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2017, Histoire et civilisation du Soudan
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Nuova informazione bibliografica, 2009
Eterotopie e nuove geografie teoriche e spaziali. -8. After the revolution…-9. Conclusioni. -10. I Libri. -Non sa perché l'ha uccisa? -Non direi questo. -Cosa direbbe allora? -Dipende dalle domande che mi fanno. -Non le hanno mai fatto la domanda giusta in questo delitto? -No. Dico la verità. Se mi avessero posto le domanda giusta, avrei trovato cosa rispondere…Mi hanno fatto sfilare davanti domande su domande e non ne ho riconosciuta nessuna al passaggio… Così Marguerite Duras (1973, p. 121) racconta l'interrogatorio di una stravagante assassina in un suo romanzo breve del 1967 intitolato L'amante anglaise. Se riuscire a fare le domande giuste fa trovare le risposte, va anche detto che la domanda giusta è spesso quella inattesa, che fa vedere le questioni sotto una nuova luce, che aiuta a trovare e vedere nuovi «oggetti». L'introduzione del concetto di genere nelle scienze umane e non solo, ha svolto questa funzione di «ri-costruzione» ( per non parlare di de-costruzione), aiutando a formulare le «domande giuste», svolgendo il ruolo di messa a fuoco di nuovi panorami cognitivi e aprendo orizzonti inattesi. Nel caso della storia dell'arte, che qui ci interessa, le numerose ricerche svolte a partire dagli anni '70 nel novecento (ad esempio Nochlin e Sutherland-Harris, 1979; Parker e Pollock, 1981; Gaze, 1997 solo per citarne alcune) hanno contribuito a porre nuove domande, fino a ridefinire il modo di interrogarsi su quello che da più parti è stato anche definito una sorta di «giallo» dei mondi dell'arte, ovvero la scom-maria antonietta trasforini rassegne 2 parsa o cancellazione delle artiste (Nochlin, 2007; Dumont e Sofio, 2007). Le artiste c'erano e c'erano state. Si trattava di andarle a cercare. Interrogarsi su arte e genere non significa tuttavia «aggiungere qualcosa» al bagaglio investigativo, obbliga piuttosto a ri-posizionare lo sguardo, per interrogare strumenti disciplinari e conoscenze date per acquisite. Come ha scritto Griselda Pollock (2000, p. 21) «…sessualità e...modernità non possono essere fra loro disgiunte e prese come categorie non modificabili, alle quali si aggiungono le donne... Sono invece organizzate dalla differenza sessuale e sono organizzazioni della stessa». Gli effetti di genere nei mondi dell'arte -come altrove -sono infatti pervasivi sia nel tempo che nelle relazioni sociali, aggrovigliati come sono in una matassa che la modernità ha fittamente intrecciato fino a costruire «oggetti sociali» con la caratteristica di ingannevoli forme «naturali».
Elephant&Castle, 2021
Dall'autoritratto all'autocoscienza: la scrittura del riconoscimento di Carla Lonzi SILVIA CUCCHI Pontormo, lo schermo e la trasparenza. Diari d'artista nell'era digitale SAMUELE FIORAVANTI Flavio Favelli, piegare il tempo con l'arte e la parola RICCARDO DONATI
L'attuale quarta serie è pubblicata, con periodicità semestrale, in due fascicoli di circa 350 pagine ciascuno, più due volumi di Quaderni.
Il tempo del possibile: l'attualità della comune di Parigi, 2018
Saggio sul rapporto tra gli artisti e la Comune, con particolare riferimento all'idea del lusso comune, all'interno del volume collettivo "Il tempo dell possibile: l'attualità della Comune di Parigi", a cura di Francesco Biagi, Massimo Cappitti, Mario Pezzella, 2018
Nuova informazione bibliografica, 2009
le domande giuste a proposito di artiste 1. Le domande giuste. -2. Arte, genere e modernità. -3. Reti sociali, relazioni e creatività. -4. Effetti di genere e battaglie mnemoniche. -5. Genere, arte e innovazione. -6. L'esperienza di genere dell'artista: le generazioni. -7. Eterotopie e nuove geografie teoriche e spaziali. -7. Eterotopie e nuove geografie teoriche e spaziali. -8. After the revolution…-9. Conclusioni. -10. I Libri.
2014
Questo lavoro nasce come parte iniziale, esclusivamente teorica, di un corso di aggiornamento per insegnanti di RC, da svilupparsi in uno o più incontri e che, con le dovute modifiche, può essere proposto a insegnanti di ogni ordine e grado. L'obiettivo è quello di partire dai messaggi rivolti agli artisti da parte di Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI per valorizzare lo stretto rapporto che gli stessi papi hanno riscontrato e cercato di incentivare tra la Chiesa e gli artisti. A partire da queste premesse si potrà passare ad una seconda parte, prevalentemente pratica, che presenti metodologie ed esperienze didattiche capaci di legare saldamente, soprattutto in sede di programmazione, il sapere religioso a quello delle varie discipline artistiche. Una programmazione quindi fortemente interdisciplinare e multi-disciplinare che possa presentare l'IRC come una, e probabilmente imprescindibile, chiave di lettura del fenomeno artistico. Inoltre, può diventare uno dei mezzi con cui la Chiesa forma l'artista credente che partecipa col suo talento specifico alla vita dell'intera comunità.
Porta Virtutis. Il processo a Federico Zuccari, 2020
Gli artisti di Ca' Pesaro, 11-16 rale' tenutasi il 16 dicembre 2013-per celebrare il centenario di quella mostra-presso palazzo Malcanton Marcorà all'Università Ca' Foscari Venezia a cui avevano partecipato, oltre che un certo consistente numero di studenti, laureandi, dottorandi nelle veci di discussant o come relatori di brevi interventi, Isabella Reale (già direttrice della Galleria d'arte moderna di Udine e conservatrice della Galleria Armando Pizzinato di Pordenone), Virginia Baradel (storica dell'arte di Padova), Eugenio Manzato (già direttore dei Musei Civici di Treviso), Sileno Salvagnini (Accademia di Belle Arti di Venezia), Matteo Piccolo (Fondazione Civici Musei Veneziani) e gli storici dell'arte, legati a vario titolo alla nostra Università, Cristina Beltrami, Pierpaolo Luderin, Vittorio Pajusco, Laura Poletto, Elisa Prete, di cui ora si pubblicano qui le ricerche, opportunamente ampliate per questa edizione. Nella parte finale di questa raccolta di studi-assieme alla disanima di documenti interessanti-è riprodotto in anastatica il catalogo originale della mostra (per la cui concessione si ringrazia sentitamente il museo di Ca' Pesaro e la Fondazione dei Musei Civici di Venezia-in particolare la dott.ssa Gabriella Belli-oltre all'Archivio fotografico dei Musei Civici e il dott. Andrea Bellieni) e la preziosissima copia unica del giornale il contrario, fortunosamente e avventurosamente ritrovato a seguito proprio dell'inizio di queste ricerche.
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"Ricerche di storia dell’arte", n. 125 ("Lettere di artista. Corrispondenze tra Roma e l’Europa dall’età dei Lumi alla Restaurazione"), Carocci Ed., 2018
Le piccole patrie nell'Italia del Settecento - Ducato di Milano, 2022
Cambio. Rivista sulle Trasformazioni Sociali, 2014