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2022, Scacchiere Storico - Rivista Online di Ricerca e Divulgazione Storica
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È sicuramente molto difficile nelle poche pagine di cui si compongono i nostri articoli trattare un argomento tanto vasto e complesso. Questo pezzo intende quindi proporre una succinta disamina circa la marginalità nel Basso Medioevo, con particolare attenzione a vagabondi, mendicanti e prostitute.
Scacchiere Storico - Rivista Online di Ricerca e Divulgazione Storica, 2023
Chi è "il povero"? È davvero difficile cercare di rispondere a questa domanda, soprattutto perché questa condizione cambia nel tempo e nello spazio, parallelamente al variare del contesto in cui essa si sviluppa e si esplicita. Quest'ultima è inoltre legata a mutamenti naturali, economici, sociali, culturali e psicologici, nonché alla sensibilità con la quale ogni società ci si confronta. Per definire il concetto di povertà si deve quindi considerare, analizzare e studiare il contesto storico, economico, sociale e culturale nel quale matura e si rivela.
M. Del Savio, A. Pons, M. Rivoira (a cura di), Lingue e migranti nell'area alpina e subalpina occidentale, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2019
The paper deals with the linguistic codes used by some socially marginal groups of North Western Italy and South Eastern France. Speakers attitude towards these codes can be very different: there are codes the speakers are very proud of and other codes that produce in their speakers a feeling of shame. The first ones generally show more vitality and are regularly transmitted to the new generations. Among these codes Circus and Funfair slangs represent a very interesting case. In the considered area Circus and Funfair people can have both Italian and Sinti origin. The Italian families use two slangs called respectively Dritto, close to the old Italian criminal slang, and Sinto, a code with Italo-Romance grammar and many Romani loanwords. The features and the use of such codes are discussed in the paper on the basis of some data acquired through field research. Another linguistic code spoken in North Western Italy and South Eastern France and strongly linked with social marginality is Romani. In the considered area three different Romani dialects have been spoken for centuries: notably, Piedmontese Sinti of France, Piedmontese Sinti of Italy and Lombard Sinti. The first two varieties, despite the similar label "Piedmontese Sinti", are rather different and probably represent the dialects of two Sinti groups that have reached Piedmont in two independent migrations and that have developed a strong link with this area. The vitality of the Romani dialects of North Western Italy is explored and discussed with reference to the diachronic evolution of the linguistic repertoires owned by the different groups of Sinti in the last generations. The current vitality of the Sinti dialects in the area is very different: Lombard Sinti has been transmitted very well to young generations, whereas Piedmontese Sinti appears to be moribund. Interestingly the strong reduction in use and transmission of Piedmontese Sinti seems to be accompanied by the emergence of a Para-Romani like variety, still very little known, that preserves some Romani lexicon, but shows Piedmontese structural features.
I quaderni del m.ae.s - Journal of mediae aetatis sodalicium, 2022
Questo contributo intende presentare una prima analisi dei marginalia presenti nella serie di Corali realizzati per il convento di San Domenico a Genova nell'ultimo quarto del Duecento e ricondotti al così detto Maestro del ms. Lat. 42 e ai suoi collaboratori, tra i quali spicca per la singolarità del suo linguaggio il così detto Maestro dei Graduali di Santa Maria di Castello. Dopo una prima parte dedicata a fornire alcune riflessioni sul ruolo e sul valore dei marginalia all'interno della pagina miniata si proporrà una puntuale descrizione dei disegni presenti nei codici genovesi, in particolare nel Graduale A: i soggetti verranno quindi interpretati come elementi di un complesso sistema semantico composto da segni letterari e figurati in continuo dialogo tra loro. Parole chiave: marginalia; miniatura; Genova; XIII secolo; Corali This contribution intends to present a first analysis of the marginalia present in the series of Choir Books made for the convent of San Domenico in Genoa in the last quarter of the thirteenth century and attributed to the so-called Master of the ms. Lat. 42 and his collaborators, among whom the so-called Master of Graduals of Santa Maria di Castello stands out for the singularity of his language. After a first part dedicated to providing some reflections on the role and value of marginalia within the illuminated page, a detailed description of the drawings present in the Genoese manuscripts, in particular in Gradual A, will be proposed: the subjects of marginalia will therefore be interpreted as elements of a complex semantic system composed of literary and figurative signs in a continuous dialogue with each other.
I Granduchi di Toscana, tanto nel periodo mediceo quanto in quello lorenese, si trovarono ad affrontare i problemi della mendicità dilagante, del vagabondaggio, della marginalità di soggetti in vario modo non inseriti nell’ordine sociale, come gli zingari. Si trattò, come in tutti gli Stati italiani ed europei del tempo, di una lotta principalmente condotta con le armi della dissuasione e della repressione, ma anche dell’assistenza mirata e del tentativo di integrazione tramite il lavoro. Similitudini ed emulazioni normative emergono nettamente tra i vari contesti, ma anche diversità significative, che rendono necessario lo studio delle esperienze nei diversi ordinamenti, prima di poter giungere a delineare un quadro d’insieme. L’indagine proposta in questo libro muove dall'analisi della legislazione granducale, con i necessari riferimenti alle altre fonti giuridiche, ma non rinuncia ad un continuo dialogo con la storiografia sociale ed economica che da tempo dedica ampia attenzione a fenomeni cruciali in atto nell'Europa moderna, come le dinamiche di impoverimento dei ceti subalterni, le strategie di disciplinamento sociale, lo sviluppo di iniziative assistenziali.
Segno e testo, 2008
Carenno nel tempo: i documenti raccontano. L'età medievale, 2009
In copertina: il centro storico di Carenno visto dal campanile della nuova chiesa parrocchiale. Carenno nel tempo: i documenti raccontano-1
Scacchiere Storico - Rivista Online di Ricerca e Divulgazione Storica, 2023
Questo articolo si propone di spiegare quali siano le cause della penuria di informazioni documentarie relativamente all'universo femminile e della conseguente lacuna storiografica che ne derivò, nonché di riflettere sulla criminalità muliebre nel Basso Medioevo. Si vorrà inoltre presentare un contributo di genere, che consideri l’imprescindibile rapporto tra i sessi nella società, che non dimentichiamoci essere intimamente patriarcale e a misura d’uomo.
Romanice loqui. Il termine romanzo, roman, romance, nasce nel medioevo per indicare qualunque composizione tradotta dal latino al volgare e, in un secondo tempo, scritta direttamente in volgare. L'origine del termine è nell'espressione Romanice Loqui, parlare come gli abitanti della romània, originariamente un concetto affine a Latine loqui, parlare latino; col tempo i due concetti sono diventati da affini a contrapposti: parlare latino, parlare romanzo (volgare); fin qui, nulla di strano. Ma un concetto che la critica non ha mai messo in risalto, e che anzi ha spesso negato, è che anche la res designata dal termine romanzo, nasce nel medioevo, con molte delle caratteristiche strutturali e formali che siamo soliti asociare alle espresisoni moderne.
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Reti Medievali Rivista, 2001
La povertà tra il medioevo e l’inizio dell’età moderna: marginalità, inclusione ed esclusione , 2006
La chiesa di San Francesco Saverio nell'Albergheria. 1711 - 2011, 2011
I. POZZONI (a cura di), Grecità marginale e nascita della cultura occidentale. I Presocratici, Villasanta, Limina Mentis Editrice, 2008, ISBN: 978-8895881010.
Vivere la misericordia nel Trecento. Le miniature del Liber Regulae dell'ospedale romano di Santo Spirito in Sassia, a cura di Letizia Leli, 2018
«BRANCA, BRANCA, BRANCA». Ritorno al Medioevo, in ZAPRUDER. RIVISTA DI STORIA DELLA CONFLITTUALITÀ SOCIALE , 2021
"Dante visualizzato - Carte ridenti III: XV secolo. Seconda parte", a cura di R. Arqués Corominas e S. Ferrara, Firenze 2019, 2019