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Il profondo legame che sussiste tra il Risorgimento italiano e il processo di emancipazione civile degli ebrei è testimoniato dal saggio conosciuto con il titolo di Interdizioni israelitiche: Carlo Cattaneo, autore della breve monografia pubblicata nel 1836, è infatti tra i protagonisti culturali e politici del movimento democratico italiano, che voleva un'Italia laica, indipendente e federale. Scopo di questa nota è mostrare che le Interdizioni hanno una valenza che travalica i confini del messaggio politico e civile, poiché possono essere interpretate anche come un'applicazione e una dimostrazione di un importante principio enunciato da Adam Smith, stella polare della complessiva riflessione di Cattaneo.
9 M. Davis, Breve storia dell'autobomba dal 1920 a oggi. Un secolo di esplosioni, Einaudi, Torino 2007. 10 P. Zanini, Significati del confine. I limiti naturali, storici, mentali, Bruno Mondadori, Milano 1997; P. Cuttitta, Segnali di confine. Il controllo dell'immigrazione nel mondo frontiera, Mimesis, Milano 2007.
Parole di Vita , 2021
Negli ultimi cinquant’anni la storiografia d’Israele ha conosciuto grandi cambiamenti. Questi cambiamenti derivano da una rinnovata comprensione del valore storiografico della Bibbia, da una generale tendenza a rivedere la datazione dei testi biblici, e dalle nuove acquisizioni archeologiche che hanno scardinato antiche sicurezze.
Questo lavoro è stato realizzato nel quadro del programma PRIN 2007 "Fattori di moderazione del pregiudizio sociale" (Coordinatore scientifico: A. Palmonari). Titolo del programma dell'unità di ricerca: "Atteggiamenti antiisraeliani e antisemiti nelle rappresentazioni degli Italiani e della stampa" (prot. n. 2007PJYAKF 004) di cui il primo autore è responsabile scientifico. 0 0 La corrispondenza va inviata a Riassunto. Considerata l'attenzione dell'opinione pubblica europea alle vicende internazionali che interessano Israele ed il ruolo esercitato dai mass media nel trasmettere informazioni al riguardo, scopo di questa ricerca è di investigare come si parla di Israele nella stampa italiana. A tale fine abbiamo analizzato, tramite analisi di archivio, le informazioni rintracciabili nei testi di 141 articoli pubblicati da quattro quotidiani italiani durante la seconda guerra del Libano. I principali risultati, discussi nel quadro degli studi su relazioni intergruppi, antisemitismo e comunicazioni di massa, mostrano una rappresentazione articolata di Israele: nello specifico emergono due immagini contrapposte proposte, coerentemente alle attese, dai giornali politicamente orientati a destra ed a sinistra. La presenza contenuta di repertori stereotipici negli articoli ed il fatto che questi ultimi non veicolino un'immagine univoca di Israele ci porta a ritenere che la stampa considerata eserciti un'influenza moderata nel trasmettere immagini stereotipiche di Israele.
La Gerusalemme conquistata non ha incontrato, nel corso dei secoli, le simpatie del pubblico, quantomeno se le confrontiamo con quelle riservate alla Liberata: troppo rigida, manchevole di quel «maraviglioso» perfettamente equilibrato che aveva sicuramente fatto le fortune tassiane quasi vent'anni prima, a volte stranamente incoerente persino nei confronti dei propri stessi precetti ed esigenze (si pensi per esempio alla vicenda di Nicea, l'Erminia della prima Gerusalemme, che scompare ancora ad inizio vicenda per le peripezie occorsele nel tentativo di vedere Tancredi, e che ricompare poi, letteralmente dal nulla, nei canti conclusivi, dove piange per la morte di Argante).
Annali di Ca' Foscari. Serie orientale, vol. 59, 2023
The present essay aims at elucidating the imagery of the New Persian fragment in Manichaean script M 786, dealing with the lament of the Anima Viva entrapped in the material world. The poetical text is a remarkable sample of the Manichaean language and its strategy of literary concealing, by means of Islamic and Crypto-Manichaean mixed expressions, such as the 'Ḏulfaqār of Intellect', which is related (I suggest) to the Living Spirit. Within this fragment, a series of funerary terminologies have also been employed, denoting the captivity of the Soul into the Matter, to describe the pain of the human existence and the yearning for salvation, provided by the gods.
in Alessandro Colombo and Natalino Ronzitti (eds.), L'Italia e la politica internazionale. Edizione 2006, Bologna, Il Mulino, June 2006, p. 223-234, ISBN 978-8-15-11103-6, 2006
Il 2005 vede la continuazione del piano Sharon per il raggiungimento di uno status finale dei Territori occupati. Il piano unilaterale, portato avanti da Sharon sin dal 2001, comprende il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza - portato a termine tra agosto e settembre - ma anche l'espansione mirata degli insediamenti in Cisgiordania e la costruzione della cosiddetta «barriera di sicurezza» destinati a razionalizzare la presenza israeliana sul territorio e a confinare i palestinesi in una parte minore dei Territori occupati. Allo stesso tempo, l'Autorità nazionale palestinese (Anp), indebolita dopo cinque anni di guerra e di crescente occupazione israeliana, e sempre piu incapace di delineare una strategia nazionale efficace e di mantenere il controllo nelle zone sotto la sua amministrazione. Da un lato, dopo la scomparsa di Arafat, la debolezza di Abbas è diventata la nuova giustificazione della politica unilaterale israeliana; dall'altro lato, l'indebolimento dell'Anp ha aumentato il sostegno popolare a Hamas, la cui politica continua a essere giudicata inaccettabile da Israele e dalla comunita internazionale.
Parola Spirito e Vita 73, 2016
The paper focus on the fact that Moses provides for both the construction of the sanctuary and the transmission of the laws that must ensure justice among the people. It is furthermore underscored that the terms which are used to designate who is "pure" and who is "innocent" can be identical. Biblical testimony is finally considered alongside some inscriptions from Ancient Egypt and Asia Minor.
Dare conto di un conflitto implica, inevitabilmente, il raccontarlo. Nessun racconto è in sé neutro, non potendo separare, come invece sostiene una vecchia, fortunata ma discutibile formula retorica, i fatti dalle opinioni. Tanto più se il conflitto in questione somma su di sé l'immediatezza della violenza e l'arcaicità delle sue motivazioni, la contemporaneità dei fatti e la storicità delle rivendicazioni dei suoi protagonisti. Il conflitto israelo-palestinese è tutto questo e tanto altro ancora. Si tratta di un "confronto indice", che nasce da fatti circoscritti ad un ambito territoriale ristretto, tra protagonisti molto legati all'ambiente in cui si trovano ad interagire, ma che, con il trascorre del tempo, ha assunto significati simbolici che vanno al di là della sfera di cose, eventi e persone che l'hanno originato. Molte persone lo guardano come una sorta di specchio, riflettendo individualmente su di esso idee, aspettative e timori che poco o nulla hanno a che fare con la sua natura di scontro tra due opposte comunità nazionali. Il suo racconto, quindi, incorpora sempre le sensibilità etiche, le inclinazioni culturali ma anche le preferenze politiche di chi lo ricostruisce e lo mette in circolo come oggetto di una resocontazione. D'altro canto, nulla può essere osservato se non si assume un punto di vista e quest'ultimo influisce sia sull'osservatore che su ciò che è fatto oggetto di osservazione. Il rendere conto di un evento è un modo per dargli nuova vita e, quindi, per collocarlo in un campo di significati, dove i giudizi di valore hanno inesorabilmente il loro peso.
Eunomia Rivista Semestrale Di Storia E Politica Internazionali, 2013
Italian Risorgimento influenced some fields of Zionist movement, the last of the great national movements born in Europe. Above all, Giuseppe Mazzini's thought, who recognized in Zionism the same nationalist and, at the same time, universalist spirit that had inspired the fight of Italian patriots for the liberation and unification of Italy, exerted a great attraction on some Zionist thinkers as Ze'ev Jabotinsky. But also Garibaldi was a source of inspiration for many Zionists. Later, Italian liberal Benedetto Musolino wrote on Jewish people's necessity to get its unity in a National State. During the Risorgimento many Italian writers shaped the Zionist idea of a Jewish national State.
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Osservatorio sulle attività delle organizzazioni internazionali e sovranazionali, universali e regionali, sui temi di interesse della politica estera italiana, Working Paper 2-2020, 2020
David Micheletti, Il razionalismo delle menti ebraiche. Nuove prospettive su Carlo Michelstaedter e l’Ebraismo, in AA. VV. E sotto avverso ciel luce più chiara. Michelstaedter tra nichilismo, Ebraismo e Cristianesimo, a cura di Sergio Sorrentino e Angela Michelis, Città Aperta, Enna 2009, pp. 39-60.
Incontri, 2015
Teoria XXVI: Levinas in Italia, pp. 35-54, 2006
Palinsesti. Dimensioni e territorio variabili. Forme della scultura, 2007
in M. Mautner, Diritto e cultura in Israele, Milano (FrancoAngeli), 2014, 242-263, 2014