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Il saggio è dedicato a un inedito di Antonio Labriola del 1896 sulla biografia di Carlotta Corday.
In: Comico e tragico nel teatro umanistico, Genova 2016, pp. 35-63.
This essay examines the structure, the languages and the comic situations of some humanistic Comedies written in the milieu of the Pavia Studium generale in the first half of the fifteenth century, with a particular focus on the De falso hypocrita by the humanist and jurist Mercurino Ranzo (1437). These Comedies describe interesting aspects of the urban society and of the student mentality: the authors, especially Mercurino Ranzo, drew often from the urban culture (also from the justice system, as is suggested in this essay) a large part of plots and the languages which are the basis of the comicality of their humanistic Comedies.
Tesi di laurea triennale
S. Ubbiali (éd.), L'ora del mondo. Confronto con la visione teologica di Hans Urs von Balthasar, 2019
Assistere a una rappresentazione teatrale suscita partecipazione, rifiuto, accoglienza, ma soprattutto pone delle domande. Ogni spettatore, al termine dello spettacolo, riparte con nuovi interrogativi; così facendo, egli è entrato nella rappresentazione e continua a prendervi parte. Seguendo questa lettura del teatro come interrogazione è possibile leggere i contributi di Hans Urs von Balthasar (1905-1988) e di Eugène Ionesco (1909-1994). In un primo momento si metterà a fuoco la nozione di dramma nella teologia di Balthasar, individuando gli assi portanti che consentono di applicare la struttura teatrale alla rivelazione cristiana. In secondo luogo, si riprenderà la lettura di Ionesco, per mostrare come se da un lato Balthasar critichi e valorizzi il suo pensiero, dall’altro due diverse interpretazioni del teatro possano interagire tra loro per delineare la singolarità dell’uomo.
2016
This essay examines the structure, the languages and the comic situations of some humanistic Comedies written in the milieu of the Pavia Studium generale in the first half of the fifteenth century, with a particular focus on the De falso hypocrita by the humanist and jurist Mercurino Ranzo (1437). These Comedies describe interesting aspects of the urban society and of the student mentality: the authors, especially Mercurino Ranzo, drew often from the urban culture (also from the justice system, as is suggested in this essay) a large part of plots and the languages which are the basis of the comicalityiofitheirihumanisticiComedies. Comico nelle commedie universitarie “pavesi” 63 sodomia: l pena – che, secondo i “giudici”, sarebbe dovuta consister in feroci punizioni corporali – vie e condonata: anche il ricorso alla remissione d ll pena era una prassi piutt sto consuet nella pratic della g ustizi sabauda, orientata più al sistema conciliativo che a quello repressivo.113 La profonda c...
Breve percorso di psicologia sociale attraverso le piccolezze degli esseri umani "La bestia! La bestia!" Il cerchio diventò un ferro di cavallo. Qualcosa veniva fuori dalla foresta. Veniva avanti al buio, strisciando, non si capiva come. Gli strilli acuti che s'innalzavano davanti alla bestia erano pungenti come una ferita. La bestia andò barcollando nel ferro di cavallo. "Prendetelo! Ammazzatelo! Scannatelo!" […] La bestia era in ginocchio nel centro, le braccia piegate sul volto. […] La bestia si trascinò avanti, spezzò il cerchio e piombò giù dall'orlo della roccia, cadde sulla sabbia presso l'acqua. Subito la folla la inseguì, scese dalla roccia, balzò sulla bestia, strillò. Colpì, morse, strappò. Non ci furono parole, solo una furia di denti e di unghie che laceravano.
Journal of the Faculty of Arts, 2024
Il presente articolo analizza il racconto lungo “L’antimonio” di Leonardo Sciascia, de Gli Zii di Sicilia (1960), usando come chiave di lettura le riflessioni di György Lukács sui personaggi nel suo Il romanzo storico (1937) tradotto in italiano nel 1965. Vari critici interessati nell’opera sciasciana come Massimo Onofri, Michela Montante e – anche prima di loro – Claude d’Ambroise si sono riferiti all’influenza del pensiero del filosofo ungherese sullo scrittore siciliano. Tuttavia, quest’influenza non è stata oggetto di uno studio per sé. Concentrandosi su “L’antimonio” attraverso la sua presentazione di individui influenzati dalla Guerra civile di Spagna, e trattando la storia della sua composizione e le incertezze di Sciascia su quale genere usare, questo studio suggerisce una possibile intersezione tra il pensiero di Lukács e la poetica di Sciascia nella descrizione di quello che Lukács chiama “destini individuali” che riflettono i problemi dell’epoca. “L’antimonio” racconta la storia degli individui del “basso”: che vivono la storia direttamente “in parte operando, in parte subendo”. Confrontando “L’antimonio” di Sciascia al Romanzo storico di Lukács, questo studio rappresenterebbe dunque un contributo nell’ambito della letteratura comparata con interesse nella letteratura come fonte storica. Parole Chiave: Letteratura Italiana; Guerra Civile di Spagna; Leonardo Sciascia; György Lukács; Romanzo Storico; Letteratura Comparata
Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia, 2022
Sacred monsters: this is how most of the Italian media and public call actors Gassman, Mastroianni, Tognazzi, Manfredi, Sordi, to mark their legendary status in the Italian history of cinema. Comedy in particular is strongly associated with, and often defined by, the presence of these immensely popular male stars. However, this same period of time, this unique genre, has often relegated female figures to fixed stereotypes (the young maiden, the older woman, the mature one). How can we investigate such a complex phenomenon as the Commedia all’Italiana from a gender point of view? For example, by observing the different representations of time and of the aging process in the bodies of actors, actresses and characters (with particular attention to the works of Antonio Pietrangeli). In this way perhaps we will find another kind of “monstrosity”: female otherness, constantly looking for its (uncomfortable) position within movies that are unapologetic representations of the male gaze.
Buccellati, G., and I. Carbajosa. 2014. “Nella storia, la compagnia del destino all’uomo.” In Le periferie dell’umano, edited by E. Belloni and A. Savorana. Saggi. Milano: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli. https://doi.org/10.6084/m9.figshare.8282762.
Rottami, rovine, minuzzerie, 2018
Quale storia è possibile? Nello stesso anno in cui compare il saggio crociano La storia come pensiero e come azione, Erich Auerbach si pone, seppur indirettamente, alcune domande sul metodo storiografico nel saggio Figura, uno dei suoi testi più programmatici e più difficilmente classificabili: si può definire un contributo di semantica storica debitore del canone spitzeriano, ma per molti versi, in particolare per le possibilità interpretative del tempo storico che se ne ricavano, è anche un saggio di filosofia della storia, di metodologia della ricerca storica. Auerbach non è uno storico, eppure, formato alla scuola dello storicismo tedesco, di se stesso dice: «Io ho sempre avuto l'intenzione di scrivere storia; mi accosto dunque al testo non considerandolo isolatamente, non senza presupposti». La scrittura della storia non può che porsi come un problema per Auerbach filologo e studioso del metodo della filologia, perché quel metodo è in gran parte condiviso anche dalla storiografia. In Figura Auerbach si propone di fornire una chiave di interpretazione del corso degli eventi a partire da un tropo utilizzato per dare perspicuità all'interpretazione dei testi, la "figura" per l'appunto. L'assunto di partenza è che il "fatto" sia come un testo quindi, la cui leggibilità dipende dalla paziente ricostruzione della tradizione, dalle emendazioni proposte, dalle lacune ricucite. Ne risulta una proposta di interpretazione del corso storico che fa della discontinuità la chiave di lettura del tempo e della citazione la malta tra fatti e frammenti lontani, eppure richiamantisi in forma di prefigurazione e adempimento. La storia così interpretata è discontinua e frammentaria e in essa non si rispecchia più, come accadeva nelle storie universali, la limpida coscienza ordinatrice dell'uomo moderno. È una storia barocca, come un dramma, iscritta in una temporalità piena di cicli, ricorrenze, ritorni, sopravvivenze e rottami.
IlPequod, ISSN: 2724-0738, 2021
L’intervento si propone di evidenziare le declinazioni comico-dialogiche di un’opera teatrale divenuta paradigma e modello della commedia erudita dell’Italia cinquecentesca e non solo: Gl’Ingannati (1532). Composta collettivamente dagli Accademici Intronati per festeggiare la pace riacquistata da Siena dopo le frizioni politiche fra Clemente VII e Carlo V, la commedia degli equivoci amalgama audacemente elementi comici, rimaneggiati dal Menaechmi plautino - con sfaccettature boccaccesche - e dialogici innovativi come il prologo extradiegetico che sfocia in metateatro. Il comico è declinato secondo la tematica del doppio, espediente concepito per alimentare la spinta liberatoria dei rapporti gerarchici in una narrazione perturbata e scombinata dall’eros. Qui l’aspetto dialogico è declinato in libertà d’espressione che viene a crearsi grazie all’artificio scenico, inducendo alla nascita di personaggi inqueti e trasgressivi, archetipi della società senese di quel breve lasso di tempo, nei confronti del giogo straniero (per l’esattezza spagnolo). Alle spalle di quest’opera vi è un deus ex machina, Alfonso Piccolomini, che con la rilevanza della sua figura politica ristabilì la pace cittadina rendendo possibile per gli Intronati la messa in scena della fortunata opera. Quest’ultima fungerà da apripista non solo come modello teatrale in tutta Europa, ma anche per il sovvertimento della figura centrale dell’opera, proponendo la nascita di un nuovo personaggio: l’eroina capace di divincolarsi in una società patriarcale e maschilista.
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ACTA HISTRIAE 15 . 2007. 2
Lentini, Duetredue Edizioni, II ed. rivista e accresciuta, pp. 7-220, 2021
POLYTHESIS. Filologia, Interpretazione e Teoria della Letteratura, 2021
Lessico del Comico, 2016
Comico e tragico nel teatro umanistico (Atti del Convegno, Genova, 23-24 settembre 2013), a cura di St. Pittaluga - P. Viti, Genova 2016, pp. 109-125
Scrittori del Novecento e mistero cristiano, Enrique Fuster, John Wauck (a cura di), Edusc, Roma 2013, pp. 233-241
In Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell'ADI-Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), a cura di A. Campana e F. Giunta, Roma, Adi editore, 2020
L'origine dell'uomo e i misteri della storia, 2024
Italian Studies in Southern Africa/Studi d'Italianistica nell'Africa Australe, 1998
DisCrimen - Criminalia, 2018
"La genesi del concetto di humanitas nella commedia latina arcaica", in F. Di Brazzà, I. Caliaro, R. Norbedo, R. Rabboni, M. Venier (a cura di), Le carte e i discepoli. Studi in onore di Claudio Griggio, Udine, Forum 2016, pp. 21-30., 2016