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Borghi rurali 201 1. Il ruolo dell'acqua nella ruralizzazione della società All'alba del Ventennio, in Sicilia la popolazione era concentrata per lo più in grossi borghi a domi-nante agricola afflitti da vistose carenze in materia di igiene e infrastrutture 1. Per contro le campagne erano pressoché disabitate. Nell'isola, inoltre, convivevano due realtà pro-duttive apparentemente contrastanti: al perimetro costiero di città che, oltre alle opportunità di un'eco-nomia marinara, potevano permettersi colture irri-gue grazie alla disponibilità di sorgenti, si contrapponeva un entroterra marcato dalla presenza di latifondi privi di alberi, senza acqua, regno di monotone estensioni di grano, maggese e leguminose. La penuria d'acqua per le colture, specialmente nella porzione centrale dell'Isola era il prodotto di un forte squilibrio idrologico, dovuto solo parzial-mente al clima. Pure la composizione chimico-fisica dei suoli e l'esaurimento dei manti boschivi 2...
The Modern Language Review, 1980
Io ero, quell'inverno, in preda ad astratti furori. Non dirò quali, non di questo mi son messo a raccontare. Ma bisogna dica ch'erano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto. Da molto tempo questo, ed ero col capo chino. Vedevo manifesti di giornali squillanti e chinavo il capo; vedevo amici, per un'ora, due ore, e stavo con loro senza dire una parola, chinavo il capo; e avevo una ragazza o moglie che mi aspettava ma neanche con lei dicevo una parola, anche con lei chinavo il capo. Pioveva intanto e passavano i giorni, i mesi, e io avevo le scarpe rotte, l'acqua che mi entrava nelle scarpe, e non vi era più altro che questo: pioggia, massacri sui manifesti dei giornali, e acqua nelle mie scarpe rotte, muti amici, la vita in me come un sordo sogno, e non speranza, quiete. Questo era il terribile: la quiete nella non speranza. Credere il genere umano perduto e non aver febbre di fare qualcosa in contrario, voglia di perdermi, ad esempio, con lui. Ero agitato da astratti furori, non nel sangue, ed ero quieto, non avevo voglia di nulla. Non mi importava che la mia ragazza mi aspettasse; raggiungerla o no, o sfogliare un dizionario era per me lo stesso; e uscire e vedere gli amici, gli altri, o restare in casa era per me lo stesso. Ero quieto; ero come se non avessi mai avuto un giorno di vita, né mai saputo che cosa significa esser felici, come se non avessi nulla da dire, da affermare, negare, nulla di mio da mettere in gioco, e nulla da ascoltare, da dare e nessuna disposizione a ricevere, e come se mai in tutti i miei anni di esistenza avessi mangiato pane, bevuto vino, o bevuto caffè, mai stato a letto con una ragazza, mai avuto dei figli, mai preso a pugni qualcuno, o non credessi tutto questo possibile, come se mai avessi avuto un'infanzia in Sicilia tra i fichidindia e lo zolfo, nelle montagne; ma mi agitavo entro di me per astratti furori, e pensavo il genere umano perduto, chinavo il capo, e pioveva, non dicevo una parola agli amici, e l'acqua mi entrava nelle scarpe. (capitolo I) ...E io fui quieto nella mia non speranza come se mai avessi avuto quindici anni di infanzia, e di Sicilia, fichidindia, zolfo, Macbeth, nelle montagne. Altri quindici anni erano passati dopo quelli, a mille chilometri di là, dalla Sicilia e dall'infanzia, e avevo quasi trent'anni, ed era come se non avessi avuto nulla, né i primi quindici, né i secondi, come se non avessi mangiato mai pane, e non mi fossi arricchito di cose e cose, sapori, sensi, in tanto tempo, come se non fossi stato mai vivo, e fossi vuoto, questo ero, come se fossi vuoto, pensando il genere umano perduto, e quieto nella non speranza. Non avevo più voglia di guardare la mia ragazza in faccia, sfogliavo il dizionario mio unico libro che ormai fossi capace di leggere, e cominciai a sentire in me un lamento come un piffero che suonasse lamentoso. Andavo al lavoro tutte le mattine, per il mio mestiere di tipografo-linotipista, facevo sette ore di linotype al giorno, al calor grasso del piombo, sotto la visiera che mi difendeva gli occhi, e un piffero
La Sicilia e il MEGALITISMO Capitolo I 1. Il Megalitismo atlantico origini ed evoluzione 1.1 Il processo cultuale/culturale megalitico: l'Architettura megalitica 1.2 La percezione dello spazio paesaggistico/archeoastronomico nella architettura della costruzione megalitica 1.3 Approccio tecnico-formale alle costruzioni megalitiche 1.4 Le tipologie megalitiche dell'architettura per l'Eternità: dolmen-tumulo-cromlech/circoli megalitici-menhir Occhiello 1 Paesaggi litici Le risorse minerarie. Propulsori economico-sociale del III-II Millennio Capitolo II 2. Areale di influenza delle architetture megalitiche nel Mediterraneo 2.1 Le rotte marinare nel Mediterraneo occidentale 2.2 Le architetture megalitiche nelle isole del Mediterraneo occidentale (Mar Tirreno) 2.2.a Baleari 2.2.b Corsica 2.2.c Sardegna 2.2.d Egadi 2.2.e Ustica 2.2.f Eolie 2.3 Le architetture megalitiche nelle isole del Mediterraneo occidentale (Canale di Sicilia) 2.3.a Pantelleria 2.3.b Arcipelago Maltese 2.3.c Lampedusa Occhiello 2 La architettura rurale. Archetipo e preesistenza~
The extended, well documented and richly illustrated monograph dedicated to LITHOSTRATRIGRAPHY OF SICILY, written by Luca Basilone from the University of Palermo, deserves a special presentation. It displays the results of over ten years of field work carried out under the expert and careful guidance of Raimondo Catalano and from related detailed sedimentologic, microcropaleontologic and microfacies analysis. The work is pertinent in particular to several geological sheets of the new geologic map at the scale 1:50 000 of the Italian CARG project, but it has a much broader context, that extends well beyond the sheets boundaries.
Quaderni d' …, 2007
Alla Sicilia come oggetto di studio non mancano pubblicazioni di tipo svariatissimo: teorici, storici, letterari, sociologici, e via dicendo. Il libro qui recensito presenta alcune diversità rispetto ai lavori già pubblicati. Prima di tutto, è frutto di collaborazione di 33 studiosi e studiose di 12 paesi diversi che scrivono in italiano, in inglese o in tedesco; secondariamente, il contenuto accosta alla critica letteraria la medicina, la politologia, la sociologia, la didattica disciplinare, la storia e le scienze dell'informazione, del teatro e della cultura. Inoltre, come scrive la curatrice nella Premessa, "Con la presente raccolta di saggi s'intende promuovere una visione della Sicilia come un terzo spazio trasnazionale..." e si vuole contribuire alla realizzazione di "un progetto di una mappa mentale della sicilianità (9). Il volume viene suddiviso in cinque sezioni tematiche; ogni saggio è seguito da una bibliografìa e da un riassunto nelle tre lingue.
SIGLARIO AN -Alleanza nazionale AS -Alleanza siciliana CCD -Centro cristiano democratico CDU -Cristiani democratici uniti CDR -Cristiano democratici per la Repubblica DC -Democrazia cristiana DE -Democrazia europea DL -Margherita Democrazia è Libertà DS -Democratici di sinistra FI -Forza Italia G. Com. -Gruppo comunista IDV -Italia dei valori MPA -Movimento per l"autonomia MSI -Movimento sociale italiano NS -Nuova Sicilia PCI -Partito comunista italiano PD -Partito democratico PdCI -Partito dei comunisti italiani PDL -Popolo della libertà PDS -Partito democratico della sinistra PLI -Partito liberale italiano PPI -Partito popolare italiano PRI -Partito repubblicano italiano PSDI -Partito socialdemocratico italiano PSI -Partito socialista italiano RC -Rifondazione comunista SA -Sinistra L"arcobaleno UDC -Unione dei democratici cristiani e democratici di centro UDEUR -Unione democratici per l"Europa US -Uniti per la Sicilia RS -Rinascita Socialista CI -Comunisti Italiani FT -Fiamma Tricolore
Problemi nel rapporto tra realtà e rappresentazione. Il giogo degli immaginarî.
All'epoca del ritorno delle città siceliote al regime democratico sotto la guida illuminata di Timoleonte viene datata comunemente la redazione finale di un periplo greco, che la critica filologica indica come Pseudo-Scilace. Anche se nella forma pervenutaci si deve ritenere a ragione compendiato ed interpolato, si tratta pur sempre di un documento prezioso per la sua antichità.
2015
Il volume raccoglie alcune relazioni presentate in occasione del ciclo di seminari Letture e riletture sulla Sicilia e sul Meridione, inserito nell'ambito del progetto di ricerca FFR dell'Università di Palermo, coordinato da Salvatore Costantino, dal titolo Genesi dei fenomeni e dei comportamenti mafiosi: istituzioni, società civile e modelli teorici in Sicilia tra Otto e Novecento. Il volume sviluppa, attraverso letture e riletture di opere di autori passati e recenti, noti e meno noti, l'analisi di vecchie e nuove questioni sulla Sicilia e sul Meridione, argomentate con rigore metodologico, ricchezza di dati e di spunti di policy. Questa impostazione anima i diversi saggi di: E.
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Metamorfosi dei Lumi 8, 2016
Instoria. Rivista online di storia e informazione, 11, 2008 (XLII).
Medioevo Mediterraneo: incontri, scambi e confronti, Palermo University Press, Palermo, 2021
Antonio Pio Di Cosmo, 2018
in Marco Pretelli, Rosa Tamborrino, Ines Tolic (eds.), La città globale. La condizione urbana come fenomeno pervasivo, Torino, Insights, 2020, pp. 14-25., 2020
in L. Lotti-R. Villari (a cura di), Filippo II e il Mediterraneo, Laterza, Roma, 2003, pp. 125-145 , 2003
Bollettino Prefilatelico e Storico Postale, N.173, Padova, 2013
Agorà Rivista di cultura siciliana, 2016
Quaderni dell'Osservatorio elettorale. QOE - IJES, 2017
La Voce di Canicattini, 1996