2016, A. Lavazza, M. Marraffa,in (a cura di) La guerra dei mondi? Scienze e senso comune,
In questo lavoro tratterò quasi del tutto separatamente la causazione generica (type) e quella singolare (token), dato che i due tipi di causazione possono (anche se non necessariamente devono) essere indagati indipendentemente. Nella prima parte presenterò soprattutto le teorie della causazione generica, cercando di evidenziare somiglianze e differenze tra queste teorie e discuterò se il fatto che queste teorie vengono applicate alle scienze speciali comporta o meno l'assenza di ogni riferimento alla causalità in fisica. Nella seconda parte mi concentrerò sulla causazione singolare e sul metodo degli esperimenti mentali, che è uno dei tratti principali della discussione in questo campo. Anche in questo contesto discuterò se vi è una differenza radicale tra ragionamenti di senso comune e argomentazione scientifica. Le considerazioni che svolgerò mirano a rendere plausibile la tesi che relativamente all'uso di asserzioni e ragionamenti causali non sussistono drammatiche discontinuità tra la scienza e il ragionamento di senso comune. Iniziamo con la causazione generica, che lega tipi generali di eventi (ipernutrizione e sedentarietà favoriscono il diabete) o proprietà generali (l'obesità addominale promuove l'ipertensione). La causazione generica è predominante in ambito scientifico, proprio per l'ovvio carattere di generalità che è proprio della scienza. In ambito scientifico, tuttavia, nonostante gli enormi sforzi recentemente realizzati dai filosofi e da una parte degli scienziati per liberare la nozione di causa da fumosità metafisiche, le nozioni causali hanno apparentemente vita grama. Anche se gli ultimi decenni hanno visto la formulazione di teorie della causazione e del ragionamento causale improntate a un grande rigore matematicoformale, il dibattito corrente ha fatto riemergere con nuove argomentazioni la "vecchia" tesi che afferma che, sebbene parlare di cause sia più che legittimo nel discorso ordinario, in fondo non vi è veramente posto per la causazione nella scienza; oppure, secondo una formulazione più debole, è ammissibile parlare di cause nelle scienze speciali, ma la causazione non è comunque compatibile con quanto ci dicono del mondo le teorie fisiche fondamentali. Ripercorreremo nei due paragrafi seguenti sia queste posizioni sia quelle di chi attacca lo scetticismo causale cercando di mostrare come anche le teorie fondamentali della fisica lascino spazio alla causazione. Per introdurre la discussione ricorreremo a due citazioni, che ne delimitano, per così dire, il campo. La prima citazione è quella, ben nota, di Bertrand Russell, e segna il punto di partenza della nostra discussione: «La legge di causalità, come molto di ciò che viene raccolto dai filosofi,