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La nazificazione dell'Ucraina. I rapporti con la Nato. Le provocazioni e la reazione di Putin.
Il crescente peso dell'Ucraina nell'economia mondiale, 2012
Dal 1991 l'Ucraina è uno stato indipendente dall'Unione Sovietica e sta intraprendendo un percorso di riconversione verso l'economia di mercato e di avvicinamento all'Unione Europea. E. Rivera, Il crescente ruolo economico dell’Ucraina, in Prospettive dell'Economia, n. 4/2012, pp. 65-71, ISSN 1827-7071.
NUOVA RIVISTA STORICA, 2022
Benvenuto professore Di Rienzo su Liberi di scrivere e grazie di avere accettato questa nuova intervista. Tra le sue molte opere è anche l'autore di un libro uscito nel 2015, ormai sette anni fa, Il conflitto russo-ucraino. Geopolitica del nuovo (dis)ordine mondiale, edito da Rubbettino, di cui maggiormente ne stiamo scoprendo l'importanza in questi giorni difficili. Dunque le varie tregue, sempre tenuto conto del Donbass, non erano che il preludio dello stallo di questi giorni. Può spiegarci, in termini non troppo tecnici, come siamo arrivati a questo stadio? Cosa sta facendo precipitare gli eventi? E soprattutto se secondo lei c'è ancora spazio per una soluzione diplomatica? Lei essenzialmente professore è uno storico, può ricapitolarci sotto il profilo storico la storia dell'Ucraina, per avere una visione di insieme più nitida e lucida? Quando il territorio dell'Ucraina fu spartito tra l'Impero russo e asburgico, si ebbe una frattura all'interno di questo Paese, poiché la parte nord-est guardò a Kiev, all'Occidente, mentre quella sud-orientale guardò verso la Russia, e ospitò cittadini prevalentemente russofoni. Un altro discorso è invece quello della Crimea, russa dal 1792. Nel 1918, dopo il trattato di pace di Brest-Litovsk tra la Russia guidata dal governo rivoluzionario presieduto da Lenin e gli Imperi centrali, l'Ucraina di Kiev diventa indipendente de jure, ma non de facto, in quanto stato satellite della Germania guglielmina. Dal 1922, l'Ucraina divenne una Repubblica Sovietica, Crimea compresa, la più importante, forse, tra quelle che componevano l'Urss. Nella Seconda Guerra Mondiale, quando il territorio ucraino venne invaso dalle truppe tedesche, si replicò nuovamente questa divisione, l'Ucraina di Kiev tornò ad essere uno Stato satellite della Germania nazista. Addirittura venne formata una Divisione SS composta da cittadini ucraini che combatterono a fianco dei nazisti insieme con la Guardia Nazionale ucraina. È doveroso ricordare che questi due gruppi armati diedero man forte alla persecuzione degli ebrei. Dopo la morte di Stalin, nel 1954, Mosca cedette la Crimea all'Ucraina, che in quel periodo era ancora inglobata nel territorio russo. Fu come un regalo che si fa a una moglie. Tutto rimase in famiglia fino al dicembre 1990 quanto i leader di Bielorussia, Russia e Ucraina dissolsero formalmente l'Urss e costituirono Stati indipendenti insieme a sette altre Repubbliche sovietiche Rileggendo la sua precedente intervista, (per chi fosse interessato questo è il link https://liberidiscrivere.com/2015/06/08/un-intervista-con-eugenio-di-rienzo/), alla luce dei fatti odierni molte sue affermazioni prendono una nuova luce. Non si può parlare di Ucraina senza parlare di Crimea, e da storico sicuramente ha bene in mente il conflitto combattuto tra il 1853 e il 1856, tra l'allora Impero russo e l'Impero ottomano, la Francia, la Gran Bretagna e il Regno di Sardegna (con il ruolo attivo di Cavour). La vera paura di Putin, secondo lei, è perdere la Crimea (e il conseguente sbocco nel Mar Nero)?
a cura di Matteo Zola Ucraina, alle radici della guerra UN LIBRO SCRITTO DALLA REDAZIONE DI EAST JOURNAL SOMMARIO PREFAZIONE di Anna Zafesova INTRODUZIONE L'estate dei neri auspici di Giovanni Catelli CAPITOLO UNO Perché proprio l'Ucraina? Le ragioni che rendono l'Ucraina importante di Micheal L. Giffoni CAPITOLO DUE È colpa della NATO? Il ruolo della NATO e dell'Occidente nella genesi del conflitto di Matteo Zola CAPITOLO TRE-Maidan, colpo di Stato o rivoluzione? Una cesura all'interno della società ucraina di Oleksiy Bondarenko CAPITOLO QUATTRO Ci sono i nazisti al governo a Kiev? Denazificazione, nazionalismo ed estrema destra di Matteo Zola CAPITOLO CINQUE Bandera, eroe o criminale? Un problema di memoria nazionale di Ilona Babkhina CAPITOLO SEI Russi e ucraini sono lo stesso popolo? Il mito delle «nazioni sorelle» e l'uso politico della storia di Matteo Zola CAPITOLO SETTE In Ucraina è in corso un conflitto etnico? L'identità plurima dell'Ucraina di Oleksiy Bondarenko e Matteo Zola CAPITOLO OTTO E allora il Donbass? La questione del Donbass oltre la propaganda di Matteo Zola CAPITOLO NOVE I confini dell'Ucraina sono artificiali? Lo sviluppo territoriale dell'Ucraina e la questione della Crimea di Matteo Zola CAPITOLO DIECI La Crimea è da sempre russa? L'annessione della Crimea e il principio di legalità di Matteo Zola CAPITOLO UNDICI Oligarchia o democrazia? L'Ucraina tra rivoluzione e corruzione di Andrea Braschayko CAPITOLO DODICI Chi è Volodymyr Zelens'kyj? Un comico nella tragedia di Sofiya Stetsenko CAPITOLO TREDICI Verso l'Europa? Il percorso di avvicinamento all'UE di Davide Denti CAPITOLO QUATTORDICI Una guerra mediatica? Miti e simboli di un conflitto moderno di Alessandro Ajres CAPITOLO QUINDICI Come andrà a finire? Esiti possibili, sperabili ed evitabili
Treccani - Atlante, 2022
L'eredità delle guerre, quella in corso in Ucraina e le tante altre scoppiate tra XX e XXI secolo, non è solo tremenda per l’umanità e per i segni che lascia nella sua memoria; colpisce ferocemente anche l’ambiente, lasciando ferite che spesso non si rimarginano per molti decenni. Chi sta nelle stanze dei bottoni ha il dovere di riflettere anche su questa terribile responsabilità.
Invasioni russe. Polonia 1939-Ucraina, Massari editore, Bolsena 2022, 2022
1. 1939-2022: il passato che non passa, fra tragedia reale e farsa delle giustificazioni 2. 1939-2022: i comunisti «moscoviti» dalla scelta tragica alla ripetizione farsesca 3. 1939: la tragedia del Patto Hitler-Stalin e della duplice invasione della Polonia. 4. 2022: la farsa della «necessità di proteggere» e la tragedia della distruzione dell’Ucraina
Ferrari, A. Tafuro Ambrosetti, E. (eds.). Tensioni nello spazio ex sovietico: i casi di Bielorussia, Kazakistan e Ucraina. Milano: Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 2022, 18–26., 2022
La situazione attuale in Ucraina è dettata da una politica interna sempre più competitiva, dalle difficoltà economiche e dalla minaccia di un intervento militare russo. La leadership ucraina cerca di aumentare la compattezza della nazione di fronte alla possibile guerra, aumentando la forza dell’esercito, coinvolgendo i cittadini nelle unità di difesa territoriale e cercando di diminuire le fratture politiche interne.
Di recente ha avuto luogo una diatriba tra il Patriarcato ortodosso di Costantinopoli, gestito dal patriarca Bartolomeo, e il Patriarcato di Mosca guidato da Kirill, sullo statuto della "Chiesa ortodossa ucraina", che risulta essere divisa attualmente in tre parti: una Chiesa ufficiale ortodossa che risponde al Patriarcato di Mosca, che è competente sul territorio ucraino a seguito di un accordo del 1686 con il Patriarcato costantinopolitano; una "Chiesa ortodossa Ucraina" di un autonominato "Patriarcato di Kiev" fondata nel 1992 da Filaret Denysenko, per questo scomunicato sia da Costantinopoli che da Mosca, e la "Chiesa ortodossa autocefala ucraina", fondata nel 1921, sospesa durante il periodo sovietico e ri-fondata nel 1990 dal prete Macario, senza una titolarità a farlo e per questo scomunicato.
1974
Nella storiografia italiana è in uso il termine Guerra di Gradisca, mentre gli storiografi croati, e quelli jugoslavi in genere, sogliano definirla Guerra degli Uscocchi. Nel presente saggio si è .preferita la seconda variante, perchè più adeguata al tema trattato ed al territorio interessato. * ** Le controversie economico-politiche intorno alla libera navigazione ed al commercio via terra si inasprirono, in modo particolare, al confine austro-veneziano tra Trieste e Muggia. Sebbene Trieste avesse ricevuto,
Utopia rossa, 2022
La farsa dei referendum nei territori occupati, le annessioni decretate e prontamente riconosciute dalla servile Duma, la mobilitazione parziale, l'immotivata agitazione della minaccia nucleare contro uno Stato non-nucleare e che combatte in difesa del proprio territorio, i missili nuovamente scagliati su obiettivi civili: sono fatti che dovrebbero chiarire anche agli ubriachi che l'attacco all'Ucraina è un'operazione imperiale che non ha nulla di difensivo, esattamente come tante altre invasioni e tante operazioni «coperte» degli imperialismi occidentali. L'illegale annessione dei territori ucraini occupati preclude al momento qualsiasi possibilità di soluzione politica della guerra scatenata dal governo russo. (...)
Comunemente si ritiene che la guerra di guerriglia sia nata nel nostro secolo e particolarmente con le tecniche di Mao Tse-tung; ma questo non risponde
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CRISI RUSSO-UCRAINA. FOCUS RUSSIA, 2024
Nastro Azzurro 5, 2022
Utopia rossa; book: Invasioni russe. Polonia 1939-Ucraina, Massari editore, Bolsena 2022, 2022
Dialogo Euroregionalista, 2022
Annuario Istituto Nazionale di Studi Verdiani, 2017
"Dialoghi Mediterranei", bimestrale on-line dell'Istituto Euroarabo di Mazara del Vallo, n. 58, 1 novembre 2022
Vladimir Shirogorov, Ukrainskaya voyna (La guerra di Ucraina), V.3, Molodaya Gvardiya, Moskva., 2019
Riassunto del libro - La guerra fredda (Pili - Carrus (ed))
Utopia rossa, 2022
"Ucraina: alle radici della guerra", a cura di Matteo Zola, ed. Paesi, 2022