L’Anfora

Lo scavo di Piazza Duomo ha restituito un consistente insieme di frammenti di anfore, con reperti che vanno dall'età ellenistica all'altomedioevo. Essi sono ben rappresentativi del tipo e dei volumi di traffici che coinvolgono Pisa e i suoi porti quale centro di raccolta e di diffusione, sia verso le coste dell'Etruria settentrionale che verso l'entroterra. Nonostante questa ricerca abbia per oggetto tutti i reperti anforici rinvenuti nello scavo, i contenitori di età tardo-repubblicana e medio imperiale sono stati trattati in maniera più sommaria, in quanto ormai ben noti grazie ai numerosi scavi condotti in città. Una maggiore attenzione è stata invece riservata alle produzioni tardoantiche-altomedievali, che rappresentano la novità più interessante emersa da questo contesto: esse permettono di proporre importanti considerazioni sulle vicende economiche di Pisa al passaggio tra tarda antichità e altomedioevo, confrontandola con altre realtà del Mediterraneo occidentale 1 .

L’insediamento preistorico e romano di Corte Vanina (località Fossa di Concordia), 2001

Le anfore da trasporto costituiscono una classe di materiali particolarmente ben documentata nel sito Corte Vanina, sia per quanto riguarda il numero dei frammenti recuperati, che per lamolteplicità delle produzioni e delle varianti tipologiche cui questi sono riferibili.

L'insediamento romano della Tesa di Mirandola (MO). Ricognizioni e scavi (1930-2011), 2012

F. Foroni, Anfore, in L'insediamento romano della Tesa di Mirandola (MO). Ricognizioni e scavi (1930-2011), a cura di M. Calzolari, F. Foroni, Quaderni di Archeologia dell'Emilia Romagna 30, pp. 161-170

Descrizione del piano Intervista a Francesco Escalona, p. 37 Aperture Dalla disciplina edilizia a un nuovo governo del territorio Simone Ombuen, p. 2

Si presenta il catalogo completo del vasellame anforario rinvenuto durante le indagini archeologiche condotte tra il 1999 e il 2004 nell'Insula del Centenario a Pompei.

Una sosta lungo la via Emilia tra selve e paludi. La mansio di Forum Gallorum a Castelfranco Emilia, 2019

F. Foroni, M. Mongardi, Le anfore, in Una sosta lungo la via Emilia tra selve e paludi. La mansio di Forum Gallorum a Castelfranco Emilia, a cura di S. Campagnari, F. Foroni, D. Neri, DEA - Documenti ed Evidenze di Archeologia 12, pp. 139-144,

topografia politico-amministrativa delle province africane (in i di copertina l'Āfrĭcă propria, in vi tutto il settore maḡrebino) in epoca romana imperiale, su sfondo idrografico con ombreggiatura orografica, ai fini del reperimento della maggior parte dei toponimi analizzati nei § § 2.1.-2.10. del presente volume. Nell'impossibilità di realizzare in formato A5 una rappresentazione cartografica leggibile dei nomi analizzati negli altri capitoli, l'area che li comprende viene simbolicamente riassunta nei suoi due punti longitudinali estremi, la Fenicia a Oriente e l'arcipelago delle Canarie a Occidente, che rappresentano anche i punti di prima e rispettivamente ultima attestazione della lingua fenicio-punica e ai quali si allude in modo congiunto con la scelta del coloredenominato per l'occasione "rosso punico"-che fonde due terzi di rosso porpora (in onore della Fenicia e dell'etimologia dell'etnonimo) e un terzo di giallo canarino (il cui iconimo indiretto è appunto il citato arcipelago, dove il neopunico è persistito fino a età più recente).

Alla corte napoletana. Donne e potere dall’età aragonese al viceregno austriaco (1442-1734) a cura di Mirella Mafrici, 2012