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Santo il cui padre era Zebedeo, chiamato Giacomo il Maggiore, fratello di Giovanni Evangelista le cui spoglie sono a Santiago di Compostela, dopo il martirio mediante decapitazione per ordine di Erode Agrippa nel 42 d.C. Nell'antichità il santo guerriero dopo ogni vittoria cristiana veniva visto alla testa dell'esercito in sella a un cavallo bianco, armato di spada a forma di croce. 15 G. Pitrè, Feste patronali in Sicilia, cit., p. 554.
Chi è il santo tanto venerato ad Aidone? L'apostolo, il siriaco, l'agirino o dei Neri? La questione è divenuta di attualità dopo la notizia del "prodigio" che la statua del Santo di Agira sudava 1 . Lo scopo del nostro scritto è capire chi è il Santo venerato ad Aidone, come è nato questo culto e come si è sviluppato nel tempo fino ai nostri giorni. Nel sito del Comune di Aidone si afferma che le origini di questa devozione risalirebbero al periodo storico tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, in pieno Rinascimento, ad opera della famiglia romana dei Colonna che, avendo dei feudi nel territorio di Aidone, tant'è che i vari discendenti si fregiavano del titolo fra gli altri di "barone di Aidone", avrebbero portato il relativo culto nel paese. Questa tesi potrebbe essere avvalorata dal fatto che la basilica romana dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo è accanto al Palazzo dei Colonna, anzi ne potrebbe essere stata la cappella in origine. Tuttavia, secondo altri il culto sarebbe antichissimo ma non ancora individuato come origine, certamente più antico di quello di San Lorenzo, il patrono del paese, quest'ultimo sicuramente portato dalla famiglia Colonna-Gioeni 2 . Ma
2007
Saggio presente nel n. 10 del quaderno SULLETRACCE, edito dal Centro Studi di Storia e Cultura di Turi
IL MITO DI EDIPO E LA TRADIZIONE FAVOLISTICA POPOLARE, 2017
Scopo della presente ricerca è dimostrare in che modo il mito greco di Edipo sia suscettibile di essere studiato alla luce del folklore, ovvero in base a quali elementi si possa parlare di un "folk-tale" di Edipo e come uno studio comparato dell'antica leggenda tebana e delle sue supposte varianti folkloriche medievali e moderne, possa fornire chiavi di lettura utili alla comprensione dello stesso mito antico. In un primo momento si è studiata l'evoluzione del mito di Edipo dalla tradizione letteraria pre-tragica (cap. I) alla tragedia ateniese del V sec. a.C., in special modo sofoclea (cap. II), per poi andare ad analizzare i possibili rapporti tra Edipo e il folklore, proponendosi di dimostrare se sia possibile individuare un "folk-tale" di Edipo da accostare e comparare a un ingente corpus di materiale folklorico medievale e moderno, comprendente fiabe e leggende d'area cristiana, che pare replicare struttura e temi del mito antico preso in esame (cap. III).
La Parrocchiale di S.Pietro Apostolo a Gravellona Toce. Una storia millenaria che si rinnova, 2017
L'opuscolo raccoglie una sintesi divulgativa sulla storia, l'archeologia e le testimonianze d'arte contenute nella chiesa parrocchiale di S. Pietro apostolo a Gravellona Toce
Nessuna parte di questa pubblicazione può essere tradotta, ristampata o riprodotta, in tutto o in parte, con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico o altro senza autorizzazione della Andrea Pacilli Editore / Buenaventura.
Iter 4, 2005
Testimonianze manoscritte e, nello specifico, codici liturgici medioevali che attestino la diffusione del culto e la devozione a san Guido ( †1070), vescovo e patrono di Acqui, risultano essere numericamente modeste e relativamente tarde rispetto all'epoca in cui visse il santo. Forse deludendo già in apertura le aspettative di chi si occupa da tempo del patrimonio storico-artistico della città o di chi semplicemente risiede ad Acqui e ben ricorda la festività del santo medioevale, dobbiamo constatare che solo un paio di manoscritti -e in maniera più diffusa uno solo -attribuibili alla metà e alla seconda metà del XIV secolo ci 'parlano' di san Guido, delle preghiere e dei canti a lui dedicati ed acclamati dalla comunità acquese. D'altro canto occorre anche considerare che l'esiguità di queste testimonianze librarie non rispecchia fedelmente la situazione di allora: dispersioni, calamità di vario genere (catastrofi, guerre, incendi,…), o il solo utilizzo quotidiano fecero in modo che tali libri smarriti, consunti, o del tutto inservibili venissero solo in parte sostituiti con codici nuovi o con libri a stampa; per tutta una serie imprevedibile di fattori si deve dunque mettere in conto che i manoscritti giunti fino a noi costituiscano una piccola parte di quello che realmente era stato prodotto per celebrare la liturgia nel territorio di Acqui. Una delle due testimonianze superstiti è costituita dal Messale-Calendario dell'Archivio Vescovile di Acqui, Fondo AS Miscell., un codice in pergamena di formato medio-grande (mm 382x263), vergato in una scrittura gotica attribuibile su base paleografica alla metà del XIV secolo, che reca in realtà un esile riferimento alla festa di san Guido: Acqui, Cattedrale, particolare del portale del Pilacorte (1481). San Guido.
Vetera Christianorum 58, 2021
Il contributo si compone di due parti: la prima ripercorre gli eventi storici del santuario dell'Incoronata dal periodo verginiano all'epoca contemporanea; la seconda prende in esame la leggenda della sua fondazione, così come appare nei racconti più antichi a partire dalla metà del XVI secolo, che permettono di includere il culto della Madonna Incoronata fra le madonne dette arboree. L'analisi di queste leggende evidenzia le caratteristiche tipologiche e gli elementi peculiari del santuario stesso: la corona, il colore scuro della statua achiropita, il mondo dei diseredati delle Puglie e dei pastori di Abruzzo.
Introduzione Edipo e Giobbe. Due diverse culture, due visioni differenti della vita, due caratteri, due storie. Eppure in loro possiamo leggere molto: sono due uomini che, messi di fronte al problema del dolore, cercano in tutti i modi una soluzione, cercano di capire.
Da un ebreo viene un ebreo, ed è detto proselito, ma da un proselito non viene un proselito.
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estratto da Rivista di storia e letteratura religiosa, 2009
A. Kolb - M. Vitale (Hrsg.), Kaiserkult in den Provinzen des Römischen Reiches. Organisation, Kommunikation und Repräsentation, Akten der internationalen Tagung (Zürich 25.-27. September 2014), Berlin-New York 2016, 409-476.
in Federico II e l’architettura sacra tra Regno e Impero, a cura di Francesco Gangemi e Tanja Michalsky, Cinisello Balsamo 2021, pp. 7-29, 2021
Analele Universității București, 2023
in Giacomino Ricci, Malonno fra Quattro e CInquecento. Questioni religiose ed economiche attorno alla chiesa di San Faustino, Brescia, Civiltà Bresciana, 2017
San Nicola da Myra, dal Salento alla Costa d'Amalfi: il mito di un culto in cammino. In cammino con Pantaleone da Nicomedia. San Giorgio e Sant'Eustachio, Milites Christi in terra amalfitana. a cura di C. CASERTA, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, pp. 295-308, 2012
Filippo Neri. Un santo dell’età moderna nel V centenario della nascita (1515-2015). Atti del Convegno di Studi (Roma, Biblioteca Vallicelliana, 16-17 settembre 2015), a cura di Paola Paesano, Roma, Biblioteca Vallicelliana, 2018, pp. 3-9, 2018
Italia Francescana , 2005
Cultura Economia Territorio. La Storia come mestiere. Studi in onore di Fabio Bettoni, a cura di A. Ciuffetti, R. Tavazzi, Bollettino storico della città di Foligno, 2020
Esperide. Rivista di cultura artistica in Calabria, 2020
Actum Ticini. Ricerche sull'Alto Medioevo pavese, sous la direction de L.C. Schiavi et G. Angelini, Franco Angeli, Milan, 2021., 2021
Sport o Chiesa? Alle radici di una storia mai banale, 2019
Pietro eremita, 2016
La Basilica di San Miniato al Monte di Firenze (1018-2018)