Academia.eduAcademia.edu

Cura e alterità dell'Altro

Dall'immagine tesa vigilo l'istante con imminenza di attesae non aspetto nessuno: nell 'ombra accesa spio il campanello che impercettibile spande un polline di suonoe non aspetto nessuno: fra quattro mura stupefatte di spazio più che un deserto non aspetto nessuno. Ma deve venire, verrà, se resisto a sbocciare non visto, verrà d'improvviso, quando meno l'avverto. Verrà quasi perdono di quanto fa morire, verrà a farmi certo del suo e mio tesoro, verrà come ristoro delle mie e sue pene, verrà, forse già viene il suo bisbiglio. (Clemente Rebora "Dall'immagine tesa")