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2013, Pietro Di Lorenzo
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Nell'estate del 2011 mi furono segnalati il documento manoscritto e il disegno oggetto di quest'articolo 1 . Dalla grafia, dalla firma e dalle cancellature, si evince che il documento è la minuta autografa di una lettera di Luigi Vanvitelli riguardante la commissione dei tubi in ferro utili a realizzare l'impianto idraulico delle fontane del parco della Reggia di Caserta. Maggior interesse riveste il disegno accluso, del tutto estraneo al contenuto della lettera, raffigurante un timpano architettonico con figure allegoriche per il quale si propone l'appartenenza all'ambito di Vanvitelli, con formula dubitativa alla mano autografa del maestro.
Luigi Vanvitelli. Il linguaggio e la tecnica, 2024
Le ricerche sulla figura e sulle opere di Luigi Vanvitelli negli studi di storia dell’architettura della scuola fridericiana hanno lunga tradizione. L’allora Istituto di Storia dell’Architettura ebbe un ruolo da protagonista nelle scorse celebrazioni vanvitelliane, e siamo lieti di aver mantenuto la consuetudine aderendo al comitato costituito dalla direttrice della Reggia di Caserta Tiziana Maffei per l’attuale anniversario dei 250 anni dalla scomparsa dell’architetto. All’interno di un fitto sistema di reti con enti di varia natura e nell’ottica della valorizzazione delle opere di Vanvitelli, il confronto scientifico certamente rappresenta ancora il cardine attorno al quale impostare tutti gli interventi, sia concreti, in relazione a possibili azioni di valorizzazione e salvaguardia, che di speculazione intellettuale. Pertanto, è stato un onore aver inaugurato l’anno delle celebrazioni vanvitelliane con le giornate internazionali di studio di Storia dell’architettura Luigi Vanvitelli: il linguaggio e la tecnica (Napoli, 28 febbraio – 2 marzo 2023), tenutesi – proprio nel giorno esatto del 250º anniversario – tra Palazzo Gravina e il complesso dei Padri Vincenziani ai Vergini, e organizzate anche dai centri interdipartimentali BAP e CIRICE. I contributi qui raccolti evidenziano, con originalità interpretativa e rigore metodologico, questioni comuni e temi ricorrenti nelle opere di Vanvitelli, a partire dalla posizione critica dei suoi contemporanei e dei posteri rispetto a quanto operato. Il volume è articolato in sei capitoli che individuano, rispettivamente, ambiti tematici di elevato interesse scientifico, come dimostrano le ricerche svolte: Esegesi, interpretazione e critica; Architettura tra linguaggio e tecnica; Città, territorio e paesaggio; Pensieri e apparenze teatrali; L’intreccio di reti e relazioni; Dal Vanvitelli restauratore al Vanvitelli “restaurato”.
"Paragone Arte", 2016
This article presents two magnificent altarpieces by Luigi Vanvitelli, housed in the Franciscan church in Cles, in the Trentino, but acquired in Rome in the years 1774-1776. Stylistically identifiable as by the great painter and architect, these canvases have eloquent parallels within the artist's graphic oeuvre. A number of clues and the evidence of early surces indicate that they came from the Roman church of Santi Alessandro e Bartolomeo dei Bergamaschi, in which Francesco Milizia mentions paintings by Luigi that have never been identified. The rediscovery of these early works, roughly datable to between 1728 and 1732, fills a significant gap in our knowledge of Vanvitelli as painter, and helps clarify the figurative aspects that shaped his art.
Luigi Vanvitelli 1773-2023. Riflessioni sull’antico, sulla pittura e sull’architettura, a cura di P. Coniglio e S. Foresta, Caserta 2023, 2023
The times of Luigi Vanvitelli and his pupil Antonio Rinaldi's presence in Milan have long been known: between April and June of 1745 they were guests of Giovanni Giorgio Pio Pallavicino Trivulzio, delegate of the Fabbrica del Duomo. The floor plan of the Annunciata in Como (now known as 'Sanctuary of the Crucifix'), designed by Vanvitelli and sent from Rome, is also in our knowledge. Such information is now enriched by the discovery of an unpublished longitudinal section in the Canonica fund at Archivio del Moderno in Mendrisio; the drawing clarifies several details of the project for Como, such as the roofing system and the chosen solution for the display of the Crucifix which, though spatially and visually connected with the high altar, was supposed to be separated from it and set against the choir wall. The outcome of the affair in Como was the same as that of the Milan projects, and yet the influence of Vanvitelli's ideas is still visible in some later propositions, such as Carlo Giuseppe Merlo's mind-boggling project and the one by Antonio Nolfi, which was eventually approved in 1761.
Luigi Vanvitelli. Il cantiere dei cantieri, 1-2 marzo, Gran Galleria, Reggia di Caserta, 2024
Dal progetto arcadico di Luigi Vanvitelli all'esecuzione. Architettura, scultura e pittura nello spazio più rappresentativo della Reggia di Caserta.
G. Centonze, Luigi Vanvitelli a Pozzano, in G. Ruocco (a cura di), La basilica di Santa Maria di Pozzano in Castellammare di Stabia, Castellammare di Stabia 2017, pp. 120-126, 2017
Articolo sulla sagrestia realizzata da Luigi Vanvitelli nella chiesa di Santa Maria di Pozzano a Castellammare di Stabia.
Omaggio a Commentari d'arte, 2018
Elaborato sulla base dell'ampio e inedito carteggio che Mario Mafai intrattenne con la sua modella Angela Santini, tra il 1937 e la fine della guerra, lo studio approfondisce il pensiero e l'attività del pittore negli anni che lo videro costretto al trasferimento a Genova e all'arruolamento militare. Considerazioni sul suo lavoro e Informazioni sui contatti intrattenuti con critici e committenti consentono così di precisare la genesi di alcune opere e la partecipazione a varie iniziative espositive. Insieme alle quasi centocinquanta missive (tra cui la lunga lettera di Alberto Della Ragione, mecenate e amico dell'artista), si conservano nove disegni pubblicati per la prima volta a corredo di questo saggio.
«Ricche Minere», anno VIII, 15, giugno 2021, pp. 115-124, 2021
All’asta “Rossini” di Parigi, nel giugno 2019, ha fatto la sua comparsa un dipinto inedito, raffigurante "Cristo in gloria tra la Vergine e san Giovanni Evangelista con due donatori" (olio su tela, 280 × 196,5 cm). L’opera, che nel corso della vendita è stata attribuita a Giovanni Paolo Lolmo (Bergamo, 1550- 1595 ca.), nel catalogo portava un riferimento alla “Scuola dell’Italia del Nord”, con una datazione al terzo quarto del XVI secolo, e precedentemente aveva ricevuto un riferimento alla scuola spagnola di Juan De Las Roelas (Siviglia, 1558-1625). L’esame autoptico seguito all’asta ha permesso di rintracciare una firma abbreviata nella porzione inferiore destra della tela, all’interno di un cartiglio fogliato: “Frco. crlo F”. Tale sigla non riconduceva, tuttavia, a nessun pittore bergamasco noto. Partendo da una puntuale segnalazione di Rossana Sacchi è stato possibile ipotizzare di sciogliere le iniziali in “Fr[ances]co Cr[ivel]lo f[ece]” e di identificare così con cautela l’autore nel pittore di scuola lombardo-veneta Francesco Crivelli. I dati raccolti nel corso della ricerca hanno confermato l’attribuzione. Durante il restauro, inoltre, è emersa lungo il margine inferiore sinistro della tela un’iscrizione in lettere capitali: “[c]esar cvtica / [c]assini marchio”. Essa era totalmente coperta da uno strato di pigmenti neri e oggi è solo parzialmente leggibile, a causa dell’usura del tempo e di una rifilatura che il dipinto ha subito lungo tutti i bordi. Si tratta di un’iscrizione non coeva, ma realizzata nel corso del Seicento e che permette di ricondurre la committenza al marchese Cesare Cuttica (o Codega) di Cassine (Alessandria), come è attestato anche dai documenti rinvenuti nel corso delle ricerche.
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Atti delle Giornate di Studio su Luigi Vanvitelli, 2023
Rome, IAI, December 2019, 10 p. (Documenti IAI ; 19|21), 2019
"Sinestesie", XXIX, 2023, numero speciale, 2023
Critica d'Arte , 2021
L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità
FILOLOGIA E CRITICA, XXXIX/2, 2014, pp. 231-248
«Versants», vol. 2, num. 69, 2022
Antologia Vieusseux, 2022
Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose, Silvana editoriale, Genova , 2022
"Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità (1773-2023)", a cura di T. Maffei, F. Mangone, L. Gallo, Ancona, Il Lavoro, 2024, pp. 293-305