriminatoria.-1.10.1. Il "vecchio" diritto antidiscriminatorio.-1.10.2. Le teorie che hanno ispirato le nuove fattispecie di discriminazione.-1.10.3. La nozione di discriminazione nel nuovo diritto antidiscriminatorio.-1.10.4. Eccezioni ai divieti di trattamenti differenziati e giustificazio-ni alla disparità di effetti.-1.10.5. La natura autonoma e la funzione rimediale dei divieti di di-scriminazione.-1.10.6. La struttura del giudizio di discriminazione.-1.11. Il valore contrastato dell'eguaglianza.-1.11.1. I nuovi confini dell'eguaglianza: una "solidarietà fra estranei".-1.12. Mobilitazione legale e mobilitazione sociale.
Molti stanno parlando del cammino sinodale che la Chiesa Italiana vuole intraprendere, grazie soprattutto alle reiterate sollecitazioni di Papa Francesco. Il principio di uguaglianza Non è facile pensare e decidere insieme. Non è facile perché, prima di tutto, non ci siamo abituati. Non possiamo, poi pretendere che un'istituzione come la Chiesa si metta a sinodalizzare (passatemi il neologismo) dopo secoli di monologo. Che lo metta tra i suoi obiettivi è significativo e lodevole, ma che lo faccia realmente è un altro capitolo della storia. Sinodalità richiama, infatti, ad un concetto fondamentale della Chiesa di Gesù Cristo, vale a dire il principio di uguaglianza, che considera tutte le persone della comunità come fratelli e sorelle uguali in virtù dello stesso battesimo. Ed è proprio qui che si dovrebbe avere il coraggio di tornare, a ciò che ci accomuna nello Spirito e non a ciò che ci divide e rende problema tico il dialogo. La Chiesa è sinodale quando non solo ascolta tutti, ma non giudica nessuno inferiore, non mette nessuno nell'impossibilità di poter esprimere il proprio parere. Già da queste prime battute si comprende come tra il dire e il fare, il desiderio e la realtà, ci sia molto mare in mezzo.
Il presente saggio si propone di indagare il fenomeno della laicità in Italia anche se questo tema non è certo nuovo in quanto molti lo hanno già affrontato dal punto di vista di diverse discipline: dalla storia, al diritto, alla sociologia, tuttavia, in particolare nel nostro Stato ed in questo frangente storico, la questione della laicità non può dirsi risolta sebbene un approccio realmente laico sia indispensabile per affrontare le sfide che vengono poste da una società che avanza ad una grande velocità. La laicità non si presenta come un concetto astratto, non è una divagazione filosofica ma ha un contenuto specifico, concreto e tangibile; non è un esercizio dottrinale, «il sogno di un giurista», poiché solo lo Stato laico è l’unico in grado di essere «il luogo di confronto ed integrazione di tutte le verità, riconosciute e relativizzate come tali nella loro infinità varietà». Seguendo questo filo conduttore il saggio esamina brevemente il periodo statutario per poi affrontare l’esame della Carta costituzionale repubblicana e specificatamente gli articoli 7, 8, 19 e 20 per evidenziare come l’approccio dei nostri Costituenti non è riuscito ad essere realmente neutrale rispetto al fenomeno religioso. La laicità non appare nella nostra Costituzione ma è il frutto dell’esegesi della Corte costituzionale che nel 1989 l’ha annoverata tra i principi fondamentali dello Stato, tuttavia la laicità “evidenziata” dalla Corte si presenta edulcorata, attenuata, una sorta di “laicità battezzata” che si fonda sui principi del cristianesimo e non sulla neutralità dello Stato rispetto a tutte le confessioni religiose.La democrazia ha bisogno di laicità, siamo uguali senza distinzione di religione e lo Stato laico neutrale, ma non indifferente, si deve impegnare a rimuovere gli ostacoli che impediscono il concreto dispiegarsi di tale eguaglianza. Sulle cruciali questioni al centro del dibattito etico, giuridico e politico delle democrazie contemporanee: dalle biotecnologie, alle famiglie, alla dignità del malato e del morente, all’educazione pluralista nella scuola pubblica, alla morale sessuale e molto altro ancora, lo Stato laico neutrale deve sapersi discostare dai parametri magisteriali, dai valori espressi dal giusnaturalismo cristiano; il diritto deve essere espressione di una giustizia al servizio di tutti, ove l’autodeterminazione del singolo contiene già al suo interno il proprio antidoto costituito dall’obiezione di coscienza che gli consente di astenersi dai comportamenti che contrastino con le proprie convinzioni religiose. Laicità significa neutralità, non indifferenza. In questo contributo verranno dunque esaminati alcuni profili a dimostrazione dei danni che produce nel nostro ordinamento giuridico l’esistenza di un concetto di “laicità confessionale”: amore, simboli, diritti, doveri; non è più possibile ignorare che ognuna di queste parole acquista significato solo se declinata nel senso dell’eguaglianza e della laicità ed è arrivato il momento che il nostro Legislatore se ne renda conto e partecipi alla realizzazione del principio di eguaglianza al di là della barriera della religione.
Il concetto di contraddizione trova la sua specifica trattazione nella dottrina dell'essenza e, più specificatamente, nella sezione dedicata alle determinazioni della riflessione. In questo capitolo prenderò in analisi proprio questa sezione, cercando di mettere in luce la struttura logica della determinazione della contraddizione e il significato che essa assume rispetto alle determinazioni della riflessione e all'essenza in generale 1 .
Brevi cenni sull'evoluzione della normativa italiana in materia di discriminazione razziale
2022
Il principio di uguaglianza, come largamente accettato, contiene sia il profilo dell'uguaglianza formale – vale a dire il divieto di discriminazioni ingiustificate – che quello sostanziale, sostanzialmente coincidente con la realizzazione delle condizioni di emancipazione dei soggetti svantaggiati. In questa seconda prospettiva, il principio di uguaglianza è stato enfatizzato più per il suo rilievo politico che di costruzione dei compiti dello Stato e di regime dell'attività dei soggetti privati. Tramontate, con l'affermazione dell'ideologia neoliberale, della globalizzazione del mercato e della tecnologia, le spinte politiche che sostenevano la domanda di uguaglianza come pretesa nei confronti dello Stato ed a fronte della crisi fiscale dello Stato, il principio di uguaglianza ha sofferto una radicale eclissi. Si tratta di un dato confermato dall'affermarsi della riflessione sulle singole disuguaglianze. Queste ultime identificano la persona sulla base dei suoi ...
Diritto Pubblico Europeo Rassegna online, 2019
Il lavoro si sofferma, dalla prospettiva del diritto costituzionale, sulla figura dell’utente, sul suo particolare status e, soprattutto, sulla natura delle situazioni giuridiche soggettive ad esso pertinenti. Partendo dal sostanziale silenzio delle dottrine amministrativistiche e costituzionalistiche sulla categoria dei diritti dell’utenza, il contributo analizza il lungo processo evolutivo mediante il quale quest’ultimi sono emersi nel panorama giuridico, evidenziando il ruolo decisivo giuocato dal processo di integrazione europea e dal principio concorrenziale. Lo studio tenta, dunque, fornisce una soluzione alla questione relativa all’esatta natura, dal punto di vista costituzionale, dei diritti degli utenti, specialmente rispetto a servizi di rilievo economico (e perciò, oggi, erogati nell’ambito di un mercato appositamente regolamentato), nonché a quella inerente il rapporto fra questi e le situazioni giuridiche fondamentali tutelate direttamente dalla Costituzione.
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La Magistratura, 2018
Rivista Gruppo di Pisa n. 2, 2023
« Quaderni fiorentini per la Storia del Pensiero Giuridico Moderno », 2023
Una lettura della Costituzione: principio di sovranità e principio di coesione, 2007
Uguaglianza e disuguaglianza nella società complessa. Civitas et humanitas. Annali di cultura etico - politica., 2018
Mattia Roncalli, 2019
Persona e Mercato 2019/1, 2019
Rivista Italiana per le scienze giuridiche , 2023
Amministrazione dello Stato e degli Enti pubblici, 2021
in B. Sorgoni (a cura di), Etnografia dell'accoglienza. Rifugiati e richiedenti asilo a Ravenna, CISU, Roma. , 2011
Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, 2021